In una lettera a firma congiunta, il sindaco Ferro, il presidente del consiglio Bullo e l’assessora Messina sollecitano nuovamente un incontro ad ANAS per la messa in sicurezza della strada 309 Romea. Nella lettera viene evidenziato come risale al 2016 il periodo in cui sono iniziati, nella sede regionale del Veneto, i confronti per valutare metodi e progetti relativi, e come sin da subito era stato precisato che gli unici interlocutori avrebbero dovuto essere le amministrazioni comunali. L'ANAS si era impegnata di presentare all’amministrazione le analisi di fattibilità quanto alle soluzioni progettuali concordate, entro lo scorso settembre 2017, ma ancora oggi -a circa due anni dall’inizio dal primo
incontro e dopo vari altri- il Comune è ancora in attesa che ANAS lo convochi per discutere i progetti (e le relative analisi tra costi e benefici) di tre soluzioni e varianti, precisamente le soluzioni progettuali elaborate da ANAS, le varianti suggerite dall'amministrazione e la variante Arzeron, richiesta dal Comitato Romea.
L'amministrazione attende anche una risposta circa la partecipazione di ANAS ad una commissione consiliare relativa alla messa in sicurezza della strada 309 Romea. «Abbiamo saputo però a mezzo stampa - precisa il sindaco Ferro - che l’amministratore delegato di ANAS, ingegner Armani, avrebbe incontrato il Comitato Legge speciale per Chioggia, assieme ad alcuni rappresentanti turistici della città, allo scopo di fornire loro aggiornamenti sulle variazioni di cifre messe a disposizione per i lavori di messa in sicurezza della Romea. Abbiamo quindi appreso, dalle stesse affermazioni dell’avvocato Giuseppe Boscolo, rappresentante del Comitato Romea, come durante uno questi incontri ANAS lo abbia investito dell’autorità di “promuovere e sostenere la radicale messa in sicurezza della Romea”.
Ritengo quindi necessario ed urgente che ANAS fissi un incontro con l’amministrazione comunale, ingiustamente tacciata di immobilismo su un tema così importante per la città, che invece dovrebbe essere l’intermediaria più importante per tale argomento». Concludono unitamente i tre firmatari della lettera: «Auspichiamo che, in seguito agli attacchi mediatici che lo stesso rappresentante del Comitato Romea ha mosso contro l’amministrazione comunale, ANAS fissi urgentemente un incontro, ritenendo necessario che, nel rispetto dei diritti dei cittadini di Chioggia e di questa amministrazione, ANAS chiarisca pubblicamente la propria posizione».
Anche la consigliera regionale Erika Baldin si sta occupando della vicenda: «Ho saputo che l'assessore regionale alle infrastrutture, Elisa De Berti – rivela Baldin – ha incontrato l'ANAS per fare il punto della situazione. Ma né al Comune, e neppure ai consiglieri regionali è stato detto nulla di questi incontri. Forse il fatto che Chioggia non sia un serbatoio di voti della Lega impedisce al governo veneto di prestare al territorio clodiense l'attenzione che meriterebbe. L'atteggiamento dell'ANAS, naturalmente, lo conosciamo tutti e sappiamo che hanno la capacità di rallentare qualsiasi procedimento in modo chirurgico».
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