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sabato 15 giugno 2019

DARSENA SAN FELICE, NUBI ALL'ORIZZONTE IN COMUNE: LA CORTE DEI CONTI AVREBBE ESTESO A 7 DIRIGENTI E DUE EX SINDACI LA RICHIESTA DI RISARCIMENTO

Giorni di trepida allerta in Comune, dopo la richiesta da parte di Socogas di un milione di risarcimento per la sospensione dei lavori al deposito di gpl avvenuta nel 2017. In un periodo già turbolento per le sorti dell’amministrazione, giunge a ciel sereno il rigurgito della vertenza che all’inizio degli anni Duemila oppose l’ente ai costruttori della darsena San Felice: il consigliere leghista Marco Dolfin infatti rivela che la Corte dei Conti, ultimamente, avrebbe inviato a Palazzo un documento che individua i presunti responsabili del danno erariale subìto dal Comune, per l’esborso di quasi 2 milioni nei confronti dell’impresa. Il debito fuori bilancio fu poi saldato a seguito di sentenza del Consiglio di Stato nel 2012. Tuttavia, contrariamente a quanto si è ritenuto fino ad ora, consiglieri e assessori del periodo 1997-2002 non sarebbero i responsabili, o almeno non lo sarebbero in via esclusiva: la Procura avrebbe individuato infatti anche funzionari tecnici e amministrativi che avrebbero potuto evitare il tracollo. Si tratterebbe, oltre agli ex sindaci Fortunato Guarnieri e Romano Tiozzo, anche dei dirigenti al settore urbanistica Marina Pacchiani, Sabrina Lenoci e Massimo Valandro, dei segretari generali Roberto Finardi, Stefano Nen e Roberto Natale, nonché dell'avvocato civico Carmelo Papa.
L’indagine si fonda sopra un documento che non era mai stato tenuto in considerazione, ma che lo stesso sindaco di allora Guarnieri aveva ricordato già nel 2016: ovvero la transazione sopraggiunta nel 2001 tra l’ente e la darsena per non agire oltre in via giudiziaria, poi decaduta con l’avanzare del procedimento. La validità di quell’accordo era stata riconosciuta dalla stessa impresa. Ora l’interrogazione di Dolfin chiede sia reso pubblico il documento, e di conoscere i motivi che hanno portato la Corte a rivolgere le sue attenzioni ai funzionari. Quali iniziative intende operare il sindaco rispetto ai soggetti che potrebbero avere responsabilità ma che la Procura non può perseguire? Dal primo cittadino non è ancora arrivata una smentita all’esistenza del documento inviato dalla Corte dei Conti. Ma gli uffici, dirigenti di allora e di oggi in primis, sono sempre meno sereni.

7 commenti:

  1. Genio se vuoi diffamare qualcuno prenditi la responsabilità di metterci la faccia... non puoi rompere le noci con... degli altri

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    1. il “genio” ti risponde che quell’elenco di Dirigenti e funzionari citati nell’articolo non è completo.
      Chiedi ai fratelli “Contadin” della darsena S. Felice se ne sanno qualcosa.

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    2. Mi dispiace averti scritto in modo poco cortese ma non puoi pensare di fare diffamazione usando questo blog. Ti rispondo io per i fratelli contadin, persone che si sono sempre spaccati la schiena lavorando, che avrebbero potuto investire in qualsiasi parte del mondo ma invece hanno preferito investire nella nostra città realizzando (dopo 10 anni di cause legali, vinte peraltro) la più bella darsena del nostro comune realizzata quasi completamente in legno riqualificando e rivitalizzando una zona pregiata che era regno solo delle immondizie. Io ero consigliere comunale con la disgraziata amministrazione Romano Pagio e ricordo benissimo che anche quando la societù porto San Felice aveva già vinto la prima causa NON SI E' FATTO NULLA per chiudere la partita. Io, da ultimo dei pirla, avevo proposto una commissione paritaria maggioranza e minoranza per vedere di chiudere..... Romano Tiozzo Pagio se ne è sbattuto completamente. La società Porto San Felice avrebbe potuto continuare e chiedere anche tutti i danni per mancato guadagno e tutto il resto...... non ho capito la corte dei conti sta chiedendo risposte a chi era amministratore, chiedendo (siamo ancora in una fase preliminare) come è stato possibile BUTTARE dalla finestra DUE MILIONI DI EURO e vuoi sentire i fratelli contadin? Senti invece di cercare di gettare fango a chi ha sempre lavorato creando lavoro e ricchezza guardiamo i fatti, il comune di chioggia ha impedito per anni la realizzazione di fare impresa a gente che aveva tutte le carte in regola per lavorare. Ora la corte dei conti sta chiedendo spiegazioni, io direi di aspettare a vedere come andrà a finire con documenti pubblici e ufficiali e non certo da commenti anonimi di chi non ha neppure il coraggio di metterci la faccia. Detto questo personalmente mi auguro che venga archiviato tutto non perché ho stima di buona parte delle persone coinvolte, per primo il dottor Fortunato Guarnieri, ma perché si tratta di una vicenda estremamente complessa e francamente non trovo ammissibile che ci possano essere accertamenti dopo tutti questi anni, andavano fatti prima. Ciò non toglie che cmq esiste una responsabilità politica che sta in capo all'amministrazione che voleva impedire la realizzazione della darsena e ricordiamoci che buona parte di questa responsabilità è di Roberto Rossi e dei suoi amichetti verdi. Le stesse persone che oggi stanno portando il comune di chioggia, con una campagna terroristica vergognosa, a sbattere a 200 all'ora contro il muro della socogas che ha chiede un milione di euro per i 55 iorni di chiusura del cantire "riservandosi" du chiedere tutti gli altri danni......

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    3. Quando dico di chiedere ai fratelli “Contadin” della darsena S. Felice se ne sanno qualcosa, mi riferisco esplicitamente a quell’accordo fra i soci della darsena da una parte e il sindaco Guarnieri per l’amministrazione comunale dall’altra. L’accordo, a quanto dice Guarnieri, prevedeva la rinuncia alle cause in corso da parte della S. Felice (e fra queste anche la richiesta di danni) a patto del rilascio delle autorizzazioni edilizie da parte del comune. Qualcuno non ha rispettato i patti, vedi un po’ tu chi è stato.

      Ricordiamoci che l’iter della darsena S. Felice inizia da lontano, cioè l’ultimo anno circa della giunta Todaro.

      Vedo poca analogia col caso Socogas: la richiesta di un milione di danni per 55 giorni di sospensione dei lavori della durata di TRE ANNI è campata in aria, purché il comune abbia una adeguata difesa in sede giudiziaria.

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    4. Avevo chiesto di questo accordo ai fratelli contendi, che me lo hanno confermato.... però il comune non ha MAI dato seguito..... loro sarebbero stati ben contenti tutto quello che volevano era LAVORARE....

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    5. C’è qualcosa che non mi torna. Alla fine i permessi per la costruzione della darsena il comune li ha rilasciati e quindi hanno potuto procedere con i lavori. Allora perché la richiesta dei danni abiurando i patti??

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  2. Se hai da fare domande a Dolfin, falle direttamente a lui...

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