Pagine

martedì 8 maggio 2018

PONTE SUL BRENTA: FORZA ITALIA TIENE DESTA L'ATTENZIONE CON UNA INTERROGAZIONE

Da qualche tempo la questione relativa al ponte sul fiume Brenta, per fermare la risalita del cuneo salino, pare agonizzare. Ecco che il gruppo consiliare di Forza Italia intende interrogare la giunta per conoscere a che punto è la situazione e cosa ci sia in animo di fare. «Stiamo parlando di un'opera di sbarramento pensata più di vent’anni fa - dice Beniamino Boscolo - allo scopo di salvare ettari di coltivazione che ogni estate è in pericolo. Un'opera di attraversamento carrabile, grazie all'intuizione della giunta Tiozzo nel 2008, che ha investito circa 3.5 milioni per vedere realizzato un collegamento alternativo alla Romea tra città e frazioni: quello che tutti chiamano "il ponte sul Brenta" e che riguarda agricoltura, turismo, viabilità, sviluppo urbanistico, economia. Eppure, nessuno dell’amministrazione a 5 Stelle ne sa più niente». Boscolo, contattato da residenti, agricoltori, rappresentanti di comitati, ha deciso di interrogare la giunta per ricevere informazioni pubbliche e risposte ufficiali, allo scopo di mantenere alta l'attenzione nei confronti delle frazioni (il ponte prevede la realizzazione di un attraversamento carrabile, ciclabile e pedonale, nella parte superiore).
Beniamino Boscolo ricorda che la gara di appalto si è chiusa due anni fa, ed è stato rigettato un ricorso: ma la siccità, la mancanza di un progetto di adeguamento, il traffico lungo la Romea restano problemi sul tappeto. «Nel febbraio 2017 l'assessora Messina e il dirigente Penzo avevano annunciato che il ponte sul Brenta sarebbe stato pronto entro il 2019 - continua l'esponente dell'opposizione - e che i lavori per lo sbarramento sarebbero iniziati entro la fine dell'anno scorso, previo esproprio dei terreni nei punti di innesto delle rampe». Pertanto il consigliere comunale invita il sindaco e l'assessora a dire quando partirà il cantiere, se ci siano problemi di stanziamento dei fondi da parte del ministero per l'Agricoltura, se siano stati eseguiti gli espropri e i progetti di viabilità interna collegati, se vi sia una soluzione per l'innesto in via Lungo Brenta. Infine, a quale stadio sia arrivato il ricorso in Cassazione. Il tema verrà discusso nelle prossime sedute del consiglio comunale.

1 commento:

  1. Trovo giusto porre domande all’Amministrazione sulle tappe programmatiche circa la realizzazione del manufatto anti intrusioni saline, ma la domanda che si pone è questa: che beneficio ne deriverà alla città con la conseguente nuova viabilità??

    La risposta è che questa nuova viabilità servirà a poco. E’ come prendere l’aspirina contro una polmonite.
    Spiego meglio il concetto. L’ubicazione del ponte anti intrusioni è quanto di più errato si possa immaginare per la viabilità. Esso andava spostato più a valle, verso la foce, in maniera tale da creare un collegamento diretto con via Nazione Unite di Isola Verde.
    Sarebbe stata anche l’occasione per allargare e migliorare tutta la via Lungo Brenta (dalla sponda di Isola verde) e creare la rotatoria prevista nel PRG con l’innesto nella S.S, Romea.

    Questo sarebbe un vero miglioramento viario. Se ci si ferma al solo ponte anti intrusione, l’opera risulterà monca.

    RispondiElimina

Chioggia Azzurra suggerisce ai gentili lettori la registrazione di un proprio account Google -anche attraverso uno pseudonimo- con il quale commentare gli articoli, al fine di favorire una miglior comprensione dell'identità digitale tra utenti. Non è nostra intenzione schedare o rintracciare in qualche modo chi commenta anonimamente; anzi lasciamo in tal senso la massima libertà al lettore di non declinare le proprie generalità, restando però nell'ambito del buon gusto e della corretta educazione nel commentare senza offendere alcuno. Siamo certi di essere compresi in questa esigenza, e per questo Chioggia Azzurra ringrazia.