È stato firmato stamane nella sala dei Lampadari in municipio il protocollo d'intesa tra il Comune e i rappresentanti delle categorie economiche legate al turismo per concordare in futuro come verranno impiegati i proventi dell'imposta di soggiorno, i cui parametri sono stati di recente rivisti al rialzo. All'iniziativa, che godrà di un peculiare capitolo di bilancio, inizialmente pareva dovessero aderire solo l'associazione degli albergatori e ISA Residence di Isolaverde, ma a seguito di una polemica anche politica il tavolo è stato allargato al consorzio Con Chioggia Sì, ai Lidi di Chioggia, all'ASCOT, alla Confesercenti, a Chioggia Yacht Club - Marine Associate, a CISA Camping, ad Apindustria, agli affittacamere di Mare Blu. Il documento fa in modo che ogni scelta a venire riguardo l'utilizzo degli introiti della tassa sarà decisa in maniera concertata dal Comune e dalle associazioni di categoria, che valuteranno se investire nelle infrastrutture, nella promozione turistica o negli eventi.
venerdì 27 aprile 2018
giovedì 26 aprile 2018
RIPASCIMENTI, ERIKA BALDIN DOMANI INCONTRERÀ GLI OPERATORI BALNEARI: "I PROGETTI CI SONO, LA REGIONE RISPONDA"
«Chioggia non rientra nell’agenda della Regione perché non è un bacino elettorale della Lega. Ma alle mareggiate non importa la geografia politica del Veneto, e si fanno beffe delle vane promesse dell’assessore Bottacin: il momento di fare qualcosa per le spiagge di Sottomarina e Isolaverde è passato da un pezzo, e ora gli operatori sono pronti alla rivolta». A rivelarlo è la consigliera regionale del MoVimento 5 Stelle Erika Baldin, che già un mese fa aveva formalizzato un’interrogazione nei confronti del governo veneto per sapere quali fossero i programmi della giunta regionale per la risoluzione del problema. «L’anno scorso gli operatori si sono ritrovati a settembre con ruspe e operai al lavoro per il ripascimento ordinario, che invece doveva svolgersi entro l’inizio dell’estate», ricorda Baldin.
«Il risultato? Un lavoro del tutto inutile, che in capo a novembre era già stato vanificato dalla prima mareggiata. Da anni gli operatori e chi conosce un minimo il litorale veneto ripete che questi interventi non servono a niente: soldi buttati al vento, anzi al mare. Serve un intervento strutturale, le vane chiacchiere di Bottacin e del governo veneto non risolveranno nulla. I progetti esistono da tempo, come quello che prevede l’installazione di pannelli di contenimento delle maree oppure il sistema di dune che ridurrebbe drasticamente gli effetti delle mareggiate, ma se non c’è la volontà di passare dalle parole alle azioni non si risolverà mai nulla. Si vede che Chioggia – si rammarica infine la consigliera - non essendo un bacino di voti della Lega, non è più nell’agenda del governo regionale. Che, come al solito, ha cittadini di serie A e di serie B a seconda dei bacini elettorali. Ma noi non molliamo di un centimetro e saremo vicini come sempre agli operatori e alla città, perché questa situazione venga risolta con interventi strutturali». Nel corso della mattinata di domani la consigliera regionale incontrerà a Sottomarina e Isolaverde gli operatori degli stabilimenti per fare il punto della situazione e raccogliere le loro istanze.
«Il risultato? Un lavoro del tutto inutile, che in capo a novembre era già stato vanificato dalla prima mareggiata. Da anni gli operatori e chi conosce un minimo il litorale veneto ripete che questi interventi non servono a niente: soldi buttati al vento, anzi al mare. Serve un intervento strutturale, le vane chiacchiere di Bottacin e del governo veneto non risolveranno nulla. I progetti esistono da tempo, come quello che prevede l’installazione di pannelli di contenimento delle maree oppure il sistema di dune che ridurrebbe drasticamente gli effetti delle mareggiate, ma se non c’è la volontà di passare dalle parole alle azioni non si risolverà mai nulla. Si vede che Chioggia – si rammarica infine la consigliera - non essendo un bacino di voti della Lega, non è più nell’agenda del governo regionale. Che, come al solito, ha cittadini di serie A e di serie B a seconda dei bacini elettorali. Ma noi non molliamo di un centimetro e saremo vicini come sempre agli operatori e alla città, perché questa situazione venga risolta con interventi strutturali». Nel corso della mattinata di domani la consigliera regionale incontrerà a Sottomarina e Isolaverde gli operatori degli stabilimenti per fare il punto della situazione e raccogliere le loro istanze.
BANDIERA VERDE DEI PEDIATRI ALLA SPIAGGIA DI SOTTOMARINA: CASSON, "È IL TERZO ANNO, LA PRIMA L'ABBIAMO PORTATA NOI"
Giuseppe Casson, già sindaco di Chioggia e ora all'opposizione, torna sul conseguimento della Bandiera Verde da parte della spiaggia di Sottomarina, assegnata dai medici pediatri italiani. Ieri l'assessora Patrizia Trapella aveva parlato di «secondo anno» del riconoscimento, ma - riporta Casson - la Bandiera Verde era già stata concessa nel 2016, ultimo anno della sua amministrazione: «Quel che conta è che, quanto alle diverse Bandiere (blu e verdi), il vero risultato è ottenerle per la prima volta, cosa che ha fatto la mia giunta dopo un grandissimo lavoro di elaborazione e di contatti con Roma per spiegare a fondo le ragioni per il nostro inserimento tra le Bandiere Blu. E soprattutto, per far comprendere quanto fossero immotivate le ragioni che avevano condotto fino ad allora all'esclusione. Oggi l'amministrazione beneficia del nostro lavoro: ne sono contento, ma credo si debbano riconoscere gli sforzi fatti allora», conclude l'ex sindaco.
FORTE SAN FELICE: DOMANI LA FIRMA DEL PROTOCOLLO D'INTESA FRA IL COMUNE E L'ISTITUTO ITALIANO DEI CASTELLI
Domani alle ore 11 nella sala dei Lampadari del municipio di Chioggia verrà sottoscritto il protocollo d’intesa per la conoscenza e la valorizzazione del patrimonio storico-architettonico e culturale della Città di Chioggia, con particolare attenzione al sistema difensivo di epoca veneziana e al Forte San Felice. I contraenti saranno il sindaco Alessandro Ferro e il presidente regionale dell’Istituto Italiano dei Castelli, Fiorenzo Meneghelli. Si tratta di un altro importante aggiornamento dell’iter pluriennale che ha visto l'amministrazione comunale impegnata per il recupero e la riqualificazione del complesso monumentale. L’Istituto Italiano dei Castelli, riconosciuto dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, è la massima organizzazione italiana che si occupa dello studio storico, archeologico e artistico dei castelli e delle altre opere fortificate, della loro tutela e della loro valorizzazione. L’Istituto ha sempre avuto una particolare attenzione per le nuove destinazioni d’uso che possono avere questi beni, non più utili alla difesa nazionale, e proprio in questa ottica ha dato un contributo significativo al processo che ha recentemente portato alla sottoscrizione del protocollo d’intesa per la rinascita del Forte.
L’accordo di domani mira a regolare tutte le attività culturali che affiancheranno i lavori di restauro: studi storici e archivistici, ricerche, mostre, pubblicazioni, incontri, seminari, convegni, workshop e quant’altro si riterrà utile per la conoscenza e la promozione, anche a livello nazionale e internazionale, del Forte San Felice, patrimonio storico, monumentale, naturalistico e paesaggistico della città di Chioggia e caratterizzante tutto lo skyline della laguna sud di Venezia. L’operatività del protocollo d’intesa non sarà limitata al solo Forte ma si estenderà all’intero parco delle fortificazioni del Porto di Chioggia, così come previsto dal progetto speciale n. 3 del piano regolatore generale del Comune, con l’Ottagono veneziano, oggetto di recente valorizzazione da parte del Demanio dello Stato, e il Forte Ca' Roman, situato all’interno della riserva naturale omonima, per estendersi anche alla scoperta e “ricostruzione virtuale” delle opere difensive non più esistenti come il Forte di Brondolo e il Forte San Michele. Le visite guidate al Forte San Felice, organizzate dal Comitato -altro importante attore del recupero del complesso monumentale- potranno in futuro fregiarsi dell’alto patronato dell’Istituto Italiano dei Castelli.
L’accordo di domani mira a regolare tutte le attività culturali che affiancheranno i lavori di restauro: studi storici e archivistici, ricerche, mostre, pubblicazioni, incontri, seminari, convegni, workshop e quant’altro si riterrà utile per la conoscenza e la promozione, anche a livello nazionale e internazionale, del Forte San Felice, patrimonio storico, monumentale, naturalistico e paesaggistico della città di Chioggia e caratterizzante tutto lo skyline della laguna sud di Venezia. L’operatività del protocollo d’intesa non sarà limitata al solo Forte ma si estenderà all’intero parco delle fortificazioni del Porto di Chioggia, così come previsto dal progetto speciale n. 3 del piano regolatore generale del Comune, con l’Ottagono veneziano, oggetto di recente valorizzazione da parte del Demanio dello Stato, e il Forte Ca' Roman, situato all’interno della riserva naturale omonima, per estendersi anche alla scoperta e “ricostruzione virtuale” delle opere difensive non più esistenti come il Forte di Brondolo e il Forte San Michele. Le visite guidate al Forte San Felice, organizzate dal Comitato -altro importante attore del recupero del complesso monumentale- potranno in futuro fregiarsi dell’alto patronato dell’Istituto Italiano dei Castelli.
STAMANE E OGGI IL CONSIGLIO COMUNALE: REGOLAMENTO ASILI NIDO, COMMISSIONE IMPIANTI SPORTIVI, ZONA REDUCI E DECORO URBANO
Stamattina alle ore 10 è convocata la seduta del consiglio comunale di Chioggia. Tra gli argomenti all'ordine del giorno, oltre alle variazioni del bilancio di previsione 2018-2020 e all'attuazione del federalismo demaniale, anche le modifiche al regolamento comunale per gli asili nido, la nomina dei componenti la commissione per gli impianti sportivi, la rete fognaria di Ca' Pasqua e due mozioni dell'opposizione: Marco Dolfin (Lega) chiede di affrontare la questione dell'area Reduci a Sottomarina, Beniamino Boscolo (Forza Italia) pone l'accento su decoro urbano e sicurezza collegate a episodi di devianza giovanile, con riferimento anche a quanto accaduto ultimamente in via Cristoforo Colombo.
mercoledì 25 aprile 2018
IL 25 APRILE IN PIAZZA: IL SINDACO, “OMAGGIO AI LIBERATORI E A CHI HA SOFFERTO LA GUERRA"
Si sono svolte stamane a Chioggia le celebrazioni per il 73° anniversario dalla Liberazione del Paese dal nazismo e dal fascismo, che contestualmente segnarono la fine della Seconda Guerra Mondiale. Il ritrovo alle 10.45 in piazza Vigo: il sindaco Alessandro Ferro, il presidente del consiglio comunale Endri Bullo, la consigliera regionale Erika Baldin, le autorità civili e militari, l'Associazione Partigiani e molti cittadini, accompagnati dalla Banda musicale, hanno reso omaggio floreale alla lapide che ricorda la partigiana Otilla Monti in riva Mario Merlin, dove è stato ospitato il Comitato di Liberazione Nazionale.
Dopo il corteo lungo corso del Popolo, allo Stendardo di piazza XX Settembre ha preso la parola il vicepresidente del locale comitato ANPI, Enrico Veronese, che ha ricordato le figure dei due deputati costituenti di Chioggia, Riccardo Ravagnan e Lina Merlin, celebrando i valori della Resistenza contrapposti al vecchio e nuovo fascismo. Veronese ha tenuto assieme la memoria -impersonata da Zerlino Boscolo Marchi, 91 anni, l'ultimo partigiano di Sottomarina ancora in vita- e il futuro, ospitando sul palco il "sindaco dei ragazzi", il piccolo Jacopo che ha concluso l'orazione con la frase «viva l'Italia liberata».
Quindi il sindaco Ferro, che ha elogiato non solo chi ha combattuto per riportare la libertà, ma anche chi ha sofferto la guerra tra la povera gente, nelle calli, negli orti e nei campi di tutto il Comune. Madri che non vedevano i figli tornare, famiglie sfollate dopo che la loro casa era stata colpita dalle bombe, un coprifuoco idealmente lungo più di vent'anni. Alla deposizione della tradizionale corona d'alloro al monumento ai Caduti ha fatto seguito la cerimonia in onore dei martiri Baldin e di Narciso Mantovan, trucidati dai tedeschi nel 1944 sull'argine dell'Adige a Cavanella.
Dopo il corteo lungo corso del Popolo, allo Stendardo di piazza XX Settembre ha preso la parola il vicepresidente del locale comitato ANPI, Enrico Veronese, che ha ricordato le figure dei due deputati costituenti di Chioggia, Riccardo Ravagnan e Lina Merlin, celebrando i valori della Resistenza contrapposti al vecchio e nuovo fascismo. Veronese ha tenuto assieme la memoria -impersonata da Zerlino Boscolo Marchi, 91 anni, l'ultimo partigiano di Sottomarina ancora in vita- e il futuro, ospitando sul palco il "sindaco dei ragazzi", il piccolo Jacopo che ha concluso l'orazione con la frase «viva l'Italia liberata».
Quindi il sindaco Ferro, che ha elogiato non solo chi ha combattuto per riportare la libertà, ma anche chi ha sofferto la guerra tra la povera gente, nelle calli, negli orti e nei campi di tutto il Comune. Madri che non vedevano i figli tornare, famiglie sfollate dopo che la loro casa era stata colpita dalle bombe, un coprifuoco idealmente lungo più di vent'anni. Alla deposizione della tradizionale corona d'alloro al monumento ai Caduti ha fatto seguito la cerimonia in onore dei martiri Baldin e di Narciso Mantovan, trucidati dai tedeschi nel 1944 sull'argine dell'Adige a Cavanella.
martedì 24 aprile 2018
COMMISSIONE SUL GPL MOLTO TECNICA. SABATO ANCHE I PARLAMENTARI MANIERO E VANIN ALLA MANIFESTAZIONE
Parteciperanno anche i neoeletti parlamentari del MoVimento 5 Stelle, Alvise Maniero e Orietta Vanin, alla manifestazione No Gpl in programma sabato mattina dal corso del Popolo all'impianto in Val da Rio. Lo ha comunicato il sindaco Alessandro Ferro durante la riunione congiunta di tre commissioni consiliari (la I, la II e la IV), oggi pomeriggio in auditorium: il deputato e la senatrice di Mira hanno accolto l'invito del primo cittadino, che ha inoltrato la questione anche ai ministri in pectore del M5S.
L'assemblea era stata chiesta dai consiglieri di opposizione, prima firmataria Barbara Penzo (PD) che ha preso la parola per prima, chiedendo all'amministrazione di avere un quadro chiaro delle azioni poste in essere verso la sentenza del prossimo 10 maggio al TAR del Veneto che riguarderà il ricorso presentato da Socogas contro l'ordinanza comunale di chiusura motivata col parere della Sovrintendenza al Paesaggio. Nello specifico, i consiglieri hanno inteso far luce sugli interrogativi: l'accesso nord al cantiere e a chi spetta il ripristino, aggiornamenti quanto agli incontri per la sicurezza coi Vigili del Fuoco, esiti della diffida del Comune verso la Città Metropolitana, le azioni dell'ufficio Ambiente, i costi di Protezione Civile messi a bilancio, chiarezza delle concessioni demaniali, il ruolo dell'amministrazione nel nuovo cda di A.S.Po., la sicurezza della viabilità circostante in via Maestri del Lavoro.
Alla seduta nell'insolito scenario erano presenti vari esponenti del comitato No Gpl (alcuni di essi, come Mario Gianni e Maria Rosa Boscolo, sono intervenuti dalla platea), oltre ai dirigenti dell'Urbanistica Gianni Favaretto e ai Lavori Pubblici Stefano Penzo, che erano sul palco he hanno dato le risposte tecniche attese. Accanto al sindaco e al vicesindaco, è intervenuto anche il consigliere dell'Azienda Speciale per il Porto, Gianluca Naccari -sempre del M5S- che ha da poco sostituito il sindaco all'interno del consesso, e fatto il punto anche relativamente alla governance dell'area, in bilico tra la stessa A.S.Po. e la Port Authority di Venezia. Assenti invece gli ingegneri e gli architetti della Città Metropolitana. La discussione è scivolata serena e ha dato appuntamento al corteo di sabato mattina, il primo al quale aderiscono anche i commercianti con una serrata.
LA PLAYLIST VIDEO DI ALCUNI INTERVENTI
Alla seduta nell'insolito scenario erano presenti vari esponenti del comitato No Gpl (alcuni di essi, come Mario Gianni e Maria Rosa Boscolo, sono intervenuti dalla platea), oltre ai dirigenti dell'Urbanistica Gianni Favaretto e ai Lavori Pubblici Stefano Penzo, che erano sul palco he hanno dato le risposte tecniche attese. Accanto al sindaco e al vicesindaco, è intervenuto anche il consigliere dell'Azienda Speciale per il Porto, Gianluca Naccari -sempre del M5S- che ha da poco sostituito il sindaco all'interno del consesso, e fatto il punto anche relativamente alla governance dell'area, in bilico tra la stessa A.S.Po. e la Port Authority di Venezia. Assenti invece gli ingegneri e gli architetti della Città Metropolitana. La discussione è scivolata serena e ha dato appuntamento al corteo di sabato mattina, il primo al quale aderiscono anche i commercianti con una serrata.
LA PLAYLIST VIDEO DI ALCUNI INTERVENTI
LA POLIZIA LOCALE DI CHIOGGIA IMPEGNATA IN UN CORSO DI TECNICHE OPERATIVE
Tutto il personale della Polizia Locale di Chioggia ha da poco concluso un importante corso per la specifica formazione in tecniche e tattiche operative di polizia. Il corso si è svolto in sei giornate nei locali e nell'area esterna all'Arena Duse, per complessive 36 ore di insegnamento, dividendo il personale in gruppi: si è iniziato con una prima giornata, dedicata alla parte teorica ed allo studio della psicologia del confronto, nonché ai necessari approfondimenti normativi che sono alla base dell’operato di qualsiasi agente di polizia. L’approccio didattico sviluppato ha associato la formazione teorica-giuridica all’addestramento tecnico-pratico del personale, attraverso lo sviluppo di protocolli operativi, che permettono di standardizzare e rendere univoche le risposte degli agenti nei confronti dei soggetti con cui quotidianamente ci si ritrova ad interagire: soggetti collaborativi, non collaborativi, pericolosi-armati. Il corso pertanto è stato finalizzato ad un addestramento teorico-pratico per creare interazione della pattuglia, analisi del contesto operativo, standardizzazione delle risposte che rappresentano quindi la risoluzione dei conflitti, riducendo al minimo i rischi per gli agenti e l’utenza. Il corso si è concentrato, dopo una parte teorica, sulle tecniche di ammanettamento, tecniche di perquisizione personale, tecniche di immobilizzazione, tecniche di trasporto attivo per soggetto reattivo e tecniche di trasporto passivo per soggetto remissivo, norme di sicurezza nella gestione dell’arma in dotazione. Particolarmente importanti sono state le ultime due lezioni: una riguardante la simulazione operativa di postazioni di controllo e l’altra nell’esecuzione di ASO o TSO, insieme al personale della Croce Rossa Italiana. Nell’ultima lezione gli agenti hanno interagito con il personale sanitario, che ha collaborato attivamente, per simulare la conduzione del presunto paziente in sicurezza nelle strutture sanitarie. La formazione e aggiornamento professionale del personale è assolutamente fondamentale per dare una risposta alla cittadinanza, sempre efficace ed in completa sicurezza, in tutti gli ambiti operativi che la Polizia Locale è tenuta ad affrontare.
lunedì 23 aprile 2018
MARTEDÌ IN AUDITORIUM SAN NICOLÒ TRE COMMISSIONI CONSILIARI RIUNITE PER AFFRONTARE IL CASO GPL
Riunione congiunta, martedì dalle ore 15.30 all'auditorium di calle San Nicolò, per le commissioni consiliari competenti per i lavori pubblici, l'ambiente, il porto e la sicurezza. L'assemblea è stata convocata dal presidente del consiglio comunale, Endri Bullo, allo scopo di fare il punto della situazione riguardo il deposito di gpl in Val da Rio: tra gli argomenti in discussione, senz'altro vi saranno i nuovi sviluppi provenienti dal combinato disposto di due decisioni che provengono dalla Regione Veneto.
La prima revoca il finanziamento all'Azienda Speciale per il Porto, destinato alla sistemazione della banchina di attracco per le navi gasiere una volta che il deposito sarà in funzione; la seconda nell'obbligo imposto all'impresa Socogas di costruire -fra gli oneri di urbanizzazione- una rotatoria stradale in via Maestri del Lavoro, all'imbocco del canale della Cava. Quest'ultima andrebbe in teoria a rallentare i tempi di operatività dell'impianto. La prima parola definitiva comunque spetta al Tribunale Amministrativo del Veneto, la cui sentenza arriverà il 10 maggio prossimo.
Dopo gli incontri preparatori nei vari quartieri, intanto il comitato No Gpl si prepara alla manifestazione di sabato 28: l'appuntamento è fissato alle ore 9.30 davanti al municipio, al corteo verso Val da Rio parteciperanno anche i commercianti di Ascom, per la prima volta con una serrata di qualche ora.
La prima revoca il finanziamento all'Azienda Speciale per il Porto, destinato alla sistemazione della banchina di attracco per le navi gasiere una volta che il deposito sarà in funzione; la seconda nell'obbligo imposto all'impresa Socogas di costruire -fra gli oneri di urbanizzazione- una rotatoria stradale in via Maestri del Lavoro, all'imbocco del canale della Cava. Quest'ultima andrebbe in teoria a rallentare i tempi di operatività dell'impianto. La prima parola definitiva comunque spetta al Tribunale Amministrativo del Veneto, la cui sentenza arriverà il 10 maggio prossimo.
Dopo gli incontri preparatori nei vari quartieri, intanto il comitato No Gpl si prepara alla manifestazione di sabato 28: l'appuntamento è fissato alle ore 9.30 davanti al municipio, al corteo verso Val da Rio parteciperanno anche i commercianti di Ascom, per la prima volta con una serrata di qualche ora.
A MAGGIO PARTIRÀ IL PROGETTO SPRAR: IL COMUNE DI CHIOGGIA RIPRENDE IL CONTROLLO DELL'ACCOGLIENZA AI RIFUGIATI
Il sistema SPRAR per l'accoglienza controllata dei migranti si avvicina anche a Chioggia. Dopo la determina adottata l'8 febbraio scorso per l'indizione dell'appalto, e la pubblicazione un mese più tardi del bando da parte della stazione appaltante della Città Metropolitana, il 13 aprile sono scaduti i termini per l'adesione e ora la commissione sta vagliando l'analisi delle offerte. Il che significa - ha detto l'assessora ai Servizi Sociali Patrizia Trapella al microfono di Chioggia Azzurra - che nel mese di maggio il Comune si costituirà quale partner di un soggetto terzo, individuato tramite la procedura di cui sopra, il quale fornirà gli alloggi dove saranno inserite trenta persone adulte, uomini e donne, fra coloro che hanno già ottenuto lo status di rifugiato.
La scelta del Comune è di non includere nel progetto i minori non accompagnati, data la delicatezza della loro situazione; l'impegno di spesa è pari a 61mila euro (il 5%) che andranno a pagare i costi di gara, il revisore indipendente e il proprio personale per l'attivazione del servizio. Il valore complessivo annuo del progetto ammonta a 427mila euro compresa l'Iva, e si protrarrà per tre anni a fronte di uno stanziamento di 1281mila euro, il 95% della somma a carico del Fondo Nazionale per le Politiche e i Servizi all'Asilo.
Il monitoraggio in regime assolutamente controllato è volto non solo a garantire l'inclusione di queste trenta persone, ma si tratta di un progetto volto alla loro conoscenza della lingua italiana e all'avvio a una formazione professionale, di modo che possano continuare a rimanere nel territorio solo lavorando e costruendo il proprio futuro, o di poterlo fare liberamente in altri Paesi europei una volta integrati. «Alcuni politici – sottolinea Trapella – hanno avuto un atteggiamento allarmistico e demagogico anche in questi giorni. Eppure il Sistema di Protezione per i Richiedenti Asilo e i Rifugiati è l'unico sistema che funziona, si vedano i casi adottati da Padova e da Rovigo.
Fallimentare invece si è mostrato il modello dei CAS, i centri d'accoglienza straordinaria gestiti in relazione diretta fra Prefettura e privati: non vogliamo che si abbiano più a ripetere situazioni quali il Bragosso o i due immobili di Brondolo. Senza contare che grazie all'intervento del Comune il numero degli ospiti in queste strutture è sceso da 150 a 100, lo SPRAR è l'unico modo per l'amministrazione per avere voce in capitolo» uscendo da logiche puramente emergenziali.
La scelta del Comune è di non includere nel progetto i minori non accompagnati, data la delicatezza della loro situazione; l'impegno di spesa è pari a 61mila euro (il 5%) che andranno a pagare i costi di gara, il revisore indipendente e il proprio personale per l'attivazione del servizio. Il valore complessivo annuo del progetto ammonta a 427mila euro compresa l'Iva, e si protrarrà per tre anni a fronte di uno stanziamento di 1281mila euro, il 95% della somma a carico del Fondo Nazionale per le Politiche e i Servizi all'Asilo.
Il monitoraggio in regime assolutamente controllato è volto non solo a garantire l'inclusione di queste trenta persone, ma si tratta di un progetto volto alla loro conoscenza della lingua italiana e all'avvio a una formazione professionale, di modo che possano continuare a rimanere nel territorio solo lavorando e costruendo il proprio futuro, o di poterlo fare liberamente in altri Paesi europei una volta integrati. «Alcuni politici – sottolinea Trapella – hanno avuto un atteggiamento allarmistico e demagogico anche in questi giorni. Eppure il Sistema di Protezione per i Richiedenti Asilo e i Rifugiati è l'unico sistema che funziona, si vedano i casi adottati da Padova e da Rovigo.
Fallimentare invece si è mostrato il modello dei CAS, i centri d'accoglienza straordinaria gestiti in relazione diretta fra Prefettura e privati: non vogliamo che si abbiano più a ripetere situazioni quali il Bragosso o i due immobili di Brondolo. Senza contare che grazie all'intervento del Comune il numero degli ospiti in queste strutture è sceso da 150 a 100, lo SPRAR è l'unico modo per l'amministrazione per avere voce in capitolo» uscendo da logiche puramente emergenziali.
IL PROFESSOR LUSCIANO SVANITO NEL NULLA DA TRE GIORNI: STAMANE IL SOPRALLUOGO NELLA CASA DESERTA
C'è apprensione in città per il professor Francesco Lusciano, già corrispondente della Nuova Venezia, assessore alla cultura e saggista. Il docente di origine campana -77 anni di cui quasi cinquanta trascorsi a Chioggia- risulta svanito nel nulla da circa 72 ore, ovvero almeno dallo scorso sabato quando la sorella lo ha cercato ma il telefono non ha dato risposta. Anche stamane il numero risulta libero, salvo diventare segreteria telefonica dopo pochi squilli. Attorno alle ore 11 i vigili del fuoco, gli agenti di polizia locale e un'ambulanza con i sanitari sono entrati nell'abitazione di Lusciano in via Bembo a Sottomarina (grazie a una copia delle chiavi detenuta da un vicino), riscontrando la sua assenza e notando i cavi della corrente elettrica staccati. La speranza è che non sia accaduto niente di grave, considerando anche l'abitudine del professore -da tempo divorziato- di trascorrere qualche weekend fuori città, ma mai prima d'ora fuori dalla rintracciabilità da parte dei conoscenti. Lusciano, che di recente ha edito il volume “Chioggia – lotte sociali e studentesche” focalizzato nel periodo immediatamente successivo al Sessantotto in città, non più tardi di dieci giorni fa (durante un'assemblea dell'ANPI) aveva manifestato l'intenzione di collaborare con altri storici locali all'unificazione delle fonti riguardo il secondo dopoguerra.
sabato 21 aprile 2018
CHIOGGIA E BETLEMME UNITE DA PROGETTI SOCIALI PER LA CULTURA E IL TURISMO: STAMANE LA PRESENTAZIONE IN COMUNE
Il legame tra Chioggia e Betlemme, il luogo in Palestina dove secondo i Vangeli è nato Gesù Cristo, non data da oggi. Già negli anni scorsi l'architetto Renzo Ravagnan aveva diretto i restauri di alcuni edifici sacri nella culla della cristianità, e il rapporto si consolida oggi con il progetto “SpecialItaly” che coinvolge gli studenti dell'istituto Cestari-Righi: l'iniziativa è stata presentata questa mattina da una conferenza alla sala dei lampadari del Comune, alla presenza del sindaco Alessandro Ferro, dell'assessora al turismo Angela d'Este (anche nei panni dell'interprete), dell'autorità palestinese Jiries Qumsiyeh -primo collaboratore del ministro per il turismo e le antichità- e Wafa Farid Musleh, assistente sociale all'ospedale pediatrico della Caritas in Terra Santa.
LA PLAYLIST VIDEO COMPLETA DEGLI INTERVENTI
Lo scopo di “SpecialItaly” è impiantare il settore turistico a Betlemme e Beit Sahour attraverso il coinvolgimento delle persone con disabilità, nel segno della coesione sociale e della parità di genere: tra gli esempi, l'albergo diffuso a Betlemme, con la formazione delle famiglie, il restauro di abitazioni in disuso e l'avviamento di imprese sociali. La cosa è diventata possibile grazie ai finanziamenti dell'Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo, in un tavolo fra 25 associazioni e istituzioni italiane e palestinesi tra cui il Comune di Chioggia, quello di Lavello e Comacchio che ne è capofila, oltre alle cooperative Impronta e L'Approdo. Al termine della pregnante conferenza è stato offerto un buffet di pietanze e golosità palestinesi, realizzato dai giovani studenti sotto la supervisione di Souzy Lama Hanin, della Società Antoniana per la Carità di Betlemme.
LA PLAYLIST VIDEO COMPLETA DEGLI INTERVENTI
Lo scopo di “SpecialItaly” è impiantare il settore turistico a Betlemme e Beit Sahour attraverso il coinvolgimento delle persone con disabilità, nel segno della coesione sociale e della parità di genere: tra gli esempi, l'albergo diffuso a Betlemme, con la formazione delle famiglie, il restauro di abitazioni in disuso e l'avviamento di imprese sociali. La cosa è diventata possibile grazie ai finanziamenti dell'Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo, in un tavolo fra 25 associazioni e istituzioni italiane e palestinesi tra cui il Comune di Chioggia, quello di Lavello e Comacchio che ne è capofila, oltre alle cooperative Impronta e L'Approdo. Al termine della pregnante conferenza è stato offerto un buffet di pietanze e golosità palestinesi, realizzato dai giovani studenti sotto la supervisione di Souzy Lama Hanin, della Società Antoniana per la Carità di Betlemme.
venerdì 20 aprile 2018
ELEZIONI DELLE RSU PER I DIPENDENTI PUBBLICI: TRIONFA LA UIL, MAGGIORANZA ASSOLUTA IN COMUNE E IPAB
Trionfo della UIL alle elezioni delle Rappresentanze Sindacali Unitari negli enti pubblici di Chioggia. Il risultato è uniforme sia in Comune, che all'IPAB, che nei presidi ospedalieri della ULSS 3 Serenissima, determinando così la riconferma e l'avanzamento di una già precedente egemonia. Tra i dipendenti comunali, la UIL si accaparra la maggioranza assoluta con 7 dei 12 seggi; due vanno a CGIL e CISL, uno al DICCAP ovvero il dipartimento della polizia locale. Maggioranza assoluta alla UIL anche all'istituto per anziani, con 4 seggi su 7: due vanno al sindacato autonomo CSA, uno alla CISL. Per quanto riguarda i lavoratori ospedalieri, a Chioggia la UIL consegue 219 voti con il 47%, seguono la CGIL con 138 voti (30%) e la CISL con 108 voti (23%). Grande soddisfazione tra i vincitori, che rimarcano l'alta affluenza al voto: ben l'85% degli aventi diritto ha partecipato alle consultazioni. La UIL Funzione Pubblica si rafforza sia per iscritti che nei delegati delle RSU: "Chi lavora viene premiato, un consenso che dà forza alle idee e alle soluzioni offerte per tutti i lavoratori", è il commento del sindacato chioggiotto.
MARCIAPIEDE SUL LUNGOMARE: INTERROGAZIONE DI CHIOGGIA VIVA, "QUANDO TERMINANO I LAVORI?"
I consiglieri di Chioggia Viva, Leonardo Ranieri e Marcellina Segantin, constatata la situazione del marciapiede est del lungomare a causa dei lavori per la posa di un cavo utile al sistema MoSe, hanno presentato un'interrogazione che sarà discussa nella prossima seduta, indirizzata all'assessora ai lavori pubblici Elga Messina e alla collega Angela d'Este, delegata al turismo. In essa, i due esponenti dell'opposizione chiedono una data per la fine dei lavori, dopo «i ritardi e la devastazione subìta dal marciapiede».
Inoltre viene richiesto se l'amministrazione non abbia provveduto a pretendere le opere compensative dal danneggiamento del marciapiede rattoppato, in grado di riqualificare uno dei percorsi più utilizzati da residenti e turisti: «Si poteva sicuramente abbellirlo, magari utilizzando materiali più consoni all'ambiente turistico di Sottomarina», scrivono gli interpellanti.
Inoltre viene richiesto se l'amministrazione non abbia provveduto a pretendere le opere compensative dal danneggiamento del marciapiede rattoppato, in grado di riqualificare uno dei percorsi più utilizzati da residenti e turisti: «Si poteva sicuramente abbellirlo, magari utilizzando materiali più consoni all'ambiente turistico di Sottomarina», scrivono gli interpellanti.
LAVORI SUL MARCIAPIEDE EST IN LUNGOMARE, GLI ESERCENTI PROTESTANO: "POTEVANO FARLI PRIMA"
Giornate di primavera, finalmente. Riaprono i locali sul lungomare di Sottomarina, ma non sono tutte rose e fiori: i lavori in corso nel marciapiede est creano qualche disagio, sollevando sabbia e impedendo la circolazione pedonale. Senza contare la decisione di formalizzare gli stalli per 250 biciclette sottraendo spazio a quest'ultima. Il Pepenero muove le fila della protesta: «Non è giusto che proprio verso la fine della settimana, con il sole a picco, la strada sia interrotta proprio davanti alle entrate dei locali», dicono. «Considerato che il mese precedente non è stato bel tempo, si sarebbero potuti anticipare i lavori. Anche perché non siamo stati avvisati». I gerenti hanno chiesto e ottenuto che l'inizio delle opere fosse quanto più vicino ai loro ingressi, anziché a metà strada. I lavori avrebbero dovuto terminare ieri sera, dopo due giorni di sole che hanno limitato le attività dei locali. Anche nella zona che interseca viale Tirreno, recentemente, ci sono state proteste dei concessionari per la nuova, piccola rotatoria che modifica la viabilità. Sta di fatto che febbraio e marzo sono stati mesi freddi, con pioggia e neve, per cui le opere necessarie sono state pianificate il prima possibile per evitare disagi ulteriori in seguito.
giovedì 19 aprile 2018
NASCE ANCHE A CHIOGGIA L'ASSOCIAZIONE ALZHEIMER, CON SPORTELLO IN OSPEDALE PER SOSTENERE LE FAMIGLIE
Si è ufficializzata oggi, giovedì 19 aprile, la costituzione dell’associazione di volontariato Alzheimer di Chioggia. L'iniziativa, alla presenza del direttore generale della ULSS 3 Giuseppe dal Ben, trova posto nell'atrio dell'ospedale di Chioggia, dedicato alle associazioni, con l'apertura di uno sportello informativo dedicato. L’associazione è guidata dalla responsabile Anna Maria Borgato, che ha raccontato come «l’idea di fondarla sia nata la scorsa estate, dopo la scomparsa prematura di una cara amica, affetta da morbo di Alzheimer». La realtà di Chioggia opera in stretta collaborazione con l’associazione veneziana, la cui presidente è Clara Urlando: i volontari, opportunamente formati e sostenuti dagli operatori sanitari, residenziali e territoriali dei servizi sociali di Chioggia, offrono un luogo di ascolto, informazione e orientamento ai familiari. Lo sportello informativo è aperto tutti i giovedì mattina dalle ore 10 alle 12.
La malattia di Alzheimer è la più comune causa di demenza e si caratterizza per un processo degenerativo cerebrale che provoca un declino progressivo e globale delle funzioni intellettive, associato ad un danneggiamento della personalità e della vita di relazione. Il recente Rapporto Mondiale Alzheimer rileva che esistono nel mondo 46.8 milioni di persone affette da una forma di demenza, le quali in assenza di terapie adeguate raddoppieranno nei prossimi 20 anni. I nuovi casi di demenza sono ogni anno quasi 10 milioni, vale a dire un nuovo caso ogni 3 secondi. In Veneto sono censiti oltre 65mila casi di demenza, di cui più di 50mila con malattia di Alzheimer. «Diamo il benvenuto in ospedale a questa nuova Associazione – ha detto il dg Dal Ben – che, assieme alle altre associazioni di volontariato che ospitiamo in questi spazi ospedalieri, collaborerà con noi nella umanizzazione dei percorsi assistenziali, aiutandoci sia a facilitare l’accesso ai servizi che a sostenere con un sorriso e una parola gentile i pazienti più fragili e la loro famiglia».
La malattia di Alzheimer è la più comune causa di demenza e si caratterizza per un processo degenerativo cerebrale che provoca un declino progressivo e globale delle funzioni intellettive, associato ad un danneggiamento della personalità e della vita di relazione. Il recente Rapporto Mondiale Alzheimer rileva che esistono nel mondo 46.8 milioni di persone affette da una forma di demenza, le quali in assenza di terapie adeguate raddoppieranno nei prossimi 20 anni. I nuovi casi di demenza sono ogni anno quasi 10 milioni, vale a dire un nuovo caso ogni 3 secondi. In Veneto sono censiti oltre 65mila casi di demenza, di cui più di 50mila con malattia di Alzheimer. «Diamo il benvenuto in ospedale a questa nuova Associazione – ha detto il dg Dal Ben – che, assieme alle altre associazioni di volontariato che ospitiamo in questi spazi ospedalieri, collaborerà con noi nella umanizzazione dei percorsi assistenziali, aiutandoci sia a facilitare l’accesso ai servizi che a sostenere con un sorriso e una parola gentile i pazienti più fragili e la loro famiglia».
CASE POPOLARI E ALLOGGI ATER, CONTINUANO I CONTROLLI DEL COMUNE. DOPO L'ESTATE IL NUOVO CO-HOUSING
Si è tenuta martedì 17 aprile la seduta della 3^ commissione consiliare del Comune di Chioggia, richiesta dai consiglieri di minoranza Montanariello, Dolfin e Boscolo Capon, per discutere dell’operato svolto dalla task force relativa all'edilizia popolare e per fare il punto della situazione sulle case di proprietà del Comune di Chioggia e dell’ATER di Venezia. «Ringrazio i consiglieri per la richiesta di approfondimento su questi temi importanti», ha esordito l’assessora Trapella.
«Dall’istituzione della task force sono stati controllati circa il 50% degli alloggi di proprietà del Comune. La sinergia tra ufficio tecnico, polizia locale e ufficio Casa ha consentito di controllare i reali stati di famiglia; sono state scritte relazioni quanto alle condizioni degli immobili e accertate le regolarità delle concessioni rilasciate. È stato svolto un lavoro importantissimo dall’unità di controllo. Per operare soluzioni si deve conoscere la realtà, bisogna avere un quadro oggettivo del patrimonio immobiliare comunale».
Verificati gli alloggi e constatata la presenza di alcuni irregolari, la task force ha già provveduto alla segnalazione alla Procura della Repubblica attraverso gli uffici competenti. Si sta altresì operando, per le competenze amministrative, con le procedure per il rilascio degli immobili occupati “sine titulo”. «Un’azione, quest’ultima - continua Trapella - in merito alla quale ho dovuto riflettere molto, tenuto conto anche della presenza di nuclei familiari fragili con presenza di minori ed anziani. Deve passare l’idea che le regole vanno rispettate, e non possiamo permetterci di continuare a tenere politiche clientelari che hanno prodotto solo danni per la città, vedasi in via Alga».
Si tratta di una scelta necessaria, in applicazione di quanto prevede la legge e nel rispetto dei cittadini che da anni attendono un alloggio pubblico. Inoltre, alla commissione di martedì erano presenti il commissario straordinario dell’ATER Luciano Aldino Padoan e la direttrice avvocato Roberta Carrer, i quali -oltre ad avere fornito dettagliatamente i dati degli appartamenti presenti nel territorio clodiense e il loro stato- hanno affrontato con l’assessora uno dei temi che stanno più a cuore a quest’ultima, ossia l’emergenza abitativa: un dialogo che ha concretamente posto le basi per soluzioni strategiche ed innovative per il Comune.
Da ultimo, l’assessora Trapella ha illustrato l’avvio di una nuova progettualità che sarà sviluppata nel secondo semestre 2018, e che avrà ad oggetto il co-housing, ossia la condivisione di spazi abitativi da parte di singoli e nuclei familiari che si trovano in uno stato temporaneo di difficoltà: «Dopo un anno di presa visione di tutta la situazione dei servizi sociali, finalmente siamo passati ai fatti e a dare risposte concrete e puntuali ai cittadini», conclude l'assessora Trapella.
«Dall’istituzione della task force sono stati controllati circa il 50% degli alloggi di proprietà del Comune. La sinergia tra ufficio tecnico, polizia locale e ufficio Casa ha consentito di controllare i reali stati di famiglia; sono state scritte relazioni quanto alle condizioni degli immobili e accertate le regolarità delle concessioni rilasciate. È stato svolto un lavoro importantissimo dall’unità di controllo. Per operare soluzioni si deve conoscere la realtà, bisogna avere un quadro oggettivo del patrimonio immobiliare comunale».
Verificati gli alloggi e constatata la presenza di alcuni irregolari, la task force ha già provveduto alla segnalazione alla Procura della Repubblica attraverso gli uffici competenti. Si sta altresì operando, per le competenze amministrative, con le procedure per il rilascio degli immobili occupati “sine titulo”. «Un’azione, quest’ultima - continua Trapella - in merito alla quale ho dovuto riflettere molto, tenuto conto anche della presenza di nuclei familiari fragili con presenza di minori ed anziani. Deve passare l’idea che le regole vanno rispettate, e non possiamo permetterci di continuare a tenere politiche clientelari che hanno prodotto solo danni per la città, vedasi in via Alga».
Si tratta di una scelta necessaria, in applicazione di quanto prevede la legge e nel rispetto dei cittadini che da anni attendono un alloggio pubblico. Inoltre, alla commissione di martedì erano presenti il commissario straordinario dell’ATER Luciano Aldino Padoan e la direttrice avvocato Roberta Carrer, i quali -oltre ad avere fornito dettagliatamente i dati degli appartamenti presenti nel territorio clodiense e il loro stato- hanno affrontato con l’assessora uno dei temi che stanno più a cuore a quest’ultima, ossia l’emergenza abitativa: un dialogo che ha concretamente posto le basi per soluzioni strategiche ed innovative per il Comune.
Da ultimo, l’assessora Trapella ha illustrato l’avvio di una nuova progettualità che sarà sviluppata nel secondo semestre 2018, e che avrà ad oggetto il co-housing, ossia la condivisione di spazi abitativi da parte di singoli e nuclei familiari che si trovano in uno stato temporaneo di difficoltà: «Dopo un anno di presa visione di tutta la situazione dei servizi sociali, finalmente siamo passati ai fatti e a dare risposte concrete e puntuali ai cittadini», conclude l'assessora Trapella.
GIRO DI VITE DELLA POLIZIA LOCALE VERSO LA SOSTA IRREGOLARE DEI CAMPER E CARAVAN: ALLERTATE LE CATEGORIE TURISTICHE
Verso la stagione estiva, la polizia locale di Chioggia chiede collaborazione delle associazioni di categoria turistica per sensibilizzare le imprese interessate a gestione di aree per parcheggio (private o demaniali) dei caravan, allo scopo di evitare comportamenti irregolari. Pur riconoscendo l'importanza del turismo itinerante, si stabilisce che “parcheggio non è campeggio”: la comunicazione specifica che la loro sosta non costituisce camping se il veicolo non poggia sul suolo eccetto le ruote e non occupa la sede stradale in misura eccedente l'ingombro del veicolo.
La legge regionale per il turismo prevede che siano identificate come aree per la sosta occasionale quelle dove quest'ultima dura al massimo 48 ore consecutive, e assoggetta al pagamento di sanzioni (da 3mila a 6mila euro) chi gestisce una struttura ricettiva senza segnalare l'inizio dell'attività. Alla multa si aggiunge la cessazione dell'esercizio sanzionato: se quest'ultimo si svolge su area demaniale, l'amministrazione può dichiarare la decadenza del concessionario. Soprattutto, il regolamento relativo all'imposta di soggiorno -approvato dal consiglio comunale il 27 febbraio scorso- stabilisce che il suo presupposto è il pernottamento, anche nelle aree attrezzate alla sosta per i camper: chi deve farla rispettare sono i gestori degli spazi stessi, e trasgredisce alla regola chi pernotta o piante le tende in normali parcheggi non attrezzati. Il controllo degli agenti di polizia locale proseguirà per tutta l'estate.
La legge regionale per il turismo prevede che siano identificate come aree per la sosta occasionale quelle dove quest'ultima dura al massimo 48 ore consecutive, e assoggetta al pagamento di sanzioni (da 3mila a 6mila euro) chi gestisce una struttura ricettiva senza segnalare l'inizio dell'attività. Alla multa si aggiunge la cessazione dell'esercizio sanzionato: se quest'ultimo si svolge su area demaniale, l'amministrazione può dichiarare la decadenza del concessionario. Soprattutto, il regolamento relativo all'imposta di soggiorno -approvato dal consiglio comunale il 27 febbraio scorso- stabilisce che il suo presupposto è il pernottamento, anche nelle aree attrezzate alla sosta per i camper: chi deve farla rispettare sono i gestori degli spazi stessi, e trasgredisce alla regola chi pernotta o piante le tende in normali parcheggi non attrezzati. Il controllo degli agenti di polizia locale proseguirà per tutta l'estate.
GRUPPO M5S IN COMUNE: ESCE LUCIANO PASSARELLA, ENTRA MASSIMO MONARO
Cambio della guardia nel gruppo consiliare del MoVimento 5 Stelle, in maggioranza al Comune di Chioggia. Il consigliere Luciano Passarella, dipendente Actv, lascia l'incarico dopo i primi 21 mesi di mandato: al suo posto subentra Massimo Monaro, operaio, che risultava essere il primo dei non eletti nella lista del M5S alle elezioni del 2016 con 43 voti di preferenza, a fronte dei 50 ottenuti da Passarella.
mercoledì 18 aprile 2018
LA REGIONE IMPONE UNA ROTATORIA ALLA SOCOGAS: IN SALITA LA STRADA DEL DEPOSITO GPL
La Regione Veneto entra pesantemente nella partita che riguarda la costruzione del deposito di gpl in Val da Rio. Una duplice azione a tenaglia, nelle ultime ore, crea non pochi problemi alla ditta Socogas nel caso il TAR del Veneto, il prossimo 10 maggio, confermi la legittimità dell'opera: da incontri ufficiali, tenuti a Padova, si apprende che la Regione ha imposto all'impresa fidentina, quale opera compensativa all'impianto, la realizzazione di una rotatoria in via Maestri del Lavoro, già prevista dal piano regolatore generale del Comune di Chioggia dietro la stazione, nei pressi del canale della Cava. Il che andrebbe a differire l'agibilità del deposito al momento in cui anche tale opera verrà costruita. L'amministrazione sarebbe informata della vicenda. Socogas è anche tenuta a pagare i lavori di costruzione della rotatoria, quali oneri di urbanizzazione.
Non solo: il Bollettino Ufficiale della Regione Veneto uscito ieri riporta la revoca del finanziamento che l'ente aveva accordato all'A.S.Po. per la manutenzione della banchina A, la quale era stata predisposta fin da subito per essere al servizio del deposito di gpl. Una manovra quindi al contempo politica e operativa che va in una sola direzione. Fra i vari adempimenti, il Comune dovrà organizzare anche una riunione per delegare la valutazione del rischio, riunione che non sarebbe ancora stata convocata. Nel frattempo la città continua a mobilitarsi, e sabato 28 aprile ci sarà una nuova manifestazione del comitato No Gpl, alla quale per la prima volta parteciperà anche una serrata dei commercianti di Ascom.
Non solo: il Bollettino Ufficiale della Regione Veneto uscito ieri riporta la revoca del finanziamento che l'ente aveva accordato all'A.S.Po. per la manutenzione della banchina A, la quale era stata predisposta fin da subito per essere al servizio del deposito di gpl. Una manovra quindi al contempo politica e operativa che va in una sola direzione. Fra i vari adempimenti, il Comune dovrà organizzare anche una riunione per delegare la valutazione del rischio, riunione che non sarebbe ancora stata convocata. Nel frattempo la città continua a mobilitarsi, e sabato 28 aprile ci sarà una nuova manifestazione del comitato No Gpl, alla quale per la prima volta parteciperà anche una serrata dei commercianti di Ascom.
martedì 17 aprile 2018
LA SALVAGUARDIA APPROVA IL SECONDO PONTE SUL CANAL LOMBARDO, BATTUTE LE OBIEZIONI DELLA SOVRINTENDENZA
Il secondo ponte sul canal Lombardo si farà. Il progetto, che lo prevede di 30 centimetri più basso rispetto a quello rinviato qualche anno fa, è stato approvato questa mattina poco prima delle 11 dalla commissione regionale di Salvaguardia a Venezia. Il ponte fa parte della riqualificazione dell'area dell'ex cementificio ad opera dell'impresa Euterpe, che prevede la costruzione di quasi 400 appartamenti all'isola Saloni, con benefit per il Comune di Chioggia, tra cui alcuni parcheggi come da convenzione. Il ponte sarà apribile e la sua manutenzione a carico del Comune. Va così in porto uno degli elementi fondamentali del PIRUEA emanato circa quindici anni fa, un piano molto discutibile secondo alcuni tecnici ed esperti.
La decisione veneziana arriva dopo un lungo contrasto con la Sovrintendenza al Paesaggio e ai Beni Architettonici, che ha contestato sia la pendenza del ponte, che il sistema di movimentazione per le persone con disabilità, cercando di bloccarne il via libera. Ora potrà partire la preliminare demolizione dell'ex cementificio, che di recente viene spesso frequentato da giovinastri in sprezzo al pericolo. Non è tuttavia automatico che il progetto si realizzi in tempi brevi: i Saloni, già oggetto di un intervento nell'area Docks con gli edifici di EcoHouse che attendono il trasferimento del comando di polizia locale, possono diventare così un nuovo centro cittadino, alternativo e parallelo a quello storico.
La decisione veneziana arriva dopo un lungo contrasto con la Sovrintendenza al Paesaggio e ai Beni Architettonici, che ha contestato sia la pendenza del ponte, che il sistema di movimentazione per le persone con disabilità, cercando di bloccarne il via libera. Ora potrà partire la preliminare demolizione dell'ex cementificio, che di recente viene spesso frequentato da giovinastri in sprezzo al pericolo. Non è tuttavia automatico che il progetto si realizzi in tempi brevi: i Saloni, già oggetto di un intervento nell'area Docks con gli edifici di EcoHouse che attendono il trasferimento del comando di polizia locale, possono diventare così un nuovo centro cittadino, alternativo e parallelo a quello storico.
sabato 14 aprile 2018
INTESA RAGGIUNTA TRA COMUNE, BALNEARI E VERITAS PER IL PAGAMENTO DELLA TARI ARRETRATA: LE TARIFFE SARANNO RIDOTTE?
Un incontro ieri in municipio tra l'assessore al bilancio Daniele Stecco, le associazioni di categoria dei concessionari balneari e Veritas ha consentito di sbloccare la situazione per quanto riguarda il pagamento di arretrati relativi alla Tari, la tassa per l'asporto rifiuti. Una controversia che dura dal 2013 e che si fonda sul servizio di raccolta dei rifiuti lungo la spiaggia, contestato per qualità e costi da circa una trentina di operatori turistici, i quali si sono rivolti a un'altra impresa senza pagare in molti di questi casi nemmeno la quota fissa dovuta a Veritas.
L'accordo raggiunto in Comune prevede che i concessionari paghino gli arretrati, mentre l'amministrazione dovrà modificare il regolamento in senso meno restrittivo e più favorevole alle loro istanze, allargando la percentuale di riduzione della quota variabile, anche in seguito a una recente sentenza della Cassazione che non prevede più una cifra massima, fino ad ora stabilita al 65%. Veritas ha comunque reclamato il pagamento almeno della quota fissa, che alcuni continuavano a non versare, e pertanto si sono visti bloccare i conti dall'esposto dell'azienda multiutility accolto dal Tribunale: conti che ora -coi pagamenti degli arretrati- verranno restituiti alla disponibilità dei sottoscrittori.
L'assessore Stecco dice che la cifra inevasa ha raggiunto i 10milioni 600mila euro, il 62% dei quali concerne i balneari (6.600mila euro). Cifre insostenibili per le casse comunali, che ogni anno vedono iscritto a bilancio un fondo sempre maggiore per i crediti non riscossi. Questo ha provocato l'aumento della Tari, spalmata tra tutti gli altri utenti: la giunta Casson la aumentò anche del 10%, e la giunta Ferro non l'ha ancora diminuita in virtù di queste vicende. Tuttavia tra alcuni influenti operatori traspare ancora scetticismo quanto alla reale portata e applicazione pratica dell'accordo di ieri.
L'accordo raggiunto in Comune prevede che i concessionari paghino gli arretrati, mentre l'amministrazione dovrà modificare il regolamento in senso meno restrittivo e più favorevole alle loro istanze, allargando la percentuale di riduzione della quota variabile, anche in seguito a una recente sentenza della Cassazione che non prevede più una cifra massima, fino ad ora stabilita al 65%. Veritas ha comunque reclamato il pagamento almeno della quota fissa, che alcuni continuavano a non versare, e pertanto si sono visti bloccare i conti dall'esposto dell'azienda multiutility accolto dal Tribunale: conti che ora -coi pagamenti degli arretrati- verranno restituiti alla disponibilità dei sottoscrittori.
L'assessore Stecco dice che la cifra inevasa ha raggiunto i 10milioni 600mila euro, il 62% dei quali concerne i balneari (6.600mila euro). Cifre insostenibili per le casse comunali, che ogni anno vedono iscritto a bilancio un fondo sempre maggiore per i crediti non riscossi. Questo ha provocato l'aumento della Tari, spalmata tra tutti gli altri utenti: la giunta Casson la aumentò anche del 10%, e la giunta Ferro non l'ha ancora diminuita in virtù di queste vicende. Tuttavia tra alcuni influenti operatori traspare ancora scetticismo quanto alla reale portata e applicazione pratica dell'accordo di ieri.
venerdì 13 aprile 2018
BELLEMO (ASCOT): "SCRITTA MALE L'ORDINANZA CHE VIETA LA BALNEAZIONE IN DIGA PER SICUREZZA"
Ha fatto rumore l'ordinanza del sindaco che vieta la balneazione alle foci dei fiumi e nei primi venti metri interni alla diga di Sottomarina. Le motivazioni di sicurezza dei bagnanti non traspaiono, mentre si citano monitoraggi e rilevazioni di Arpav che lasciano pensare a ipotesi di acque poco pulite. Giorgio Bellemo di ASCOT torna sulla faccenda: «Il provvedimento è stato scritto male, per eccesso di brutta sintesi, e dire che la sua percezione crea disagio è un eufemismo. Il titolo e l'oggetto è devastante, perché il messaggio che passa è pesante. Bisognava che l'allegato cui fa riferimento, ovvero la planimetria dell'Arpav, fosse esplicito per capire di cosa si parla. Altrimenti si pensa che le misure coinvolte siano cospicue, in un litorale di 8.5 km. Andava scritta una cosa del tipo “ribadiamo che anche quest'anno per sicurezza non si può fare il bagno in questo e questo punto”. Anche perché non c'era stata un'ordinanza simile negli anni precedenti, ora si alzano le antenne di tutti». Bellemo non ha comunque dubbi che «soffriamo il pattume del Veneto, ovvero gli scarichi agricoli e industriali nei fiumi. Occorre riprendere in mano il progetto “Chioggia Sentinella dei Fiumi”, scomparso dai radar amministrativi». Ce n'è anche per la gestione della zona dei Reduci: «Chiedere un concorso di idee significa non avere idee. Aspettiamo da due anni modifiche al piano, e ce ne vorranno altri due per metterle in pratica».
giovedì 12 aprile 2018
UN FOTODOSSIER DI FORZA ITALIA DICHIARA GUERRA ALLE BUCHE PER LE STRADE: "L'AMMINISTRAZIONE INTERVENGA"
Forza Italia preoccupata dalle buche che campeggiano in tante strade della città. Da via Pegaso a via Perseo, dall'isola Saloni a via Vespucci, il dossier fotografico è ampio e circostanziato: «Ovviamente non vuole essere solo una sterile critica - dicono i coordinatori Vincenzo Boscolo Bachetto e Serena De Perini - e cioè urlare che le strade sono ammalorate e piene di buche, bensì una diffida ad intervenire in quelle buche pericolosissime prima che qualcuno si faccia male». Il gruppo di Forza Italia, invitato e aiutato dai cittadini, ha prodotto un piccolo censimento di qualche buca segnalata, veramente pericolosa per bici e moto: «Un lavoro che dovrebbe fare l’amministrazione comunale», chiosano i due dirigenti.
In queste ultime settimane, con la primavera e in previsione dell’estate, molti cittadini iniziano a muoversi in bicicletta oppure con la moto, e hanno segnalato di informare l’amministrazione visto che, in alcuni casi, non hanno ricevuto risposta. «Soprattutto a Sottomarina - continuano Boscolo e De Perini - hanno inviato alcune foto che abbiamo chiesto di misurare per renderci conto della pericolosità della buca e di indicare il nome delle vie per denunciare pubblicamente un pronto intervento dell’amministrazione comunale. Ma quest'ultima sta dormendo, ma non è una novità». Conclude Forza Italia: «Nel caso in cui il M5S non intervenga, produremmo un’interrogazione in consiglio comunale tramite il capogruppo Beniamino Boscolo».
In queste ultime settimane, con la primavera e in previsione dell’estate, molti cittadini iniziano a muoversi in bicicletta oppure con la moto, e hanno segnalato di informare l’amministrazione visto che, in alcuni casi, non hanno ricevuto risposta. «Soprattutto a Sottomarina - continuano Boscolo e De Perini - hanno inviato alcune foto che abbiamo chiesto di misurare per renderci conto della pericolosità della buca e di indicare il nome delle vie per denunciare pubblicamente un pronto intervento dell’amministrazione comunale. Ma quest'ultima sta dormendo, ma non è una novità». Conclude Forza Italia: «Nel caso in cui il M5S non intervenga, produremmo un’interrogazione in consiglio comunale tramite il capogruppo Beniamino Boscolo».
I SINDACI DEL LITORALE VENETO LO SCORSO MARTEDÌ A ROMA PER IL CONTRATTO DI COSTA
Una delegazione dei sindaci del litorale veneto si è recata martedì 10 aprile al Ministero dell’Ambiente in Roma per illustrare il percorso tecnico-operativo del Contratto di Costa. Un impegno che la Conferenza dei Sindaci aveva preso a Bibione nel marzo 2016 con il ministro Gianluca Galletti, rinnovandolo a Chioggia nel dicembre 2017 in occasione della prima assemblea plenaria. Alla presenza del capo della segreteria tecnica del ministro, professor Carlo Maria Medaglia, i sindaci Pasqualino Codognotto (San Michele al Tagliamento-Bibione), Alessandro Ferro (Chioggia) e Daniele Grossato (vicesindaco di Rosolina), con l’assistenza tecnica dell’architetto Laura Mosca, sono state illustrate le fasi e attività del Contratto di Costa Veneta, strumento della Conferenza dei Sindaci del litorale che faciliterà l’operatività della medesima. Al professor Medaglia sono state chieste garanzie e azioni concrete rispetto all’impegno assunto dal ministro, ottenendo risposte molto positive. In particolare, la segreteria tecnica del Ministero presterà particolare attenzione al lavoro in corso sulla costa veneta che conta oltre 30 milioni di presenze turistiche l’anno, ponendosi in primo piano a livello nazionale ed europeo.
Sono state esplorate alcune ipotesi di azioni pilota attorno a temi quali difesa e adattamento, destinazione turistica e sviluppo locale, infrastrutture e servizi, da avviare nel breve tempo, rispetto alle quali il professor Medaglia ha dato preziosi consigli e indirizzi di fattibilità anche economica rispetto ai possibili finanziamenti. L’auspicio è che il nuovo governo prosegua su questa strada.
La Conferenza dei Sindaci del litorale, istituita anche grazie all’impegno del vicepresidente della giunta regionale Gianluca Forcolin e votata all’unanimità dal Consiglio Regionale del Veneto, è pronta a partire, dotata di capacità giuridica e con forte operatività. I sindaci vogliono velocizzare i tempi, e a tal proposito ognuno di loro si è fatto carico di sviluppare materie specifiche, avendone delega dagli altri. Vale a dire che ad esempio il tema dell’erosione costiera, anziché essere trattato da ogni Comune, verrà approfondito da uno solo di essi e portato al tavolo per la discussione e la decisione. Il sindaco referente avrà naturalmente capacità di rapportarsi con chiunque abbia competenza politica e tecnica in materia. La stessa struttura scelta dalla Conferenza e indicata dalla Regione Veneto è l’associazione, realtà snella e capace di relazionarsi prontamente con tutti i portatori di interesse facenti parte del complesso comparto turistico balneare.
«L’incontro di Roma – comunica il sindaco Codognotto – è stato molto positivo e fa ben sperare per il futuro del Contratto di Costa che costituisce l’elemento portante dello statuto; ma è anche importante per il futuro dell'associazione nata da una felice intuizione dei sindaci e della Regione Veneto. Forse è proprio questo l’elemento in più che ci caratterizza e cioè una seria politica concertativa, ad ogni livello istituzionale, e un altrettanto forte desiderio di raggiungere risultati concreti in tempi stretti. Ce lo chiedono le categorie economiche e ogni portatore di interesse presente in quest’area strategica per il Paese che rappresentiamo». Conclude il sindaco di Chioggia Alessandro Ferro, Comune capofila del Contratto di Costa Veneta: «Anche martedì abbiamo segnato un importante appuntamento per il Contratto di Costa, ora ci impegneremo per definire in breve tempo una prima progettualità di partenza tra i Comuni del litorale veneto con il sostegno del Ministero. Il Contratto di Costa Veneta si conferma così tra le prime realtà nazionali a raggiungere tali obiettivi».
La Conferenza dei Sindaci del litorale, istituita anche grazie all’impegno del vicepresidente della giunta regionale Gianluca Forcolin e votata all’unanimità dal Consiglio Regionale del Veneto, è pronta a partire, dotata di capacità giuridica e con forte operatività. I sindaci vogliono velocizzare i tempi, e a tal proposito ognuno di loro si è fatto carico di sviluppare materie specifiche, avendone delega dagli altri. Vale a dire che ad esempio il tema dell’erosione costiera, anziché essere trattato da ogni Comune, verrà approfondito da uno solo di essi e portato al tavolo per la discussione e la decisione. Il sindaco referente avrà naturalmente capacità di rapportarsi con chiunque abbia competenza politica e tecnica in materia. La stessa struttura scelta dalla Conferenza e indicata dalla Regione Veneto è l’associazione, realtà snella e capace di relazionarsi prontamente con tutti i portatori di interesse facenti parte del complesso comparto turistico balneare.
«L’incontro di Roma – comunica il sindaco Codognotto – è stato molto positivo e fa ben sperare per il futuro del Contratto di Costa che costituisce l’elemento portante dello statuto; ma è anche importante per il futuro dell'associazione nata da una felice intuizione dei sindaci e della Regione Veneto. Forse è proprio questo l’elemento in più che ci caratterizza e cioè una seria politica concertativa, ad ogni livello istituzionale, e un altrettanto forte desiderio di raggiungere risultati concreti in tempi stretti. Ce lo chiedono le categorie economiche e ogni portatore di interesse presente in quest’area strategica per il Paese che rappresentiamo». Conclude il sindaco di Chioggia Alessandro Ferro, Comune capofila del Contratto di Costa Veneta: «Anche martedì abbiamo segnato un importante appuntamento per il Contratto di Costa, ora ci impegneremo per definire in breve tempo una prima progettualità di partenza tra i Comuni del litorale veneto con il sostegno del Ministero. Il Contratto di Costa Veneta si conferma così tra le prime realtà nazionali a raggiungere tali obiettivi».
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