Il Consiglio tra i Ministri delle Risorse Agricole, Alimentari e Forestali nell'Unione Europea ha confermato la riduzione delle giornate di pesca delle specie nel Mediterraneo occidentale per il 2021. Rispetto all'ipotesi iniziale della Commissione Europea, la riduzione è passata dal 15% al 7,5%: «Si tratta di un passo avanti, ma non sufficiente - commenta l'eurodeputata Rosanna Conte - perché la pesca a strascico di triglie, gamberi rosa, naselli e scampi subirà chiaramente una contrazione ulteriore, a tutto vantaggio dell'importazione da Paesi terzi, molti dei quali operano nello stesso mar Mediterraneo con tecniche e dimensioni decisamente più impattanti per la biodiversità.
Mentre i pescatori italiani si troveranno penalizzati in un momento in cui sarebbe stato necessario un aiuto da Bruxelles, e non un nuovo sgambetto. Ricordo - continua Conte - che la crisi seguente al Covid ha comportato una diminuzione dello sforzo di pesca delle marinerie di almeno il 10% nel 2020. Il governo italiano ha messo la sua firma sopra questa misura, ma mi auguro che abbia almeno il buon senso di rimettere mano al Recovery Plan e usarlo per sostenere la filiera ittica, fin qui quasi del tutto dimenticata a Roma, come a Bruxelles».
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