Entra in servizio oggi la dottoressa Stefania Pascolo, nuova dirigente del settore Servizi Finanziari al Comune di Chioggia. La nuova Ragioniera generale, friulana di 50 anni, è stata assunta dalla graduatoria predisposta dal Comune di San Michele al Tagliamento, il quale -a differenza di Chioggia- ha provveduto nei mesi scorsi al regolare concorso, attraverso il quale ha potuto così assumere i due professionisti di cui aveva bisogno.
Il Comune di Chioggia ha formalizzato la convenzione con l'ente del Veneto orientale per assicurarsi le prestazioni della professionista a tempo pieno e indeterminato. La dottoressa Pascolo, che vanta una cospicua esperienza amministrativa nei Comuni della sua regione, sostituisce così Mario Veronese, storico responsabile delle casse comunali, andato in quiescenza lo scorso ottobre. L'ente ha intanto provveduto, attraverso una delibera di giunta, a riformulare anche la struttura organizzativa delle ripartizioni interne, con nuove attribuzioni tra gli stessi dirigenti.
mercoledì 30 dicembre 2020
IL RIPASCIMENTO DI ISOLAVERDE E SOTTOMARINA INIZIERÀ A GENNAIO E TERMINERÀ PRIMA DI PASQUA. ASCOT: «ECCEZIONALE, ORA IL PIANO DELL’ARENILE»
Facendo i debiti scongiuri, il 2021 sarà il primo anno -tra quelli recenti- in cui il ripascimento dell'arenile di Isolaverde e di Sottomarina partirà in inverno e sarà concluso prima di Pasqua. Soddisfazione per l'evenienza è stata espressa, in un dialogo a distanza con Chioggia Azzurra, da Giorgio Bellemo, il presidente dei concessionari balneari riuniti in ASCOT: «Ieri - racconta Bellemo - c'è stato un sopralluogo tra Veritas, il Genio Civile e l'impresa appaltatrice del ripascimento di Sottomarina, per concordare le azioni da mettere in campo.
La prima e più importante riguarda la pulizia della battigia, agevolata dal fatto che il maltempo ha fortunatamente portato via con sé un po' di materiale spiaggiato: dopo l'Epifania e fino a metà gennaio - spiega il presidente di ASCOT - verranno accatastati i materiali raccolti nella direzione delle foci del Brenta, grazie a un impegno economico del Comune nonostante la pratica sia ormai fuori dagli estremi del contratto».
Quindi potranno partire finalmente i lavori necessari: «È il primo anno che ciò accade nei tempi canonici, eccezionale - continua Bellemo - considerando il fatto che le vacanze pasquali sono il primo spartiacque della stagione turistica. A Isolaverde occorrono opere strutturali, mentre per tutto il litorale è necessario rivedere il piano dell'arenile. Lo diciamo da cinque anni, ma non siamo ascoltati». I tubi per il ripascimento di Isolaverde sono già pronti e in standby, mentre è stato messo a bando l'innalzamento di due dei pennelli.
Il vertice dei concessionari balneari reclama maggior attenzione alle imprese, a fronte di una (giudicata ipertrofica) affidata all'edilizia: «Gli immobili vanno visti entro un disegno complessivo - commenta Giorgio Bellemo - dato che la popolazione diminuisce mentre qui il piano regolatore continua a prevedere insediamenti importanti. Senza contare il piano casa, che consente un'espansione di tipo "sovietico"».
Bellemo è ancora una volta caustico verso l'amministrazione comunale in carica: «Leggo di nuove residenze a Forte Penzo. Io dico: fermiamoci un attimo. Perché forse non è vero che è già aperta la campagna elettorale, ma una "agenzia immobiliare" invece sì...». Vale dire, però, che i piani approvati anche da questa giunta risalgono spesso a richieste formulate in passato. Secondo ASCOT, «correttivi comunque si possono apportare, cosa ne è di una città sono sempre scelte amministrative».
La prima e più importante riguarda la pulizia della battigia, agevolata dal fatto che il maltempo ha fortunatamente portato via con sé un po' di materiale spiaggiato: dopo l'Epifania e fino a metà gennaio - spiega il presidente di ASCOT - verranno accatastati i materiali raccolti nella direzione delle foci del Brenta, grazie a un impegno economico del Comune nonostante la pratica sia ormai fuori dagli estremi del contratto».
Quindi potranno partire finalmente i lavori necessari: «È il primo anno che ciò accade nei tempi canonici, eccezionale - continua Bellemo - considerando il fatto che le vacanze pasquali sono il primo spartiacque della stagione turistica. A Isolaverde occorrono opere strutturali, mentre per tutto il litorale è necessario rivedere il piano dell'arenile. Lo diciamo da cinque anni, ma non siamo ascoltati». I tubi per il ripascimento di Isolaverde sono già pronti e in standby, mentre è stato messo a bando l'innalzamento di due dei pennelli.
Il vertice dei concessionari balneari reclama maggior attenzione alle imprese, a fronte di una (giudicata ipertrofica) affidata all'edilizia: «Gli immobili vanno visti entro un disegno complessivo - commenta Giorgio Bellemo - dato che la popolazione diminuisce mentre qui il piano regolatore continua a prevedere insediamenti importanti. Senza contare il piano casa, che consente un'espansione di tipo "sovietico"».
Bellemo è ancora una volta caustico verso l'amministrazione comunale in carica: «Leggo di nuove residenze a Forte Penzo. Io dico: fermiamoci un attimo. Perché forse non è vero che è già aperta la campagna elettorale, ma una "agenzia immobiliare" invece sì...». Vale dire, però, che i piani approvati anche da questa giunta risalgono spesso a richieste formulate in passato. Secondo ASCOT, «correttivi comunque si possono apportare, cosa ne è di una città sono sempre scelte amministrative».
DISTRETTI DEL COMMERCIO, PASSA ALL'UNANIMITÀ LA MOZIONE DI BENIAMINO BOSCOLO CHE IMPEGNA IL COMUNE A PARTECIPARE AI BANDI REGIONALI DEDICATI
Il consiglio comunale di Chioggia, nell'ultima seduta del 2020 convocata ieri a distanza, ha approvato all'unanimità -con 18 voti favorevoli- la mozione avanzata dal capogruppo di Forza Italia, Beniamino Boscolo, avente ad oggetto l'istituzione di un Distretto del Commercio nel territorio clodiense, sul modello delle limitrofe località di Adria, Porto Viro, Mira. Il documento chiede che l'ente si attivi per aderire ai bandi e ottenere i finanziamenti dedicati.
«È un dato di fatto che l’amministrazione di Chioggia, in questi ultimi quattro anni, non ha mai partecipato ai bandi regionali per istituirli - nota Boscolo - e così Chioggia è in grave ritardo per il rilancio del commercio, come molti altri Comuni che però si sono attivati per recuperare. Sono 120 i Comuni che negli ultimi 4 anni si sono preparati e hanno partecipato ai bandi regionali, costituendo 65 Distretti del Commercio in tutto il Veneto, gestendo 5 milioni solo nell’ultimo bando per gli ultimi 17 Distretti».
A tale scopo, la scorsa estate, anche la neonata associazione Esercenti Commercianti Chioggia, aveva promosso l'adesione dell'amministrazione a questi progetti di matrice regionale: «Bisogna invece essere presenti ai tavoli dove si discute di turismo e di economia», aveva sostenuto il ristoratore Felice Tiozzo, referente della nuova aggregazione.
«È un dato di fatto che l’amministrazione di Chioggia, in questi ultimi quattro anni, non ha mai partecipato ai bandi regionali per istituirli - nota Boscolo - e così Chioggia è in grave ritardo per il rilancio del commercio, come molti altri Comuni che però si sono attivati per recuperare. Sono 120 i Comuni che negli ultimi 4 anni si sono preparati e hanno partecipato ai bandi regionali, costituendo 65 Distretti del Commercio in tutto il Veneto, gestendo 5 milioni solo nell’ultimo bando per gli ultimi 17 Distretti».
A tale scopo, la scorsa estate, anche la neonata associazione Esercenti Commercianti Chioggia, aveva promosso l'adesione dell'amministrazione a questi progetti di matrice regionale: «Bisogna invece essere presenti ai tavoli dove si discute di turismo e di economia», aveva sostenuto il ristoratore Felice Tiozzo, referente della nuova aggregazione.
martedì 29 dicembre 2020
CONTROLLI NELLA NOTTE DI SAN SILVESTRO, LA POLIZIA LOCALE: «ESPLOREREMO ANCHE IL WEB, MA NON ENTREREMO NELLE CASE»
Controlli sì, invasione della sfera domiciliare no. Il presidio della notte di San Silvestro nel territorio comunale avverrà secondo i pieni crismi della Costituzione: lo ribadisce il comandante della Polizia Locale di Chioggia, Michele Tiozzo, chiudendo la polemica nata ieri da un tweet del sindaco Alessandro Ferro, il quale aveva scritto che gli agenti «provvederanno a verificare, tramite i social network, l'organizzazione di feste private. Tali aggregazioni verranno sanzionate».
Il Comando, risponde Tiozzo in una nota, «ha da sempre acquisito informazioni operative nelle varie piattaforme online. Si ricordano ad esempio le indagini contro i cosiddetti "leoni da tastiera" per offese al Corpo, oppure gli interventi preventivi di diffida agli organizzatori di spettacoli non autorizzati, eppure promossi in rete. Avevo anzi già dato indicazione ai funzionari di verificare la possibilità di tracciare eventi di questo tipo durante le festività di fine anno.
Quello che però ho inteso precisare - continua il comandante Tiozzo - è che tutti questi interventi hanno per obiettivo lo svolgimento di feste private (quindi non aperte al pubblico) in locali da ballo o altro genere di pubblici esercizi, i quali devono restare chiusi: sono siti dove è sempre possibile intervenire e accedere, anche nei momenti di chiusura dell’attività, proprio perchè diversi dal domicilio privato.
Preciso comunque che agli agenti di Polizia Locale non è possibile accedere nelle abitazioni per i controlli relativi al Covid, in quanto nelle case si entra solo su mandato dell'autorità giudiziaria o in flagranza di reati gravi. Ciò non impedisce, nel caso si venisse a conoscenza di una festa in un’abitazione, di effettuare verifiche all’uscita dall’edificio, senza così ledere in alcun modo i diritti costituzionali.
Ribadisco la raccomandazione a tutta la cittadinanza di rispettare le regole fissate dal governo per arginare la pandemia, e quindi di trascorrere il Capodanno all’interno delle proprie abitazioni, con gli strettissimi congiunti, facendo particolare attenzione alle regole di distanza e di protezione individuale». Il comandante Tiozzo ha anche espresso tali concetti durante la seduta di stamane del consiglio comunale.
Ieri comunque il tweet del sindaco ha scatenato una serie di reazioni negative della politica: se il presidente del consiglio comunale Endri Bullo non ha concordato nel metodo, trovando chiara l'esposizione di Tiozzo («penso il sindaco abbia sbagliato»), il consigliere regionale Marco Dolfin parla di «uscita fuori luogo, ridicola in uno Stato di diritto». Più articolate nelle critiche le posizioni dei capigruppo di Forza Italia, Beniamino Boscolo, e del Partito Democratico, Barbara Penzo.
Il primo rileva come «la stupidità politico/amministrativa di questa comunicazione ha toccato il fondo. Grazie ad essa, chi la leggerà sapendo di essere in torto cercherà di evitare il più possibile l'utilizzo dei network, e di conseguenza la faticosa attività della Polizia Locale nel rinvenire attività negligenti sarà più difficile. Tra l'altro sarebbe opportuno che le comunicazioni ufficiali dell'amministrazione comunale transitassero per canali, appunto, ufficiali. Ma questa è una questione di stile che abbiamo visto non essere appannaggio dei 5 Stelle».
Anche Barbara Penzo trova «fuori luogo» le parole del sindaco: «I controlli si fanno senza annunciarli, mi aspettavo un appello soprattutto ai giovani, i più sofferenti nel non poter celebrare la ricorrenza tra amici. Il vaccino è solo un segnale di speranza, ma i dati sono ancora quelli che conosciamo, cifre fuori controllo. La comunicazione doveva essere ufficiale, e i controlli vanno fatti nel territorio come già disposti. Lo stesso prefetto Zappalorto aveva chiesto di segnalare eventuali feste alle Polizie Locali: questo poteva dirlo anche lo stesso Ferro».
Il Comando, risponde Tiozzo in una nota, «ha da sempre acquisito informazioni operative nelle varie piattaforme online. Si ricordano ad esempio le indagini contro i cosiddetti "leoni da tastiera" per offese al Corpo, oppure gli interventi preventivi di diffida agli organizzatori di spettacoli non autorizzati, eppure promossi in rete. Avevo anzi già dato indicazione ai funzionari di verificare la possibilità di tracciare eventi di questo tipo durante le festività di fine anno.
Quello che però ho inteso precisare - continua il comandante Tiozzo - è che tutti questi interventi hanno per obiettivo lo svolgimento di feste private (quindi non aperte al pubblico) in locali da ballo o altro genere di pubblici esercizi, i quali devono restare chiusi: sono siti dove è sempre possibile intervenire e accedere, anche nei momenti di chiusura dell’attività, proprio perchè diversi dal domicilio privato.
Preciso comunque che agli agenti di Polizia Locale non è possibile accedere nelle abitazioni per i controlli relativi al Covid, in quanto nelle case si entra solo su mandato dell'autorità giudiziaria o in flagranza di reati gravi. Ciò non impedisce, nel caso si venisse a conoscenza di una festa in un’abitazione, di effettuare verifiche all’uscita dall’edificio, senza così ledere in alcun modo i diritti costituzionali.
Ribadisco la raccomandazione a tutta la cittadinanza di rispettare le regole fissate dal governo per arginare la pandemia, e quindi di trascorrere il Capodanno all’interno delle proprie abitazioni, con gli strettissimi congiunti, facendo particolare attenzione alle regole di distanza e di protezione individuale». Il comandante Tiozzo ha anche espresso tali concetti durante la seduta di stamane del consiglio comunale.
Ieri comunque il tweet del sindaco ha scatenato una serie di reazioni negative della politica: se il presidente del consiglio comunale Endri Bullo non ha concordato nel metodo, trovando chiara l'esposizione di Tiozzo («penso il sindaco abbia sbagliato»), il consigliere regionale Marco Dolfin parla di «uscita fuori luogo, ridicola in uno Stato di diritto». Più articolate nelle critiche le posizioni dei capigruppo di Forza Italia, Beniamino Boscolo, e del Partito Democratico, Barbara Penzo.
Il primo rileva come «la stupidità politico/amministrativa di questa comunicazione ha toccato il fondo. Grazie ad essa, chi la leggerà sapendo di essere in torto cercherà di evitare il più possibile l'utilizzo dei network, e di conseguenza la faticosa attività della Polizia Locale nel rinvenire attività negligenti sarà più difficile. Tra l'altro sarebbe opportuno che le comunicazioni ufficiali dell'amministrazione comunale transitassero per canali, appunto, ufficiali. Ma questa è una questione di stile che abbiamo visto non essere appannaggio dei 5 Stelle».
Anche Barbara Penzo trova «fuori luogo» le parole del sindaco: «I controlli si fanno senza annunciarli, mi aspettavo un appello soprattutto ai giovani, i più sofferenti nel non poter celebrare la ricorrenza tra amici. Il vaccino è solo un segnale di speranza, ma i dati sono ancora quelli che conosciamo, cifre fuori controllo. La comunicazione doveva essere ufficiale, e i controlli vanno fatti nel territorio come già disposti. Lo stesso prefetto Zappalorto aveva chiesto di segnalare eventuali feste alle Polizie Locali: questo poteva dirlo anche lo stesso Ferro».
lunedì 28 dicembre 2020
DOMANI MATTINA ULTIMO CONSIGLIO COMUNALE DELL'ANNO: TRA I NOVE ARGOMENTI ANCHE TRE ONORIFICENZE E LA REVISIONE DELLE PARTECIPATE
Ultima seduta del consiglio comunale per l'anno 2020, domani mattina a partire dalle ore 9.30, in modalità da remoto. Nove gli argomenti in trattazione: dopo la revisione annuale delle società partecipate dal Comune, verrà approvato il piano finanziario per la gestione dei rifiuti urbani e assimilati.
Quindi, in forza del nuovo regolamento che detta le norme per conferire le onorificenze pubbliche, verrà ribadita ufficialmente la cittadinanza onoraria alla senatrice a vita Liliana Segre, deportata nei lager nazisti.
Nell'occasione l'assemblea cittadina attribuirà anche la cittadinanza benemerita all'imprenditore Luciano Boscolo Cucco, che ha portato a New York il nome di Sottomarina, e le chiavi della città al regista Luca Guadagnino, autore della serie "We are who we are" girata nel 2019 all'interno del territorio clodiense, e distribuita a livello internazionale dai canali di HBO.
Infine, due mozioni delle minoranze: Marcellina Segantin e l'ex consigliere comunale Jonatan Montanariello accendono i riflettori attorno al degrado di Canal di Valle, mentre Beniamino Boscolo chiede che Chioggia aderisca ai Distretti del Commercio. La seduta sarà trasmessa in diretta video dal sito dell'ente.
Quindi, in forza del nuovo regolamento che detta le norme per conferire le onorificenze pubbliche, verrà ribadita ufficialmente la cittadinanza onoraria alla senatrice a vita Liliana Segre, deportata nei lager nazisti.
Nell'occasione l'assemblea cittadina attribuirà anche la cittadinanza benemerita all'imprenditore Luciano Boscolo Cucco, che ha portato a New York il nome di Sottomarina, e le chiavi della città al regista Luca Guadagnino, autore della serie "We are who we are" girata nel 2019 all'interno del territorio clodiense, e distribuita a livello internazionale dai canali di HBO.
Infine, due mozioni delle minoranze: Marcellina Segantin e l'ex consigliere comunale Jonatan Montanariello accendono i riflettori attorno al degrado di Canal di Valle, mentre Beniamino Boscolo chiede che Chioggia aderisca ai Distretti del Commercio. La seduta sarà trasmessa in diretta video dal sito dell'ente.
ELEZIONI 2021, A CHIOGGIA M5S SEMPRE PIÙ SPACCATO: “ORTODOSSI” CACCIATI DALLA GESTIONE DELLA PAGINA FB, PRONTI AD ALLEARSI COL PD SE LO CHIEDE LA BASE
Si approfondisce in questi giorni, nonostante l'ipotetico clima festivo, il solco che divide le due fazioni cittadine del Movimento 5 Stelle, in vista del prossimo appuntamento elettorale di giugno. Il partito di maggioranza sta valutando l'ipotesi di allearsi con il PD: ormai questa possibilità è in campo, come dicono al Gazzettino di oggi in edicola (in un articolo a firma del giornalista Diego Degan) il capogruppo stellato Paolo Bonfà e il presidente della IV commissione consiliare, Daniele Padoan.
I due, che assieme al presidente del consiglio comunale Endri Bullo e all'assessora all'Urbanistica Alessandra Penzo fanno parte dell'ala contraria ad alleanze coi democratici, oltre ad un numero esiguo di consiglieri come Davide Penzo e Massimo Monaro, hanno rivelato di essere stati estromessi dalla conduzione della pagina facebook del Movimento chioggiotto, e di non ricevere messaggi nella chat interna al gruppo. Pur tuttavia, Bonfà e Padoan comunicano di essere anche disposti al dialogo col PD, ma solo dopo la consultazione della propria base e la stesura di un proprio programma da portare al tavolo.
«Ho sempre sostenuto le decisioni prese dal Movimento 5 Stelle - conferma Bonfà - anche quando non ero personalmente d'accordo. Abbiamo tenuto una riunione per parlare di possibili alleanze, ed escludendo la Lega anche per via dei contrasti nazionali, quella con il PD era l'unica valutabile». Ribadisce Padoan: «A questa riunione hanno partecipato persone, consiglieri e assessori "tecnici" (esterni) che, molte altre volte, mancavano. Allora perché non coinvolgere tutto il gruppo, visto che alle prossime elezioni saranno in diversi a non ricandidarsi?».
Sta di fatto che coloro che apparivano tenere le redini del M5S a Chioggia ora figurano in posizione minoritaria, e nei loro confronti è stata applicata la stessa procedura che essi stessi avevano adoperato verso i passati dissidenti, andati al gruppo misto o fuoriusciti. I "lealisti ortodossi", se così si può chiamarli, hanno comunque segnalato la situazione ai vertici nazionali. Era stata Chioggia Azzurra, domenica 20 dicembre, a citare un esponente stellato il quale ricostruiva la vicenda, attribuendo alla consigliera regionale Erika Baldin l'intenzione di allearsi con il centrosinistra alle elezioni comunali 2021.
I due, che assieme al presidente del consiglio comunale Endri Bullo e all'assessora all'Urbanistica Alessandra Penzo fanno parte dell'ala contraria ad alleanze coi democratici, oltre ad un numero esiguo di consiglieri come Davide Penzo e Massimo Monaro, hanno rivelato di essere stati estromessi dalla conduzione della pagina facebook del Movimento chioggiotto, e di non ricevere messaggi nella chat interna al gruppo. Pur tuttavia, Bonfà e Padoan comunicano di essere anche disposti al dialogo col PD, ma solo dopo la consultazione della propria base e la stesura di un proprio programma da portare al tavolo.
«Ho sempre sostenuto le decisioni prese dal Movimento 5 Stelle - conferma Bonfà - anche quando non ero personalmente d'accordo. Abbiamo tenuto una riunione per parlare di possibili alleanze, ed escludendo la Lega anche per via dei contrasti nazionali, quella con il PD era l'unica valutabile». Ribadisce Padoan: «A questa riunione hanno partecipato persone, consiglieri e assessori "tecnici" (esterni) che, molte altre volte, mancavano. Allora perché non coinvolgere tutto il gruppo, visto che alle prossime elezioni saranno in diversi a non ricandidarsi?».
Sta di fatto che coloro che apparivano tenere le redini del M5S a Chioggia ora figurano in posizione minoritaria, e nei loro confronti è stata applicata la stessa procedura che essi stessi avevano adoperato verso i passati dissidenti, andati al gruppo misto o fuoriusciti. I "lealisti ortodossi", se così si può chiamarli, hanno comunque segnalato la situazione ai vertici nazionali. Era stata Chioggia Azzurra, domenica 20 dicembre, a citare un esponente stellato il quale ricostruiva la vicenda, attribuendo alla consigliera regionale Erika Baldin l'intenzione di allearsi con il centrosinistra alle elezioni comunali 2021.
domenica 27 dicembre 2020
DOLFIN: «IL COMUNE DI CHIOGGIA FACCIA CHIAREZZA PER QUANTO RIGUARDA CROCIERISTICA, FORTE SAN FELICE E OPERE DI COMPENSAZIONE DEL MOSE»
Il consigliere regionale Marco Dolfin commenta «l'entusiasmo» del sindaco Ferro dopo la seduta del Comitatone. «Si parla di ottimo successo - esordisce l'esponente della Lega - ma mi piacerebbe capire come mai il sindaco chieda maggior partecipazione alle scelte politiche, visto che le stesse anche a Chioggia vengono sempre calate costantemente dall'alto, con le minoranze in consiglio comunale a Chioggia che non vengono coinvolte né informate. Vedi i rifinanziamenti della Legge Speciale e la questione della crocieristica.
Come stanno veramente le cose? Quale idea ha la maggioranza per l'arrivo delle navi da crociera? A che punto è arrivato il recupero di Forte San Felice, e le opere di compensazione del Mose? Altro che bilancio partecipativo, il M5S non pratica trasparenza e condivisione. In questo modo non si va da nessuna parte, tra sei mesi si voterà ed è giusto avere le idee chiare. Non possono essere pochi - conclude Marco Dolfin - a determinare scelte atrategiche per la città».
Come stanno veramente le cose? Quale idea ha la maggioranza per l'arrivo delle navi da crociera? A che punto è arrivato il recupero di Forte San Felice, e le opere di compensazione del Mose? Altro che bilancio partecipativo, il M5S non pratica trasparenza e condivisione. In questo modo non si va da nessuna parte, tra sei mesi si voterà ed è giusto avere le idee chiare. Non possono essere pochi - conclude Marco Dolfin - a determinare scelte atrategiche per la città».
IL SETTORE URBANISTICA DEL COMUNE ADOTTA IL REGISTRO DEI CREDITI EDILIZI E L'ELENCO DEI MANUFATTI DA DEMOLIRE (COME I CAPANNONI ABBANDONATI)
Il Comune di Chioggia, attraverso il settore Urbanistica, comunica che è stato affidato, con determinazione n. 2543 del 14 dicembre scorso, il servizio per la redazione del registro comunale elettronico dei crediti edilizi (Recred), e della relativa variante urbanistica riguardante l'individuazione dei fabbricati incongrui. La variante è finalizzata innanzitutto all’individuazione di quei manufatti la cui demolizione sia di interesse pubblico, tenendo in considerazione il valore derivante alla comunità e al paesaggio dall’eliminazione dell’elemento “detrattore”, attribuendo i relativi crediti edilizi.
Il Recred è il registro elettronico nel quale saranno riportati i dati relativi ai crediti edilizi dal momento della loro generazione, all'eventuale cessione ad altri soggetti, al loro uso sul territorio (che ne comporterà l'estinzione). «Questo provvedimento - spiega l'assessora all'Urbanistica, Alessandra Penzo - aiuterà l'ente a ricontestualizzare meglio il territorio comunale, a mappare e di seguito gestire con la demolizione di eventuali opere incongrue, ad esempio i capannoni abbandonati in zona agricola o residenziale ed altri elementi di degrado, al fine di migliorare la qualità urbana, paesaggistica ed ambientale».
Il Recred è il registro elettronico nel quale saranno riportati i dati relativi ai crediti edilizi dal momento della loro generazione, all'eventuale cessione ad altri soggetti, al loro uso sul territorio (che ne comporterà l'estinzione). «Questo provvedimento - spiega l'assessora all'Urbanistica, Alessandra Penzo - aiuterà l'ente a ricontestualizzare meglio il territorio comunale, a mappare e di seguito gestire con la demolizione di eventuali opere incongrue, ad esempio i capannoni abbandonati in zona agricola o residenziale ed altri elementi di degrado, al fine di migliorare la qualità urbana, paesaggistica ed ambientale».
sabato 26 dicembre 2020
AL VIA IL BILANCIO PARTECIPATIVO DEL COMUNE DI CHIOGGIA, PER DESTINARE INVESTIMENTI PER 50MILA EURO IN QUATTRO AREE TEMATICHE ENTRO IL 1° MARZO
Il Comune di Chioggia ha pubblicato, nel proprio sito istituzionale chioggia.org, l'avviso pubblico che contiene le informazioni e le schede per aderire alla prima edizione sperimentale del bilancio partecipativo dell'ente. Si tratta, come aveva spiegato l'assessore Daniele Stecco a Chioggia Azzurra, di una modalità di partecipazione diretta dei cittadini alle scelte amministrative, che consiste nel destinare una parte di risorse del bilancio finanziario del Comune alla realizzazione di progetti specifici. Attraverso tale strumento, i cittadini contribuiscono alle decisioni che riguardano l'utilizzo e la destinazione di 50mila euro tra le risorse economiche del Comune, il quale sarà chiamato a realizzare i progetti "vincenti" secondo le idee messe in campo dai corpi sociali.
Nel processo di partecipazione sono coinvolte tutte le persone fisiche residenti (anche in forma associativa) nel territorio comunale, che abbiano compiuto il diciottesimo anno di età. Non possono presentare istanze nell'ambito del bilancio partecipativo i componenti degli organi politici del Comune di Chioggia, gli amministratori e i dipendenti dell'amministrazione stessa. Gli ambiti di riferimento del bilancio partecipativo individuati per questa prima edizione sperimentale, sono le politiche pubbliche relative ad una o più aree tematiche scelte tra le aree verdi e l'ambiente, le politiche sociali, educative e giovanili, lo sviluppo economico e turistico, le attività socio-culturali e sportive.
Tutti i progetti dovranno essere di interesse nell'ambito del territorio e riguardanti esclusivamente beni di proprietà comunale, per la cui realizzazione necessitano di una istruttoria tecnica, di una disponibilità di bilancio, di una valutazione di fattibilità e di coerenza con gli strumenti di programmazione dell'ente. Alla prima fase di informazione ne seguirà una seconda, di raccolta e valutazione dei progetti; la terza fase sarà la verifica di fattibilità da parte di tavoli tecnici composti da personale del Comune, in base a criteri come la chiarezza del progetto e degli obiettivi, la stima dei costi e dei tempi di realizzazione, la coerenza con altri progetti in corso d'opera.
A conclusione del processo di valutazione tecnica dei progetti presentati, verrà redatto un Documento di partecipazione contenente, tra gli altri, tutti i progetti che saranno stati ritenuti ammissibili. Di tale documento verrà garantita adeguata diffusione ed informazione. Nel caso in cui i progetti valutati come ammissibili non siano tutti finanziabili con le risorse messe a disposizione dal bilancio per questa edizione, l'amministrazione attiverà la votazione pubblica, per individuare i progetti che si impegnerà a realizzare. La spesa minima che deve prevedere un progetto è pari ad 10mila euro, mentre la spesa massima è pari a 25mila.
I progetti potranno essere presentati fino al prossimo 1° marzo utilizzando il modello facsimile, e sarà possibile allegare foto, disegni e quant’altro ritenuto utile per favorire la migliore descrizione del progetto proposto. Dovrà essere allegato il documento d'identità di colui che lo promuove. La presentazione delle istanze dovrà avvenire esclusivamente utilizzando un indirizzo di posta elettronica certificata)e trasmesse a quello del Comune di Chioggia, chioggia@pec.chioggia.org, mentre per ulteriori informazioni è stata attivata la casella mail bilancio.partecipativo@chioggia.org
«Nonostante l'attuale stato di emergenza sanitaria - ha detto il sindaco Alessandro Ferro - e l'impossibilità di realizzare dibattiti e riunioni pubbliche, abbiamo deciso di proseguire con questo progetto utilizzando i canali digitali». Aggiunge l'assessore al Bilancio, Daniele Stecco: «Auspico una buona risposta da parte dei cittadini per questa prima edizione, e che si diffonda in città una “cultura della partecipazione”, per una migliore gestione e cura del bene comune».
Nel processo di partecipazione sono coinvolte tutte le persone fisiche residenti (anche in forma associativa) nel territorio comunale, che abbiano compiuto il diciottesimo anno di età. Non possono presentare istanze nell'ambito del bilancio partecipativo i componenti degli organi politici del Comune di Chioggia, gli amministratori e i dipendenti dell'amministrazione stessa. Gli ambiti di riferimento del bilancio partecipativo individuati per questa prima edizione sperimentale, sono le politiche pubbliche relative ad una o più aree tematiche scelte tra le aree verdi e l'ambiente, le politiche sociali, educative e giovanili, lo sviluppo economico e turistico, le attività socio-culturali e sportive.
Tutti i progetti dovranno essere di interesse nell'ambito del territorio e riguardanti esclusivamente beni di proprietà comunale, per la cui realizzazione necessitano di una istruttoria tecnica, di una disponibilità di bilancio, di una valutazione di fattibilità e di coerenza con gli strumenti di programmazione dell'ente. Alla prima fase di informazione ne seguirà una seconda, di raccolta e valutazione dei progetti; la terza fase sarà la verifica di fattibilità da parte di tavoli tecnici composti da personale del Comune, in base a criteri come la chiarezza del progetto e degli obiettivi, la stima dei costi e dei tempi di realizzazione, la coerenza con altri progetti in corso d'opera.
A conclusione del processo di valutazione tecnica dei progetti presentati, verrà redatto un Documento di partecipazione contenente, tra gli altri, tutti i progetti che saranno stati ritenuti ammissibili. Di tale documento verrà garantita adeguata diffusione ed informazione. Nel caso in cui i progetti valutati come ammissibili non siano tutti finanziabili con le risorse messe a disposizione dal bilancio per questa edizione, l'amministrazione attiverà la votazione pubblica, per individuare i progetti che si impegnerà a realizzare. La spesa minima che deve prevedere un progetto è pari ad 10mila euro, mentre la spesa massima è pari a 25mila.
I progetti potranno essere presentati fino al prossimo 1° marzo utilizzando il modello facsimile, e sarà possibile allegare foto, disegni e quant’altro ritenuto utile per favorire la migliore descrizione del progetto proposto. Dovrà essere allegato il documento d'identità di colui che lo promuove. La presentazione delle istanze dovrà avvenire esclusivamente utilizzando un indirizzo di posta elettronica certificata)e trasmesse a quello del Comune di Chioggia, chioggia@pec.chioggia.org, mentre per ulteriori informazioni è stata attivata la casella mail bilancio.partecipativo@chioggia.org
«Nonostante l'attuale stato di emergenza sanitaria - ha detto il sindaco Alessandro Ferro - e l'impossibilità di realizzare dibattiti e riunioni pubbliche, abbiamo deciso di proseguire con questo progetto utilizzando i canali digitali». Aggiunge l'assessore al Bilancio, Daniele Stecco: «Auspico una buona risposta da parte dei cittadini per questa prima edizione, e che si diffonda in città una “cultura della partecipazione”, per una migliore gestione e cura del bene comune».
venerdì 25 dicembre 2020
RIPASCIMENTO DEL LITORALE DI ISOLAVERDE E SOTTOMARINA, IL CONSIGLIO REGIONALE RESPINGE GLI EMENDAMENTI DEL PD PER ULTERIORI FONDI
Il consiglio regionale del Veneto, con il voto della maggioranza di destra, ha bocciato gli emendamenti presentati dai consiglieri Jonatan Montanariello e Francesca Zottis del Partito Democratico, atti a finanziare ulteriori azioni di ripascimento del litorale adriatico, segnatamente a Isolaverde e Sottomarina. Le spiagge in questione sono state pesantemente erose nel corso delle mareggiate autunnali.
Il PD aveva chiesto di stanziare tre milioni, da destinare al Provveditorato per le Opere pubbliche, e un altro milione e mezzo al Comune di Chioggia per la pulizia e il conferimento di sabbia alle spiagge, ma appunto tali emendamenti sono stati respinti.
Ogni anno servono 530mila metri cubi di sabbia, e gli eventi dovuti ai cambiamenti climatici globali sono sempre più violenti: «Senza un fondo specifico di investimenti - dicono i due consiglieri - non si riesce nemmeno ad accedere ai piani europei. Questo impegno concreto della Regione non lo vediamo ancora, basta con le promesse e i rinvii.
Non è sufficiente fare ogni anno la conta dei danni del maltempo, per salvaguardare le spiagge sono indispensabili interventi strutturali e non sulla carta. Ma se anche in questa sessione di bilancio la Regione ha bocciato tutti gli emendamenti in tema, come pensa di risolvere definitivamente la situazione?», concludono Montanariello e Zottis.
Il PD aveva chiesto di stanziare tre milioni, da destinare al Provveditorato per le Opere pubbliche, e un altro milione e mezzo al Comune di Chioggia per la pulizia e il conferimento di sabbia alle spiagge, ma appunto tali emendamenti sono stati respinti.
Ogni anno servono 530mila metri cubi di sabbia, e gli eventi dovuti ai cambiamenti climatici globali sono sempre più violenti: «Senza un fondo specifico di investimenti - dicono i due consiglieri - non si riesce nemmeno ad accedere ai piani europei. Questo impegno concreto della Regione non lo vediamo ancora, basta con le promesse e i rinvii.
Non è sufficiente fare ogni anno la conta dei danni del maltempo, per salvaguardare le spiagge sono indispensabili interventi strutturali e non sulla carta. Ma se anche in questa sessione di bilancio la Regione ha bocciato tutti gli emendamenti in tema, come pensa di risolvere definitivamente la situazione?», concludono Montanariello e Zottis.
lunedì 21 dicembre 2020
IL SINDACO DI CHIOGGIA SODDISFATTO DALLA RIUNIONE DEL "COMITATONE": NEL 2021 ARRIVERANNO 11 MILIONI IN CITTÀ. GRANDI NAVI PROVVISORIAMENTE A MARGHERA
Si è svolta oggi pomeriggio, a partire dalle ore 16 in modalità videoconferenza, la seduta del Comitatone, presieduta dalla Ministra delle Infrastrutture e dei Trasporti Paola de Micheli. Per Chioggia hanno partecipato, in collegamento dal Municipio, il sindaco Alessandro Ferro e il vicesindaco Marco Veronese.
Riguardo la nuova Autorità per la Laguna, il sindaco Ferro concorda con Venezia per una partecipazione dei territori coinvolti: «Abbiamo chiesto al governo che sia prevista una rappresentanza degli enti locali che subiscono gli effetti dell'acqua alta, quindi non solo il capoluogo, ma anche Chioggia e i comuni della gronda òagunare. Allargare le maglie della governance anche ai soggetti rappresentativi del territorio vuol dire avere un riscontro diretto di ciò che avviene e una gestione ottimale dei fenomeni».
Il primo cittadino è intervenuto anche in merito al secondo argomento all'ordine del giorno, ovvero la partizione dei fondi della Legge Speciale: «Condivido anche in questo caso la linea del Comune di Venezia. Anche il consiglio comunale di Chioggia – ha spiegato Alessandro Ferro – ha votato un'analoga mozione all'unanimità, con la quale chiede che vengano incrementati e ripartiti 150 milioni in dieci anni per finanziare non solo le opere previste dalla legge, ma anche ampliare il raggio di azione della stessa, utilizzando i fondi per il supporto delle aziende che investono in loco, l'erogazione di contributi per le locazioni o l'acquisto degli immobili, per la riconversione dei motori delle imbarcazioni, per il sostegno alla residenzialità, per iniziative di rivitalizzazione del tessuto socio-economico».
Il vicesindaco Marco Veronese ha parlato del Forte San Felice: «Alla fine del 2019 abbiamo chiesto al governo che venisse destinata una parte di fondi ad hoc della Legge Speciale per la sua valorizzazione, in quanto i 7 milioni stanziati per le opere compensative del MOSE sono insufficienti. Sono soddisfatto per lo stanziamento generale dei 60 milioni, assegnati al Provveditorato per le opere di manutenzione straordinaria della laguna di Venezia, di cui 5 milioni di euro destinati al Forte San Felice per il 2020, ma si rende necessario un ulteriore stanziamento di 8 milioni per l’anno 2021, al fine di finanziare il secondo e terzo stralcio dei lavori per il suo recupero completo».
Aggiunge ancora Ferro: «Le somme stanziate dal Comitatone per gli enti Locali prevedono 40 milioni per il 2020 e 80 milioni per il 2021, che è il successo di oggi. Inoltre altri 40 milioni ogni anno, fino al 2024. Per il Comune di Chioggia la somma ammonta a 5 milioni 666mila euro per il 2020, circa 11 milioni per il 2021 e ulteriori 5 milioni e 666mila fino al 2024».
Al Comitatone si è parlato anche di grandi navi: «Auspichiamo che l'ipotesi del governo di spostare le grandi navi nel terminal TIV e Vecon di Fusina avvenga presto – conclude il sindaco di Chioggia - il che significherebbe 80 grandi navi in meno nel bacino di San Marco. Nell'attesa che venga convocata una call pubblica internazionale per valutare la soluzione definitiva di portare tutte le grandi navi fuori dalla Laguna, come ci ha chiesto l'Unesco e come ribadito dal Ministro dei Beni Culturali Franceschini».
Riguardo la nuova Autorità per la Laguna, il sindaco Ferro concorda con Venezia per una partecipazione dei territori coinvolti: «Abbiamo chiesto al governo che sia prevista una rappresentanza degli enti locali che subiscono gli effetti dell'acqua alta, quindi non solo il capoluogo, ma anche Chioggia e i comuni della gronda òagunare. Allargare le maglie della governance anche ai soggetti rappresentativi del territorio vuol dire avere un riscontro diretto di ciò che avviene e una gestione ottimale dei fenomeni».
Il primo cittadino è intervenuto anche in merito al secondo argomento all'ordine del giorno, ovvero la partizione dei fondi della Legge Speciale: «Condivido anche in questo caso la linea del Comune di Venezia. Anche il consiglio comunale di Chioggia – ha spiegato Alessandro Ferro – ha votato un'analoga mozione all'unanimità, con la quale chiede che vengano incrementati e ripartiti 150 milioni in dieci anni per finanziare non solo le opere previste dalla legge, ma anche ampliare il raggio di azione della stessa, utilizzando i fondi per il supporto delle aziende che investono in loco, l'erogazione di contributi per le locazioni o l'acquisto degli immobili, per la riconversione dei motori delle imbarcazioni, per il sostegno alla residenzialità, per iniziative di rivitalizzazione del tessuto socio-economico».
Il vicesindaco Marco Veronese ha parlato del Forte San Felice: «Alla fine del 2019 abbiamo chiesto al governo che venisse destinata una parte di fondi ad hoc della Legge Speciale per la sua valorizzazione, in quanto i 7 milioni stanziati per le opere compensative del MOSE sono insufficienti. Sono soddisfatto per lo stanziamento generale dei 60 milioni, assegnati al Provveditorato per le opere di manutenzione straordinaria della laguna di Venezia, di cui 5 milioni di euro destinati al Forte San Felice per il 2020, ma si rende necessario un ulteriore stanziamento di 8 milioni per l’anno 2021, al fine di finanziare il secondo e terzo stralcio dei lavori per il suo recupero completo».
Aggiunge ancora Ferro: «Le somme stanziate dal Comitatone per gli enti Locali prevedono 40 milioni per il 2020 e 80 milioni per il 2021, che è il successo di oggi. Inoltre altri 40 milioni ogni anno, fino al 2024. Per il Comune di Chioggia la somma ammonta a 5 milioni 666mila euro per il 2020, circa 11 milioni per il 2021 e ulteriori 5 milioni e 666mila fino al 2024».
Al Comitatone si è parlato anche di grandi navi: «Auspichiamo che l'ipotesi del governo di spostare le grandi navi nel terminal TIV e Vecon di Fusina avvenga presto – conclude il sindaco di Chioggia - il che significherebbe 80 grandi navi in meno nel bacino di San Marco. Nell'attesa che venga convocata una call pubblica internazionale per valutare la soluzione definitiva di portare tutte le grandi navi fuori dalla Laguna, come ci ha chiesto l'Unesco e come ribadito dal Ministro dei Beni Culturali Franceschini».
ELEZIONI COMUNALI, ERIKA BALDIN E IL PD SMENTISCONO L’ACCORDO. IL M5S SPACCATO ACCUSA LA CONTROPARTE PER LA FUGA DI NOTIZIE
Sta facendo molto rumore negli ambienti della politica l'indiscrezione, riportata ieri da Chioggia Azzurra, secondo la quale sarebbero in atto prove di un accordo tra il Movimento 5 Stelle e il Partito Democratico per le elezioni comunali 2021, accordo che starebbe spaccando il Movimento stesso e che prevederebbe la defenestrazione dalle liste di almeno tre eminenti consiglieri stellati, nonché dell'assessora Alessandra Penzo.
La fonte, interna al M5S, accredita l'operazione in capo alla consigliera regionale Erika Baldin, che però smentisce seccamente la manovra in un comunicato. «Mi si attribuisce il fatto di ordire trame con altre rappresentanze partitiche in vista delle prossime amministrative - scrive Baldin - ma niente è più falso e fantasioso di ciò. Il Movimento 5 Stelle che amministra la città è autonomo e capace di autodeterminarsi in ogni senso.
Io personalmente porterò sempre avanti le istanze del gruppo, la priorità in questo momento è continuare il buon lavoro fatto fino ad oggi per la città, e costruire assieme ai cittadini e alle categorie economiche un programma condiviso e concreto. Il mio operato - conclude Baldin - è sempre stato nel senso della disponibilità a 360 gradi nel collaborare con tutte le forze politiche per il bene dei miei concittadini. Per me le buone intenzioni vengono prima delle appartenenze dei vari partiti».
Anche il PD ufficialmente si chiama fuori dal discorso, pur non escludendolo a priori: «Nessuna prova di accordo con il M5S è quanto a oggi si è verificato«, spiega Jonatan Montanariello, collega di Erika Baldin nel consiglio regionale veneto. «Non confondiamo - continua l'esponente democratico - le alleanze rispetto all'effettiva collaborazione con la consigliera Baldin nel lavoro congiunto a palazzo Ferro Fini per tutelare gli interessi clodiensi.
A decidere - si legge nella nota firmata da Montanariello - saranno gli organismi dirigenziali del PD locale, sicuramente le alleanze non sono un argomento attuale. In questo momento l’unico impegno che la comunità democratica ha è lavorare ad un programma serio e dialogare con tutte le realtà di buon senso, che vorranno partecipare ad una vera e propria ricostruzione della città.
Qualsiasi decisione finale verrà presa - conclude il consigliere regionale - passerà attraverso una scelta condivisa ed unitaria del Partito Democratico locale. Sicuramente non saranno le interferenze romane di una parte piuttosto che dell’altra ad essere determinanti in questo scenario».
D'altro canto Barbara Penzo, segretaria del circolo PD e consigliera comunale, che ieri sera nel proprio profilo facebook accusava i grillini Endri Bullo, Alessandra Penzo, Paolo Bonfà e Daniele Padoan (i presunti "esclusi" dall'eventuale accordo) di essere i mandanti della notizia: «Non stupisce affatto comunque - scrive Barbara Penzo - che sia proprio il quartetto dell’arroganza e della saccenza ad uscire con informazioni infondate, che mirano solamente a salvaguardare le proprie poltrone e la propria smania di potere. Usano queste ridicole strategie comunicative per risolvere questioni interne che non hanno saputo gestire».
Nei commenti non sono mancate le reazioni dei quattro chiamati in causa, che con accenti unanimi respingono le accuse rilanciandole nell'altro dei due campi apparentemente in gioco, e rilevando come le smentite di facciata lasciano il tempo che trovano. Una cosa è certa, la campagna elettorale è destinata a riservare notevoli colpi di scena lungo tutto lo spettro delle formazioni politiche, e soprattutto delle tante liste civiche che vengono date in continua composizione e scomposizione.
La fonte, interna al M5S, accredita l'operazione in capo alla consigliera regionale Erika Baldin, che però smentisce seccamente la manovra in un comunicato. «Mi si attribuisce il fatto di ordire trame con altre rappresentanze partitiche in vista delle prossime amministrative - scrive Baldin - ma niente è più falso e fantasioso di ciò. Il Movimento 5 Stelle che amministra la città è autonomo e capace di autodeterminarsi in ogni senso.
Io personalmente porterò sempre avanti le istanze del gruppo, la priorità in questo momento è continuare il buon lavoro fatto fino ad oggi per la città, e costruire assieme ai cittadini e alle categorie economiche un programma condiviso e concreto. Il mio operato - conclude Baldin - è sempre stato nel senso della disponibilità a 360 gradi nel collaborare con tutte le forze politiche per il bene dei miei concittadini. Per me le buone intenzioni vengono prima delle appartenenze dei vari partiti».
Anche il PD ufficialmente si chiama fuori dal discorso, pur non escludendolo a priori: «Nessuna prova di accordo con il M5S è quanto a oggi si è verificato«, spiega Jonatan Montanariello, collega di Erika Baldin nel consiglio regionale veneto. «Non confondiamo - continua l'esponente democratico - le alleanze rispetto all'effettiva collaborazione con la consigliera Baldin nel lavoro congiunto a palazzo Ferro Fini per tutelare gli interessi clodiensi.
A decidere - si legge nella nota firmata da Montanariello - saranno gli organismi dirigenziali del PD locale, sicuramente le alleanze non sono un argomento attuale. In questo momento l’unico impegno che la comunità democratica ha è lavorare ad un programma serio e dialogare con tutte le realtà di buon senso, che vorranno partecipare ad una vera e propria ricostruzione della città.
Qualsiasi decisione finale verrà presa - conclude il consigliere regionale - passerà attraverso una scelta condivisa ed unitaria del Partito Democratico locale. Sicuramente non saranno le interferenze romane di una parte piuttosto che dell’altra ad essere determinanti in questo scenario».
D'altro canto Barbara Penzo, segretaria del circolo PD e consigliera comunale, che ieri sera nel proprio profilo facebook accusava i grillini Endri Bullo, Alessandra Penzo, Paolo Bonfà e Daniele Padoan (i presunti "esclusi" dall'eventuale accordo) di essere i mandanti della notizia: «Non stupisce affatto comunque - scrive Barbara Penzo - che sia proprio il quartetto dell’arroganza e della saccenza ad uscire con informazioni infondate, che mirano solamente a salvaguardare le proprie poltrone e la propria smania di potere. Usano queste ridicole strategie comunicative per risolvere questioni interne che non hanno saputo gestire».
Nei commenti non sono mancate le reazioni dei quattro chiamati in causa, che con accenti unanimi respingono le accuse rilanciandole nell'altro dei due campi apparentemente in gioco, e rilevando come le smentite di facciata lasciano il tempo che trovano. Una cosa è certa, la campagna elettorale è destinata a riservare notevoli colpi di scena lungo tutto lo spettro delle formazioni politiche, e soprattutto delle tante liste civiche che vengono date in continua composizione e scomposizione.
domenica 20 dicembre 2020
ELEZIONI COMUNALI 2021, TERREMOTO NEL M5S: ERIKA BALDIN A UN PASSO DALL'ACCORDO COL PD, ENDRI BULLO, BONFÀ E PADOAN FUORI DALLE LISTE?
Mancano circa sei mesi alle prossime elezioni comunali di Chioggia, e già i motori delle aggregazioni si scaldano, nell'ambizione di succedere al sindaco Alessandro Ferro. Ad agitare le acque provvede una fonte interna al Movimento 5 Stelle, la quale segnala forti scosse telluriche per via dell'iniziativa -attribuita alla consigliera regionale Erika Baldin, al Ministro per i Rapporti col Parlamento Federico d'Incà e al suo collaboratore Antonio Codemo- di cercare (se non di avere già concluso) un accordo con il Partito Democratico chioggiotto in vista del voto.
Tale progetto, che secondo la fonte sarebbe sostenuto da numerosi esponenti (dal sindaco Alessandro Ferro al vicesindaco Marco Veronese, con gli assessori Daniele Stecco, Isabella Penzo e Genny Cavazzana, oltre ai consiglieri Giovanni Tiozzo, Genny Mantoan, Ilaria Lunardi, Elisa Busetto e Daniela Sassi), escluderebbe addirittura dalla lista elettorale dei 5 Stelle il capogruppo Paolo Bonfà, il vicecapogruppo -e presidente della IV commissione- Daniele Padoan, il presidente del consiglio comunale Endri Bullo, data la loro contrarietà a un'alleanza col PD.
Vista la situazione tesa del governo a Roma, la situazione ventilata potrebbe apparire come fantapolitica, anche alla luce dei frequenti scontri in consiglio comunale tra le due parti. Ma, come si sa, ciò che è utopistico un giorno diventa possibile l'indomani: fatto sta che nel Movimento, da tempo dilaniato da contrasti interni, si sta per aprire una resa dei conti che vede arroccati sulle posizioni "ortodosse", cioè contrari a ogni alleanza e legati allo spirito delle origini, proprio gli esponenti più in vista nel gruppo consiliare.
Se l'accordo fosse plausibile e andasse in porto, a farne le spese -tra gli altri- sarebbe Alessandra Penzo, l'assessora all'Urbanistica e ai Lavori Pubblici, che le voci di corridoio vedrebbero invece candidata a sindaca per il M5S in caso di corsa solitaria, e che a sua volta si oppone a un dialogo con i democratici. Tutti questi dati sono invece concordi nell'indicare fuori dalla mischia l'attuale primo cittadino, per il quale sta tramontando l'ipotesi di una ricandidatura. Finora Ferro non ha mai confermato né smentito alcuna intenzione di chiedere il bis o di rinunciare.
Dall'altro lato della barricata, pur tenendo viva l'attenzione a cosa succede nel quadro politico, il PD non sprizza gioia riguardo il possibile esito di questo tentativo. I suoi esponenti principali, dal vicesegretario veneto Lucio Tiozzo alla segretaria comunale Barbara Penzo, al consigliere regionale Jonatan Montanariello, nicchiano ricordando le distanze allargatesi in un solco profondo nel corso della legislatura, dovendo fare buon viso a quanto avviene a livello sovralocale, e segnatamente tra le delegazioni di governo che potrebbero spingere per l'alleanza.
In questo disegno c'è tuttavia un convitato di pietra: si tratta della probabile lista civica che molti attribuiscono alle intenzioni dell'ex portavoce del comitato No GPL, Roberto Rossi, recentemente dimessosi dall'incarico, sostituito da Mario Gianni. Secondo i più, Rossi vorrebbe sfruttare la popolarità dell'azione politica dei comitati per radunare a sé le forze della società civile, magari dialogando con i partiti che hanno supportato la battaglia contro il deposito: seppure i distinguo con la giunta in carica sono stati parecchi, niente esclude che sia proprio Rossi il nome più accreditato a sublimare la convergenza indicibile tra le due fazioni attualmente rivali in consiglio.
Tale progetto, che secondo la fonte sarebbe sostenuto da numerosi esponenti (dal sindaco Alessandro Ferro al vicesindaco Marco Veronese, con gli assessori Daniele Stecco, Isabella Penzo e Genny Cavazzana, oltre ai consiglieri Giovanni Tiozzo, Genny Mantoan, Ilaria Lunardi, Elisa Busetto e Daniela Sassi), escluderebbe addirittura dalla lista elettorale dei 5 Stelle il capogruppo Paolo Bonfà, il vicecapogruppo -e presidente della IV commissione- Daniele Padoan, il presidente del consiglio comunale Endri Bullo, data la loro contrarietà a un'alleanza col PD.
Vista la situazione tesa del governo a Roma, la situazione ventilata potrebbe apparire come fantapolitica, anche alla luce dei frequenti scontri in consiglio comunale tra le due parti. Ma, come si sa, ciò che è utopistico un giorno diventa possibile l'indomani: fatto sta che nel Movimento, da tempo dilaniato da contrasti interni, si sta per aprire una resa dei conti che vede arroccati sulle posizioni "ortodosse", cioè contrari a ogni alleanza e legati allo spirito delle origini, proprio gli esponenti più in vista nel gruppo consiliare.
Se l'accordo fosse plausibile e andasse in porto, a farne le spese -tra gli altri- sarebbe Alessandra Penzo, l'assessora all'Urbanistica e ai Lavori Pubblici, che le voci di corridoio vedrebbero invece candidata a sindaca per il M5S in caso di corsa solitaria, e che a sua volta si oppone a un dialogo con i democratici. Tutti questi dati sono invece concordi nell'indicare fuori dalla mischia l'attuale primo cittadino, per il quale sta tramontando l'ipotesi di una ricandidatura. Finora Ferro non ha mai confermato né smentito alcuna intenzione di chiedere il bis o di rinunciare.
Dall'altro lato della barricata, pur tenendo viva l'attenzione a cosa succede nel quadro politico, il PD non sprizza gioia riguardo il possibile esito di questo tentativo. I suoi esponenti principali, dal vicesegretario veneto Lucio Tiozzo alla segretaria comunale Barbara Penzo, al consigliere regionale Jonatan Montanariello, nicchiano ricordando le distanze allargatesi in un solco profondo nel corso della legislatura, dovendo fare buon viso a quanto avviene a livello sovralocale, e segnatamente tra le delegazioni di governo che potrebbero spingere per l'alleanza.
In questo disegno c'è tuttavia un convitato di pietra: si tratta della probabile lista civica che molti attribuiscono alle intenzioni dell'ex portavoce del comitato No GPL, Roberto Rossi, recentemente dimessosi dall'incarico, sostituito da Mario Gianni. Secondo i più, Rossi vorrebbe sfruttare la popolarità dell'azione politica dei comitati per radunare a sé le forze della società civile, magari dialogando con i partiti che hanno supportato la battaglia contro il deposito: seppure i distinguo con la giunta in carica sono stati parecchi, niente esclude che sia proprio Rossi il nome più accreditato a sublimare la convergenza indicibile tra le due fazioni attualmente rivali in consiglio.
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