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lunedì 2 marzo 2020

OGGI GLI AMMINISTRATORI DEL COMUNE DI CHIOGGIA SONO STATI RICEVUTI A ROMA DALLA SEGRETERIA DEL MINISTRO PATUANELLI PER IL DEPOSITO DI GPL

Il sindaco Alessandro Ferro, il vicesindaco Marco Veronese e il presidente del consiglio comunale Endri Bullo sono stati ricevuti oggi pomeriggio a Roma dalla segreteria del ministro per lo sviluppo economico, Stefano Patuanelli, in merito alla questione del deposito di gpl costruito a Val da Rio.
Gli amministratori chioggiotti hanno avuto modo di ribadire la necessità e l'urgenza di trovare una soluzione per evitare la messa in esercizio dell'impianto. Dal governo è emersa la massima disponibilità, dopo la presentazione di precedenti emendamenti (peraltro non diventati legge) e, da ultimo, di un ordine del giorno parlamentare. Il ministro studierà un percorso sostenibile e coerente con la necessità del territorio, d'intesa con i gruppi politici che sostengono la maggioranza di governo.
Sempre oggi la delegazione del Comune di Chioggia ha incontrato il ministro per i rapporti con il Parlamento, Federico d'Incà, assieme al quale ha approfondito i temi relativi alla strada Romea, al risarcimento dei danni provocati dall'acqua alta e della valorizzazione di Forte San Felice.

17 commenti:

  1. Speriamo perché qui non si capisce più niente.
    Per esempio Rossi ha detto che il piano regolatore del porto è l'unico provvedimento sensato che serviva fin dall'inizio. E chi ci capisce più niente?
    Ma allora sono rimasto indietro? Ma se era l'unico provvedimento sensato che serviva fin dall'inizio perché Rossi e comitato non si sono dati anima e corpo a sta roba e ha menato il can per l'aia? No, perché non ci possono raccontare quello che vogliono. quando mai Rossi e il comitato ha detto queste cose in questi termini?

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    1. Rossi ha fatto degli errori? Forse, anzi certamente sì. Però bisogna dargli atto che le ha provate tutte.
      In termini legali, per ora la Socogas ha vinto su tutti i fronti circa l’autorizzazione ad eseguire i lavori dell’impianto. Resta però ancora in piedi, per la messa in funzione dell’ impianto stesso, la variante al Piano Regolatore Portuale che SI DEVE FARE proprio in attuazione del Decreto Interministeriale che ha dato il via ai lavori in deroga alle vigenti norme.
      E qui casca l’asino, detta variante DEVE RISPETTARE TUTTI I VINCOLI DI LEGGE, compreso il parere negativo espresso dalla Capitaneria di Porto di Chioggia sul transito delle navi gasiere e sulla destinazione d’uso delle aree portuali limitrofe in termini di distanze di sicurezza. Non solo ma, sempre detta variante, prima dell’approvazione DEVE avere il parere positivo anche dell’ente locale, cioè il comune di Chioggia.

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  2. Quello che non capisco è perché seRossi dice che questo è il provvedimento più sensato che serviva fi dall'inizio si sveglia solo adesso? perchè non lo ha tentata prima questa strada e ci ha lasciato in un' agonia? Era stato parlato di variante al piani regolatore portuale , questa idea non è nata l'altro giorno con rossi come i funghi, ma perchè solo adesso lui ne parla?

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  3. Sono tutte BALLE. La socogas ha ottenuto i permessi a costruire e AD OPERARE dal ministero dello sviluppo economico e delle infrastrutture. Secondo voi è possibile che un impianto che è considerato strategico per l'Italia costato decine di milioni di euro possa non esercitare? Questo Rossi lo sa B-E-N-I-S-S-I-M-O come ne sono perfettamente consapevoli TUTTI gli altri: dal presidente della regione, ai vari ministri, all'autorità portuali, non ce n'è UNO che non lo sappia. Per non farli lavorare qualcuno dovrebbe staccare un assegno bello corposo e dietro l'angolo ci sarebbe la corte dei conti pronta a chiamare a rispondere. Tutto questo è "esasperato" della campagna elettorale delle prossime regionali e le comunali. Tra sei mesi, un anno? L'impianto non solo entrerà tranquillamente in funzione ma il comune di chioggia dovrà risarcire anche i danni. Complimenti.

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    1. IL VEGGENTE COMPARATO HA PARLATO

      Mi sembra ti vedere le stesse preveggenze dell’ex sindaco Pellegrini quando questi dava per certo l’elezione a sindaco del candidato avv. Casson alle ultime elezioni amministrative. Abbiamo visto come è andata.

      Che nel Decreto interministeriale, oltre che autorizzativo alla costruzione dell’impianto GPL, ci sia anche l’autorizzazione ad operare, sta solo nella testa di Comparato. Leggilo bene quel Decreto e dimmi dove sta scritto quello che asserisci!

      E’ vero che l’impianto di che trattasi è considerato strategico e per questo in fretta e furia i Ministeri interessati hanno dato l’OK alla costruzione, ma è altrettanto falso dire che vi sia anche l’autorizzazione alla messa in funzione dello stesso.

      Se non c’è la variante approvata al Piano Regolatore portuale, quell’impianto sarà una cattedrale nel deserto.

      In quanto ai danni chiesti dalla Socogas, ci sono fior fiore di avvocati che potranno difendere il comune, sempre che quest’ultimo non si faccia infinocchiare come è stato fatto con la darsena S. Felice.

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    2. Questo che lei dice sulla variante al piano regolatore portuale sono cose vecchie che abbiamo già sentito. Le ha dette il vecchio sindaco Casson e le ha ripetute anche nei giornali. Adesso anche Rossi le dice. Bene, speriamo che sia la carta giusta, è tutto da vedere. Anche perchè tutte le altre sono andate in fumo e avanti cosi mi sa che ha ragione comparato che non c'è niente da fare. Ma: adesso seguiamo la strada del Casson? Adesso diciamo che questa è la strada piu sensata fino dall'inizio? se è così si poteva mica allora ascoltarlo subito casson e magari saremo adesso a parlare di altro e non di sta storia del gpl? Perchè ce lo possiamo dire senza peli sulla lingua che fino ad adesso abbiamo solo perso tempo!!!

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    3. Risposto per Anonimo 4 marzo 2020 10:28

      Le devo replicare che la variante al Piano Regolatore Portuale è di competenza dell’Ente portuale. Prima era nelle mani di ASPO, ora in quelle dell’Autorità di sistema guidato da Musolino. Infatti è stato quest’ultimo a sollevare il problema, come quello della banchina chiesta in concessione dalla Socogas, ma negata da Musolino, per cui Socogas ha fatto ricorso al TAR.

      Né il comune e tantomeno il Comitato NO GPL hanno il potere e la competenza legale per dare corso alla variante, ma solo l’autorità di sistema portuale.

      Relativamente all’ex sindaco Casson, rammento che si è fatto cassare il ricorso al Decreto Interministeriale indirizzandolo al Capo dello Stato anziché indirizzarlo al TAR di competenza, ma i tempi non c’erano più. Se lo avesse fatto nei tempi dovuti, chissà, forse la storia sarebbe stata diversa.

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    4. No, Musolino viene ben dopo!! basta cercare i video
      al giorno d'oggi resta tutto in rete.
      Quello che che vedo io è solo una cosa cioè che dopo cinque anni siamo tornati a quel punto. Ora che Casson abbia ragione col discorso del piano regolatore portuale non lo so, vedremo ma adesso siamo tornati allo stesso punto e stiamo seguendo la sua linea. Dopo tanti giri stiamo andando per dove diceva Casson. 5 anni persi sono una vergogna.

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    5. Risposta per Anonimo 5 marzo 2020 08:50

      Anzitutto, si doveva fare ricorso al Decreto Interministeriale e, come già detto, Casson se l’è fregata perché l’ultimo dei 120 giorni disponibili lo ha indirizzato a chi non aveva competenza, e non poteva più indirizzarlo al TAR competente in materia perché erano già trascorsi i 60 giorni disponibili. Questi sono atti depositati e consultabili.

      Casson, è vero, fra le tante affermazioni, ha anche detto della variante al Piano Regolatore Portuale, ma non è stato fatto nulla perché la competenza era allora di ASPO (figurati col pateracchio che ha fatto con la Socogas se lo faceva)
      Dopo ASPO, la competenza è passata a Pietro Musolino, direttore dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Settentrionale. Quest’ultimo, come già detto, si è opposto alla concessione della banchina chiesta dalla Socogas ed ha sollevare il problema della Variante al PRP (Piano Regolatore Portuale) per la messa in funzione dell’impianto.

      Spero di essere stato chiaro.

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    6. Il punto, che nessuno vuole prendere in considerazione, è che il decreto interministeriale (Mise + MIT) fa variante a qualsiasi piano regolatore, poiché l’impianto è considerato strategico ai fini della legge n. 35/2012.
      Dovessero mettere mano al PRP non potrebbero non considerare il decreto che autorizza il deposito e questo l’AdSP lo sa benissimo.
      L’AdSP non ha negato la concessione della banchina (in realtà ha emesso un preavviso di diniego a cui non ha fatto seguito, in pratica non ha risposto!), ha semplicemente detto che ci sono (semplificando) degli “ostacoli amministrativi” al perfezionamento della pratica quali l’indisponibilità momentanea di una parte del manufatto (il cunicolo ancora sotto sequestro) e la definizione del solo collaudo amministrativo dell’opera. Da quello che so Socogas ha fatto l’ennesimo ricorso al tar.

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    7. Risposta per andrea comparato 6 marzo 2020 10:24

      L’ho già scritto, ma tu proprio non vuoi capirlo. Lo ripeto per l’ennesima volta, in maniera che tu possa informarti da chi sa di urbanistica.

      E’ vero che esistono nell’ordinamento norme che consentono l’approvazione dei progetti di lavori pubblici in variante al piano regolatore generale, disciplinandone il procedimento (articolo 19 del d.P.R. n. 327 del 2001, articolo 38-bis della legge n. 109 del 1994, articolo 34, comma 5, decreto legislativo n. 267 del 2000, oltre a diverse norme regionali)

      E’ altrettanto vero però che l’approvazione del progetto che costituisce semplice adozione di “variante urbanistica” al piano regolatore: essa dev’essere poi approvata, secondo le modalità previste dalle norme derogatorie citate in precedenza.
      Vale a dire che, nel nostro caso, non è sufficiente il Decreto Interministeriale che autorizzava il progetto del GPL dando l’avvio immediato ai lavori, ma che DEVE SEGUIRE la variante al Piano Regolatore Portuale che recepisce il progetto approvato dal Ministero il quale però, DEVE RISPETTARE TUTTI I VINCOLI DI LEGGE PER LA MESSA IN FUNZIONE DELLO STESSO.

      Detta variante al Piano Regolatore Portuale, come già detto, ma lo ripeto, deve anche passare al vaglio dell’Amministrazione del Comune di Chioggia per il benestare o per il diniego.

      CHIARO?

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    8. E anche boscolo finalmente l'ha capita. Con cinque anni di ritardo, ma l'ha capita.
      Vien da ridere a sentirgli dire le stesse cose di Casson.
      COL SOLE SE FA ANCA LE SUCHE

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    9. Sig. Anonimo 6 marzo 2020 13:27
      Per chi è “acefalo” non basta nemmeno il sole per farlo ragionare.

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  4. Mah e' una vicenda complicata..

    Rossi non può sapere tutto
    Può darsi anche che non sia stato consigliato bene..

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  5. Ma quel ricorso al Tar del quale lei parlava prima e' quello che si saprà il 16 aprile?

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    1. per Anonimo 9 marzo 2020 03:22
      Il 16 aprile il TAR deciderà in merito al ricorso di Socogas contro l’Autorità di Sistema Portuale guidato da Musolino per la mancata risposta all’istanza di Socogas circa la concessione della banchina demaniale prospiciente ad ovest dell’impianto di GPL.

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    2. per Anonimo 9 marzo 2020 03:22

      Quel ricorso al TAR del 16 aprile c.a. da lei citato, non c’entra nulla col ricorso al Capo dello Stato fatto dal comune di Chioggia nel 2015 e respinto perché doveva essere effettuato al TAR.

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