Nel recentissimo rimpasto della giunta comunale, Chioggia Ortomercato del Veneto accoglie con favore l’affidamento delle deleghe dell’agricoltura e dei mercati all’assessore Daniele Stecco perché sommate a quelle già in suo possesso -bilancio, aziende partecipate, politiche regionali e comunitarie- «verranno sicuramente semplificati i rapporti tra la società e il
Comune, evitando incomprensioni come in passato per il fatto che ci fossero tre assessori di riferimento».
Già all’indomani dell’affidamento, c’è stato un incontro anche con la presenza di Coldiretti dove si è fatto il punto della situazione a seguito delle determinazioni dirigenziali pubblicate: le parti hanno concordato che «è necessario dare una impostazione nuova al bando per l’affidamento della gestione del mercato di Brondolo, allo scopo di permettere che ci siano possibilità concrete di investimenti e sviluppo per le imprese agricole e commerciali che già vi operano e per le nuove che troveranno interessante potervi lavorare».
Secondo Chioggia Ortomercato è «importante avere condiviso che l’obiettivo primario da raggiungere sia che le imprese possano investire fin da subito, tenuto conto che stiamo operando in regime di proroga e che questa scadrà a fine settembre, con la contestuale uscita di SST dalla società».
giovedì 30 agosto 2018
mercoledì 29 agosto 2018
DOLFIN (LEGA): IN AUTUNNO UNA MANIFESTAZIONE AFFINCHÉ IL COMUNE RECUPERI GLI INSOLUTI DELLA TARI
Il consigliere comunale leghista Marco Dolfin torna sul "buco" della Tari, accendendo di nuovo la polemica nei confronti dell'amministrazione comunale. «Della partita degli insoluti non parla più nessuno», afferma l'esponente dell'opposizione: «Ma nel frattempo le bollette aumentano e a pagare sono sempre gli stessi. E meno male che il M5S aveva puntato più volte il dito contro le precedenti amministrazioni, ree -secondo loro- di aver permesso aumenti e discrepanze sul tema. La giunta aveva pure annunciato di voler recuperare tutte le mancanze e i debiti, invece ad oggi, dopo due anni, niente è cambiato». All'inizio del 2018, rammenta Dolfin, con la presentazione del bilancio di previsione l'assessore Stecco aveva annunciaro di aver trovato la quadratura con i debitori nel settore balneare, allo scopo di recuperare le quote da loro dovute: si ipotizzava un nuovo "piano Tari" per venire incontro alle esigenze degli insolventi: e proprio stamane, nel Gazzettino in edicola, Stecco lo ipotizza come approvato prima del nuovo bilancio di previsione 2019-2021. Eppure Dolfin continua: «Non sappiamo nemmeno quanti imprenditori si stiano ancora servendo delle ditte diverse da Veritas per il conferimento dei rifiuti, quanti contribuiscono pagando almeno la parte fissa del dovuto, quanti non pagano nemmeno quella. Eppure il piano finanziario Tia di Veritas è stato votato da mesi. E intanto a pagare sono sempre i soliti "fessi"». Per il consigliere della Lega «è il momento di dire basta: o pagano tutti, o non paga poù nessuno. Faremo una manifestazione di protesta in autunno, e raccoglieremo pure le firme per invitare il Comune a recuperare il maltolto, prima che vengano imposti nuovi aumenti ai soliti cittadini».
martedì 28 agosto 2018
RIMPASTO DI GIUNTA: PIÙ DELEGHE A STECCO E PENZO, GENNY CAVAZZANA ALLE ATTIVITÀ ECONOMICHE
Atteso per una intera estate, è arrivato il rimpasto di giunta. L'ufficialità nella tarda mattinata di oggi: c'è la conferma per Luciano Frizziero, 72 anni, che già nei giorni scorsi aveva sciolto la riserva relativa alle deleghe per le Politiche Sociali, la Casa e il Personale. Già dirigente delle risorse umane e direttore amministrativo della ULSS, Frizziero ha ricoperto negli ultimi mesi il ruolo di consigliere di amministrazione all'IPAB, da cui si è dimesso ieri. È stato inoltre componente del consiglio di amministrazione dell'Ente Comunale di Assistenza negli anni '70 e presidente dell'Azienda Servizi Pubblici nel 1983. Il suo impegno civico è stato esplicitato con la guida di Cittadinanzattiva tra il 2012 e il 2016, specie in ambito sanitario, e la direzione nazionale della stessa organizzazione.
La new entry assoluta è Genny Cavazzana, 43 anni, che ottiene i referati alle Attività Economiche, alle Pari Opportunità e alle Politiche Giovanili: perito edile, Cavazzana ha lavorato in studi tecnici di geometri come arredatrice e progettista di interni, collaborando recentemente alla realizzazione di prodotti hardware e software per l'informatica. Vanta anche esperienze quale titolare di un esercizio di abbigliamento a Sottomarina. Non sono le uniche novità: gli assessorati alla Pesca e all'Agricoltura, detenuti fino a poche settimane fa da Angela d'Este, passano in capo a Daniele Stecco, mentre il Turismo e gli Eventi verranno curati da Isabella Penzo. Viene così mantenuto l'equilibrio di genere fra donne e uomini all'interno della giunta. Il sindaco Alessandro Ferro trova necessario limitare il più possibile il numero di modifiche all'assetto dell'organo di governo comunale, per garantire la massima continuità delle attività amministrative. «Credo che le persone scelte abbiano tutte le carte in regola per poter fare un buon lavoro», ha detto il primo cittadino.
La new entry assoluta è Genny Cavazzana, 43 anni, che ottiene i referati alle Attività Economiche, alle Pari Opportunità e alle Politiche Giovanili: perito edile, Cavazzana ha lavorato in studi tecnici di geometri come arredatrice e progettista di interni, collaborando recentemente alla realizzazione di prodotti hardware e software per l'informatica. Vanta anche esperienze quale titolare di un esercizio di abbigliamento a Sottomarina. Non sono le uniche novità: gli assessorati alla Pesca e all'Agricoltura, detenuti fino a poche settimane fa da Angela d'Este, passano in capo a Daniele Stecco, mentre il Turismo e gli Eventi verranno curati da Isabella Penzo. Viene così mantenuto l'equilibrio di genere fra donne e uomini all'interno della giunta. Il sindaco Alessandro Ferro trova necessario limitare il più possibile il numero di modifiche all'assetto dell'organo di governo comunale, per garantire la massima continuità delle attività amministrative. «Credo che le persone scelte abbiano tutte le carte in regola per poter fare un buon lavoro», ha detto il primo cittadino.
lunedì 27 agosto 2018
POLEMICA ASCOM-SCIABICA, I COMMERCIANTI: "IL PESCE NON ERA DEL TERRITORIO, REGOLAMENTO ELUSO"
La cooperativa pescatori Sciabica, e non i clienti, ha portato direttamente le panche sotto il municipio durante la serata di pioggia di venerdì, per cercare di salvare la manifestazione "Chioggia in tavola". L'accusa viene dal direttivo di AsCom Confcommercio, che nell'occasione avanza dubbi anche sulla provenienza territoriale del pesce somministrato, in periodo di fermo biologico: "Non hanno rispettato le regole - si legge in una dura nota - manco per quanto riguarda il decoro, indecente per tutta la durata dell'iniziativa, salvo diventare scandaloso venerdì sera". AsCom ribadisce di essere "contro le sagre finte, bisogna rivedere completamente il regolamento, furbescamente eluso".
domenica 26 agosto 2018
SCIABICA, CLIENTI SOTTO IL COMUNE COL PIATTO IN MANO PER EVITARE LA PIOGGIA. NEGATO UN GIORNO DI RECUPERO
Non cessano le polemiche attorno alla manifestazione gastronomica “Chioggia in tavola”, che chiuderà i battenti nella fredda serata di oggi davanti al municipio. Stavolta è la cooperativa di pescatori Sciabica a contrattaccare: gli organizzatori avevano chiesto al Comune di poter recuperare almeno uno dei due giorni andati perduti per il maltempo, ovvero venerdì e ieri sera, come era avvenuto anche alla Sagra del Pesce lo scorso luglio. Ma l'ente, nel negarlo, si è trincerato dietro la necessità di una delibera di giunta: «Strano però – commenta Lucio Perini della Sciabica – che quando si è trattato di ridurre il numero dei tavoli, e quindi la mole di lavoro della cooperativa, è stato sufficiente un intervento del solo vicesindaco».
Ieri sera “Chioggia in tavola” non ha erogato la cena, in virtù delle pessime condizioni meteorologiche, anche per evitare contravvenzioni dovute al fatto che, non appena ha piovuto, la sera precedente i clienti si sono spontaneamente portati sotto il portico del municipio col piatto in mano, pur stigmatizzati dagli agenti di polizia locale. Dopo le critiche dei giorni scorsi da parte di AsCom e del gruppo ristoratori, nuovi sviluppi che sicuramente desteranno ulteriori focolai attorno a una iniziativa contrastata e, alla fine, anche sfortunata per via del tempo.
Ieri sera “Chioggia in tavola” non ha erogato la cena, in virtù delle pessime condizioni meteorologiche, anche per evitare contravvenzioni dovute al fatto che, non appena ha piovuto, la sera precedente i clienti si sono spontaneamente portati sotto il portico del municipio col piatto in mano, pur stigmatizzati dagli agenti di polizia locale. Dopo le critiche dei giorni scorsi da parte di AsCom e del gruppo ristoratori, nuovi sviluppi che sicuramente desteranno ulteriori focolai attorno a una iniziativa contrastata e, alla fine, anche sfortunata per via del tempo.
sabato 25 agosto 2018
LUCIANO FRIZZIERO STA PER SCIOGLIERE LA RISERVA: SARÀ L'ASSESSORE ALLE POLITICHE SOCIALI
Le indiscrezioni dei giorni scorsi stanno per trovare conferma. A scanso di colpi di scena, sarà Luciano Frizziero il nuovo assessore comunale alle Politiche Sociali: il 72enne ex manager della ULSS, ora consigliere d'amministrazione all'IPAB, è intenzionato a sciogliere positivamente la riserva all'offerta ricevuta dal sindaco Alessandro Ferro, e di ricoprire il gravoso incarico detenuto fino al 5 giugno scorso da Patrizia Trapella, poi dimessasi. L'ufficialità dovrebbe avvenire nei primi giorni della settimana entrante, probabilmente martedì. Frizziero è stato anche presidente clodiense di Cittadinanzattiva e coordinatore del Tribunale per i Diritti del Malato, una volta messosi in quiescenza dal pluriennale ruolo di dirigente del personale nell'allora Unità Sanitaria Locale numero 32 prima e numero 14 poi. Negli ultimi anni si è avvicinato molto al Movimento 5 Stelle, le cui posizioni difende apertamente e con passione ogni giorno anche nei network. Ancora nessuna conferma invece per quanto riguarda i referati alla Pesca, all'Agricoltura e al Turismo, lasciati vacanti sia dalla Trapella che dall'altra assessora dimissionaria, ovvero Angela d'Este: è assai probabile che -in virtù dell'equilibrio di genere- queste deleghe saranno ricoperte ancora da una donna.
giovedì 23 agosto 2018
I RISTORATORI CONTRO LA SCIABICA: SEDIE RADDOPPIATE, REGOLAMENTO SAGRE DA RIVEDERE
È bufera sulla manifestazione gastronomica “Chioggia in tavola”, che la cooperativa pescatori Sciabica sta organizzando fino a domenica in corso del Popolo, davanti al palazzo municipale. A un mese dalla Sagra del Pesce che ha convogliato in città oltre centomila presenze, una nuova -più ridotta- kermesse ittica disturba i ristoratori del centro storico, tanto che l'Associazione Commercianti è uscita allo scoperto con una dura nota di riprovazione. “Non è certo con questo tipo di manifestazioni che si promuove la gastronomia chioggiotta, soprattutto se fatte in periodo di riposo biologico”, scrive Alessandro da Re, presidente di AsCom. Che continua: “A tenere alto il
nome della gastronomia chioggiotta è chi opera nel territorio nel campo della ristorazione tutto l’anno, raggiungendo oramai livelli di eccellenza con costi che non sono neanche lontanamente paragonabili ai costi dei promotori della suddetta manifestazione”. Le critiche dei ristoratori si fanno più precise: “Non ci risulta che vengano promossi solo i prodotti allevati e pescati dalla cooperativa Sciabica, anzi ci sono le prove tangibili nel menu che, fra i prodotti somministrati, quelli da loro allevati e prodotti siano una minoranza”. L'attacco alla cooperativa è diretto: secondo AsCom, la Sciabica avrebbe raddoppiato i posti a sedere preventivati rispetto alle richieste del Comune di contenerli. Ne deriva, sempre per Alessandro da Re, la richiesta di revisione del regolamento per le iniziative gastronomiche pubbliche e le cosiddette “finte” sagre. La politica, e segnatamente i consiglieri di opposizione, manifesta il proprio disappunto per la gestione della vicenda: l'esponente del PD Jonatan Montanariello parla di «mancanza di programmazione comunale» e di «amministrazione che si fa tirare per la giacchetta», improvvisando nel disattendere quanto aveva votato il consiglio comunale e lo stesso gruppo di maggioranza del M5S.
martedì 21 agosto 2018
CHIOGGIA ORTOMERCATO DEL VENETO: "IL COMUNE VUOLE FARE CASSA SULLA PELLE DEL MONDO AGRICOLO"
Ancora bagarre tra Chioggia Ortomercato del Veneto e il Comune, quanto all'affidamento della gestione del mercato ortofrutticolo di Brondolo. La rete di produttori, che ha svolto il compito negli scorsi anni, segnala che "alla prima determina dirigenziale del 22 giugno, che segnava l'avvio della procedura per l'affidamento della concessione del servizio di gestione del mercato ortofrutticolo di Brondolo, siamo stati costretti a protocollare alcune osservazioni, essenzialmente perché ne eravamo esclusi, per inserire nei criteri di partecipazione alla gara l'art. 4 della legge regionale 42/1986 sui mercati alla produzione che determina quali soggetti possono avere titolo alla gestione". Ha fatto seguito, pertanto, una seconda determina del 24 luglio alla quale la Coldiretti di Venezia ha posto altre osservazioni, ribadendo la necessità di
avere una durata di concessione maggiore dei 15 anni proposti utile per sostenere gli ammortamenti sugli investimenti, di non escludere a priori impegni da parte del Comune, sul canone base ritenuto troppo esoso e sul valore degli importi a rilancio che avrebbero confezionato un canone quintuplicato rispetto all'attuale pagato da Chioggia Ortomercato del Veneto alla SST.
"Ebbene - continua la nota di Chioggia Ortomercato - in pieno clima ferragostano, sabato 11 agosto è stata pubblicata la terza determina, la n°1686 del 10 agosto 2018, che mantiene inalterati gli anni di concessione e che, se pur riducendo i valori a rilancio, determina costi di canone triplicati rispetto a quello attuale; fatto questo che determinerà scompensi sul bilancio di gestione e che per mantenerne il pareggio si dovrà intervenire sul costo degli affitti maggiorandoli, impattando in maniera negativa sulle imprese che operano nel mercato e disincentivando anche chi volesse venire a operarvi; infine causerebbe inevitabilmente un aumento delle provvigioni alle aziende agricole che conferiscono e ai commercianti che acquistano i prodotti al mercato". Ne è uscita quindi una terza versione in linea con le precedenti, ancorata a quello che viene definito "un tecnicismo arido e senza prospettive sostenuto da un PEF (Piano Economico Finanziario) molto teorico e infarcito da inesattezze che confermano che chi l'ha scritto non conosce appieno l'attività operativa del Mercato di Brondolo". E questo perché non saranno le nuove celle che determineranno effetti positivi sulle quote di invenduto e nella gestione del prezzo di vendita, e se anche lo fossero non inciderebbero sul bilancio della società (i diritti di mercato vanno calcolati sul peso in entrata dei prodotti); inoltre Chioggia Ortomercato del Veneto trova sì "auspicabile che le dimensioni generose del compendio immobiliare diano la possibilità di integrazioni di particolari lavorazioni del prodotto orticolo, ma ciò dipende dalla possibilità di offrire spazi ed aree per investimenti a operatori a cui si possa ammortizzare i costi visto che le strutture rimarranno a patrimonio pubblico, e questo avverrà solo se al gestore verrà stornato quantomeno il valore del canone.
Indi, nella determina viene previsto un canone annuo "così alto e soggetto a rilancio in aumento in sede di gara per consentire di acquisire risorse economiche da destinare proprio a sostenere gli investimenti sulla struttura da parte della proprietà, ma ci si dimentica che SST finora non li ha mai sostenuti e a farsi carico è stata Chioggia Ortomercato del Veneto per circa 300mila euro. Se si ritiene - aggiunge il consorzio - che anche se aumenta il canone ciò sarà compensato da un aumento di entrate del 10% sul valore dell'ultimo bilancio di Chioggia Ortomercato del Veneto, e nella tabella riassuntiva viene evidenziato il pareggio di bilancio che in realtà non c'è per effetto di qualche piccolo errore di calcolo, che determina invece l'insostenibilità economica e che espone chi andrà a gestire ad una perdita di esercizio con il conseguente intervento di aumenti degli affitti per gli operatori. Nella tabella si fa riferimento ad un valore di "godimento beni di terzi" di 17.516 € che non è esclusivo del canone versato a SST (16.487 €), ma anche del canone della licenza software (1029 €): "certo questa è una piccola cosa - dice la società presieduta da Giuseppe Boscolo Palo - ma che sommata alla differenza del futuro canone (44mila euro base + 15mila euro a rilancio per un totale di 59mila euro) genera un costo annuo reale di 42.513 € rispetto a quello messo in tabella di 26.484 € con il conseguente rosso in bilancio (-16.029 €) che si aggrava notevolmente tenendo conto del consuntivo 2017 preso come riferimento dei costi di produzione ma che dovrebbe essere considerato anche come valore di produzione toccando i 40.299€ di perdita in un contesto di valore di concessione che rappresenta nella migliore prospettiva un servizio offerto alla collettività. Infine, l'impresa valuta che "rispetto all'attuale area assegnata viene aggiunto solo il dismesso campo di calcio, che costerebbe rispetto all'attuale canone circa 40mila €, inspiegabile se rapportato al valore di 1200 euro richiesto da SST ad una assegnazione fatta solo un paio di anni fa e poi revocata quest'anno. Viene il dubbio a questo punto che tutta l'operazione in corso sia legata a fare cassa soprattutto sulla pelle del mondo agricolo".
Per tutto ciò su esposto, Chioggia Ortomercato del Veneto non può che confermare la sua contrarietà alla politica che l'attuale amministrazione ha nei confronti del mondo agricolo, esplicitata chiaramente da una determina "non coinvolgente e senza passione, perché non è stata colta nessuna valenza strategica e progettuale auspicata e proposta. Tutto ciò fa riflettere e ci convince sempre più che un affidamento così importante non possa essere relegato ad un dirigente, ma che esso sia materia di discussione da portare in consiglio comunale dove tutta la politica locale possa essere coinvolta determinando anche nelle scelte finali, che andranno ad incidere profondamente sul tessuto socio economico del clodiense, le responsabilità. Dopo tutto anche per l'affidamento del servizio di gestione del Mercato ittico c'è stata una delibera consiliare".
"Ebbene - continua la nota di Chioggia Ortomercato - in pieno clima ferragostano, sabato 11 agosto è stata pubblicata la terza determina, la n°1686 del 10 agosto 2018, che mantiene inalterati gli anni di concessione e che, se pur riducendo i valori a rilancio, determina costi di canone triplicati rispetto a quello attuale; fatto questo che determinerà scompensi sul bilancio di gestione e che per mantenerne il pareggio si dovrà intervenire sul costo degli affitti maggiorandoli, impattando in maniera negativa sulle imprese che operano nel mercato e disincentivando anche chi volesse venire a operarvi; infine causerebbe inevitabilmente un aumento delle provvigioni alle aziende agricole che conferiscono e ai commercianti che acquistano i prodotti al mercato". Ne è uscita quindi una terza versione in linea con le precedenti, ancorata a quello che viene definito "un tecnicismo arido e senza prospettive sostenuto da un PEF (Piano Economico Finanziario) molto teorico e infarcito da inesattezze che confermano che chi l'ha scritto non conosce appieno l'attività operativa del Mercato di Brondolo". E questo perché non saranno le nuove celle che determineranno effetti positivi sulle quote di invenduto e nella gestione del prezzo di vendita, e se anche lo fossero non inciderebbero sul bilancio della società (i diritti di mercato vanno calcolati sul peso in entrata dei prodotti); inoltre Chioggia Ortomercato del Veneto trova sì "auspicabile che le dimensioni generose del compendio immobiliare diano la possibilità di integrazioni di particolari lavorazioni del prodotto orticolo, ma ciò dipende dalla possibilità di offrire spazi ed aree per investimenti a operatori a cui si possa ammortizzare i costi visto che le strutture rimarranno a patrimonio pubblico, e questo avverrà solo se al gestore verrà stornato quantomeno il valore del canone.
Indi, nella determina viene previsto un canone annuo "così alto e soggetto a rilancio in aumento in sede di gara per consentire di acquisire risorse economiche da destinare proprio a sostenere gli investimenti sulla struttura da parte della proprietà, ma ci si dimentica che SST finora non li ha mai sostenuti e a farsi carico è stata Chioggia Ortomercato del Veneto per circa 300mila euro. Se si ritiene - aggiunge il consorzio - che anche se aumenta il canone ciò sarà compensato da un aumento di entrate del 10% sul valore dell'ultimo bilancio di Chioggia Ortomercato del Veneto, e nella tabella riassuntiva viene evidenziato il pareggio di bilancio che in realtà non c'è per effetto di qualche piccolo errore di calcolo, che determina invece l'insostenibilità economica e che espone chi andrà a gestire ad una perdita di esercizio con il conseguente intervento di aumenti degli affitti per gli operatori. Nella tabella si fa riferimento ad un valore di "godimento beni di terzi" di 17.516 € che non è esclusivo del canone versato a SST (16.487 €), ma anche del canone della licenza software (1029 €): "certo questa è una piccola cosa - dice la società presieduta da Giuseppe Boscolo Palo - ma che sommata alla differenza del futuro canone (44mila euro base + 15mila euro a rilancio per un totale di 59mila euro) genera un costo annuo reale di 42.513 € rispetto a quello messo in tabella di 26.484 € con il conseguente rosso in bilancio (-16.029 €) che si aggrava notevolmente tenendo conto del consuntivo 2017 preso come riferimento dei costi di produzione ma che dovrebbe essere considerato anche come valore di produzione toccando i 40.299€ di perdita in un contesto di valore di concessione che rappresenta nella migliore prospettiva un servizio offerto alla collettività. Infine, l'impresa valuta che "rispetto all'attuale area assegnata viene aggiunto solo il dismesso campo di calcio, che costerebbe rispetto all'attuale canone circa 40mila €, inspiegabile se rapportato al valore di 1200 euro richiesto da SST ad una assegnazione fatta solo un paio di anni fa e poi revocata quest'anno. Viene il dubbio a questo punto che tutta l'operazione in corso sia legata a fare cassa soprattutto sulla pelle del mondo agricolo".
Per tutto ciò su esposto, Chioggia Ortomercato del Veneto non può che confermare la sua contrarietà alla politica che l'attuale amministrazione ha nei confronti del mondo agricolo, esplicitata chiaramente da una determina "non coinvolgente e senza passione, perché non è stata colta nessuna valenza strategica e progettuale auspicata e proposta. Tutto ciò fa riflettere e ci convince sempre più che un affidamento così importante non possa essere relegato ad un dirigente, ma che esso sia materia di discussione da portare in consiglio comunale dove tutta la politica locale possa essere coinvolta determinando anche nelle scelte finali, che andranno ad incidere profondamente sul tessuto socio economico del clodiense, le responsabilità. Dopo tutto anche per l'affidamento del servizio di gestione del Mercato ittico c'è stata una delibera consiliare".
SOCOGAS: IL VARCO ILLEGITTIMO AL DEPOSITO DI GPL SARÀ ABBATTUTO PRIMA DELLA FINE DEI LAVORI
Il varco al deposito di gpl giudicato illegittimo dal TAR del Veneto verrà rimosso prima dell'ultimazione dei lavori. Lo dichiara l'azienda Costa Bioenergie, intervenendo sulla polemica innescata nei giorni scorsi dal comitato No Gpl: l'impresa fidentina ribadisce la correttezza del proprio operato, previa autorizzazione interministeriale, che secondo il TAR stesso sostituisce anche ai fini urbanistici, edilizi e paesaggistici ogni altra approvazione. Costa cita la legge 239 del 2004 quando stabilisce che “un'opera strategica non ha bisogno di altri titoli per effettuare adeguamenti di dettaglio che non alterino le caratteristiche fondamentali e funzionali dell'insediamento”. Modeste difformità esecutive sono quindi fisiologiche e legittimate dal rafforzamento della sicurezza dell'impianto, a seguito di ulteriori controlli. Costa Bioenergie conferma che la cubatura dei tre serbatoi rispetta totalmente le quantità consentite, né vi è alcuna possibilità o volontà di superare i 9mila metri cubi, cosa da tempo a conoscenza delle autorità.
In merito alle difformità riscontrate rispetto al progetto discusso in conferenza di servizi, il vicesindaco Marco Veronese ricorda che gli uffici comunali non sono intervenuti con un'ordinanza di demolizione per abuso edilizio, in base alla legge 239/2004 (art. 1, comma 58) ovvero “Disposizioni sui depositi di olii minerali”. Si attende comunque un riscontro dal comitato tecnico regionale dei Vigili del Fuoco, che dovrà vagliare il progetto aggiornato e rilasciare il rapporto definitivo di sicurezza dell'impianto. Il Comune rammenta che ad oggi sono presenti ancora tante criticità in merito all'iter autorizzativo dell'impianto: ad esempio mancano ancora i permessi da parte della Capitaneria di Porto e dell'Autorità di Sistema Portuale per far accedere le navi gasiere all'interno del Porto di Chioggia.
In merito alle difformità riscontrate rispetto al progetto discusso in conferenza di servizi, il vicesindaco Marco Veronese ricorda che gli uffici comunali non sono intervenuti con un'ordinanza di demolizione per abuso edilizio, in base alla legge 239/2004 (art. 1, comma 58) ovvero “Disposizioni sui depositi di olii minerali”. Si attende comunque un riscontro dal comitato tecnico regionale dei Vigili del Fuoco, che dovrà vagliare il progetto aggiornato e rilasciare il rapporto definitivo di sicurezza dell'impianto. Il Comune rammenta che ad oggi sono presenti ancora tante criticità in merito all'iter autorizzativo dell'impianto: ad esempio mancano ancora i permessi da parte della Capitaneria di Porto e dell'Autorità di Sistema Portuale per far accedere le navi gasiere all'interno del Porto di Chioggia.
lunedì 20 agosto 2018
FORZA ITALIA: GLI SVILUPPI DEL DEPOSITO DI GPL TORNINO IN CONSIGLIO COMUNALE
Il gruppo comunale di Forza Italia interviene in merito agli ultimi sviluppi mediatici relativi al deposito di gpl. «Appare del tutto evidente - si legge in una nota - che la ditta Socogas (per convenienza diretta) comunichi quello che è meglio per gli interessi della propria azienda e non faccia mai menzione del D.P.R. 380/01 e della legge 171/73, le quali stabiliscono una serie di precise condizioni e prescrizioni a cui sottostare per la realizzazione di qualsiasi opera e in particolar modo di quelle in ambito lagunare, vincolate appunto ai fini della Legge Speciale per Venezia appunto». Risulta ancora più «grottesco» - ad avviso di Forza Italia - il fatto che la stessa invochi la legge 239/04, quando questa all'art. 1 cita espressamente l'art.117 della Costituzione, che pone come condizione centrale l'incolumità, la sicurezza, la tutela ambientale, il rispetto delle autonomie locali e regionali.
Continua il comunicato: «La situazione si dimostra ancora più grave in quanto il vicesindaco, stando alle dichiarazioni rese alla stampa, pare fosse a conoscenza delle consistenti deformità delle tre "bombe" in fase di ultimazione per le quali non si sono presi provvedimenti, perché la Socogas (parte che ha interesse diretto) si autoderoga. A nostro avviso, questa gestione appare oltremodo bizzarra: si stanno invertendo le elementari regole di convivenza e programmazione secondo le quali il controllo del territorio è prerogativa del Comune al quale questa amministrazione è delegata». Il capogruppo consiliare, Beniamino Boscolo, cercherà di far convocare a breve una seduta del consiglio comunale aperta alla presenza anche dei dirigenti del settore Lavori Pubblici e Urbanistica e dell'assessora Elga Messina («se ancora in carica», ironizza Forza Italia), durante il quale si renda noto alla cittadinanza quali siano i fatti e come procedono i ricorsi, come si intenda procedere alla luce di queste difformità emerse e anche per audire notizie dai gruppi di cittadini -in primis il comitato No Gpl- che ne avessero interesse.
Continua il comunicato: «La situazione si dimostra ancora più grave in quanto il vicesindaco, stando alle dichiarazioni rese alla stampa, pare fosse a conoscenza delle consistenti deformità delle tre "bombe" in fase di ultimazione per le quali non si sono presi provvedimenti, perché la Socogas (parte che ha interesse diretto) si autoderoga. A nostro avviso, questa gestione appare oltremodo bizzarra: si stanno invertendo le elementari regole di convivenza e programmazione secondo le quali il controllo del territorio è prerogativa del Comune al quale questa amministrazione è delegata». Il capogruppo consiliare, Beniamino Boscolo, cercherà di far convocare a breve una seduta del consiglio comunale aperta alla presenza anche dei dirigenti del settore Lavori Pubblici e Urbanistica e dell'assessora Elga Messina («se ancora in carica», ironizza Forza Italia), durante il quale si renda noto alla cittadinanza quali siano i fatti e come procedono i ricorsi, come si intenda procedere alla luce di queste difformità emerse e anche per audire notizie dai gruppi di cittadini -in primis il comitato No Gpl- che ne avessero interesse.
domenica 19 agosto 2018
IL DEPOSITO DI GPL SI È ALLUNGATO? SOCOGAS: "È UNA BUFALA". LAVORI TERMINATI A FINE ANNO
La telenovela infinita del deposito di gpl in Val da Rio si arricchisce di un nuovo episodio. Un accesso agli atti compiuto dal comitato No Gpl fra i progetti archiviati in Comune ha evidenziato come il contenitore dei tre serbatoi di gas si è venuto sviluppando più grande rispetto al progetto: 34x76 metri a fronte delle misure iniziali di 29x54. Questo significherebbe che la portata dei “bomboloni” -aumentati da 56 metri di lunghezza a 62- passerebbe da 9mila metri cubi a quasi 10mila, ovvero un buon 10% in più. Il tutto indebitamente, secondo il portavoce del comitato Roberto Rossi, che chiede l'immediata sospensione dei lavori in corso per le violazioni rilevate. Socogas smentisce seccamente: «Abbiamo implementato la sicurezza senza modificare il deposito – dice il direttore generale Giampaolo Zucchi – e soprattutto i tre serbatoi sono rimasti invariati. Non potremmo fare diversamente». L'azienda fidentina parla apertamente di «gran bufala» e ricorda che l'ufficio tecnico del Comune di Chioggia ha già eseguito controlli dopo i primi sospetti, confrontandosi coi tecnici di Costa Bioenergie sui disegni: era emerso che veniva usata una tavola non aggiornata. «Il Comune avrebbe agito d'ufficio – nota Zucchi – se avesse trovato delle irregolarità. Così non è stato. Anche perché Google Earth non è lo strumento ideale per misurare». Nei calcoli dell'impresa, il deposito di gpl sarà completato entro la fine dell'anno.
giovedì 16 agosto 2018
IL DIRETTORE MARITTIMO DEL VENETO IN VISITA AL COMUNE DI CHIOGGIA
Nella tarda mattinata di oggi, il Direttore Marittimo del Veneto, Contrammiraglio (CP) Piero Pellizzari, è giunto a Chioggia, facendo visita al sindaco Alessandro Ferro, accompagnato dal Comandante della Capitaneria di Porto, Capitano di Fregata Giuseppe Chiarelli. Nel corso dell’incontro il sindaco ha omaggiato l’ammiraglio Pellizzari del crest con il simbolo della città di Chioggia. L’occasione è stata utile per ribadire il privilegiato rapporto istituzionale che lega la Capitaneria di Porto alla città, in un contesto geografico e socio-economico inscindibile tra il mare e Chioggia, evidenziando l’attenzione e l’impegno profusi dal personale del Corpo nelle consuete attività istituzionali a tutela della sicurezza della navigazione, dell’ambiente, a garanzia delle principali attività economiche locali quali la pesca, il diporto e la balneazione.
sabato 11 agosto 2018
IL COMUNE ORDINA UNA CAMPAGNA PUBBLICITARIA CONTRO IL VANDALISMO GIOVANILE
Il Comune di Chioggia lancia una campagna pubblicitaria contro il vandalismo giovanile. Una determina emanata il 7 agosto dispone l'avvio di una sensibilizzazione socio-educativa al rispetto delle regole civili e di buona educazione in merito all'utilizzo di beni collettivi: la decisione prende le mosse dai numerosi misfatti avvenuti negli ultimi anni in vari luoghi della città, ad esempio lungo il Lusenzo -dove sono stati di recente sostituiti i lampioni- o nei parchi pubblici, che hanno danneggiato strutture di proprietà comunale. Rientrando la prevenzione tra i compiti dell'ente pubblico -così come riqualificare aree verdi o impianti sportivi- l'amministrazione ha deciso di incaricare l'azienda BL Artigiana per la fornitura di cartelloni da piazzare nelle aree più colpite dagli atti vandalici, recanti “spot” con l'avviso a rispettare l'ambiente e le infrastrutture. La spesa per il Comune è di 787 euro, la speranza è che anche i cartelloni servano a far cessare gli effetti perversi della noia e della noncuranza.
venerdì 10 agosto 2018
IL COMUNE E LEGAMBIENTE ASSIEME CONTRO GLI SCARICHI IDRICI SOSPETTI E LA PLASTICA USA E GETTA SPIAGGIATA DAL MARE
È stato firmato stamane in municipio il protocollo d'intesa fra Legambiente Veneto e il Comune di Chioggia, mirato a instaurare una collaborazione tra l'ente e l'associazione, volta all'attività di monitoraggio scientifico e promozione della “citizen science” tra i giovani. Nella fattispecie, il Comune supporterà le attività dei volontari di Legambiente con il coinvolgimento delle scuole del territorio, in particolare per la campagna “SOS scarichi sospetti”, nella quale i cittadini segnalano gli scarichi che inquinano i corsi d'acqua. Inoltre, viene dichiarata guerra agli oggetti in plastica usa-e-getta sulle spiagge italiane, con la campagna “Spiagge e fondali puliti” che riguarderà giovani e studenti impegnati nel monitoraggio, previ momenti di incontro a tema volontariato ambientale. Legambiente e Comune si impegnano ad approvare tramite un accordo integrativo o delibere di giunta tutti i dettagli correlati all'organizzazione degli eventi congiunti programmati sul territorio. Durante la prima metà del mese di settembre un nuovo appuntamento ufficiale tra le due parti sancirà pubblicamente l'intesa.
mercoledì 8 agosto 2018
KIT ALLE NEOMAMME: VIA IL LATTE IN POLVERE, ERA UN REFUSO. DOMANI INCONTRO DEFINITIVO.
Si smorza la polemica relativa all'inserimento di latte in polvere e biberon nei kit alle neomamme che il Comune sta per allestire assieme al Centro aiuto alla vita e alla ULSS 3 Serenissima. Oggi le tre realtà avranno un incontro definitivo per quanto riguarda il materiale e i dépliant da inserire nel kit, ma intanto il sindaco Ferro conferma che il Comune promuove l'allattamento al seno, giudicando «fuori luogo» la polemica imbastita da alcuni cittadini tra cui l'ex consigliera Maria Rosa Boscolo Chio: «Quello del latte in polvere è stato un refuso», dice il primo cittadino. In giornata è arrivata anche la comunicazione ufficiale che il kit farà a meno del latte in polvere, riconoscendo l'errore: “Nessun riferimento in tal senso appare nella delibera di giunta n.148 del 24 luglio scorso, o nella bozza del progetto in via di definizione”.
Anche la ULSS prende le distanze dal primo testo del comunicato: «Siamo impegnati con forza a sostegno dell'allattamento al seno», sottolinea il primario di Pediatria dottor Mario Lattere. «Non avrei autorizzato tale iniziativa né l'avrei condivisa, ove vi fosse stato incluso il latte in polvere. Nelle strutture ospedaliere e nei servizi sul territorio si lavora con le mamme e i neonati nel più pieno rispetto dei documenti cardine sull’allattamento al seno e l’alimentazione, tra cui la Strategia Globale dell’OMS: l’ULSS 3 Serenissima riconosce l’allattamento al seno come pratica fondamentale, e la sostiene con ogni possibile attenzione, non solo perché garantisce ai neonati una crescita, uno sviluppo psicofisico ed una salute ottimali, ma anche perché esercita un’influenza biologica ed emotiva importantissima sulla salute della madre e del bambino».
Anche la ULSS prende le distanze dal primo testo del comunicato: «Siamo impegnati con forza a sostegno dell'allattamento al seno», sottolinea il primario di Pediatria dottor Mario Lattere. «Non avrei autorizzato tale iniziativa né l'avrei condivisa, ove vi fosse stato incluso il latte in polvere. Nelle strutture ospedaliere e nei servizi sul territorio si lavora con le mamme e i neonati nel più pieno rispetto dei documenti cardine sull’allattamento al seno e l’alimentazione, tra cui la Strategia Globale dell’OMS: l’ULSS 3 Serenissima riconosce l’allattamento al seno come pratica fondamentale, e la sostiene con ogni possibile attenzione, non solo perché garantisce ai neonati una crescita, uno sviluppo psicofisico ed una salute ottimali, ma anche perché esercita un’influenza biologica ed emotiva importantissima sulla salute della madre e del bambino».
martedì 7 agosto 2018
NO GPL, DOPO LA TRAGEDIA DI BOLOGNA PARTE UN MAIL BOMBING DIRETTO AL GOVERNO. SOCOGAS SMENTISCE ANALOGIE TRA IL CASO E IL DEPOSITO
La tragedia avvenuta ieri nella tangenziale di Bologna, con l'esplosione di un camion cisterna che ha fatto crollare un ponte causando la morte di una persona e il ferimento di altre decine, sta facendo parlare anche la politica chioggiotta. Il riferimento è al deposito di gpl in costruzione a Val da Rio: la consigliera regionale Erika Baldin «rabbrividisce al pensiero di ciò che potrebbe accadere a Chioggia in caso di incidente, con un deposito di 9mila metri cubi di gpl, se un solo camion ha causato tale morte e distruzione». L'esponente del M5S è convinta: «Dal momento che nel caso clodiense si parla di un volume pari a una colonna di camion, questi tristi incidenti dovrebbero bastare a far chiudere una volta per tutte la vicenda del deposito a Chioggia».
Anche il comitato che da sempre si batte contro la realizzazione dell'impianto dice la sua: «Non permetteremo mai il transito di navi gasiere e il continuo viavai di autocisterne di gpl a Chioggia. Gli incidenti possono accadere, ma pensare di costruire un impianto a rischio così rilevante, a pochi metri da case e scuole. non è certo sinonimo di prevenzione». Il comitato ha organizzato un mail bombing diretto al premier Conte e ai ministri Di Maio e Toninelli, mirato a fermare il prosieguo dei lavori nel deposito.
Dal canto suo, l'azienda Socogas mette un margine alle «strumentalizzazioni» del caso bolognese, «per evitare paragoni infondati e la diffusione di notizie distorte»: l'impresa fidentina esclude che un evento del genere possa accadere in Val da Rio, perché «gli stoccaggi sono tumulati e quindi non possono essere interessati da incendi o incidenti esterni». Inoltre, la sicurezza del deposito «è garantita dall’applicazione puntuale delle severe norme di legge previste per il settore (compresa la legge Seveso), dalla elevata qualità tecnologica, nonché dai sistemi tecnici e gestionali predisposti per monitorare con continuità lo stato del deposito e per intervenire in modo automatico e preventivo in caso di anomalie rispetto al normale assetto di funzionamento». Indi, pur essendo l’area di Chioggia inserita sismicamente nella classe 4, la progettazione dell’impianto è stata effettuata sulla base della classe sismica 3, migliorativa degli standard di sicurezza. «Con il deposito costiero di Chioggia - prosegue la nota di Costa Bioenergie - il gruppo Socogas si è posto l’obiettivo di migliorare la logistica dell’approvvigionamento del gpl, utilizzando la via del mare in sostituzione del vettore ferroviario e diminuendo la movimentazione via terra. Da parte dell’azienda, verrà infatti limitato il transito attraverso il nord Italia di circa 80 treni l'anno, pari a 1600 vagoni. Il traffico stradale dal deposito si svolgerà su di una viabilità che non attraversa il centro abitato, con selezione di soli guidatori esperti, periodici corsi di guida sicura, aggiornamenti alle nuove norme e tecnologie, controlli sulle dotazioni di sicurezza e sugli indumenti di protezione personale, addestramento alle procedure d'emergenza secondo i regolamenti europei ADR e la certificazione di sicurezza OHSAS 18001».
Anche il comitato che da sempre si batte contro la realizzazione dell'impianto dice la sua: «Non permetteremo mai il transito di navi gasiere e il continuo viavai di autocisterne di gpl a Chioggia. Gli incidenti possono accadere, ma pensare di costruire un impianto a rischio così rilevante, a pochi metri da case e scuole. non è certo sinonimo di prevenzione». Il comitato ha organizzato un mail bombing diretto al premier Conte e ai ministri Di Maio e Toninelli, mirato a fermare il prosieguo dei lavori nel deposito.
Dal canto suo, l'azienda Socogas mette un margine alle «strumentalizzazioni» del caso bolognese, «per evitare paragoni infondati e la diffusione di notizie distorte»: l'impresa fidentina esclude che un evento del genere possa accadere in Val da Rio, perché «gli stoccaggi sono tumulati e quindi non possono essere interessati da incendi o incidenti esterni». Inoltre, la sicurezza del deposito «è garantita dall’applicazione puntuale delle severe norme di legge previste per il settore (compresa la legge Seveso), dalla elevata qualità tecnologica, nonché dai sistemi tecnici e gestionali predisposti per monitorare con continuità lo stato del deposito e per intervenire in modo automatico e preventivo in caso di anomalie rispetto al normale assetto di funzionamento». Indi, pur essendo l’area di Chioggia inserita sismicamente nella classe 4, la progettazione dell’impianto è stata effettuata sulla base della classe sismica 3, migliorativa degli standard di sicurezza. «Con il deposito costiero di Chioggia - prosegue la nota di Costa Bioenergie - il gruppo Socogas si è posto l’obiettivo di migliorare la logistica dell’approvvigionamento del gpl, utilizzando la via del mare in sostituzione del vettore ferroviario e diminuendo la movimentazione via terra. Da parte dell’azienda, verrà infatti limitato il transito attraverso il nord Italia di circa 80 treni l'anno, pari a 1600 vagoni. Il traffico stradale dal deposito si svolgerà su di una viabilità che non attraversa il centro abitato, con selezione di soli guidatori esperti, periodici corsi di guida sicura, aggiornamenti alle nuove norme e tecnologie, controlli sulle dotazioni di sicurezza e sugli indumenti di protezione personale, addestramento alle procedure d'emergenza secondo i regolamenti europei ADR e la certificazione di sicurezza OHSAS 18001».
SI È DIMESSA L'ASSESSORA D'ESTE, VACANTI LE DELEGHE AL TURISMO, COMMERCIO, ATTIVITÀ PRODUTTIVE ED EVENTI
Attraverso una comunicazione protocollata stamane, l'assessora Angela d'Este ha rassegnato le proprie dimissioni dalla giunta clodiense. La buranella ricopriva le deleghe al Turismo, Commercio, Attività Produttive ed Eventi. La d'Este, già dipendente della Regione Veneto, recentemente ha ottenuto un nuovo incarico nell'ente grazie allo scorrimento di una precedente graduatoria e si stava impegnando nell'amministrazione locale solo part-time: il fatto le aveva mosso le critiche di alcune associazioni di categoria e dell'opposizione, specie con riferimento ai ritardi nella programmazione degli eventi e all'OGD. La goccia che ha fatto traboccare il vaso - scrive la stessa ex assessora - è stato il recente "e poco piacevole fatto accaduto dopo l'ultimo consiglio comunale", ovvero un battibecco con il sindaco Alessandro Ferro. "Constato una volta di più che le nostre posizioni su temi così importanti per la città non solo non coincidono, ma divergono. Così non mi resta che lasciare spazio a chi di sicuro saprà fare molto meglio di me", conclude d'Este facendo gli auguri di buon lavoro al suo successore e alla giunta. Dal 5 giugno scorso è vacante anche il referato alle Politiche Sociali, Pesca e Agricoltura detenuto in precedenza dall'avvocato Patrizia Trapella, anch'essa dimessasi senza ancora essere stata sostituita.
lunedì 6 agosto 2018
CHIOGGIA ORTOMERCATO: "IL COMUNE MODIFICHI I DOCUMENTI PER L'ASSEGNAZIONE DEL MERCATO ORTOFRUTTICOLO"
Verso l'affidamento della gestione del mercato ortofrutticolo, la società Chioggia Ortomercato del Veneto che fino ad ora se ne era occupata muove alcuni rilievi al Comune. "L'amministrazione comunale - si legge in una nota - per dimostrare di essere realmente a fianco dell'agricoltura deve modificare concettualmente i documenti finora prodotti«. L'impresa si riferisce anche alla mancata stipula di una convenzione con la partecipata municipale SST per ridefinire il canone, gli ammortamenti sugli investimenti di Chioggia Ortomercato e degli operatori, l'area concessa e la durata dell'affidamento: "Non concretizzandosi quanto sopra, ci siamo esposti a incertezze operative e a una immobilità quanto a possibili investimenti vista la scadenza imminente dell'affidamento, a danno dello sviluppo del mercato orticolo e delle imprese che vi operano". Chioggia Ortomercato ricorda di aver espresso nel tempo alcune azioni indice di una visione progettuale del territorio: il miglioramento della qualità delle produzioni e dei servizi attraverso la differenziazione delle specialità, e la riorganizzazione dei mercati che coinvolge quello di Lusia e quello di Rosolina. "Vogliamo aiutare - conclude l'azienda - l'amministrazione comunale a condividere un progetto da trasferire nel bando, caratterizzandolo in tal senso per permettere la sua realizzazione a chiunque si aggiudicherà la gara".
domenica 5 agosto 2018
GIALLO LATTE IN POLVERE E BIBERON NEI KIT ALLE NEOMAMME: I VOLONTARI SMENTISCONO, IL COMUNE NO
Cresce la polemica attorno al recente provvedimento dell'amministrazione comunale, che destina 12mila euro a sostegno della maternità per tutti i nuovi nati nel Comune di Chioggia. La somma sarà consegnata al Centro aiuto alla vita, il quale assieme alla ULSS 3 Serenissima predisporrà per ciascuna puerpera un kit contenente pannolini, prodotti igienico-sanitari e materiale informativo dei primi giorni da neomamma. Giallo invece sulla presenza del latte in polvere e dei biberon: nella nota emessa dal Comune se ne fa menzione ma il presidente del Centro, il professor Gino Ramin, esclude categoricamente. «Davamo per assodato che non ci fossero – chiarisce il docente - e non ci saranno nemmeno ciucci. Anzi, inseriremo un dépliant relativo all'allattamento al seno».
La circostanza aveva fatto muovere critiche all'amministrazione da parte di alcuni cittadini, tra cui l'ex consigliera comunale Maria Rosa Boscolo Chio: «Mi risulta invece che il latte in polvere ci sia, nell'elenco sono specificati i prodotti e le relative marche. Se è così, torniamo indietro di almeno vent'anni! Già nel 1981 il codice varato dall'Organizzazione Mondiale della Sanità aveva come obiettivo la promozione dell'allattamento al seno, con il divieto di spot riguardanti i sostituti del latte, o di regali del genere alle neomamme, che venivano forniti dalle aziende farmaceutiche agli ospedali». Maria Rosa Boscolo rincara la dose: «Non vorrei che tutto questo venisse annullato nel giro di pochi giorni da persone incompetenti che non si rendono conto dei danni che causeranno. Per di più, spendendo coi soldi pubblici 40 euro a kit per avere quanto le aziende farmaceutiche forniscono gratis: ci sono gli estremi per un danno erariale. A chi è venuta in mente questa malsana idea?».
La circostanza aveva fatto muovere critiche all'amministrazione da parte di alcuni cittadini, tra cui l'ex consigliera comunale Maria Rosa Boscolo Chio: «Mi risulta invece che il latte in polvere ci sia, nell'elenco sono specificati i prodotti e le relative marche. Se è così, torniamo indietro di almeno vent'anni! Già nel 1981 il codice varato dall'Organizzazione Mondiale della Sanità aveva come obiettivo la promozione dell'allattamento al seno, con il divieto di spot riguardanti i sostituti del latte, o di regali del genere alle neomamme, che venivano forniti dalle aziende farmaceutiche agli ospedali». Maria Rosa Boscolo rincara la dose: «Non vorrei che tutto questo venisse annullato nel giro di pochi giorni da persone incompetenti che non si rendono conto dei danni che causeranno. Per di più, spendendo coi soldi pubblici 40 euro a kit per avere quanto le aziende farmaceutiche forniscono gratis: ci sono gli estremi per un danno erariale. A chi è venuta in mente questa malsana idea?».
venerdì 3 agosto 2018
KIT MATERNITÀ DISTRIBUITI DAL COMUNE ALLE NUOVE MAMME DEL TERRITORIO
Dal 2019 al 2021 l'amministrazione comunale investirà 12mila euro a sostegno alla maternità per tutti i nati nel Comune di Chioggia. Questa somma –che andrà ad aggiungersi ad altri 12mila euro messi a disposizione da Banca Patavina nel triennio– verrà consegnata all'associazione di volontariato Centro di Aiuto alla Vita che, in collaborazione con la ULSS 3 Serenissima, predisporrà un kit contenente un biberon, del latte in polvere, pannolini e materiale informativo sui primi giorni da consegnare alle mamme clodiensi. «Il kit non è solo per i primogeniti, ma per tutti i bambini nati da famiglie residenti a Chioggia», spiega il sindaco Alessandro Ferro. «Avrà un costo di circa 40 euro l'uno, sarà consegnato gratuitamente in ospedale a circa 200 nuovi nati l'anno, a partire dal mese di gennaio 2019 e fino ad esaurimento scorte. Non servirà produrre alcun certificato reddituale. L'amministrazione comunale ha promosso e intende sostenere nuove iniziative per la famiglia, che non può essere considerata esterna allo sviluppo e relegata al solo ruolo di ammortizzatore sociale rispetto ai problemi di trasformazione: pertanto il Comune di Chioggia riconosce la famiglia come fondamentale soggetto su cui poggia la società, e questa iniziativa vuole essere un'altra mano tesa in appoggio all'alto valore personale e sociale della maternità e della paternità». Il partner Banca Patavina mette a disposizione anche l'apertura gratuita di un conto per i nuovi nati e un accredito di 30 euro. Dal prossimo anno l'amministrazione comunale organizzerà incontri periodici con le famiglie, per creare momenti di socialità e consegnare gli attestati di auguri.
APERTO IL BANDO PER IL SERVIZIO DI VIGILANZA DAVANTI AGLI ISTITUTI NEL PROSSIMO ANNO SCOLASTICO
Anche per l'anno scolastico 2018-2019 il Comune ha previsto un servizio di vigilanza davanti agli istituti, riservato alle associazioni di volontariato e di promozione sociale. Il bando è stato emanato in questi giorni, viene esteso anche alla vigilanza durante dieci manifestazioni extrascolastiche (due nel 2018 e otto nel 2019) e sarà aggiudicato a quella realtà che presenta il progetto più rispondente alle necessità gestionali, organizzative, di attitudine, in coordinamento con la Polizia Locale. La richiesta riguarda associazioni presenti nell'albo regionale del volontariato (ODV) oppure iscritte all'elenco regionale della promozione sociale (APS); l'amministrazione comunale riconoscerà il rimborso di spese sostenute fino a un massimo di 15mila euro entro il 2018 e di 34mila euro per i primi sei mesi del 2019. Le domande vanno presentate entro e non oltre il 10 agosto all'attenzione del sindaco, allegando appunto il progetto per lo svolgimento del servizio; i moduli, oltre che al sito chioggia.org, sono disponibili anche negli uffici di Polizia Locale in calle San Cristoforo a Chioggia.
mercoledì 1 agosto 2018
CHIOGGIA VINCE UN PROGETTO INTERNAZIONALE PER IL TRASPORTO SOSTENIBILE, ARRIVANO 300MILA EURO PER UNA LINEA DI NAVIGAZIONE VERSO LA CROAZIA
A luglio dello scorso anno il Comune di Chioggia aveva partecipato con ben quattro progetti al primo bando del programma di Cooperazione Territoriale Interreg Italia-Croazia, finanziato dall’Unione Europea. È di qualche giorno fa la comunicazione ufficiale che uno di questi, il progetto dal titolo “SUstainable TRansport in Adriatic coastal areas and hinterland” (SU.TR.A.), è risultato terzo in classifica, ottenendo 104 punti su un massimo di 120. Chioggia ha presentato il progetto SU.TR.A. insieme ai Comuni italiani costieri di: Ravenna, Unione dei Comuni della Bassa Friulana UTI Bassa Friulana, Pescara e croati di Rovigno (Rovinj), Parenzo (Porec), Dignano (Vodnjan) e le agenzie di promozione territoriale delle città di Ragusa (Dubrovnik), Sebenico (Sibenik) e Tenin (Knin). Partner capofila il Comune di Caorle. Il bando di cooperazione transfrontaliera era incentrato sugli assi tematici del programma, ovvero l'innovazione blu, sicurezza e resilienza, ambiente e eredità culturale, trasporto marittimo. Nello specifico, il progetto SU.TR.A. si inserisce nei programmi Interreg Italia-Croazia nell'Asse 4 “Trasporto marittimo - Obiettivo specifico 4.1. - Migliorare la qualità, la sicurezza e la sostenibilità ambientale dei servizi e dei nodi marini e costieri, promuovendo la multi-modalità all'interno
dell'Area di Programma”. Il budget totale finanziato al 100% di tutto il partenariato è pari a 2.897mila euro, la quota parte spettante alla partecipazione di Chioggia prevede una serie di attività del valore complessivo di 288.300 euro. In città il progetto prevede la realizzazione di un sistema di bike-sharing all'interno del centro di Chioggia e Sottomarina (che successivamente verrà gestito da SST), mediante l'acquisto di circa una trentina di biciclette e la sistemazione della banchina centrale all'isola dell'Unione: questo intervento è propedeutico alla nascita/implementazione di una linea
giornaliera di navigazione, che metta in collegamento Chioggia con la costa croata e viceversa.
«Con i comuni della costa della Croazia abbiamo un ottimo rapporto», dice il sindaco Alessandro Ferro. «Una collaborazione che dà i suoi frutti anche con questo progetto di successo, che coniuga la mobilità sostenibile al turismo. In particolare, ricordo le visite reciproche con Parenzo: il sindaco della città croata e una delegazione sono stati proprio a Chioggia domenica 22 luglio, in occasione della Sagra del Pesce che hanno trovato davvero straordinaria». Aggiunge l'assessore Daniele Stecco: «L’idea è che i turisti possano venire a Chioggia e nelle altre città partner del progetto direttamente via mare dalla costa croata, senza auto. Qui troveranno ad accoglierli un sistema di car e bike-sharing efficiente da utilizzare per muoversi liberamente in città. I prossimi passi? Si firmerà il contratto di finanziamento e poi ci sarà il cosiddetto “kick-off meeting” ovvero l’incontro che costituisce l'inizio del progetto SU.TR.A.. Considerando tutte le grandi città che hanno presentato i loro progetti al bando, e che era la prima volta che come amministrazione partecipavamo a questo tipo di programma di cooperazione transfrontaliera, il risultato è davvero ottimo. Nel nostro piccolo contribuiamo alla strategia Europa 2020 per una crescita intelligente, sostenibile ed inclusiva».
«Con i comuni della costa della Croazia abbiamo un ottimo rapporto», dice il sindaco Alessandro Ferro. «Una collaborazione che dà i suoi frutti anche con questo progetto di successo, che coniuga la mobilità sostenibile al turismo. In particolare, ricordo le visite reciproche con Parenzo: il sindaco della città croata e una delegazione sono stati proprio a Chioggia domenica 22 luglio, in occasione della Sagra del Pesce che hanno trovato davvero straordinaria». Aggiunge l'assessore Daniele Stecco: «L’idea è che i turisti possano venire a Chioggia e nelle altre città partner del progetto direttamente via mare dalla costa croata, senza auto. Qui troveranno ad accoglierli un sistema di car e bike-sharing efficiente da utilizzare per muoversi liberamente in città. I prossimi passi? Si firmerà il contratto di finanziamento e poi ci sarà il cosiddetto “kick-off meeting” ovvero l’incontro che costituisce l'inizio del progetto SU.TR.A.. Considerando tutte le grandi città che hanno presentato i loro progetti al bando, e che era la prima volta che come amministrazione partecipavamo a questo tipo di programma di cooperazione transfrontaliera, il risultato è davvero ottimo. Nel nostro piccolo contribuiamo alla strategia Europa 2020 per una crescita intelligente, sostenibile ed inclusiva».
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