Animata seduta del consiglio comunale nella giornata di ieri. Se la mattina è scorsa per affrontare l'assestamento di bilancio e le varianti al piano regolatore, con in primo piano la questione ormai indifferibile del ponte Baden Powell, nel primo pomeriggio i fuochi d'artificio da parte dei consiglieri di opposizione: protagonista soprattutto il leghista Marco Dolfin, che vedendosi bocciato un ordine del giorno mirato a vietare l'ingresso negli uffici comunali di persone dal volto coperto, si è presentato in aula con una kefiah a nasconderne i lineamenti, fra l'ilarità generale. Un altro caso politico lo ha sollevato la capogruppo del PD Barbara Penzo, che ha presentato un odg per sottolineare il carattere antifascista, egualitario e solidale della città, votato dalla maggioranza a Cinque Stelle ma non dalle opposizioni, in primis il suo collega di partito Jonathan Montanariello, uscito dall'aula con una scusa così come hanno fatto gli eletti nelle liste di Forza Italia, ChioggiaViva, Lega Nord e lista Casson.
giovedì 27 luglio 2017
mercoledì 26 luglio 2017
PD CHIOGGIA: "LA REGIONE NON DOTA LA CITTÀ DI HOSPICE E OSPEDALI DI COMUNITÀ"
«Zaia spende 14 milioni di euro dei contribuenti veneti per l’inutile referendum sull’autonomia», afferma in una nota il segretario del Partito Democratico di Chioggia, Terry Manfrin. «Ma la Regione a guida leghista ma non trova un solo euro per dare gambe al Piano Socio Sanitario a Chioggia. Ben 5 anni fa, il 29 giugno 2012, la Regione lo approvava, con il contributo determinante dei consiglieri regionali democratici affinché venissero inserite le linee per la realizzazione degli ospedali di comunità e degli hospice. Mentre in quasi tutto il Veneto queste strutture operano con grandi risultati e soddisfazione dei pazienti -continua Manfrin- a Chioggia Zaia non trova un solo euro per realizzarle. Come sempre, costringendo i chioggiotti a rivolgersi a strutture lontane, affrontando la Romea, costi e disagi notevoli». Prosegue il segretario del PD: «Gli ospedali di comunità sono strutture che fanno fronte al taglio dei posti letto, garantendo ai pazienti un decorso dignitoso dopo aver subito interventi e cure importanti ed invasive. Gli hospice, invece, sono strutture che tutelano i pazienti terminali, fornendo loro dignità e l’assistenza medica necessaria, oltre che il supporto ai familiari. Quattordici milioni di euro trovati per un referendum inutile senza batter ciglio -conclude l'esponente democratico- sono uno schiaffo ai chioggiotti che necessitano di cure adeguate. Speriamo di vedere presto Zaia al buffet di inaugurazione di queste opere: a partire da oggi, glielo ricorderemo ogni tre mesi».
CONSIGLIO COMUNALE PER L'ASSESTAMENTO DI BILANCIO E LE VARIANTI AL PRG
È in corso stamane, nella sala maggiore del municipio, la seduta del consiglio comunale convocata alle ore 9.30. Undici gli argomenti all'ordine del giorno: si inizia con l'assestamento di bilancio e l'adeguamento dello statuto della società partecipata SST, per poi passare alle varianti al piano regolatore per le aree verdi ed edificabili, infine una raffica di mozioni da parte delle opposizioni. Barbara Penzo del PD chiede l'introduzione del registro dei testamenti biologici sulla scorta dell'esperienza cavarzerana, Beniamino Boscolo di Forza Italia suggerisce attenzione ai parcheggi riservati per le donne incinte o con neonati, Marco Dolfin della Lega postula l'adozione di misure atte a garantire l'ordine pubblico negli uffici comunali.
martedì 25 luglio 2017
DEPOSITO GPL, L'ASSESSORE REGIONALE MARCATO: "LA GIUNTA VENETA NON LATITA, CHI DECIDE È ROMA"
«Su una cosa sono d’accordo: i cittadini meritano rispetto. Ma chi è poco rispettoso nei loro confronti non è né il presidente della Regione, né il sottoscritto, ma i consiglieri regionali del Pd che su una questione così delicata come l’impianto di stoccaggio di gpl a Chioggia fanno affermazioni prive di fondamento e lo fanno consapevolmente». È secca la replica dell’assessore regionale allo sviluppo economico e all’energia, Roberto Marcato (Lega Nord), in risposta ai consiglieri regionali Pigozzo e Zottis che hanno accusato i rappresentanti della giunta veneta di essere «da troppo tempo latitanti» su questo tema. «Capisco perfettamente che il Pd si trovi in una situazione di estrema difficoltà –puntualizza l’assessore– perché è di dominio pubblico che su questa partita dell’impianto di Chioggia chi prende le decisioni è il governo, che guarda caso è del loro stesso colore politico. Ma proprio per il rispetto che si deve ai cittadini, ricoprendo il ruolo di consiglieri regionali, non è lecito farne una questione di difesa della bandiera politica affermando cose non vere. E gli incontri, i contatti, le lettere che la giunta regionale ha effettuato e prodotto dal 2015 in poi su questo tema lo stanno a certificare. Il resto è solo fumo negli occhi che i cittadini non si meritano».
L'ATER DI VENEZIA CERCA UN IMPIEGATO AMMINISTRATIVO A TEMPO DETERMINATO
L'ATER di Venezia (Agenzia Territoriale per l'Edilizia Residenziale) sta cercando, a tempo determinato, un impiegato amministrativo per la durata di 6 mesi eventualmente rinnovabili, con procedura di selezione privata. L'inquadramento è di 4° livello parametro B. L'avviso è stato esposto anche all'albo pretorio online del Comune di Chioggia. Le domande vanno inviate entro il 31 agosto. Tutti i dettagli riguardo i requisiti, le mansioni e la documentazione da produrre sono su questo link.
ANCHE DUE IMMOBILI SUL LUSENZO NEL BANDO DEMANIALE PER IL PROGETTO "CAMMINI E PERCORSI"
L’agenzia del Demanio del Veneto ha comunicato che è online il primo bando nazionale del progetto "Cammini e percorsi". In gara i primi 43 immobili pubblici, che verranno assegnati in concessione gratuita agli under 40, nel quale risultano essere inseriti anche due immobili che si trovano sul territorio del Comune di Chioggia, lungo la bellissima passeggiata del Lusenzo: uno in via Fuxia e uno in via San Felice a Sottomarina.
Parte, infatti, la prima gara del progetto Valore Paese - Cammini e Percorsi per assegnare 43 immobili pubblici in concessione gratuita per 9 anni a imprese, cooperative e associazioni costituite in prevalenza da under 40, come previsto dal D.L. Turismo e Cultura (D.L. 31.5.2014, n. 83). Il progetto Cammini e Percorsi, sostenuto dal MiBACT e dal MIT, ha infatti l’obiettivo di promuovere il turismo lento attraverso il recupero di immobili pubblici sui percorsi ciclopedonali e sui tracciati storico-religiosi da trasformare in contenitori di attività e servizi per i viaggiatori. È la prima volta che l’Agenzia utilizza lo strumento della concessione gratuita per sostenere l’imprenditoria giovanile e il terzo settore allo scopo di incentivare iniziative a carattere innovativo, sociale, culturale, creativo e sportivo.
Da oggi fino al prossimo 11 dicembre, su www.agenziademanio.it è possibile scaricare il bando unico nazionale, la guida al bando e tutta la documentazione riguardante i 30 immobili di proprietà dello Stato in gara. Si tratta di case cantoniere, torri, ex caselli ferroviari e vari fabbricati distribuiti su tutto il territorio nazionale. Contestualmente, e nei prossimi giorni, anche gli altri enti locali coinvolti pubblicheranno sui rispettivi siti istituzionali i bandi dei 13 beni di loro proprietà inseriti nell’iniziativa.
Il bando di gara è stato definito grazie anche ai risultati della consultazione pubblica che si è conclusa il 26 giugno e ha registrato un interesse straordinario, con la partecipazione di quasi 25mila persone tra italiani e stranieri. Per partecipare alla gara è necessario presentare una proposta che non prevede l’offerta di un canone: la valutazione si baserà unicamente sugli elementi qualitativi del progetto presentato che dovrà essere coerente con la filosofia e le finalità dell’iniziativa. Innanzitutto l’ipotesi di recupero e riuso del bene che dovrà prevedere nuove funzioni in grado di offrire servizi al viaggiatore, oltre che tutelare il carattere storico e identitario dell’immobile e del contesto in cui è inserito. Come previsto dalla norma, si terrà poi conto delle potenzialità della proposta sia in termini di sviluppo turistico, e relativo beneficio economico e sociale, sia in termini di promozione dello slow travel. Infine, tra i fattori che incideranno sul punteggio della proposta anche la sostenibilità ambientale e le specifiche azioni previste per la salvaguardia e la tutela dell’ambiente, come ad esempio l’uso di materiali bio-eco compatibili e di tecniche e dispostivi bioclimatici, e l’efficienza energetica. Quindi le azioni volte alla riduzione dei consumi e all’implementazione di fonti rinnovabili.
Parte, infatti, la prima gara del progetto Valore Paese - Cammini e Percorsi per assegnare 43 immobili pubblici in concessione gratuita per 9 anni a imprese, cooperative e associazioni costituite in prevalenza da under 40, come previsto dal D.L. Turismo e Cultura (D.L. 31.5.2014, n. 83). Il progetto Cammini e Percorsi, sostenuto dal MiBACT e dal MIT, ha infatti l’obiettivo di promuovere il turismo lento attraverso il recupero di immobili pubblici sui percorsi ciclopedonali e sui tracciati storico-religiosi da trasformare in contenitori di attività e servizi per i viaggiatori. È la prima volta che l’Agenzia utilizza lo strumento della concessione gratuita per sostenere l’imprenditoria giovanile e il terzo settore allo scopo di incentivare iniziative a carattere innovativo, sociale, culturale, creativo e sportivo.
Da oggi fino al prossimo 11 dicembre, su www.agenziademanio.it è possibile scaricare il bando unico nazionale, la guida al bando e tutta la documentazione riguardante i 30 immobili di proprietà dello Stato in gara. Si tratta di case cantoniere, torri, ex caselli ferroviari e vari fabbricati distribuiti su tutto il territorio nazionale. Contestualmente, e nei prossimi giorni, anche gli altri enti locali coinvolti pubblicheranno sui rispettivi siti istituzionali i bandi dei 13 beni di loro proprietà inseriti nell’iniziativa.
Il bando di gara è stato definito grazie anche ai risultati della consultazione pubblica che si è conclusa il 26 giugno e ha registrato un interesse straordinario, con la partecipazione di quasi 25mila persone tra italiani e stranieri. Per partecipare alla gara è necessario presentare una proposta che non prevede l’offerta di un canone: la valutazione si baserà unicamente sugli elementi qualitativi del progetto presentato che dovrà essere coerente con la filosofia e le finalità dell’iniziativa. Innanzitutto l’ipotesi di recupero e riuso del bene che dovrà prevedere nuove funzioni in grado di offrire servizi al viaggiatore, oltre che tutelare il carattere storico e identitario dell’immobile e del contesto in cui è inserito. Come previsto dalla norma, si terrà poi conto delle potenzialità della proposta sia in termini di sviluppo turistico, e relativo beneficio economico e sociale, sia in termini di promozione dello slow travel. Infine, tra i fattori che incideranno sul punteggio della proposta anche la sostenibilità ambientale e le specifiche azioni previste per la salvaguardia e la tutela dell’ambiente, come ad esempio l’uso di materiali bio-eco compatibili e di tecniche e dispostivi bioclimatici, e l’efficienza energetica. Quindi le azioni volte alla riduzione dei consumi e all’implementazione di fonti rinnovabili.
lunedì 24 luglio 2017
EROSIONE, RIFIUTI E ABUSIVI: LE CRITICITÀ DEL LITORALE VENETO AL CENTRO DELL’INCONTRO DEI SINDACI DELLA COSTA
Si è svolta venerdì pomeriggio nella sala consiliare del municipio di Chioggia la riunione dei sindaci della costa veneta. All’ordine del giorno la discussione circa i problemi relativi alla difesa del litorale e lo Statuto della Conferenza dei Sindaci. Il sindaco di Chioggia e quelli di Jesolo, Cavallino Treporti, San Michele al Tagliamento e Rosolina, nonché gli assessori di Porto Tolle ed Eraclea hanno discusso dell' rosione dell’arenile e -data la presenza alla riunione di Salvatore Patti, direttore dell’area tutela e sviluppo del territorio della Regione Veneto- è stato deciso di convocare a breve un incontro tra il tavolo del Contratto di Costa e gli operatori balneari, per delineare le migliorie da inserire in futuri provvedimenti regionali. Purtroppo l’apporto di inerti dai fiumi è insufficiente e questo ovviamente provoca l’erosione del litorale veneto. È emerso anche il problema relativo al fenomeno dei rifiuti spiaggiati, che arrivano e si depositano sulle coste del litorale veneto, provenienti da altri Comuni ed anche Regioni, creando non poche difficoltà per la pulizia ed il relativo costo da sostenere, oltre al brutto biglietto da visita che si presenta a chi frequenta il litorale. Un altro tema importante di discussione, oltre all’andamento della stagione turistica 2017, è stato la presenza costante, nonostante i vari interventi nel litorale da parte delle forze dell’ordine, dei venditori illegali. «Un incontro molto proficuo» secondo il sindaco Ferro, che commenta: «Importante lavorare in sinergia con gli altri Comuni al fine di trovare una linea di condotta condivisa, atta a preservare e migliorare il nostro litorale. Problemi comuni possono essere risolti in modo positivo se ognuno mette a disposizione la propria conoscenza, per perseguire il bene comune e offrire alla cittadinanza ed ai molti turisti un litorale pulito, sicuro ed accogliente». Il Contratto di Costa si riunirà nuovamente il prossimo 25 agosto per la firma del protocollo d’intesa.
BLITZ DI FORZA NUOVA SUL LITORALE DI SOTTOMARINA CONTRO IL COMMERCIO ILLEGALE: "CAPITANERIA E POLIZIA LOCALE ASSENTI"
Forza Nuova in campo contro l’illegalità nelle spiagge. Nel pomeriggio di ieri una ventina di militanti del movimento nazionalista ha pattugliato le spiagge di Sottomarina per denunciare l’abusivismo dilagante che sempre più spesso finanzia la microcriminalità organizzata. «Ancora una volta Forza Nuova è scesa in campo contro l'illegalità», spiega il coordinatore regionale di FN Andrea Visentin. «L'abusivismo dilagante lungo la spiaggia di Sottomarina è diventato ormai intollerabile e ci chiediamo cosa aspetti il Prefetto di Venezia per intervenire. Troppo facile dimostrare la forza dello Stato davanti a quattro cartelli goliardici come successo alla spiaggia Punta Canna: mostrino i muscoli con i veri criminali questi signori». Continua il suo vice, Daniele Beschin: «Durante la nostra passeggiata abbiamo chiesto più volte l’intervento delle forze di Pubblica Sicurezza, ovviamente senza ottenere risposta né dalla Polizia Locale, né dalla Capitaneria di Porto». I militanti hanno percorso diversi chilometri e più volte si sono fermati con i bagnanti e con i turisti, che in più occasioni -si legge nella nota- hanno voluto ringraziarli per la loro costante presenza sul territorio. «Continueremo a pretendere la sicurezza nelle nostre spiagge, ieri come oggi come domani».
LA PREFETTURA SCRIVE AGLI ALBERGATORI PER ACCOGLIERE I NUOVI MIGRANTI. DOLFIN (LEGA): "FANNO QUELLO CHE VOGLIONO, IN BARBA ALLO SPRAR"
Una lettera inviata il 14 luglio scorso dal viceprefetto Sebastiano Cento ai presidenti delle associazioni di albergatori sul litorale veneziano avvia la procedura per una nuova "manifestazione d'interesse" (in gergo tecnico, disponibilità) all'affidamento dell'accoglienza ai migranti in arrivo durante l'estate, fino a fine anno. Marco Dolfin, consigliere comunale della Lega Nord a Chioggia, solleva la questione con toni aspri: «Ci risiamo, il forte afflusso di cittadini richiedenti la protezione internazionale -ossia le solite balle, perché il 90 % degli arrivi non scappa dalla guerra- ha creato le basi per un nuovo piano straordinario nazionale per l'accoglienza dei migranti. Procedura sempre svolta attraverso l'affidamento diretto, in strutture temporanee ubicate nel territorio della Città Metropolitana di Venezia; affidamento diretto attraverso la stipulazione di convenzioni con operatori del privato sociale e del settore alberghiero, nel territorio veneziano per complessivi 1536 posti al corrispettivo di 33,50 euro quotidiani».
Commenta l'esponente leghista: «Che dire, "venghino siori, venghino!". Spero solo che l'intera categoria degli albergatori sia unita, specialmente a Chioggia, facendo fronte comune e non cadendo su facili illusioni e guadagni, i quali comportano poi solo dei rischi enormi che minano a compromettere l'intero settore turistico-ricettivo del territorio. Mi domando se la Prefettura si rende conto di quali realtà che sta parlando: com'è possibile pensare di chiedere cose di questo genere ai presidenti delle associazioni degli albergatori dei Comuni di Venezia, Caorle, Chioggia, Eraclea, Jesolo, Portogruaro, San Donà di Piave, San Michele al Tagliamento, che in questo periodo sono in piena stagione balneare? Si rendono conto di quello che dicono? A dimostrazione dell'ennesimo fallimento della gestione del fenomeno migranti: uno schifo, una vergogna, un'indecenza! Mi auguro che non vi siano adesioni a tali iniziative e bandi del genere: in primis, rammento che la città di Chioggia ha già dato abbastanza, più di quanto si pensa, e non è più ammissibile ospitare nuovi arrivi. Spero che l'amministrazione comunale con il sindaco Ferro siano fermi e attenti a portare avanti l'interesse e la salvaguardia del nostro territorio, delle imprese e del turismo in generale, dei suoi cittadini».
Non manca comunque la punta polemica verso la giunta a Cinque Stelle: «Non posso però non ricordare che nemmeno due mesi fa l'assessora Trapella -l'assessora dello SPRAR o meglio l'assessora all'apertura dell'invasione locale- ha fatto approvare alla sua maggioranza pentastellata, in consiglio comunale, l'adesione allo SPRAR. Una delle motivazioni, o meglio "scuse" all'adesione, era che le presenze nel nostro territorio sarebbero giocoforza diminuite e soprattutto gestite diversamente. In realtà, come fin da subito ribadito dal sottoscritto, visto i continui sbarchi le prefetture si infischiano altamente del famoso numero fisso, delle clausole di salvaguardia dettate dallo SPRAR! Se ci sarà chi aderisce a questo nuovo bando, ci saranno nuovi arrivi, perché nonostante l'adesione allo SPRAR le prefetture fanno poi quello che vogliono, in barba anche agli stessi regolamenti dettati dalle stesse! Come si voleva dimostrare, lo SPRAR alla fine non è altro che un ulteriore strumento per fare solo business, e a quanto pare a più di qualcuno interessa!», conclude Dolfin.
Commenta l'esponente leghista: «Che dire, "venghino siori, venghino!". Spero solo che l'intera categoria degli albergatori sia unita, specialmente a Chioggia, facendo fronte comune e non cadendo su facili illusioni e guadagni, i quali comportano poi solo dei rischi enormi che minano a compromettere l'intero settore turistico-ricettivo del territorio. Mi domando se la Prefettura si rende conto di quali realtà che sta parlando: com'è possibile pensare di chiedere cose di questo genere ai presidenti delle associazioni degli albergatori dei Comuni di Venezia, Caorle, Chioggia, Eraclea, Jesolo, Portogruaro, San Donà di Piave, San Michele al Tagliamento, che in questo periodo sono in piena stagione balneare? Si rendono conto di quello che dicono? A dimostrazione dell'ennesimo fallimento della gestione del fenomeno migranti: uno schifo, una vergogna, un'indecenza! Mi auguro che non vi siano adesioni a tali iniziative e bandi del genere: in primis, rammento che la città di Chioggia ha già dato abbastanza, più di quanto si pensa, e non è più ammissibile ospitare nuovi arrivi. Spero che l'amministrazione comunale con il sindaco Ferro siano fermi e attenti a portare avanti l'interesse e la salvaguardia del nostro territorio, delle imprese e del turismo in generale, dei suoi cittadini».
Non manca comunque la punta polemica verso la giunta a Cinque Stelle: «Non posso però non ricordare che nemmeno due mesi fa l'assessora Trapella -l'assessora dello SPRAR o meglio l'assessora all'apertura dell'invasione locale- ha fatto approvare alla sua maggioranza pentastellata, in consiglio comunale, l'adesione allo SPRAR. Una delle motivazioni, o meglio "scuse" all'adesione, era che le presenze nel nostro territorio sarebbero giocoforza diminuite e soprattutto gestite diversamente. In realtà, come fin da subito ribadito dal sottoscritto, visto i continui sbarchi le prefetture si infischiano altamente del famoso numero fisso, delle clausole di salvaguardia dettate dallo SPRAR! Se ci sarà chi aderisce a questo nuovo bando, ci saranno nuovi arrivi, perché nonostante l'adesione allo SPRAR le prefetture fanno poi quello che vogliono, in barba anche agli stessi regolamenti dettati dalle stesse! Come si voleva dimostrare, lo SPRAR alla fine non è altro che un ulteriore strumento per fare solo business, e a quanto pare a più di qualcuno interessa!», conclude Dolfin.
mercoledì 19 luglio 2017
OPPOSIZIONI UNITE PER SALVARE IL PONTE BADEN POWELL: "DOVE SONO FINITE LE RISORSE DI MARCO BIELO?"
Improvviso flash mob, ieri nel tardo pomeriggio, da parte di tre forze politiche all'opposizione nel consiglio comunale, i cui esponenti di punta si sono recati al ponte Baden Powell per sensibilizzare l'amministrazione a Cinque Stelle riguardo la veloce soluzione dei disagi che la parziale chiusura del ponte provoca ai cittadini. Marco Dolfin per la Lega Nord, Jonathan Montanariello per il PD e Beniamino Boscolo per Forza Italia, volantini alla mano, hanno avvicinato i passanti costretti a scendere dalle bici per rispettare le disposizioni della polizia locale: beh, non tutti, qualcuno ha fatto il furbo ed è rimasto in sella. I tre consiglieri hanno a più riprese paventato che qualcuno si faccia male prima che il Comune intervenga, ma già è noto che le risorse in materia verranno destinate ad altri ponti. «Il Baden Powell non ha colore politico», ha detto Boscolo commentando l'iniziativa tripartisan: «Abbiamo chiesto alla giunta di fare una passerella, ma nel senso di un ponte provvisorio, non di quella mediatica». Replica Montanariello: «Non era mai successo che il ponte Baden Powell rimanesse chiuso per così tanto tempo, e a questa gestione era stato consegnato in condizioni decenti», mentre Dolfin schiva la questione delle risorse a bilancio ricordando che l'ex assessore Marco Bielo a fine 2016 aveva accantonato risorse ad hoc, poi “sparite”. Non c'è ancora una data per eventuali manutenzioni e riaperture complete, e già si avvicina settembre quando inizieranno le scuole -ubicate appena oltre il ponte- con il passaggio quotidiano di centinaia di studenti: non sistemarlo è una tragedia preannunciata, concludono i tre politici, che invocano la sistemazione del ponte quale priorità cittadina.
martedì 18 luglio 2017
SELFIE CON SALVINI A PUNTA CANNA: "LASCIATE LIBERE LE IMPRESE". E PARLA COI NO GPL
Toccata e fuga stamane per Matteo Salvini allo stabilimento balneare Punta Canna. Il segretario della Lega Nord ha manifestato la sua solidarietà al gestore della spiaggia, il bagnino Gianni Scarpa, che aveva esposto manifesti di chiaro stampo fascista e che per questo è indagato dalla Procura della Repubblica. Il leader leghista, accompagnato dai dirigenti locali e federali oltre che dal suo servizio d'ordine, ha parlato direttamente con Scarpa prima di godere di un piccolo bagno di folla tra attivisti e selfie sul bagnasciuga: Salvini ha detto di aver reso visita a Punta Canna per tutelare la libertà d'impresa e non valutare secondo opinioni su fatti passati, dichiarandosi contrario alla legge Fiano sull'apologia del fascismo e allo ius soli. «Preferisco andare in una spiaggia dove ci siano ordine e pulizia», ha concluso il capo della Lega prima di affrontare il comitato No Gpl che sostava sulla strada di accesso, il quale lo ha invitato a visitare l'impianto in costruzione a Val da Rio e a fare quanto politicamente in suo potere per fermarlo. Alcuni militanti leghisti hanno contestato le modalità di manifestazione da parte dei No Gpl là presenti, in una circostanza concretizzatasi per parlare d'altro, prima che Salvini si involasse altrove per ulteriori impegni.
venerdì 14 luglio 2017
IL COMUNE RIPRISTINA LA SALA "DEI LAMPADARI" PER LE CERIMONIE, CAOS NEGLI UFFICI DI URBANISTICA
Scompiglio al palazzo municipale per la decisione dell'amministrazione di liberare la sala al secondo piano che dà sul canal Vena -detta “dei lampadari”- impiegata ora dagli uffici di urbanistica, per farla tornare il luogo adatto a celebrare matrimoni e altre cerimonie. Qui infatti si tenne la presentazione alla stampa della prima giunta di Giuseppe Casson, mentre si deve all'amministrazione precedente (guidata da Romano Tiozzo) l'acquisto dei lampadari per decine di migliaia di euro. L'obiettivo dell'amministrazione stellata è stato raggiunto dopo un anno dall'intenzione, ma ora le scrivanie sono in mezzo ai corridoi, altri uffici risultano intasati di mobili e non è ancora alle viste una soluzione che riaccorpi i vari ambiti di urbanistica.
giovedì 13 luglio 2017
BENIAMINO BOSCOLO: MAPPARE TUTTE LE INCLINAZIONI DEI PALI DELLA LUCE A RISCHIO
Questo il testo della mozione che Beniamino Boscolo, consigliere di Forza Italia, sottoporrà alla prossima seduta del consiglio comunale:
"Il consiglio comunale, premesso che l’inclinazione dei pali dell’illuminazione è uno spettacolo di degrado urbano, aggravato se si parla di una zona turistica. In alcuni casi, questa situazione, se trattata con superficialità, potrebbe minare la sicurezza di cose e persone visto che, per quei pali dell’illuminazione inclinati, l’impresa, il tecnico, il collaudatore preposti ai calcoli e alle tecniche utilizzate per la loro posa, non hanno tenuto conto dell’esposizione al vento, al terreno o ad altri elementi. Nella primavera di un anno fa (il 14 marzo 2016) era apparsa sulla stampa la notizia della situazione in oggetto, e addirittura si prendeva atto che quasi uno su tre erano a rischio e che l’amministrazione comunale si sarebbe attivata presso tutti gli uffici competenti. Dato che l’amministrazione ha il dovere, nell’interesse della collettività, di monitorare e censire il territorio al fine di intervenire direttamente per quanto di competenza, e indirettamente coinvolgendo altri enti competenti per aree e zone (strade provinciali/Città Metropolitana, strada statale/Anas, aree portuali/Aspo), questa mozione impegna il sindaco o un suo delegato, nonostante altre priorità, almeno a preparare una mappatura delle situazioni di cui all’oggetto (se gli uffici non hanno già provveduto) ed eventualmente intervenire in maniera seria con tutti gli uffici, comunali e non, ognuno per quanto di competenza".
"Il consiglio comunale, premesso che l’inclinazione dei pali dell’illuminazione è uno spettacolo di degrado urbano, aggravato se si parla di una zona turistica. In alcuni casi, questa situazione, se trattata con superficialità, potrebbe minare la sicurezza di cose e persone visto che, per quei pali dell’illuminazione inclinati, l’impresa, il tecnico, il collaudatore preposti ai calcoli e alle tecniche utilizzate per la loro posa, non hanno tenuto conto dell’esposizione al vento, al terreno o ad altri elementi. Nella primavera di un anno fa (il 14 marzo 2016) era apparsa sulla stampa la notizia della situazione in oggetto, e addirittura si prendeva atto che quasi uno su tre erano a rischio e che l’amministrazione comunale si sarebbe attivata presso tutti gli uffici competenti. Dato che l’amministrazione ha il dovere, nell’interesse della collettività, di monitorare e censire il territorio al fine di intervenire direttamente per quanto di competenza, e indirettamente coinvolgendo altri enti competenti per aree e zone (strade provinciali/Città Metropolitana, strada statale/Anas, aree portuali/Aspo), questa mozione impegna il sindaco o un suo delegato, nonostante altre priorità, almeno a preparare una mappatura delle situazioni di cui all’oggetto (se gli uffici non hanno già provveduto) ed eventualmente intervenire in maniera seria con tutti gli uffici, comunali e non, ognuno per quanto di competenza".
SINISTRA ITALIANA MANIFESTA DAVANTI LA SPIAGGIA PUNTA CANNA: NESSUN INCIDENTE
Erano circa quaranta gli esponenti di Sinistra Italiana, di Possibile, dell'ANPI e di altre organizzazioni antifasciste, oltre a comuni cittadini, che stamane attorno alle 11 hanno manifestato davanti la spiaggia Punta Canna la propria contrarietà agli slogan e ai manifesti fascisti affissi dal gestore Gianni Scarpa e fatti togliere dal prefetto di Venezia Boffi con un'apposita ordinanza. Arrivati anche da Mestre e dalla bassa padovana, i militanti di sinistra hanno sostato per circa mezz'ora di fronte allo stabilimento, lungo il tratto di via Barbarigo, sventolando le proprie bandiere e parlando al megafono: «Non esiste la libera opinione, quando si parla di fascismo», ha detto un attivista. La situazione è stata sotto il controllo delle forze dell'ordine, che hanno garantito che l'intera dimostrazione si svolgesse senza intemperanze o incidenti di alcun tipo.
Nel frattempo Scarpa è ufficialmente indagato dalla Procura della Repubblica di Venezia per apologia di fascismo, anche in virtù dei comizi effettuati dal megafono all'interno della spiaggia, raccolti in audio da Paolo Berizzi, corrispondente del quotidiano Repubblica.
Nel frattempo Scarpa è ufficialmente indagato dalla Procura della Repubblica di Venezia per apologia di fascismo, anche in virtù dei comizi effettuati dal megafono all'interno della spiaggia, raccolti in audio da Paolo Berizzi, corrispondente del quotidiano Repubblica.
mercoledì 12 luglio 2017
ISPETTORE AMBIENTALE DEMANSIONATO: STECCO, "L'HO SEGNALATO A VERITAS SOLO DOPO IL 22 GIUGNO, L'AZIENDA HA VALUTATO IN AUTONOMIA"
Riceviamo, editiamo e pubblichiamo una nota dell'assessore Daniele Stecco.
Nè l'assessore Daniele Stecco e nessun suo familiare prima dello scorso 22 giugno hanno mai parlato con il dipende in questione e con nessun suo collega. L' allusione, fatta in pubblico, di una presunta replica a seguito di un'ipotetica contestazione per non aver provveduto alla raccolta differenziata, è da ritenersi infondata e un'offesa all'onore dell'assessore e della sua consorte.
Pertanto solamente a causa dello spiacevole episodio del 22 giugno u.s. l'assessore ha ritenuto necessario segnalare all'azienda (Veritas, ndr) l'anomalo comportamento del dipendente, per l'offesa pubblica ricevuta che mette in cattiva luce il suo operato nella gestione delle società partecipate nonché l'onorabilità della propria persona.
Inoltre l'assessore precisa che non ha mai riferito che Veritas si sia mossa per timore di attriti istituzionali, bensì che hanno valutato la questione in piena autonomia (cosa che ha scritto anche Chioggia Azzurra, parlando di possibile "eccesso di zelo", ndr).
Quanto alle allusioni di aver fatto pressioni a Veritas e alle offese pubbliche, a questo punto sarà valutata un eventuale azione legale.
Nè l'assessore Daniele Stecco e nessun suo familiare prima dello scorso 22 giugno hanno mai parlato con il dipende in questione e con nessun suo collega. L' allusione, fatta in pubblico, di una presunta replica a seguito di un'ipotetica contestazione per non aver provveduto alla raccolta differenziata, è da ritenersi infondata e un'offesa all'onore dell'assessore e della sua consorte.
Pertanto solamente a causa dello spiacevole episodio del 22 giugno u.s. l'assessore ha ritenuto necessario segnalare all'azienda (Veritas, ndr) l'anomalo comportamento del dipendente, per l'offesa pubblica ricevuta che mette in cattiva luce il suo operato nella gestione delle società partecipate nonché l'onorabilità della propria persona.
Inoltre l'assessore precisa che non ha mai riferito che Veritas si sia mossa per timore di attriti istituzionali, bensì che hanno valutato la questione in piena autonomia (cosa che ha scritto anche Chioggia Azzurra, parlando di possibile "eccesso di zelo", ndr).
Quanto alle allusioni di aver fatto pressioni a Veritas e alle offese pubbliche, a questo punto sarà valutata un eventuale azione legale.
martedì 11 luglio 2017
BENIAMINO BOSCOLO: AD UN ANNO DALL'INSEDIAMENTO DELLA GIUNTA, QUALE LO STATO DEGLI IMPIANTI SPORTIVI?
Da un recente articolo, il responsabile sport di Forza Italia Daniele Venturini ha chiesto al gruppo consiliare chioggiotto di presentare un’interrogazione sulle attività di giunta di programmazione di spazi pubblici da adibire allo sport. L’articolo del quotidiano presentava un dossier su uno studio fatto sulla forma fisica degli studenti italiani, indicando in maniera allarmante che due ragazzi su tre non sanno fare una capriola; che sei adolescenti su dieci non hanno forza sufficiente nelle braccia e nelle gambe; che quasi il 70% hanno poca resistenza e anche dal punto di vista coordinativo presentano difficoltà. Ormai è evidente a tutti come il gioco da cortile (da calle) che permetteva lo sviluppo armonico del corpo, stia sparendo, e in qualche realtà sia sparito del tutto; dai semplici movimenti del rincorrersi, del saltare la corda, del lanciarsi la palla, siamo passati ai giochi da casa o da divano (videogames) e la scuola in tal senso non aiuta con le poche ore di educazione fisica. Chioggia -dice Forza Italia- è sprovvista di spazi pubblici, completamente gratuiti, dove portare i propri figli a fare un po’ di sport e a muoversi, se non a pagamento presso strutture e associazioni sportive private. L’attività preziosa dell’associazionismo educa e cerca di tenere lontano dalle distrazioni e dalla noia, oltre a fare relazione, ma non tutti i ragazzi hanno la possibilità di frequentare polisportive, associazioni, o palestre, e quindi si “devono accontentare” ad una vita tra cellulari e console per videogames oppure a giocare sotto il municipio, tra le macchine in strada o in calle. Secondo Forza Italia, occorre cercare di reperire spazi verdi e aree sportive, ma anche finanziamenti allo scopo, e cercare di video-sorvegliarli e garantire un minimo di cura: sarebbe un toccasana per tutte le famiglie, anche le meno fortunate economicamente, ma anche per tutti i turisti. Ecco la pronta risposta del capogruppo in consiglio comunale, Beniamino Boscolo, che con un’interrogazione chiede di saperne di più sul divenire degli impianti sportivi e degli spazi verdi attrezzati in tal senso. Il sindaco o suo delegato saranno chiamati a riferire su cosa è stato fatto nel primo anno di attività per una seria ricognizione dello stato di fatto su impianti e aree sportive, una seria programmazione di sviluppo di aree e impianti, una seria ricerca di finanziamenti.
IL SEGRETARIO COMUNALE DEL PD HA LAVORATO DUE GIORNI ALLA SPIAGGIA PUNTA CANNA UN ANNO FA
Mentre tutta Italia parla della spiaggia Punta Canna e dei residuati bellici rimossi forzatamente dal suo gestore, anche il Partito Democratico di Chioggia chiede che gli venga revocata la concessione nel caso fossero accertate fattispecie di reato, quale ad esempio l'apologia di fascismo. Lo stesso che hanno avanzato in tanti, dall'ANPI a Sinistra Italiana. Con un particolare: lo scorso anno, nell'estate 2016, l'attuale segretario del PD chioggiotto Terry Manfrin ha lavorato per due giorni a Punta Canna, là dove stazionavano già i cartelli sui bagni per lesbiche e gay, quello relativo alle camere a gas («di cattivo gusto», si affretta a commentare Manfrin), quelli relativi all'ordine e alla disciplina: «Ma non ho visto alcun orpello mussoliniano», precisa il segretario locale del PD. «Ho prestato servizio là per due giorni, sono amico di un socio e avevano necessità di un aiuto». Manfrin conferma di avere ancora in essere un contratto a chiamata con Punta Canna, valido anche per la stagione in corso, ma di non volersene avvalere date le ultime circostanze: «Tra l'altro lavoro altrove. Avevo registrato questo contratto di lavoro a chiamata perché amico di un socio, con l'intento di essere contattato in caso di bisogno. Ma mi sono già fatto vivo per dire che là non lavorerò più».
Manfrin inizialmente aveva ammesso solo di essersi recato a Punta Canna a prendere un caffè con uno dei soci, ma non di aver prestato la propria opera per due giorni: «Mi dispiace per i ragazzi che sono in azienda e che non condividono una sola parola del titolare. Sapevo che questo personaggio fosse eccentrico, ma non immaginavo così». Dal punto di vista politico, il segretario comunale del PD procede con chiarezza: «Abbiamo preso una posizione, anche con un ordine del giorno nel prossimo consiglio comunale, mirato a impegnare la giunta a un tour nelle scuole per spiegare cosa è stato il fascismo anche nelle nostre località. Siamo preoccupati di questo clima, dei commenti sulle pagine fb dei media nazionali, in cui spesso si scrive che ognuno può fare ciò che vuole». Vale ricordare che ieri in Parlamento i democratici hanno promosso, per mano dell'onorevole Emanuele Fiano -figlio di un sopravvissuto alla Shoah- un disegno di legge che inasprisce le pene per il reato di apologia del fascismo, e che in tale sede il MoVimento 5 Stelle non ha seguito questa impostazione parlando di provvedimento “liberticida”. La vera domanda, tornando a Chioggia, però è: da quanto tempo Gianni Scarpa aveva affisso le grida di Mussolini? Solo da quest'anno o c'erano anche prima, come alcune fonti dichiarano? E nell'ultimo caso, come sarebbe stato possibile per un uomo di sincera adesione ai valori democratici non averle notate, segnalate, denunciate?
Manfrin inizialmente aveva ammesso solo di essersi recato a Punta Canna a prendere un caffè con uno dei soci, ma non di aver prestato la propria opera per due giorni: «Mi dispiace per i ragazzi che sono in azienda e che non condividono una sola parola del titolare. Sapevo che questo personaggio fosse eccentrico, ma non immaginavo così». Dal punto di vista politico, il segretario comunale del PD procede con chiarezza: «Abbiamo preso una posizione, anche con un ordine del giorno nel prossimo consiglio comunale, mirato a impegnare la giunta a un tour nelle scuole per spiegare cosa è stato il fascismo anche nelle nostre località. Siamo preoccupati di questo clima, dei commenti sulle pagine fb dei media nazionali, in cui spesso si scrive che ognuno può fare ciò che vuole». Vale ricordare che ieri in Parlamento i democratici hanno promosso, per mano dell'onorevole Emanuele Fiano -figlio di un sopravvissuto alla Shoah- un disegno di legge che inasprisce le pene per il reato di apologia del fascismo, e che in tale sede il MoVimento 5 Stelle non ha seguito questa impostazione parlando di provvedimento “liberticida”. La vera domanda, tornando a Chioggia, però è: da quanto tempo Gianni Scarpa aveva affisso le grida di Mussolini? Solo da quest'anno o c'erano anche prima, come alcune fonti dichiarano? E nell'ultimo caso, come sarebbe stato possibile per un uomo di sincera adesione ai valori democratici non averle notate, segnalate, denunciate?
domenica 9 luglio 2017
LUCIO TIOZZO "NUOVO" VICESEGRETARIO DEL PD REGIONALE, VERSO LE ELEZIONI POLITICHE DEL 2018
A volte ritornano. Stiamo parlando di Lucio Tiozzo, sulla breccia da circa trent'anni prima col PSI, poi coi DS e infine nel PD, che di quest'ultimo è stato appena nominato vicesegretario regionale: l'esponente chioggiotto, già capogruppo del partito in consiglio regionale la scorsa legislatura, era tornato al lavoro nella cooperazione ma evidentemente non ha resistito al richiamo della foresta, nella fattispecie all'offerta del segretario veneto Alessandro Bisato di mettersi ancora a disposizione del partito. Tiozzo, che ha 61 anni e per anni ha fatto riferimento alla corrente AreaDem del ministro Franceschini, è entrato nell'orbita del ministro dell'agricoltura Maurizio Martina. Il politico di Sottomarina fa parte così con altre nove persone del nuovo esecutivo chiamato a guidare il PD regionale verso gli importanti appuntamenti referendari e, in seguito, le elezioni politiche del 2018: una finestra su Roma?
mercoledì 5 luglio 2017
FORZA ITALIA: CHIOGGIA ADERISCA ALLA CAMPAGNA ONU PER RIDURRE I RISCHI IDROGEOLOGICI
Cogliendo l'invito a partecipare ad un importante convegno istituzionale aperto a tutti, sabato 8 luglio a Padova, dal titolo: "Protezione Civile in Italia e in Europa: dalla prevenzione alla ricostruzione" organizzato dall'On.Elisabetta Gardini (PPE) con molti ospiti illustri (tra cui il commissario EU anticrisi Christos Stylianides, il padre della protezione civile in Italia on.Giuseppe Zamberletti e il capo dell'ufficio ONU per la riduzione dei disastri Paola Albrito), il Comune di Chioggia -come tutti gli altri comuni del territorio invitati- ha l'opportunità di aderire alla campagna ONU "Rendere nuovamente le città resilienti". Lo afferma una nota del consigliere comunale Beniamino Boscolo, che ha presentato un ordine del giorno in Consiglio Comunale al fine di sensibilizzare l'amministrazione sul tema dell'ambiente e della fragilità del territorio con lo scopo di adottare buone prassi aderendo alla campagna ONU sulle città resilienti. Molti comuni hanno già aderito, altri stanno aderendo, e pensando alle necessità di collegamento con la Regione e la Città Metropolitana, oltre che con i Ministeri e Unione Europea, secondo Boscolo diventa indispensabile una maggiore consapevolezza rispetto alla dimensione del rischio ambientale e aumentare, con azioni concrete e partecipate, il livello di sicurezza del territorio. «Aderire alla campagna -dice Beniamino Boscolo- significa principalmente aumentare la conoscenza del territorio da parte dei cittadini, avere un budget e un data base per la riduzione dei rischi e dei pericoli, maggiore programmazione per scuole, strutture sanitarie, infrastrutture e opere a rischio. Inoltre, modificare e aggiornare strumenti urbanistici e regolamenti, proteggere gli ecosistemi e le zone naturali per mitigare i rischi di inondazione e garantire assistenza in caso di necessità. Il sindaco e la giunta sono invitati ad aderire al convegno, alla campagna e al programma delle Nazioni Unite».
martedì 4 luglio 2017
CONSIGLIO COMUNALE SU FEDERALISMO DEMANIALE, PERMESSI DI COSTRUIRE IN DEROGA E TESTAMENTO BIOLOGICO
Seduta del consiglio comunale dalle ore 9 di mercoledì 5 luglio. Ben 15 gli argomenti all'ordine del giorno: si tratta soprattutto del federalismo demaniale, con la conferma della richiesta di attribuzione al Comune di Chioggia della scheda relativa alla zona Reduci di Sottomarina, riguardo la quale si sono scatenate le polemiche e l'apprensione di molti gestori di concessioni demaniali. Attesa anche la discussione a proposito di alcuni permessi di costruire in deroga, tra cui quello del capannone dei cantieri Cillani, mentre la capogruppo del PD Barbara Penzo avanza la questione del testamento biologico e di un registro che raccolga le dichiarazioni anticipate di trattamento.
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