Il capogruppo del Partito Democratico al consiglio comunale di Chioggia, Jonatan Montanariello, accusa la maggioranza 5 Stelle di ritardare di una settimana l'adozione della delibera di giunta (a suo dire, pronta da una settimana) che assegna la "Barca" di Ridotto Madonna a progetti educativi scolastici. «Nella seduta di commissione commissione consiliare del 10 agosto - osserva l'esponente democratico - c’era chi, della maggioranza stessa, sosteneva che il rischio imprenditoriale fosse della cooperativa Approdo, ma ora è la maggioranza stessa a penalizzarla!».
Continua Montanariello: «Ci sono 60 famiglie allibite che chiedono di intervenire sulla vicenda, pronte anche ad un esposto per danno erariale da parte del sindaco e della giunta se al più presto non si dà seguito alla adozione della delibera. L’immobilismo della giunta non sta mettendo l’impresa nelle condizioni di poter avviare il progetto, e rispondere alla domanda di servizio educativo per l'infanzia da zero a 6 anni». Secondo il consigliere del PD, «Tale sede (la "Barca", ndr) era stata offerta all'Approdo dal Comune stesso, quando erano già state individuate due sedi differenti».
lunedì 31 agosto 2020
CASE E NEGOZI ALLA EX COLONIA TURATI? LA POLITICA SI DIVIDE. IL PROMOTORE DELLA CASA DI RIPOSO: «NON SARÀ D'ÉLITE»
La notizia, pubblicata sabato da Chioggia Azzurra, relativa a una nuova offerta giunta al Comune di Chioggia per l'acquisto della ex colonia Turati di Sottomarina e dell'area adiacente, allo scopo di edificare abitazioni, negozi e aree verdi, divide la politica cittadina e anche l'amministrazione. Se infatti c'è chi non attendeva altro, allo scopo di evitare che la struttura diventi una casa di riposo in una zona vocata al divertimento giovanile nelle spiagge, altri si mostrano più prudenti se non ostili all'idea di una possibile speculazione immobiliare.
È il caso, ad esempio, di Jonatan Montanariello, capogruppo del PD in consiglio comunale e candidato alle elezioni regionali: l'esponente democratico spera che anche la novità che va emergendo trovi il diniego dell'ente. «Se di una cosa non c’è bisogno in questo momento - commenta il consigliere di opposizione - sono altri appartamenti. La vecchia Sottomarina attende anzi la regolarizzazione della vendita dei garage adiacenti alla ex Turati per i locatari, dal momento che i residenti non trovano posto nel parcheggio "della Mora" e devono contendersi gli stalli con i turisti».
Secondo Montanariello, nel sottosuolo della Turati esistono decine di posti auto (attualmente inutilizzabili) che potrebbero dare una risposta: «Per renderli agibili - argomenta il capogruppo - occorre la messa in sicurezza di una sbarra automatica, contingentando l'accesso ai soli residenti». Il PD porterà all'attenzione del consiglio un ordine del giorno che chiederà esplicitamente di bloccare la destinazione d'uso residenziale alla colonia, bensì di favorire insediamenti utili al turismo: «La posizione del partito - dice Montanariello - è palese: no ad appartamenti alla Turati».
Il candidato al consiglio regionale già da tempo ha manifestato la propria contrarietà anche all'ipotesi di una casa di riposo: a tal proposito, il promotore dell'iniziativa -il padovano Felice Scoccimarro- sottolinea che l'eventuale instaurazione di una residenza per anziani non renderà "elitario" il progetto, che sarebbe anzi a disposizione di tutta la fascia d'età più sensibile, indipendentemente dal censo. Non solo: i capitali della società che ne fa da riferimento sono interamente italiani, anche se come spesso accade vantano partecipazioni all'estero.
È il caso, ad esempio, di Jonatan Montanariello, capogruppo del PD in consiglio comunale e candidato alle elezioni regionali: l'esponente democratico spera che anche la novità che va emergendo trovi il diniego dell'ente. «Se di una cosa non c’è bisogno in questo momento - commenta il consigliere di opposizione - sono altri appartamenti. La vecchia Sottomarina attende anzi la regolarizzazione della vendita dei garage adiacenti alla ex Turati per i locatari, dal momento che i residenti non trovano posto nel parcheggio "della Mora" e devono contendersi gli stalli con i turisti».
Secondo Montanariello, nel sottosuolo della Turati esistono decine di posti auto (attualmente inutilizzabili) che potrebbero dare una risposta: «Per renderli agibili - argomenta il capogruppo - occorre la messa in sicurezza di una sbarra automatica, contingentando l'accesso ai soli residenti». Il PD porterà all'attenzione del consiglio un ordine del giorno che chiederà esplicitamente di bloccare la destinazione d'uso residenziale alla colonia, bensì di favorire insediamenti utili al turismo: «La posizione del partito - dice Montanariello - è palese: no ad appartamenti alla Turati».
Il candidato al consiglio regionale già da tempo ha manifestato la propria contrarietà anche all'ipotesi di una casa di riposo: a tal proposito, il promotore dell'iniziativa -il padovano Felice Scoccimarro- sottolinea che l'eventuale instaurazione di una residenza per anziani non renderà "elitario" il progetto, che sarebbe anzi a disposizione di tutta la fascia d'età più sensibile, indipendentemente dal censo. Non solo: i capitali della società che ne fa da riferimento sono interamente italiani, anche se come spesso accade vantano partecipazioni all'estero.
domenica 30 agosto 2020
LAVORI FERMI ALLA "BARCA" DI RIDOTTO MADONNA, E IL 14 INIZIERANNO LE SCUOLE: DOLFIN CHIEDE CHIAREZZA NELL'ASSEGNAZIONE ALLA COOPERATIVA APPRODO
Nubi oscure si addensano sopra la "Barca" di Ridotto Madonna, e non è solo per via del meteo. Destinata da una delibera di giunta a fine luglio a plesso scolastico in ossequio alle esigenze anti-Covid, la costruzione è oggetto di manutenzione straordinaria dall'inizio dello stesso mese.
Ma il consigliere comunale (e candidato alla Regione) Marco Dolfin è stato contattato da alcuni genitori che hanno iscritto i propri figli alla nuova struttura per l'infanzia da zero a 6 anni, la quale sarà gestita dalla cooperativa sociale Approdo: a quanto pare, i lavori di ristrutturazione dell'immobile si sono fermati, né l'assegnazione dello stesso stabile è ancora avvenuta.
L'attività scolastica però inizierà il 14 settembre, data per la quale i dirigenti dell'Approdo avevano garantito ai genitori che le lezioni sarebbero partite in presenza: «Questo rallentamento è pregiudizievole per chi ha le carte in regola - commenta Dolfin - e c'è necessità che venga fatta chiarezza quanto prima, dato che l'atteggiamento dell'amministrazione lascia a desiderare. Se ha individuato questo soggetto, lo metta nelle condizioni di operare, anche perché la struttura va comunque recuperata e gestita».
Ma il consigliere comunale (e candidato alla Regione) Marco Dolfin è stato contattato da alcuni genitori che hanno iscritto i propri figli alla nuova struttura per l'infanzia da zero a 6 anni, la quale sarà gestita dalla cooperativa sociale Approdo: a quanto pare, i lavori di ristrutturazione dell'immobile si sono fermati, né l'assegnazione dello stesso stabile è ancora avvenuta.
L'attività scolastica però inizierà il 14 settembre, data per la quale i dirigenti dell'Approdo avevano garantito ai genitori che le lezioni sarebbero partite in presenza: «Questo rallentamento è pregiudizievole per chi ha le carte in regola - commenta Dolfin - e c'è necessità che venga fatta chiarezza quanto prima, dato che l'atteggiamento dell'amministrazione lascia a desiderare. Se ha individuato questo soggetto, lo metta nelle condizioni di operare, anche perché la struttura va comunque recuperata e gestita».
giovedì 27 agosto 2020
TRAPELLA NELLA SEGRETERIA DELL'EUROPARLAMENTARE BERLATO: «PIÙ FACILE LA RETE TRA LA PESCA E LA UE»
L'avvocato Patrizia Trapella, candidata per Fratelli d'Italia alle elezioni regionali del prossimo 20 settembre, è entrata a far parte della segreteria dell'onorevole Sergio Berlato, europarlamentare eletto in Veneto che si occupa in sede comunitaria di pesca e ambiente.
«Sarà più facile quindi - spiega Trapella alle telecamere di Chioggia Azzurra - interloquire con i funzionari della UE, riguardo le esigenze del territorio in questi settori fondamentali, creando un legame diretto tra la marineria e le istituzioni internazionali». Trapella ribadisce che il rapporto tra l'Europa e il Regione, ente nel quale spera di figurare dopo il 21 settembre, è cruciale per l'erogazione e gestione di fondi come il FEAMP.
«Sarà più facile quindi - spiega Trapella alle telecamere di Chioggia Azzurra - interloquire con i funzionari della UE, riguardo le esigenze del territorio in questi settori fondamentali, creando un legame diretto tra la marineria e le istituzioni internazionali». Trapella ribadisce che il rapporto tra l'Europa e il Regione, ente nel quale spera di figurare dopo il 21 settembre, è cruciale per l'erogazione e gestione di fondi come il FEAMP.
martedì 25 agosto 2020
LA GIUNTA APPROVA LO SCHEMA DI BILANCIO E IL DOCUMENTO DI PROGRAMMAZIONE, ORA LA PAROLA AL CONSIGLIO COMUNALE
Lo scorso 19 agosto, attraverso due delibere distinte, la giunta comunale di Chioggia ha approvato lo schema del bilancio di previsione finanziario per il 2020-2022 e, contestualmente, il documento di programmazione relativo allo stesso triennio. Si tratta di strumenti fondamentali per l'esercizio dell'azione amministrativa, la cui messa a punto quest'anno (come mai prima) è stata ritardata dalle urgenze per far fronte all'epidemia sanitaria.
Nello schema di bilancio, all'albo pretorio del sito dell'ente, sono definiti in allegato i singoli capitoli, dal fondo per i crediti di dubbia esigibilità alle previsioni di entrata relative a fondi regionali ed europei; nel documento di programmazione figurano il piano delle alienazioni, del fabbisogno di personale, delle opere pubbliche, oltre che lo stato attuale dell'erogazione dei servizi comunali. Entrambi i documenti saranno discussi dalla prossima seduta del consiglio comunale, che sarà convocata ad hoc.
Nello schema di bilancio, all'albo pretorio del sito dell'ente, sono definiti in allegato i singoli capitoli, dal fondo per i crediti di dubbia esigibilità alle previsioni di entrata relative a fondi regionali ed europei; nel documento di programmazione figurano il piano delle alienazioni, del fabbisogno di personale, delle opere pubbliche, oltre che lo stato attuale dell'erogazione dei servizi comunali. Entrambi i documenti saranno discussi dalla prossima seduta del consiglio comunale, che sarà convocata ad hoc.
lunedì 24 agosto 2020
PIANO DEI GHEZZI, L'ASSESSORA ALESSANDRA PENZO SMENTISCE DIFFICOLTÀ CON L'ULSS: «LE AREE "CONTESE" SONO GIÀ DEL COMUNE»
Il consiglio comunale, nella tarda mattinata odierna, ha discusso e respinto una mozione presentata dal consigliere di minoranza Beniamino Boscolo, atta a rivedere il piano dei Ghezzi. Secondo l'esponente di Forza Italia, nella zona servirebbe un piano particolareggiato di diritto pubblico, e non un piano urbanistico attuativo di ispirazione privata: «Il Lusenzo è il vero centro geografico della città - spiega Boscolo - inserito in un progetto più ampio di parco terracqueo, previsto peraltro dalla variante al Piano Regolatore Generale».
A margine degli interventi, l'assessora all'Urbanistica Alessandra Penzo ha corretto quanto scrive il quotidiano Il Gazzettino nel numero oggi in edicola, il quale dà conto di un'osservazione presentata dall'ULSS e relativa alla presunta incompatibilità del progetto attuale con quelli a carattere sanitario imbastiti dall'ospedale di Chioggia, nelle aree adiacenti alla Villa Verde e alla Villa Bianca. «Abbiamo già incontrato l'ULSS - ha detto l'assessora - e gli uffici stanno discutendo con loro di queste criticità, per trovare soluzioni già analizzate.
Il Comune, in ogni caso - prosegue Alessandra Penzo - ha acquisito dall'ULSS le aree di cui si parla, perché si era preventivamente parlato della viabilità futura. L'ULSS sostiene che la nuova strada creerebbe rumori troppo accentuati per i progetti ospedalieri che sta allestendo. Ma comunque il piano dei Ghezzi non intralcia il loro nemmeno dal punto di vista dei posti auto attualmente in uso ai dipendenti, che non andranno persi». Secondo il Gazzettino, invece, il conflitto tra le due esigenze imporrebbe modifiche al progetto del Consorzio Terre dei Ghezzi.
Sono comunque 80 le osservazioni arrivate al Comune, da vagliare una a una assieme al dirigente del settore, Gianni Favaretto: «Ho ricevuto in ufficio residenti e titolari di attività economiche - conclude l'assessora Penzo - mostrando massima disponibilità nel ricevere queste osservazioni, alcune anche su carta semplice e senza perizie tecniche. Se non avessimo adottato il piano in giunta non potremmo discuterne con loro, tuttavia siamo consapevoli dei problemi emersi e lavoriamo per risolverli prima di tornare in consiglio comunale».
Chiaro il riferimento soprattutto alla parte nord, che vedrebbe il traffico confluire in via Altea e via Aralia, i cui abitanti sono da tempo sul piede di guerra. Beniamino Boscolo, a chiusura di consiglio, ha detto che «la presentazione in auditorium dopo quattro mesi dall'approvazione in giunta non è condivisione con la città, la quale avrebbe dovuto avvenire prima dell'approvazione stessa. E anche le osservazioni sono un atto dovuto, non una concessione di maggioranza e giunta. Voglio migliorare il progetto, non fermarlo».
A margine degli interventi, l'assessora all'Urbanistica Alessandra Penzo ha corretto quanto scrive il quotidiano Il Gazzettino nel numero oggi in edicola, il quale dà conto di un'osservazione presentata dall'ULSS e relativa alla presunta incompatibilità del progetto attuale con quelli a carattere sanitario imbastiti dall'ospedale di Chioggia, nelle aree adiacenti alla Villa Verde e alla Villa Bianca. «Abbiamo già incontrato l'ULSS - ha detto l'assessora - e gli uffici stanno discutendo con loro di queste criticità, per trovare soluzioni già analizzate.
Il Comune, in ogni caso - prosegue Alessandra Penzo - ha acquisito dall'ULSS le aree di cui si parla, perché si era preventivamente parlato della viabilità futura. L'ULSS sostiene che la nuova strada creerebbe rumori troppo accentuati per i progetti ospedalieri che sta allestendo. Ma comunque il piano dei Ghezzi non intralcia il loro nemmeno dal punto di vista dei posti auto attualmente in uso ai dipendenti, che non andranno persi». Secondo il Gazzettino, invece, il conflitto tra le due esigenze imporrebbe modifiche al progetto del Consorzio Terre dei Ghezzi.
Sono comunque 80 le osservazioni arrivate al Comune, da vagliare una a una assieme al dirigente del settore, Gianni Favaretto: «Ho ricevuto in ufficio residenti e titolari di attività economiche - conclude l'assessora Penzo - mostrando massima disponibilità nel ricevere queste osservazioni, alcune anche su carta semplice e senza perizie tecniche. Se non avessimo adottato il piano in giunta non potremmo discuterne con loro, tuttavia siamo consapevoli dei problemi emersi e lavoriamo per risolverli prima di tornare in consiglio comunale».
Chiaro il riferimento soprattutto alla parte nord, che vedrebbe il traffico confluire in via Altea e via Aralia, i cui abitanti sono da tempo sul piede di guerra. Beniamino Boscolo, a chiusura di consiglio, ha detto che «la presentazione in auditorium dopo quattro mesi dall'approvazione in giunta non è condivisione con la città, la quale avrebbe dovuto avvenire prima dell'approvazione stessa. E anche le osservazioni sono un atto dovuto, non una concessione di maggioranza e giunta. Voglio migliorare il progetto, non fermarlo».
domenica 23 agosto 2020
ELEZIONI REGIONALI, CHIUSE LE CANDIDATURE: DA CHIOGGIA CORRONO ANCHE MARCO DOLFIN (LEGA), CIRIELLO E BERTAGGIA (LISTA VENETA AUTONOMIA)
Sono state ufficializzate le liste dei candidati alle prossime elezioni per il consiglio regionale del Veneto, che avranno luogo domenica 20 e lunedì 21 settembre.
Saranno nove i chioggiotti e le chioggiotte al via della competizione: alle disponibilità già note dell'uscente Erika Baldin (M5S), di Jonatan Montanariello (PD), Beniamino Boscolo (Forza Italia), Patrizia Trapella ed Elena Zennaro (Fratelli d'Italia), Francesco Zennaro (Solidarietà Ambiente Lavoro), si sono aggiunte nelle ultime ore quelle di Mario Ciriello e Roberta Bertaggia, i quali corrono sotto le insegne della lista Veneta Autonomia che sostiene la rielezione del presidente della giunta regionale Luca Zaia.
Completano il quadro dell'area sud della provincia le candidature delle cavarzerane Elisa Fabian (Il Veneto che vogliamo) e Ilaria Turatti (Lega): quest'ultima ha definito il ticket con Marco Dolfin, primo dei non eletti nel collegio veneziano alle precedenti elezioni del 2015, che stavolta ci riprova col vento in poppa per Zaia e la Lega.
Il consigliere comunale clodiense mette tutta la propria ben nota determinazione al servizio della rappresentanza territoriale, con l'intento dichiarato di portare la voce di Chioggia e dell'area meridionale della provincia fino ai livelli dove si decidono le partite aperte.
«Ci arrabbiamo quando non siamo rappresentati - commenta Dolfin alle telecamere di Chioggia Azzurra - e occorre invece essere presenti quando si parla del territorio, senza liste della spesa né battere i pugni». Il doppio voto di genere consente di esprimere due preferenze nominative, purché appunto vadano a un uomo e a una donna: la "competizione" interna alle liste si gioca mai come ora sul voto personale, da esprimere scrivendo il cognome del candidato consigliere. A giorni la presentazione ufficiale delle due candidature, poi una campagna elettorale che durerà al massimo 25 giorni.
Saranno nove i chioggiotti e le chioggiotte al via della competizione: alle disponibilità già note dell'uscente Erika Baldin (M5S), di Jonatan Montanariello (PD), Beniamino Boscolo (Forza Italia), Patrizia Trapella ed Elena Zennaro (Fratelli d'Italia), Francesco Zennaro (Solidarietà Ambiente Lavoro), si sono aggiunte nelle ultime ore quelle di Mario Ciriello e Roberta Bertaggia, i quali corrono sotto le insegne della lista Veneta Autonomia che sostiene la rielezione del presidente della giunta regionale Luca Zaia.
Completano il quadro dell'area sud della provincia le candidature delle cavarzerane Elisa Fabian (Il Veneto che vogliamo) e Ilaria Turatti (Lega): quest'ultima ha definito il ticket con Marco Dolfin, primo dei non eletti nel collegio veneziano alle precedenti elezioni del 2015, che stavolta ci riprova col vento in poppa per Zaia e la Lega.
Il consigliere comunale clodiense mette tutta la propria ben nota determinazione al servizio della rappresentanza territoriale, con l'intento dichiarato di portare la voce di Chioggia e dell'area meridionale della provincia fino ai livelli dove si decidono le partite aperte.
«Ci arrabbiamo quando non siamo rappresentati - commenta Dolfin alle telecamere di Chioggia Azzurra - e occorre invece essere presenti quando si parla del territorio, senza liste della spesa né battere i pugni». Il doppio voto di genere consente di esprimere due preferenze nominative, purché appunto vadano a un uomo e a una donna: la "competizione" interna alle liste si gioca mai come ora sul voto personale, da esprimere scrivendo il cognome del candidato consigliere. A giorni la presentazione ufficiale delle due candidature, poi una campagna elettorale che durerà al massimo 25 giorni.
LUNEDÌ CONSIGLIO COMUNALE: TRA I 14 ARGOMENTI LE MODIFICHE AL BILANCIO PER SISTEMARE LE SCUOLE VERSO L'AVVIO DI SETTEMBRE
È stata convocata in via straordinaria per domani mattina, lunedì 24 agosto dalle ore 9.30, la seduta del consiglio comunale di Chioggia. Sono 14 gli argomenti all'ordine del giorno, con le ratifiche delle delibere di giunta che hanno modificato d'urgenza il bilancio per gli interventi necessari all'inizio dell'anno scolastico (tra cui la messa in sicurezza della Pascoli) e quelli già operativi nelle spiagge libere.
Inoltre sarà sottoposta all'approvazione dei consiglieri la convenzione per realizzare due rotatorie a Borgo San Giovanni e in viale Mediterraneo, quindi le mozioni presentate dalle minoranze: i temi affrontano l'istituzione di una linea di autobus diretta all'ospedale all'Angelo di Mestre, il parcheggio scambiatore all'isola dell'Unione e il piano dei Ghezzi. L'ingresso in sala consiliare sarà proibito al pubblico, che potrà seguire la sessione in diretta streaming dal sito dell'ente.
Inoltre sarà sottoposta all'approvazione dei consiglieri la convenzione per realizzare due rotatorie a Borgo San Giovanni e in viale Mediterraneo, quindi le mozioni presentate dalle minoranze: i temi affrontano l'istituzione di una linea di autobus diretta all'ospedale all'Angelo di Mestre, il parcheggio scambiatore all'isola dell'Unione e il piano dei Ghezzi. L'ingresso in sala consiliare sarà proibito al pubblico, che potrà seguire la sessione in diretta streaming dal sito dell'ente.
giovedì 20 agosto 2020
COMITATO CIVICO DELL'ISOLA SALONI, MATTIA BOSCOLO SI DIMETTE DA PRESIDENTE: GLI SUBENTRA PAOLO VOLTOLINA. CONFERMATO IL NO AL MERCATO ITTICO
Cambio della guardia alla presidenza del comitato civico dell'isola Saloni. Mattia Boscolo, dimissionario, lascia il posto a Paolo Voltolina: «Dopo un'attenta riflessione e condivisione ocn il comitato - dichiara il presidente uscente - ho deciso di dimettermi dalla carica e da socio per motivi personali. In quest'anno il gruppo ha manifestato coesione nel no categorico allo spostamento del mercato ittico nell'isola, oltre a chiedere con forza il ripristino strutturale del ponte del Musichiere, attivandosi con gli uffici competenti.
Grazie ai cittadini che mi hanno sostenuto, in bocca al lupo a Paolo per il prosieguo dell'attività: sono certo che sarà all'altezza della responsabilità verso chi abita un quartiere importante come i Saloni». Voltolina ringrazia Boscolo per l'impegno mostrato nel periodo e il comitato per la fiducia concessa: «Sarà mia cura continuare sulla stessa strada, a tutela di tutti i residenti».
Grazie ai cittadini che mi hanno sostenuto, in bocca al lupo a Paolo per il prosieguo dell'attività: sono certo che sarà all'altezza della responsabilità verso chi abita un quartiere importante come i Saloni». Voltolina ringrazia Boscolo per l'impegno mostrato nel periodo e il comitato per la fiducia concessa: «Sarà mia cura continuare sulla stessa strada, a tutela di tutti i residenti».
mercoledì 19 agosto 2020
ALLEVAMENTI DELLE COZZE A MARE, BENIAMINO BOSCOLO: «LA LENTEZZA DELLA BUROCRAZIA FRENA GLI ALLEVATORI DI CHIOGGIA E PELLESTRINA»
Il candidato alle elezioni regionali, Beniamino Boscolo, ha incontrato degli addetti alla coltivazione dei mitili, i quali lo hanno informato delle difficoltà e dei problemi dovuti non solo alla crisi generale scaturita dal Covid-19, che ha portato a -30% le economie di vendita, ma anche all’anomalia nella rotazione di raccolta. Infatti, la partenza ritardata dell'Emilia Romagna ha coinciso con la raccolta nelle aree del Veneto (il sistema inizia d'inverno con le aree del sud Adriatico per finire alla fine dell'estate a nord).
A questo, poi, si sono aggiunte anche le lungaggini burocratiche causate dall'ufficio veterinario di Mestre e dell'Istituto Zooprofilattico di Legnaro, di competenza per le aree di Chioggia e Pellestrina. Gli allevatori di cozze a mare sono soggetti, ogni anno, a controlli settimanali da parte dei veterinari dell’ULSS, ai fini della prevenzione e contrasto di presenza di biotossine marine biosolubili (acido okadaico) dovute alle alghe.
A fronte di una riunione con gli addetti ai lavori, è emerso che la lentezza burocratica dell’ULSS 3 Serenissima, dopo il periodo di pandemia sanitaria e di lockdown, che ha visto alterare la rotazione di raccolta degli ambiti presenti nel mare Adriatico, si è fatta sentire creando molti problemi alle imprese, in particolare di Chioggia e di Pellestrina, le quali contano numerose decine di operatori e un interessante indotto.
La lunga attesa dei referti e dei nullaosta da parte degli uffici veterinari spesso è favorevole, ma vi è l’impossibilità concreta di commercializzare il prodotto finchè non viene elargita la documentazione dagli uffici. Questo comporta che, nelle more dell’attesa, l'azienda rischia di non raccogliere e non commercializzare, per non essere richiamata al ritiro del prodotto previe ingenti spese: spesso e volentieri le imprese hanno la necessità di raccolta del prodotto per non vederlo collassare e affinché non diventi incommerciabile ma, finché non arrivano i referti veterinari, ci rimettono.
«Vi sono forse due pesi e due misure - si chiede Beniamino Boscolo - degli stessi uffici veterinari dell’ULSS Serenissima, che per l’ambito 2 (ufficio di Chioggia che ha competenza per le aree a sud della città, fino ad Albarella) riescono a dare risposte più celeri, mentre per l’ambito 3 (Ufficio di Mestre con competenza per le aree di Chioggia e Pellestrina) l’iter è molto più lento?.
Se l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Venezia, istituto unico a cui si appoggia l’ufficio di Mestre del servizio veterinario per le cozze raccolte nell’ambito 3, non riesce a dare risposte celeri come gli altri istituti (ad esempio quello di Cesenatico o altri), forse è il caso di cambiare istituto o cambiare sistema di lavoro».
La seconda domanda riguarda i numeri di campionature che in Veneto sono di gran lunga superiori alle altre regioni dell’Adriatico, quando le regole dovrebbero essere coerenti per tutto il territorio nazionale. «La Regione Veneto - conclude l'esponente di Forza Italia - deve intervenire anche per aiutare il comparto degli allevamenti di cozze a mare, visto il calo di fatturato che equivale a circa il 30% in meno rispetto all’anno precedente, prevedendo contributi a contrasto del periodo di crisi. Inoltre occorre uniformare la frequenza dei controlli e delle campionature, in linea con le altre regioni dell’Adriatico, e sburocratizzare per ridurre i tempi di risposta, permettendo alle aziende di poter lavorare».
A questo, poi, si sono aggiunte anche le lungaggini burocratiche causate dall'ufficio veterinario di Mestre e dell'Istituto Zooprofilattico di Legnaro, di competenza per le aree di Chioggia e Pellestrina. Gli allevatori di cozze a mare sono soggetti, ogni anno, a controlli settimanali da parte dei veterinari dell’ULSS, ai fini della prevenzione e contrasto di presenza di biotossine marine biosolubili (acido okadaico) dovute alle alghe.
A fronte di una riunione con gli addetti ai lavori, è emerso che la lentezza burocratica dell’ULSS 3 Serenissima, dopo il periodo di pandemia sanitaria e di lockdown, che ha visto alterare la rotazione di raccolta degli ambiti presenti nel mare Adriatico, si è fatta sentire creando molti problemi alle imprese, in particolare di Chioggia e di Pellestrina, le quali contano numerose decine di operatori e un interessante indotto.
La lunga attesa dei referti e dei nullaosta da parte degli uffici veterinari spesso è favorevole, ma vi è l’impossibilità concreta di commercializzare il prodotto finchè non viene elargita la documentazione dagli uffici. Questo comporta che, nelle more dell’attesa, l'azienda rischia di non raccogliere e non commercializzare, per non essere richiamata al ritiro del prodotto previe ingenti spese: spesso e volentieri le imprese hanno la necessità di raccolta del prodotto per non vederlo collassare e affinché non diventi incommerciabile ma, finché non arrivano i referti veterinari, ci rimettono.
«Vi sono forse due pesi e due misure - si chiede Beniamino Boscolo - degli stessi uffici veterinari dell’ULSS Serenissima, che per l’ambito 2 (ufficio di Chioggia che ha competenza per le aree a sud della città, fino ad Albarella) riescono a dare risposte più celeri, mentre per l’ambito 3 (Ufficio di Mestre con competenza per le aree di Chioggia e Pellestrina) l’iter è molto più lento?.
Se l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Venezia, istituto unico a cui si appoggia l’ufficio di Mestre del servizio veterinario per le cozze raccolte nell’ambito 3, non riesce a dare risposte celeri come gli altri istituti (ad esempio quello di Cesenatico o altri), forse è il caso di cambiare istituto o cambiare sistema di lavoro».
La seconda domanda riguarda i numeri di campionature che in Veneto sono di gran lunga superiori alle altre regioni dell’Adriatico, quando le regole dovrebbero essere coerenti per tutto il territorio nazionale. «La Regione Veneto - conclude l'esponente di Forza Italia - deve intervenire anche per aiutare il comparto degli allevamenti di cozze a mare, visto il calo di fatturato che equivale a circa il 30% in meno rispetto all’anno precedente, prevedendo contributi a contrasto del periodo di crisi. Inoltre occorre uniformare la frequenza dei controlli e delle campionature, in linea con le altre regioni dell’Adriatico, e sburocratizzare per ridurre i tempi di risposta, permettendo alle aziende di poter lavorare».
lunedì 17 agosto 2020
IL VESCOVO SU FACEBOOK CONTRO LE DISCOTECHE, MA DOPO LE ASPRE CRITICHE RITIRA IL SUO POST
Un post di poche parole, pubblicato stamane prima delle 8 nel proprio profilo facebook, ha scatenato il putiferio attorno al vescovo di Chioggia, monsignor Adriano Tessarollo. Tanto che il religioso, dopo il montare delle risposte polemiche, ha deciso di cancellare quanto aveva scritto: l'argomento è quello, spinoso, della chiusura delle discoteche da parte del governo e delle prevedibili difficoltà economiche per il settore.
Il presule, noto per dire spesso quello che pensa e per la dimestichezza con i network, si è opposto all'eventuale sostegno pubblico ai locali da ballo con i soldi ottenuti dall'Europa, in quanto -testualmente- «questo lavoro produce morti mattutine di ragazzi ubriachi o assonnati, stupri o quant'altro».
Fin da subito i commenti e like sono stati decisamente divisivi, con chi ha plaudito alle parole del vescovo e chi si è opposto, suggerendo di non fare di tutta l'erba un fascio e di considerare i tanti operatori che lavorano nel rispetto delle regole: in tanti hanno dato adito a un parallelo con la Chiesa, dove accanto a sacerdoti caritatevoli ve ne sono altri non così irreprensibili.
Tra coloro che hanno manifestato contrarietà all'opinione di monsignor Tessarollo, oltre a organizzatori di eventi e giovani disc jockey, anche l'ex sindaco Fortunato Guarnieri. Questo fino alle 15.30 circa, quando l'autore della filippica ha ritenuto di dover cancellare il post, travolto dalle critiche: non un esempio di buona "comunicazione di crisi", direbbero gli esperti del settore.
Il presule, noto per dire spesso quello che pensa e per la dimestichezza con i network, si è opposto all'eventuale sostegno pubblico ai locali da ballo con i soldi ottenuti dall'Europa, in quanto -testualmente- «questo lavoro produce morti mattutine di ragazzi ubriachi o assonnati, stupri o quant'altro».
Fin da subito i commenti e like sono stati decisamente divisivi, con chi ha plaudito alle parole del vescovo e chi si è opposto, suggerendo di non fare di tutta l'erba un fascio e di considerare i tanti operatori che lavorano nel rispetto delle regole: in tanti hanno dato adito a un parallelo con la Chiesa, dove accanto a sacerdoti caritatevoli ve ne sono altri non così irreprensibili.
Tra coloro che hanno manifestato contrarietà all'opinione di monsignor Tessarollo, oltre a organizzatori di eventi e giovani disc jockey, anche l'ex sindaco Fortunato Guarnieri. Questo fino alle 15.30 circa, quando l'autore della filippica ha ritenuto di dover cancellare il post, travolto dalle critiche: non un esempio di buona "comunicazione di crisi", direbbero gli esperti del settore.
domenica 16 agosto 2020
ENDRI BULLO (M5S): «SANZIONARE CHI COMPRA DAI VENDITORI NON AUTORIZZATI LUNGO LA SPIAGGIA, OCCORRONO AGENTI IN BORGHESE AI BANCHETTI»
Il presidente del consiglio comunale di Chioggia, Endri Bullo, torna a chiedere l'applicazione delle sanzioni a coloro che, nella riva del mare di Sottomarina, acquistano prodotti dai venditori non autorizzati. «Ieri la retata della Guardia di Finanza - esordisce Bullo - ha sequestrato 6500 articoli a nove di essi, ma oggi la situazione è tornata peggiore che prima. I banchetti sono più numerosi e si mettono addirittura in doppia fila, costringendo gli acquirenti ad essere ancora più ravvicinati ai bagnanti che passeggiano su quel tratto di bagnasciuga».
Bullo riconosce che tramite gli appelli e le lettere alle forze dell'ordine il Comune non ha ottenuto molto: «Come prosciugare il mare con un secchiello - prosegue il presidente - dato che quest'anno ci sono stati anche meno controlli rispetto al passato. Rimango sempre della stessa idea da quattro anni, ahimé senza ascolto: bisogna sensibilizzare gli acquirenti anche tramite le sanzioni, per far loro perdere questa brutta abitudine e cessare la frequentazione della spiaggia da parte di chi non è autorizzato al commercio».
Secondo l'esponente del Movimento 5 Stelle, «niente impedisce di prevedere la presenza di alcuni agenti in borghese per fermare gli acquirenti, che sarebbero in grado di riconoscere gli operatori in grado di dissuaderli per tempo, o alla peggio verrebbero multati una volta pizzicati con la merce acquistata. Non smetterò mai di ripetere che gli acquirenti vanno educati, perché Sottomarina merita di più rispetto a questa vergogna scandalosa«, conclude Endri Bullo.
Bullo riconosce che tramite gli appelli e le lettere alle forze dell'ordine il Comune non ha ottenuto molto: «Come prosciugare il mare con un secchiello - prosegue il presidente - dato che quest'anno ci sono stati anche meno controlli rispetto al passato. Rimango sempre della stessa idea da quattro anni, ahimé senza ascolto: bisogna sensibilizzare gli acquirenti anche tramite le sanzioni, per far loro perdere questa brutta abitudine e cessare la frequentazione della spiaggia da parte di chi non è autorizzato al commercio».
Secondo l'esponente del Movimento 5 Stelle, «niente impedisce di prevedere la presenza di alcuni agenti in borghese per fermare gli acquirenti, che sarebbero in grado di riconoscere gli operatori in grado di dissuaderli per tempo, o alla peggio verrebbero multati una volta pizzicati con la merce acquistata. Non smetterò mai di ripetere che gli acquirenti vanno educati, perché Sottomarina merita di più rispetto a questa vergogna scandalosa«, conclude Endri Bullo.
sabato 15 agosto 2020
ARENA DUSE, SOPRALLUOGO DI BENIAMINO BOSCOLO: C'È CHI VI PERNOTTA IN GIACIGLI DI FORTUNA, E PRESTIGIOSI MANUFATTI LOCALI RIMANGONO CHIUSI IN UN DEPOSITO
Un sopralluogo all'Arena Duse, nei giorni scorsi, ha consentito al capogruppo consiliare di Forza Italia, Beniamino Boscolo, di verificare alcune segnalazioni ricevute. L'esponente dell'opposizione si è sincerato del fatto che gruppi di ragazzini entrano nell'area della struttura da una breccia al muro del primo piano, con la conferma che c'è chi vi pernotta in sistemazioni di fortuna. Da una scaletta è possibile raggiungere anche il tetto, e vi sono stati trovati detriti di ceramica frantumata, che rendono ancora più pericoloso l'accesso alla zona. Boscolo, che è anche candidato alle prossime elezioni regionali del 20 settembre, chiede che l'amministrazione comunale intervenga con urgenza.
Inoltre, in una stanza dello stabile sono depositati alcuni importanti manufatti della tradizione artigiana clodiense, quali i vecchi vieri per la stabulazione delle moléche e alcune corde intrecciate dai mastri canevini prima della scomparsa della loro attività. Non solo: in loco ha trovato posto anche un bel bassorilievo raffigurante scene di vita marinara e una statua dalle sembianze di un pescatore, la cui fattura è stata attribuita al professor Luigi Tomaz, valente artista oltre ad essere stato sindaco della città. Questo materiale, va da sé, anziché rimanere rinchiuso e non fruito troverebbe ben più nobile collocazione al Museo di zoologia adriatica Giuseppe Olivi o al Museo civico della Laguna sud.
«Ritengo assai gravi e vergognose queste due situazioni - afferma Boscolo - e se a stretto giro l'amministrazione non provvederà in proposito, anziché un'interrogazione mi vedrò costretto direttamente a produrre un esposto alla Procura della Repubblica di Venezia». Il consigliere di minoranza rivolge un pensiero anche al giardinetto alberato, con roseti e lampioni, che si estende nella superficie delimitata dalle entrate laterali dell'Arena, dal Kursaal sul lungomare e di via del Boschetto.
«Oggi non esiste più - conclude Beniamino Boscolo - al suo posto c'è lo scavo per una vasca di laminazione che ancora non esiste, e che dovrebbe essere collegata al megatubo del lungomare. Quando piove, questo scavo si riempie d'acqua stagnante e diventa covo per zanzare, insetti e altri animali indesiderati. Mi meraviglio che l'amministrazione 5 Stelle abbia il coraggio di parlare di sensibilità "green", di parchi e di ambiente!».
Inoltre, in una stanza dello stabile sono depositati alcuni importanti manufatti della tradizione artigiana clodiense, quali i vecchi vieri per la stabulazione delle moléche e alcune corde intrecciate dai mastri canevini prima della scomparsa della loro attività. Non solo: in loco ha trovato posto anche un bel bassorilievo raffigurante scene di vita marinara e una statua dalle sembianze di un pescatore, la cui fattura è stata attribuita al professor Luigi Tomaz, valente artista oltre ad essere stato sindaco della città. Questo materiale, va da sé, anziché rimanere rinchiuso e non fruito troverebbe ben più nobile collocazione al Museo di zoologia adriatica Giuseppe Olivi o al Museo civico della Laguna sud.
«Ritengo assai gravi e vergognose queste due situazioni - afferma Boscolo - e se a stretto giro l'amministrazione non provvederà in proposito, anziché un'interrogazione mi vedrò costretto direttamente a produrre un esposto alla Procura della Repubblica di Venezia». Il consigliere di minoranza rivolge un pensiero anche al giardinetto alberato, con roseti e lampioni, che si estende nella superficie delimitata dalle entrate laterali dell'Arena, dal Kursaal sul lungomare e di via del Boschetto.
«Oggi non esiste più - conclude Beniamino Boscolo - al suo posto c'è lo scavo per una vasca di laminazione che ancora non esiste, e che dovrebbe essere collegata al megatubo del lungomare. Quando piove, questo scavo si riempie d'acqua stagnante e diventa covo per zanzare, insetti e altri animali indesiderati. Mi meraviglio che l'amministrazione 5 Stelle abbia il coraggio di parlare di sensibilità "green", di parchi e di ambiente!».
giovedì 13 agosto 2020
IL MINISTRO D'INCÀ STAMANE A CHIOGGIA: PER RISARCIRE SOCOGAS DEL DEPOSITO DI GPL, LO STATO HA PRONTI 29 MILIONI IN TRE ANNI
Passerella chioggiotta, questa mattina, per il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Federico d'Incà, a pochi giorni dall'approvazione del decreto "agosto" che, nel suo articolo 89, blocca l'entrata in funzione del deposito di gpl in Val da Rio. D'Incà, venuto a sostenere la campagna elettorale di Erika Baldin e del Movimento 5 Stelle per le elezioni regionali, era accompagnato dalla deputata Arianna Spessotto, tra le artefici del provvedimento in questione, e che sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale questa sera o al più tardi domattina.
Il ministro ha attraversato il corso del Popolo durante il mercato settimanale, da campo Marconi fino al Granaio, entrando poi trionfalmente all'auditorium San Nicolò dove l'amministrazione stellata aveva convocato un momento d'incontro per fare il punto della situazione anche riguardo l'Autorità per la Laguna di Venezia, che dovrà gestire il MOSE una volta in funzione. Nella sala (non troppo gremita di pubblico, tra cui i referenti del comitato No Gpl), d'Incà ha ringraziato la ministra alle infrastrutture Paola de Micheli e tutta la maggioranza di governo per il risultato raggiunto.
la playlist video degli interventi:
«Come per la vicenda delle case costruite sopra la riva del Lusenzo a Sottomarina - ha dichiarato l'esponente del governo - lo stop al deposito di gpl era un impegno elettorale del M5S, e la politica deve vivere di promesse mantenute». D'Incà ha poi comunicato che la Ragioneria Generale dello Stato ha reperito anche le risorse per fronteggiare la richiesta di risarcimento dei danni che sicuramente proverrà dall'impresa costruttrice, ovvero Costa Bioenergie: si tratta di un milione nel 2020, di 15 milioni nel 2021 e di 13 milioni nel 2022, per un totale di 29 milioni.
Il ministro ha attraversato il corso del Popolo durante il mercato settimanale, da campo Marconi fino al Granaio, entrando poi trionfalmente all'auditorium San Nicolò dove l'amministrazione stellata aveva convocato un momento d'incontro per fare il punto della situazione anche riguardo l'Autorità per la Laguna di Venezia, che dovrà gestire il MOSE una volta in funzione. Nella sala (non troppo gremita di pubblico, tra cui i referenti del comitato No Gpl), d'Incà ha ringraziato la ministra alle infrastrutture Paola de Micheli e tutta la maggioranza di governo per il risultato raggiunto.
la playlist video degli interventi:
«Come per la vicenda delle case costruite sopra la riva del Lusenzo a Sottomarina - ha dichiarato l'esponente del governo - lo stop al deposito di gpl era un impegno elettorale del M5S, e la politica deve vivere di promesse mantenute». D'Incà ha poi comunicato che la Ragioneria Generale dello Stato ha reperito anche le risorse per fronteggiare la richiesta di risarcimento dei danni che sicuramente proverrà dall'impresa costruttrice, ovvero Costa Bioenergie: si tratta di un milione nel 2020, di 15 milioni nel 2021 e di 13 milioni nel 2022, per un totale di 29 milioni.
POLIZIA LOCALE: VENEZIA ASSUME 85 AGENTI, CHIOGGIA RIMANE AL PALO. DOLFIN (LEGA): «NON MERAVIGLIAMOCI DELLE BABY GANG E DEI MEZZI PESANTI IN CENTRO»
Il Comune di Venezia ha lanciato un nuovo bando per l'assunzione di 85 agenti di polizia locale. La cosa non è passata inosservata al capogruppo leghista al consiglio comunale di Chioggia, Marco Dolfin, che paragona la situazione del capoluogo a quella della città di laguna sud: «Qui non si riesce nemmeno ad assumere agenti attraverso la mobilità a comando - osserva Dolfin - nonostante il corpo sia visibilmente sotto organico.
Non possono bastare 38 agenti, considerando i pensionamenti non rimpiazzati, gli infortuni e coloro che si trasferiscono altrove. I sei nuovi agenti stagionali dell'ultimo minuto, assunti quasi a fine stagione, non possono certo bastare per rispondere alle esigenze della collettività. Cosa dobbiamo aspettare per emanare un bando destinato alle assunzioni definitive del personale, come ha fatto Venezia? Poi non occorre meravigliarsi perché in città avvengano certi fatti, dalle baby gang ai mezzi pesanti che entrano in centro storico, fino ai parcheggi in sosta vietata».
Non solo la polizia locale, nota l'esponente della Lega, ma anche altri uffici comunali sono in carenza di risorse umane: «Senza nuovi bandi di mobilità si rischia il blocco dei servizi. Meno proclami e risciò, altro che aree libere dal fumo in battigia: serve olio alla macchina comunale», conclude Marco Dolfin.
Non possono bastare 38 agenti, considerando i pensionamenti non rimpiazzati, gli infortuni e coloro che si trasferiscono altrove. I sei nuovi agenti stagionali dell'ultimo minuto, assunti quasi a fine stagione, non possono certo bastare per rispondere alle esigenze della collettività. Cosa dobbiamo aspettare per emanare un bando destinato alle assunzioni definitive del personale, come ha fatto Venezia? Poi non occorre meravigliarsi perché in città avvengano certi fatti, dalle baby gang ai mezzi pesanti che entrano in centro storico, fino ai parcheggi in sosta vietata».
Non solo la polizia locale, nota l'esponente della Lega, ma anche altri uffici comunali sono in carenza di risorse umane: «Senza nuovi bandi di mobilità si rischia il blocco dei servizi. Meno proclami e risciò, altro che aree libere dal fumo in battigia: serve olio alla macchina comunale», conclude Marco Dolfin.
mercoledì 12 agosto 2020
A CANAL DI VALLE ERBA INCOLTA E STRADE DISSESTATE: ORDINE DEL GIORNO DEL CONSIGLIERE DEL PD JONATAN MONTANARIELLO, «L'AMMINISTRAZIONE È STRABICA»
Il capogruppo del Partito Democratico Jonatan Montanariello, candidato alle elezioni per il consiglio regionale, intende segnalare lo stato di abbandono in cui versa la frazione di Canal di Valle. «Erba incolta e tagliata di rado, strade dissestate e scarsa segnaletica - spiega il consigliere - senza contare che anche quando viene tagliata l'erba questo non basta, infatti viene praticato solo nel primo metro e mezzo circa, adiacente la carreggiata. Ciò purtroppo però non esclude il proliferare di animali ed insetti nella parte rimanente, una situazione che per i residenti diventa pesante soprattutto con il caldo».
La situazione stradale non è da meno nella zona del vicolo dei Fiori, dove le condizioni del manto stradale sono al limite della sicurezza. «Canal di Valle - osserva Montanariello - è una strada di primaria importanza non solo per i residenti, ma anche per i ciclisti che vi gravitano attorno nei loro percorsi abituali.
Ancora una volta questa amministrazione è politicamente strabica, perché da una parte vuole cambiare i regolamenti dell'ente per dare voce alle frazioni, e dall'altra non garantisce nemmeno il minimo della civiltà sotto alcuni aspetti, come quello viabilistico». Il PD presenterà un ordine del giorno affinché l'annosa questione veda i riflettori «accendersi sopra tale indecenza. Vanno rese agibili proprio le strade come questa, di sfogo alternativo alla Romea, e di primaria importanza per i cittadini».
La situazione stradale non è da meno nella zona del vicolo dei Fiori, dove le condizioni del manto stradale sono al limite della sicurezza. «Canal di Valle - osserva Montanariello - è una strada di primaria importanza non solo per i residenti, ma anche per i ciclisti che vi gravitano attorno nei loro percorsi abituali.
Ancora una volta questa amministrazione è politicamente strabica, perché da una parte vuole cambiare i regolamenti dell'ente per dare voce alle frazioni, e dall'altra non garantisce nemmeno il minimo della civiltà sotto alcuni aspetti, come quello viabilistico». Il PD presenterà un ordine del giorno affinché l'annosa questione veda i riflettori «accendersi sopra tale indecenza. Vanno rese agibili proprio le strade come questa, di sfogo alternativo alla Romea, e di primaria importanza per i cittadini».
martedì 11 agosto 2020
SUPERMERCATO ALDI, BELLEMO (ASCOT) RISPONDE AL SINDACO: «CAMBIARE IL PIANO DEL LUNGOMARE? PUÒ GIÀ FARLO, LA DELIBERA LANGUE NEI CASSETTI»
Il presidente dei concessionari balneari riuniti in ASCOT, Giorgio Bellemo, risponde alle dichiarazioni rilasciate stamane dal sindaco Alessandro Ferro ad alcuni organi di stampa, in cui l'operatore turistico veniva invitato a cambiare tono (con riferimento all'apertura del supermercato Aldi) e a non accusare l'ufficio Edilizia del Comune, peraltro in organico esiguo. Negli articoli, Ferro annunciava anche modifiche ai piani per l'arenile e per il lungomare.
«Non voglio essere castrato come il sopranista settecentesco Farinelli - esordisce in modo colorito Bellemo, davanti alle telecamere di Chioggia Azzurra - quindi non cambierò tono, perché ci sono già tanti rappresentanti di associazioni di categoria che fuori dalla porta minacciano fuoco e fiamme, salvo non fare niente quando sono al cospetto dell'autorità».
Il vertice di ASCOT trova che «il sindaco dovrebbe fare ordine mentale rispetto alla confusione di cui è preda, se pur essendo architetto definisce "ricettivo" un supermercato. Quanto ai piani, nei cassetti langue dal maggio 2018 la delibera 98 che lo autorizza a modificare il piano del lungomare, cosa aspetta? Se vogliono, lo possono fare». Bellemo infine dice di «invidiare la velocità di certe pratiche, a fronte di altri operatori che avevano presentato progetti non passati perché non sono piaciuti a qualche consigliere comunale».
«Non voglio essere castrato come il sopranista settecentesco Farinelli - esordisce in modo colorito Bellemo, davanti alle telecamere di Chioggia Azzurra - quindi non cambierò tono, perché ci sono già tanti rappresentanti di associazioni di categoria che fuori dalla porta minacciano fuoco e fiamme, salvo non fare niente quando sono al cospetto dell'autorità».
Il vertice di ASCOT trova che «il sindaco dovrebbe fare ordine mentale rispetto alla confusione di cui è preda, se pur essendo architetto definisce "ricettivo" un supermercato. Quanto ai piani, nei cassetti langue dal maggio 2018 la delibera 98 che lo autorizza a modificare il piano del lungomare, cosa aspetta? Se vogliono, lo possono fare». Bellemo infine dice di «invidiare la velocità di certe pratiche, a fronte di altri operatori che avevano presentato progetti non passati perché non sono piaciuti a qualche consigliere comunale».
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