Durante la seduta del consiglio comunale di venerdì, l'assemblea ha approvato all'unanimità un ordine del giorno firmato dagli esponenti di ChioggiaViva (Marcellina Segantin e Leonardo Ranieri), oltre che dal leghista Marco Dolfin, in merito all'applicazione del cosiddetto "bonus facciate" anche alle strutture alberghiere di Sottomarina.
I promotori hanno anche avuto modo di modificare in extremis il testo avanzato, dal momento che i primitivi propositi non sono attuabili tecnicamente senza prima modificare la norma nazionale: al fine di individuare zone territoriali omogenee all'applicazione della norma, il consiglio impegna la giunta e in particolare l'assessora all'Urbanistica Alessandra Penzo a portare le istanze del territorio clodiense all'attenzione degli organi competenti, al fine di poter utilizzare il bonus anche nelle zone D3.4 oggi escluse.
«È stato comunque importante - sottolinea Marcellina Segantin - che tutto il consiglio si sia reso conto dell'importanza che avrebbe per la città poter applicare questa agevolazione all'area che comprende gli edifici affacciati su viale Trieste e sul lungomare. Soprattutto in questo periodo di crisi sarebbe importantissimo per le strutture alberghiere poter rinnovare completamente l'esterno dei propri immobili, con il recupero del 90% delle cifre spese, senza contare l'indotto economico per le imprese artigiane coinvolte nelle ristrutturazioni».
Nell'occasione, Segantin - che è diventata anche vicepresidente del consiglio comunale, nel ruolo spettante alla minoranza - ha ribadito che la stessa area D3.4 prevista dal piano regolatore vigente sarebbe «incongrua», e dovrebbe infatti essere mutata: nel documento di programmazione urbanistica generale l'area D3.4 era invece classificata secondo B.
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