L’amministrazione comunale chiederà la convocazione di una nuova conferenza dei servizi per quanto riguarda la questione del deposito di gpl a Chioggia. Dopo un recente incontro tra il vicesindaco Marco Veronese ed il Comandante della Capitaneria di Porto Giuseppe Chiarelli in tema di sicurezza della navigazione, quest’ultimo ha inviato una comunicazione al Ministero dei Trasporti e a tutti gli enti coinvolti nella gestione del traffico delle navi gasiere che dovranno accedere al porto di Chioggia. Nella missiva si sottolinea come la Città Metropolitana vincolava la non assogettabilità alla procedura di valutazione di impatto ambientale (VIA) del deposito di gpl con “l’approvazione da parte dell’autorità competente delle necessarie varianti conseguenti all’introduzione del traffico di navi gasiere alla struttura organizzativa e gestionale del porto, emergenti dal piano di sicurezza”, e come la variante al traffico navi gasiere comporti conseguentemente una variante al piano regolatore, essendo tale modifica incidente nella struttura organizzativa e gestionale del porto.
«A questo punto - commenta il vicesindaco - visto che non sarà sufficiente una ordinanza della Capitaneria di Porto per risolvere la questione ed il concretizzarsi delle nostre previsioni sulla indispensabilità di una variante al Piano Regolatore Portuale, propongo di convocare un tavolo della sicurezza sulla gestione della navigazione dovuta all’introduzione delle navi gasiere nel porto di Chioggia, al quale dovrebbero partecipare l’Autorità Portuale in quanto di sua competenza, la Capitaneria di Porto, il CTR, la Città Metropolitana ed ovviamente il Comune». Continua Veronese: «Come abbiamo sempre sostenuto, nonostante le prescrizioni per la non assoggettabilità a VIA non fossero state soddisfatte, è stata rilasciata l’autorizzazione ministeriale che ha consentito la costruzione del deposito. Ora, con questo parere, la Capitaneria di Porto ha finalmente chiarito che la variante conseguente all’introduzione del traffico navi gasiere altro non è che la variante al Piano Regolatore Portuale, e che questa comporterà non solo la VIA per l’impianto ma anche la VAS per il porto. Un tavolo di discussione servirebbe a redigere una relazione da inviare al Ministero per le Infrastrutture, evidenziando per l’ennesima volta le criticità della situazione, e la non idoneità del porto di Chioggia a questo tipo di attività».
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