Il Comune di Chioggia rinuncia al progetto SPRAR. Le ultime disposizioni legislative, con il decreto Sicurezza emanato a novembre, rendono infatti inservibile lo strumento per migliorare l'accoglienza di piccoli gruppi di persone richiedenti asilo: dalla sua entrata in vigore, infatti, lo SPRAR è vocato solo a persone già in possesso della protezione umanitaria. Quindi, con delibera di giunta dello scorso 19 dicembre, l'amministrazione comunale è tornata sui propri passi revocando l'adesione al sistema nazionale, che avrebbe chiuso una volta per tutte la pratica dei CAS, ovvero i centri di accoglienza straordinaria sul modello della ex base di Conetta (ormai sgomberata) o di strutture private convenzionate con la Prefettura, ad esempio gli immobili di Brondolo o l'ex ristorante Al Bragosso.
Chioggia aveva aderito allo SPRAR nel maggio 2017, quando a tenere le redini dell'assessorato alle Politiche Sociali era l'avvocata Patrizia Trapella, che si era impegnata personalmente per raggiungere l'obiettivo. Nell'ultima delibera di giunta viene fatto riferimento all'individuazione del soggetto che sarebbe stato partner dell'amministrazione comunale, in caso di proseguimento nel progetto: l'incarico era stato affidato il 4 settembre, due mesi prima dell'entrata in vigore del decreto Sicurezza che limita fortemente le possibilità dei Comuni di utilizzare lo strumento per contenere il numero degli accessi e garantire agli ospiti un'istruzione italiana elementare oltre che l'apprendimento di un mestiere, a scopo di integrazione. Nelle scorse settimane il consigliere leghista Marco Dolfin aveva appunto chiesto alla giunta Cinque Stelle di fare un passo indietro in materia.
sabato 29 dicembre 2018
sabato 22 dicembre 2018
PROGETTO PER TERMINAL OFFSHORE A ISOLAVERDE, BELLEMO (ASCOT): “LA DISTANZA NON VA BENE”
Il presidente di ASCOT, l’associazione che raggruppa i concessionari balneari, interviene in relazione al progetto di terminal intermodale d’altura che l’impresa VGate ha presentato con riferimento a Isolaverde. Giorgio Bellemo non si dice contrario al progetto: «Va visto in relazione alle dinamiche turistiche, gli operatori devono saperne di più. Le preoccupazioni sono giuste, ma può essere un’opportunità, giacché serve il coraggio di usare». A non convincere ASCOT è la distanza di circa 2 miglia dalla terraferma, ovvero dalla spiaggia di Isolaverde con le sue attività: «Va fatto più a sud, e più distante, così non regge». Secondo Giorgio Bellemo, è maggiore il problema dell’edilizia «selvaggia, che inacidisce Sottomarina nei comparti, facendo assomigliare i suoi palazzoni a quelli dell’ex URSS».
giovedì 20 dicembre 2018
ERIKA BALDIN (M5S): "NESSUN TAGLIO ALL'OSPEDALE DI CHIOGGIA". APPROVATI I SUOI EMENDAMENTI PER DONNE E ANZIANI
«Un piano sociosanitario regionale deve essere mirato al miglioramento dei servizi per tutti i veneti, mentre chi si intesta vittorie che non esistono non pensa al bene dei cittadini». A dirlo è la consigliera regionale del Movimento 5 Stelle Erika Baldin, che ha avanzato tre emendamenti nella recente discussione in aula del piano sociosanitario regionale: «Con i miei emendamenti – spiega Baldin – ho fatto in modo che ci sia una maggiore attenzione per le donne vittime di violenza e, grazie alla teleassistenza, anche per gli anziani, oltre alla riduzione delle liste d’attesa con un tavolo di monitoraggio. Temi di grande attualità e di enorme importanza per i cittadini, per le donne e per gli anziani. Gli emendamenti sono stati tutti approvati e sono orgogliosa di poter fare qualcosa per i cittadini veneti grazie al mio lavoro». Baldin si dice sicura che «l'ospedale di Chioggia, a differenza di quello che qualcuno va paventando, non corre nessuna penalizzazione, e ciò è stato da me personalmente appurato nel corso delle mie verifiche e dell'interessamento con gli addetti alla pianificazione sanitaria. Avendo ricevuto assicurazione in tal senso, oggi possiamo stare tranquilli che non subiremo alcun taglio».
TERMINAL OFFSHORE AL LARGO DI ISOLAVERDE, PRIMO INCONTRO STAMANE IN MUNICIPIO TRA IL COMUNE E L'IMPRESA MESTRINA VGATE
Stamattina in municipio a Chioggia si è svolto il primo incontro con l'impresa mestrina VGate, in merito alle fasi preliminari del progetto di porto offshore a circa 3 km a largo di Isolaverde, nel mare clodiense. L'azienda ha tenuto a precisare che al momento il progetto è nella fase cosiddetta di scoping, che precede la Valutazione di Impatto Ambientale (VIA): questo è il primo incontro che ha con un'istituzione ed è a
disposizione per fornire ogni chiarimento, anche in sede di incontro pubblico con la cittadinanza. «Già domani pomeriggio in consiglio comunale comunicheremo quanto ci siamo detti oggi - commenta il sindaco Alessandro Ferro - riservandoci di organizzare una commissione consiliare e
consiglio comunale dedicato. È pur vero che il progetto è in fase embrionale, i punti di forza ci sono, come quelli di evidente debolezza. L'amministratore delegato e i tecnici presenti all'incontro odierno hanno fatto sapere di aver scelto Chioggia per il sistema di collegamenti
viari, i quali però oggettivamente al momento sono solo sulla carta. Vogliamo certamente capirne di più e organizzeremo altri incontri quanto prima».
DOMANI ULTIMO CONSIGLIO COMUNALE DELL'ANNO, BEN 26 ARGOMENTI ALL'ORDINE DEL GIORNO
Seduta straordinaria fiume del consiglio comunale, convocata per venerdì 21 dicembre dalle ore 13.30. Ben 26 gli argomenti all'ordine del giorno, il che lascia pensare che l'assemblea cittadina andrà molto per le lunghe se alcuni di questi non verranno rinviati al 2019. Fra i temi che saranno affrontati, il riconoscimento di un debito verso la Diocesi con variazione d'urgenza del bilancio di previsione, il rimborso di somme alla Regione Veneto, l'approvazione del progetto per le brìcole al canale di San Domenico. Poi la realizzazione di un tratto di fognatura a via Fenix, la modifica del regolamento per il mercato ittico, la razionalizzazione delle partecipazioni pubbliche a società esterne a seguito di commissione svoltasi a inizio settimana. Quindi le mozioni dei consiglieri: Maria Chiara Boccato e Marco Dolfin chiedono lumi quanto al ruolo dell'amministrazione comunale nella OGD turistica, Jonatan Montanariello interroga sul futuro dell'arena Duse, lo stesso Dolfin metterà il coltello nella piaga dello sviluppo portuale (anche in merito al recente progetto offshore per Isolaverde), Barbara Penzo coinvolgerà l'ente in relazione al piano sociosanitario e all'educazione civica nelle scuole.
martedì 18 dicembre 2018
DEPOSITO DI GPL, CHIOGGIA ATTACCA VENEZIA: "IL DOSSIER INVIATO ALL'UNESCO NON GARANTISCE CORRETTEZZA VERSO GLI ALTRI ENTI"
Il Comune di Chioggia contro quello di Venezia in merito alla vicenda del deposito di gpl in ultimazione a Val da Rio, e al dossier inviato dal capoluogo all'Unesco per la protezione della laguna. «Avevamo scritto a Ca' Farsetti, sede del Comune di Venezia, il 27 aprile 2017 - afferma una nota del Comune di Chioggia - e c'era tutto il tempo per far inserire il deposito nel dossier Unesco, fino al termine stabilito per l'invio a Parigi in questi giorni». All'unica riunione del comitato di pilotaggio a cui hanno partecipato i Comuni di gronda, avvenuta il 14 marzo 2017, gli amministratori avevano letto una prima bozza del dossier; in seguito, il 27 aprile appunto, Chioggia aveva fatto pervenire le osservazioni relative alla pericolosità che determina la presenza di grandi quantitativi di gpl a ridosso del centro storico e, non ultimo, il notevole impatto visivo del deposito sul paesaggio della laguna sud di Venezia, progetto che manca di Valutazione di Impatto Ambientale (VIA).
Tutte le riunioni che si sono succedute hanno avuto carattere tecnico quanto alla cosiddetta buffer zone, ovvero il contesto territoriale che ha una diretta influenza sulla tutela e salvaguardia dei beni del sito Unesco. «A prescindere da tutte le nostre osservazioni - dice Chioggia - il dossier è stato fatto da Venezia senza convocare il comitato di pilotaggio e senza sentire gli altri Comuni. Ad oggi non abbiamo ancora preso visione di cosa sia stato inviato agli ispettori. Non pare che il sindaco di Venezia possa garantire la necessaria correttezza che un Comune capofila deve tenere nei confronti degli altri enti partecipanti, di questo informeremo il ministro per i Beni Culturali Alberto Bonisoli».
Tutte le riunioni che si sono succedute hanno avuto carattere tecnico quanto alla cosiddetta buffer zone, ovvero il contesto territoriale che ha una diretta influenza sulla tutela e salvaguardia dei beni del sito Unesco. «A prescindere da tutte le nostre osservazioni - dice Chioggia - il dossier è stato fatto da Venezia senza convocare il comitato di pilotaggio e senza sentire gli altri Comuni. Ad oggi non abbiamo ancora preso visione di cosa sia stato inviato agli ispettori. Non pare che il sindaco di Venezia possa garantire la necessaria correttezza che un Comune capofila deve tenere nei confronti degli altri enti partecipanti, di questo informeremo il ministro per i Beni Culturali Alberto Bonisoli».
TERMINAL OFFSHORE A ISOLAVERDE, GIOVEDÌ MATTINA IN COMUNE IL PRIMO INCONTRO TRA IL SINDACO E LA SOCIETÀ
Avrà luogo giovedì mattina 20 dicembre, alle ore 9.30 nel palazzo municipale di Chioggia, l’atteso incontro tra il sindaco Alessandro Ferro e una rappresentanza dell’amministrazione e i soci di VGate, l’ambiziosa impresa costituita lo scorso luglio che ha progettato un terminal intermodale d’altura al largo delle foci del Brenta, per l’importazione di container merci provenienti dalla Cina e dall’Estremo Oriente attraverso navi di ingenti dimensioni. Le due parti chiariranno preliminarmente il malinteso iniziale riguardo la supposta finalità petrolifera dell’opera, categoricamente smentita da Alessandro Santi, presidente del consiglio di amministrazione di VGate.
Il progetto è ancora alla fase di scoping, preliminare alla valutazione d’impatto ambientale: a tal proposito, il Ministero per l’Ambiente sta comunicando questa intenzione a tutte le parti in causa, Comune in primis. In un dialogo avuto con Chioggia Azzurra, Santi ha specificato che non si tratta di un porto offshore sul modello di quello preventivato dall’ex ministro Paolo Costa, in quanto nel caso di Isolaverde la rottura di carico non avverrebbe tramite il trasbordo di navi più piccole nelle acque lagunari e fino al porto di Venezia, bensì utilizzando la viabilità e la ferrovia verso la terraferma per mezzo di un ponte ad hoc.
Il sistema è simile a quello in uso a Rotterdam e in altri grandi porti che si affacciano sui mari del Nord; il progetto, ricorda Santi, è destinato a svilupparsi in una prospettiva di vent’anni, dal 2030 al 2050, e ha come slogan “un ponte per il futuro del sistema portuale di Venezia e Chioggia”. Il vantaggio andrebbe a tutto il nordest e a parte della Lombardia: ben 18milioni di tonnellate sarebbero le merci movimentate ogni anno. Il capitale sociale iniziale di VGate è ripartito in quote eguali tra la SA2 di Alessandro Santi, l’architetto Cristiano Paro che ha redatto il progetto del terminal e il panamense Eric Wilmer Aguilar, manager nel settore container; nel cda figura anche Andrea Scarpa.
Il progetto è ancora alla fase di scoping, preliminare alla valutazione d’impatto ambientale: a tal proposito, il Ministero per l’Ambiente sta comunicando questa intenzione a tutte le parti in causa, Comune in primis. In un dialogo avuto con Chioggia Azzurra, Santi ha specificato che non si tratta di un porto offshore sul modello di quello preventivato dall’ex ministro Paolo Costa, in quanto nel caso di Isolaverde la rottura di carico non avverrebbe tramite il trasbordo di navi più piccole nelle acque lagunari e fino al porto di Venezia, bensì utilizzando la viabilità e la ferrovia verso la terraferma per mezzo di un ponte ad hoc.
Il sistema è simile a quello in uso a Rotterdam e in altri grandi porti che si affacciano sui mari del Nord; il progetto, ricorda Santi, è destinato a svilupparsi in una prospettiva di vent’anni, dal 2030 al 2050, e ha come slogan “un ponte per il futuro del sistema portuale di Venezia e Chioggia”. Il vantaggio andrebbe a tutto il nordest e a parte della Lombardia: ben 18milioni di tonnellate sarebbero le merci movimentate ogni anno. Il capitale sociale iniziale di VGate è ripartito in quote eguali tra la SA2 di Alessandro Santi, l’architetto Cristiano Paro che ha redatto il progetto del terminal e il panamense Eric Wilmer Aguilar, manager nel settore container; nel cda figura anche Andrea Scarpa.
lunedì 17 dicembre 2018
DIRETTIVA BOLKENSTEIN, IL SENATO PROROGA DI 15 ANNI LA NON APPLICAZIONE ALLE CONCESSIONI BALNEARI: ESULTANO GLI OPERATORI
Il Senato ha raggiunto l’intesa che consente per i prossimi 15 anni la proroga dell’esclusione della direttiva Bolkestein al comparto balneare. Grande soddisfazione del ministro Centinaio: «Era una mia priorità per cui mi sono battuto. Per i concessionari abbiamo portato a casa la prima vittoria fondamentale, che consentirà di lavorare ancora meglio a una soluzione definitiva, permettendo investimenti a lungo termine. La partita però non si chiude qui, ora servirà un tavolo tecnico per prevedere l’uscita totale definitiva dei balneari dall’ambito di applicazione della Bolkestein in sede europea». Soddisfazione è stata espressa a Sottomarina dall’associazione Albergatori e dall’ASCOT, presente negli scorsi giorni a Roma per incontrare parlamentari e sottosegretari.
OGGI COMMISSIONE CONSILIARE PER IL RIASSETTO DELLE PARTECIPAZIONI A SOCIETÀ ESTERNE. NUOVE INDICAZIONI PER GLI UFFICI COMUNALI
Oggi pomeriggio alle ore 16 è stata convocata una seduta della V commissione consiliare presieduta da Elisa Busetto per discutere l’ipotesi di delibera relativa al riassetto della partecipazione comunale a società esterne, secondo uno schema di razionalizzazione periodica. L’assemblea è come sempre aperta al pubblico e non sarà trasmessa in streaming dal sito dell’ente, a differenza delle sedute del consiglio comunale. Frattanto, la giunta il 6 dicembre scorso ha approvato la modifica alla struttura organizzativa degli uffici comunali: rispetto alla conformazione precedente, istituendo un segretariato generale con funzioni di pianificazione, programmazione e controllo, coordinamento degli uffici e dei servizi, anticorruzione e trasparenza.
Inoltre, togliendo la toponomastica ai Lavori Pubblici per attribuirla al settore Urbanistica, allargando la Promozione del Territorio a comprendere ecologia, demanio, patrimonio, turismo, eventi e commercio in una super posizione dirigenziale. Rimane invariata la portata del settore Servizi alla Persona e così quello Finanze e Risorse Umane, mentre agli Affari Generali e Istituzionali è stata attribuita la delega ai servizi sociali, a quelli informatici e alla stipula di contratti. Infine, la mobilità e la viabilità passano in capo al settore Polizia e Servizi Legali.
Inoltre, togliendo la toponomastica ai Lavori Pubblici per attribuirla al settore Urbanistica, allargando la Promozione del Territorio a comprendere ecologia, demanio, patrimonio, turismo, eventi e commercio in una super posizione dirigenziale. Rimane invariata la portata del settore Servizi alla Persona e così quello Finanze e Risorse Umane, mentre agli Affari Generali e Istituzionali è stata attribuita la delega ai servizi sociali, a quelli informatici e alla stipula di contratti. Infine, la mobilità e la viabilità passano in capo al settore Polizia e Servizi Legali.
sabato 15 dicembre 2018
POLIZIA LOCALE, A GENNAIO NELLA NUOVA SEDE AI SALONI. MA CI SONO ANCORA ASPETTI DA RISOLVERE
Stavolta forse è quella buona. Dopo un anno in cui è stato spesso rinviato il trasloco del comando di polizia locale dalla Loggia dei Bandi alla nuova sede dei Saloni, ieri una seduta a commissioni riunite -chiesta dai consiglieri di minoranza- ha affrontato la questione direttamente in loco, per constatare lo stato dell’arte relativamente alle infiltrazioni idriche segnalate le settimane precedenti. L’impresa costruttrice aveva già effettuato un sopralluogo operativo nelle stanze infiltrate, pronta a intervenire ancora in caso di necessità.
E anche ieri, stando a quanto riferisce il consigliere leghista Marco Dolfin, nei bagni sono state rintracciate ancora tracce di acqua: «Non solo -afferma l’esponente dell’opposizione- ma non c’è il corrimano su tutte le scale, e soprattutto non è ancora stata installato alcun sistema di videosorveglianza, che consenta al piantone di controllare quanto avviene negli altri uffici e nella cella di sicurezza». Nonostante questo, l’amministrazione comunale si dice fiduciosa del fatto che dopo le feste, al massimo a fine gennaio, la polizia locale sarà insediata nei nuovi uffici di EcoHouse, finalmente accessibili anche alle persone con disabilità.
E anche ieri, stando a quanto riferisce il consigliere leghista Marco Dolfin, nei bagni sono state rintracciate ancora tracce di acqua: «Non solo -afferma l’esponente dell’opposizione- ma non c’è il corrimano su tutte le scale, e soprattutto non è ancora stata installato alcun sistema di videosorveglianza, che consenta al piantone di controllare quanto avviene negli altri uffici e nella cella di sicurezza». Nonostante questo, l’amministrazione comunale si dice fiduciosa del fatto che dopo le feste, al massimo a fine gennaio, la polizia locale sarà insediata nei nuovi uffici di EcoHouse, finalmente accessibili anche alle persone con disabilità.
venerdì 14 dicembre 2018
PORTO OFFSHORE A ISOLAVERDE, BENIAMINO BOSCOLO: "IMPROVVISAZIONE E FIGURA RIDICOLA DELL'AMMINISTRAZIONE A CINQUE STELLE"
Il consigliere di Forza Italia Beniamino Boscolo interviene sulla questione del porto offshore a Isolaverde, annunciata giovedì sera dal sindaco Ferro e confermata con dettagli dalla società mestrina VGate, che ha promosso lo scoping preliminare alla valutazione d'impatto ambientale. «Ho preso visione della conferenza stampa del sindaco, assessori e consiglieri grillini - dice Boscolo - e mi sembrano doverose due riflessioni. Primo, la voglia di scoop e la primogenitura degli argomenti senza la fatica di leggere le carte e informarsi bene porta a fare figure ridicole e dimostrano l’inadeguatezza dei ruoli ricoperti da questi signori. Secondo, non pare sia un progetto, ma una idea preliminare da trasformare in progetto. Per essere un progetto è necessario infatti avere dei requisiti. Non si parla da nessuna parte di petroli o idrocarburi ma di cargo, merci e simili». Secondo l'esponente della minoranza, «questo modo di procedere è indice di improvvisazione e ricerca di consenso più che amministrare la città. L'unica cosa che posso condividere è l’impatto ambientale, che -se dimostrato ridotto o quasi nullo- deve essere seguìto da una ricerca atta a strappare le migliori condizioni per la comunità cittadina. Ma per questo aspetteremo la prossima amministrazione...».
giovedì 13 dicembre 2018
OGGI AI SALONI IL SOPRALLUOGO DI DUE COMMISSIONI CONSILIARI ALLA NUOVA SEDE DELLA POLIZIA LOCALE
Avrà luogo oggi dalle ore 17 il sopralluogo della II e della IV commissione consiliare in seduta congiunta alla nuova sede della Polizia Locale, che tra poche settimane traslocherà allo stabile Ecohouse nell'isola dei Saloni. La riunione avviene proprio per verificare lo stato dell'opera, la quale durante le scorse settimane aveva già visto l'ingresso di mobili, utenze, suppellettili. Ecohouse si è impegnata con l'amministrazione a cedere una superficie di circa 1000 mq su più piani, 5 posti auto interrati e 20 parcheggi all'aperto; inoltre Ecohouse completerà i lavori di edilizia e impianti, stimati in circa 250mila euro, in cambio di 6 posti auto che hanno un valore pari a 162mila euro. Da ultimo, ma non per importanza, finalmente la sede della Polizia Locale sarà completamente accessibile ai disabili.
ASCOM E GRUPPO TURISMO PREMIANO QUATTRO SOCI PER LA CONTINUITÀ NELL'IMPEGNO AZIENDALE
Durante la cena natalizia dell'Associazione Commercianti e del Gruppo Turismo di Chioggia, svoltasi ieri sera al Centro Formazione Professionale a indirizzo alberghiero, sono stati premiati con una targa alcuni soci per l'impegno, la perseveranza e la durata del loro operare nel contesto chioggiotto. Si tratta di Giannino Tiozzo Fasiolo per lo stabilimento balneare Sabbia e Sale, Andrea Bacci del campeggio Tropical, gli eredi Ceolin dell'omonima pasticceria e Andrea Zennaro del negozio di abbigliamento Ferry Boat. Quest'anno le sigle organizzatrici hanno deciso di donare parte del ricavato della lotteria di fine serata alle borse di studio del CFP (per l'importanza di avere una scuola di formazione professionale nel territorio, garantendo continuità alle aziende) e alle imprese colpite dai recenti eventi atmosferici nelle montagne venete.
CONFERENZA DEI SINDACI DEL LITORALE VENETO: IERI INCONTRO A CHIOGGIA PER LA PROMOZIONE VIDEO DEL BRAND ALTO ADRIATICO
Ieri pomeriggio i primi cittadini della Conferenza dei Sindaci del Litorale veneto si sono incontrati in municipio a Chioggia per programmare il 2019. Sul tavolo non solo i temi consueti -dal ripascimento alla viabilità, dalle concessioni all'ambiente, per il quale è capofila il sindaco Alessandro Ferro- ma anche la promozione del brand Alto Adriatico attraverso il video "The Land of Venice2, quattro minuti di immagini litoranee da cui saranno estrapolati spot natalizi di 15 secondi sulle reti televisive nazionali.
lunedì 10 dicembre 2018
PARCO PER LA RICREAZIONE DEI CANI, ANCORA NESSUNA RISPOSTA DAL COMUNE ALLE 1139 FIRME RACCOLTE DA LAURA DORIA, CON OTTO ASSOCIAZIONI
Torna alla ribalta la questione dell'area dedicata alla ricreazione dei cani, richiesta dall'attivista Laura Doria con il sostegno di 1139 firme raccolte in città. L'amministrazione comunale aveva prima suggerito la creazione di un'associazione per gestire l'eventuale spazio secondo un regolamento, poi si era apparentemente tirata indietro: al che Doria ha coinvolto ben otto associazioni (ENPA, LAV, CittadinanzAttiva, Artigiani, Cisa Camping, Con Chioggia Sì, Gebis e ConfCommercio) a supporto della richiesta, ma a distanza di quasi due mesi dalla lettera protocollata al Comune non ha ancora ottenuto risposta.
«In un anno - osserva Laura Doria - ho inviato otto missive, svariate e-mail, messaggi e innumerevoli telefonate alla segreteria del sindaco per ottenere un incontro. Eppure ancora non si esprimono, nemmeno dopo l'ultimo sollecito del 30 novembre scorso. Più di così non so cosa fare». Doria nota che nelle città limitrofe i parchi del genere sono gestiti direttamente dal Comune e non da associazioni: «Avevo dato anche la disponibilità a donare le spese dell'inaugurazione, dopo aver consegnato preventivi per mettere in sesto una recinzione e delimitare un'area all'interno di un parco esistente. Alcuni tecnici del settore Lavori Pubblici di Padova e Venezia sono dal canto loro possibilisti per fornire informazioni sulla scorta delle esperienze dagli stessi maturate nelle rispettive amministrazioni». La realizzazione di un parco per i cani era stata oltretutto già prevista dall'attuale regolamento comunale del verde pubblico.
«In un anno - osserva Laura Doria - ho inviato otto missive, svariate e-mail, messaggi e innumerevoli telefonate alla segreteria del sindaco per ottenere un incontro. Eppure ancora non si esprimono, nemmeno dopo l'ultimo sollecito del 30 novembre scorso. Più di così non so cosa fare». Doria nota che nelle città limitrofe i parchi del genere sono gestiti direttamente dal Comune e non da associazioni: «Avevo dato anche la disponibilità a donare le spese dell'inaugurazione, dopo aver consegnato preventivi per mettere in sesto una recinzione e delimitare un'area all'interno di un parco esistente. Alcuni tecnici del settore Lavori Pubblici di Padova e Venezia sono dal canto loro possibilisti per fornire informazioni sulla scorta delle esperienze dagli stessi maturate nelle rispettive amministrazioni». La realizzazione di un parco per i cani era stata oltretutto già prevista dall'attuale regolamento comunale del verde pubblico.
domenica 9 dicembre 2018
ANCHE IL COLLETTIVO FUORILUOGO DI CHIOGGIA ADERISCE ALLA MARCIA PER IL CLIMA: "CONTRO IL DEPOSITO DI GPL, PER LE ENERGIE NON FOSSILI"
Ieri a Padova si è tenuta la "marcia per il clima", cui hanno partecipato anche i giovani del collettivo FuoriLuogo di Chioggia. Prima della partenza, si sono fotografati davanti al deposito di gpl in costruzione a Val da Rio con lo striscione "Stop biocidio", e Ranjan Giacomo Spinadin spiega le motivazioni: «Visti gli ultimi rapporti dell’IPCC (Intergovernmental Panel on Climate Change), che avvertono che siamo ancora in tempo per poter cambiare sistema di produzione di energia elettrica, sistema di gestione delle coltivazioni e degli allevamenti, ma soprattutto per spingere verso un nuovo sistema di sviluppo fondato sull’utilizzo di fonti rinnovabili e alternative per ridurre l’emissione di CO2 nell’astmosfera, uno dei gas principali causa dell’effetto serra, cercando quindi di rendere entro livelli gestibili l’aumento di temperatura globale che è già in corso, in modo che non superi 1.5 gradi, abbiamo poco tempo per rinviare i contrasti al cambiamento climatico, ma siamo ancora in tempo per avanzare un nuovo sistema di sviluppo di queste fonti alternative e rinnovabili».
Di qui si intreccia la vicenda locale: «A Chioggia siamo costretti a parlare di giustizia ambientale a causa della presenza del deposito di gpl, la cui costruzione provocherà nel tempo gravi danni all’ecosistema lagunare con il passaggio di 20-25 botti di gas, ma soprattutto perché, oltre ai problemi legati alla viabilità, sussistono quelli legati all’impatto ambientale e all’impatto economico, in quanto un innesto di una nave gasiera dal porto fino al deposito provocherebbe possibili danni ai fondali marittimi e renderebbe improponibile la coesistenza del passaggio di quest’ultima con le attività di pesca (indispensabili per lo sviluppo del turismo in città), che sarebbero costrette a sospendere per il passaggio di tali navi». Il collettivo FuoriLuogo continua così a «dire ad alta voce che è la costruzione di grandi opere come questa, inutile, ad essere una delle principali cause di inquinamento ambientale e di devastazione dei territori, di cambiamento climatico e di vittime», nel ricordo della recentissima esplosione di Rieti dove un’autocisterna che stava scaricando gpl nell’area di servizio. «Per il profitto di pochi noi non ci stiamo, per noi viene prima l’ambiente e la salute», conclude Spinadin.
Di qui si intreccia la vicenda locale: «A Chioggia siamo costretti a parlare di giustizia ambientale a causa della presenza del deposito di gpl, la cui costruzione provocherà nel tempo gravi danni all’ecosistema lagunare con il passaggio di 20-25 botti di gas, ma soprattutto perché, oltre ai problemi legati alla viabilità, sussistono quelli legati all’impatto ambientale e all’impatto economico, in quanto un innesto di una nave gasiera dal porto fino al deposito provocherebbe possibili danni ai fondali marittimi e renderebbe improponibile la coesistenza del passaggio di quest’ultima con le attività di pesca (indispensabili per lo sviluppo del turismo in città), che sarebbero costrette a sospendere per il passaggio di tali navi». Il collettivo FuoriLuogo continua così a «dire ad alta voce che è la costruzione di grandi opere come questa, inutile, ad essere una delle principali cause di inquinamento ambientale e di devastazione dei territori, di cambiamento climatico e di vittime», nel ricordo della recentissima esplosione di Rieti dove un’autocisterna che stava scaricando gpl nell’area di servizio. «Per il profitto di pochi noi non ci stiamo, per noi viene prima l’ambiente e la salute», conclude Spinadin.
sabato 8 dicembre 2018
CONSORZIO DI PROMOZIONE "CON CHIOGGIA SÌ" E GRUPPO TURISMO: "SE IL SINDACO ABBANDONA L'OGD È UN FALLIMENTO ANCHE PER LUI"
Il consorzio di promozione turistica Con Chioggia Sì e il Gruppo Turismo intervengono a commentare le recenti parole del sindaco in materia di OGD, l'Organizzazione per la Gestione della Destinazione che detiene la governance del turismo locale. «Non possiamo che concordare con le parole del sindaco Ferro sulla difficoltà di gestione dell'OGD e sull'inutilità di un organo che funziona in questa maniera», esordisce il Consorzio. «Del resto noi lo sosteniamo già tempo e proprio per questo abbiamo ritenuto di non far parte, fin dalla sua nascita, alla cabina di regia ritenendo di lasciare spazio senza tensioni a chi si era assunto l’impegno a gestire le attività del turismo”. Ascom, Gebis, Cisa Camping e Chioggia Yacht Group si esprimono dopo la minaccia dell'amministrazione comunale di abbandonare l'OGD e l'astensione dell'assessora al Turismo, Isabella Penzo, sul voto di rinnovo all’attuale braccio operativo dell'organizzazione.
«La collaborazione tra categorie per l'interesse della città deve essere un punto fermo e invece l'errore principale commesso è stato quello di portare all'interno dell'OGD i concetti della politica, con una maggioranza e un'opposizione, sistema purtroppo avallato anche dallo stesso sindaco», sono le parole del Consorzio. La sua presidente, Silvia Vianello, continua: «Nell'ultima riunione dell'Organizzazione noi abbiamo proposto la fusione dei due consorzi, Con Chioggia Sì e Lidi di Chioggia, ipotesi caldeggiata anche dalla stessa assessora Penzo, e invece il presidente dell'ASA Giuliano Boscolo ha liquidato l'idea come “chiacchiere da bar”, stoppando di fatto ogni possibile fusione e collaborazione. Concordiamo anche sulle difficoltà di realizzare un programma di manifestazioni: Con Chioggia Sì e Gruppo Turismo a gennaio avevano presentato idee per iniziative e una serie di offerte concrete di promo-commercializzazione della località, ma il braccio operativo dell'OGD non si è neppure pronunciato, e il Comune –solo grazie alla collaborazione dell'Ascom- è riuscito a imbastire un programma a luglio, a stagione da tempo iniziata!».
Con Chioggia Sì e Gruppo Turismo non abbiamo mai condiviso («e mai lo faremo») il fatto che i 60mila euro di soldi pubblici stanziati dal Comune al braccio operativo Lidi di Chioggia vengano spesi quasi esclusivamente per il pagamento del personale, come dimostrano le rendicontazioni: «La nostra idea di promozione turistica non è questa». Il sindaco Alessandro Ferro ha dichiarato anche di essere pronto ad abbandonare l'OGD in mancanza di accordi tra le categorie: «Ricordiamo al sindaco - conclude la nota del Consorzio - che se abbandona il progetto è un fallimento anche per lui, perché ne è il presidente. Il cambiamento, per un governo che si professa di esserne artefice, è riuscire ad avere una programmazione per 365 giorni all'anno e gestire gli eventi in perfetta sincronia con le categorie. Ricordiamo infine che il Comune con la tassa di soggiorno incassa 1.2 milioni di euro all'anno, e questi soldi vanno reinvestiti in progetti di vera promozione della città. Anche noi vogliamo il cambiamento, ma solo a queste condizioni».
A stretto giro di posta, arriva la risposta di Giuliano Boscolo (consorzio di promozione turistica Lidi di Chioggia e Associazione Albergatori di Sottomarina) al consorzio Con Chioggia Sì e al Gruppo Turismo, che lo accusano di essersi opposto alla fusione tra le due realtà. «Il buongiorno si vede dal mattino - afferma Boscolo - ovvero se dopo un anno di appartenenza a un organismo pubblico non hai ancora versato la quota associativa e fai continuamente mancare il numero legale, è chiaro che dietro queste azioni c'è l'intento di affossare ciò che di buono finora è stato fatto. I verbali dell'OGD parlano chiaro, il resto confermo sono chiacchiere da bar».
«La collaborazione tra categorie per l'interesse della città deve essere un punto fermo e invece l'errore principale commesso è stato quello di portare all'interno dell'OGD i concetti della politica, con una maggioranza e un'opposizione, sistema purtroppo avallato anche dallo stesso sindaco», sono le parole del Consorzio. La sua presidente, Silvia Vianello, continua: «Nell'ultima riunione dell'Organizzazione noi abbiamo proposto la fusione dei due consorzi, Con Chioggia Sì e Lidi di Chioggia, ipotesi caldeggiata anche dalla stessa assessora Penzo, e invece il presidente dell'ASA Giuliano Boscolo ha liquidato l'idea come “chiacchiere da bar”, stoppando di fatto ogni possibile fusione e collaborazione. Concordiamo anche sulle difficoltà di realizzare un programma di manifestazioni: Con Chioggia Sì e Gruppo Turismo a gennaio avevano presentato idee per iniziative e una serie di offerte concrete di promo-commercializzazione della località, ma il braccio operativo dell'OGD non si è neppure pronunciato, e il Comune –solo grazie alla collaborazione dell'Ascom- è riuscito a imbastire un programma a luglio, a stagione da tempo iniziata!».
Con Chioggia Sì e Gruppo Turismo non abbiamo mai condiviso («e mai lo faremo») il fatto che i 60mila euro di soldi pubblici stanziati dal Comune al braccio operativo Lidi di Chioggia vengano spesi quasi esclusivamente per il pagamento del personale, come dimostrano le rendicontazioni: «La nostra idea di promozione turistica non è questa». Il sindaco Alessandro Ferro ha dichiarato anche di essere pronto ad abbandonare l'OGD in mancanza di accordi tra le categorie: «Ricordiamo al sindaco - conclude la nota del Consorzio - che se abbandona il progetto è un fallimento anche per lui, perché ne è il presidente. Il cambiamento, per un governo che si professa di esserne artefice, è riuscire ad avere una programmazione per 365 giorni all'anno e gestire gli eventi in perfetta sincronia con le categorie. Ricordiamo infine che il Comune con la tassa di soggiorno incassa 1.2 milioni di euro all'anno, e questi soldi vanno reinvestiti in progetti di vera promozione della città. Anche noi vogliamo il cambiamento, ma solo a queste condizioni».
A stretto giro di posta, arriva la risposta di Giuliano Boscolo (consorzio di promozione turistica Lidi di Chioggia e Associazione Albergatori di Sottomarina) al consorzio Con Chioggia Sì e al Gruppo Turismo, che lo accusano di essersi opposto alla fusione tra le due realtà. «Il buongiorno si vede dal mattino - afferma Boscolo - ovvero se dopo un anno di appartenenza a un organismo pubblico non hai ancora versato la quota associativa e fai continuamente mancare il numero legale, è chiaro che dietro queste azioni c'è l'intento di affossare ciò che di buono finora è stato fatto. I verbali dell'OGD parlano chiaro, il resto confermo sono chiacchiere da bar».
BONIFICA DELLA DISCARICA DI VAL DA RIO: SAREBBE STATO POSSIBILE AGIRE GIÀ NEL 2014
Ieri è stato approvato l’accordo per la bonifica della discarica di Val da Rio, attraverso un contratto tra l’Azienda Speciale per il Porto di Chioggia e Herambiente, leader nel settore. Va anche ricordato però che il denaro era già disponibile nel 2014, e che quindi per quattro anni la situazione è rimasta inerte: non fosse che l’Italia ha dovuto pagare 500mila euro annui di sanzione perché la discarica non era in sicurezza. E se è stato possibile arrivare a questo punto, parte del merito è di Oscar Nalesso che molto ha lavorato nel periodo in cui amministrava l’A.S.Po.
venerdì 7 dicembre 2018
MALTEMPO DI FINE OTTOBRE, LA REGIONE HA ATTIVATO UN CENSIMENTO PER QUANTIFICARE I DANNI: ECCO COME PARTECIPARE
A seguito delle eccezionali avversità atmosferiche avvenute dal 27 ottobre al 5 novembre scorsi, la Regione del Veneto ha avviato una ricognizione per quantificare i danni al patrimonio privato e alle attività economiche. I cittadini e gli imprenditori del territorio clodiense che hanno subito danni possono far pervenire l'opportuna stima sommaria e documentazione entro e non oltre le ore 12 di sabato 15 dicembre all'ufficio Protocollo del Comune di Chioggia, Corso del Popolo 1193, tramite consegna a mano o a mezzo PEC (chioggia@pec.chioggia.org). I moduli regionali sono scaricabili da questo link. Il modello B è dedicato ai privati per il ripristino dei danni all’abitazione principale, abituale e continuativa, alle parti comuni di un edificio residenziale e la sostituzione o il ripristino di beni mobili distrutti o danneggiati. Il modello C è invece per le attività economiche, per il ripristino strutturale e funzionale dell’immobile danneggiato sede dell’attività; la delocalizzazione dell’immobile distrutto o danneggiato e dichiarato inagibile sede dell’attività, tramite affitto di immobile o soluzione temporanea (ad esempio container) in altro sito; il ripristino o sostituzione dei macchinari e delle attrezzature danneggiati o distrutti; l’acquisto di scorte di materie prime, semilavorati e prodotti finiti danneggiati o distrutti e non più utilizzabili. Alla data odierna l'amministrazione comunale non è a conoscenza di finanziamenti statali o regionali destinati a titolo di risarcimento dei danni in oggetto, e che la documentazione acquisita sarà inoltrata alla Regione del Veneto soltanto in caso di stanziamento dedicato. La presentazione delle suddette segnalazioni non costituisce riconoscimento automatico di eventuali contributi a carico della finanza pubblica per il ristoro dei danni subiti. «Alla Conferenza dei Sindaci del 14 novembre ad Eraclea, a cui era presente anche il vicepresidente della Regione Veneto Gianluca Forcolin – ricorda il sindaco Alessandro Ferro – avevo riportato i problemi della località, dall'erosione del litorale agli argini di Punta Gorzone, con l'obiettivo di sollecitare al più presto tutte le azioni necessarie ad evitare che in futuro si ripetano i danni dovuti da maltempo e mareggiate. Raccomando ora i singoli cittadini e le attività di segnalare i danni secondo le specifiche indicate dalla modulistica regionale».
giovedì 6 dicembre 2018
VERTICE DELLE PRIME SPIAGGE ITALIANE A RICCIONE: IL SINDACO FERRO COORDINERÀ IL TAVOLO NAZIONALE SULL'AMBIENTE
Dopo il summit del G20 tenutosi lo scorso settembre a Bibione con l’obiettivo di portare un nuovo modello di governance e di crescita economica sostenibile per i litorali italiani, ieri al Palazzo del Turismo di Riccione si è svolto un primo incontro tecnico alla presenza dei sindaci delle prime spiagge italiane per numero di presenze. Una giornata di lavoro attorno ai temi di fiscalità locale, ambiente e demanio, promozione, sicurezza e abusivismo, direttiva Bolkestein, che è stata aperta dal sindaco di Riccione Renata Tosi e che ha coinvolto i primi cittadini provenienti dalle sette Regioni che riuniscono le località balneari più performanti in termini di presenze turistiche, tra cui Chioggia. All’ordine del giorno le azioni concrete e i primi progetti che dovranno essere intrapresi dal gruppo, in vista della stipula di un protocollo d'intesa che renda G20s un soggetto attivo, flessibile e portatore di interesse e proposte a livello locale, regionale e nazionale. La firma è prevista a Roma entro la fine di gennaio e vuole essere il primo passo per accreditare G20s verso il Ministero e le istituzioni del turismo,
dell’ambiente e dell’economia.
«Abbiamo posto le basi concrete per iniziare a lavorare sui temi più importanti per i territori – ha commentato il sindaco Alessandro Ferro – e nello specifico mi occuperò di coordinare il tavolo tecnico a livello nazionale sull'ambiente. Per ognuno di questi temi metteremo in rete con i colleghi un documento di lavoro condiviso, da presentare nella prossima riunione indicata per la fine di gennaio. Al G20s 2019 a Castiglione della Pescaia vogliamo arrivare con progetti ad ampio respiro, frutto anche del dialogo con gli operatori balneari, che oggi vivono un particolare clima di incertezza dovuto alla mancanza di direttive chiare, soprattutto in materia di concessione demaniale».
«Abbiamo posto le basi concrete per iniziare a lavorare sui temi più importanti per i territori – ha commentato il sindaco Alessandro Ferro – e nello specifico mi occuperò di coordinare il tavolo tecnico a livello nazionale sull'ambiente. Per ognuno di questi temi metteremo in rete con i colleghi un documento di lavoro condiviso, da presentare nella prossima riunione indicata per la fine di gennaio. Al G20s 2019 a Castiglione della Pescaia vogliamo arrivare con progetti ad ampio respiro, frutto anche del dialogo con gli operatori balneari, che oggi vivono un particolare clima di incertezza dovuto alla mancanza di direttive chiare, soprattutto in materia di concessione demaniale».
LA PROSSIMA SETTIMANA GLI OPERATORI TURISTICI DI CHIOGGIA DIVENTANO "TURISTI NELLA PROPRIA CITTÀ" PER PROMUOVERE IL PATRIMONIO CULTURALE
Lunedì 10 dicembre e venerdì 14 in questo stesso mese gli operatori turistici si "travestiranno" da turisti e visiteranno il Museo Diocesano, la Pinacoteca SS.Trinità e le chiese del centro storico di Chioggia, con lo scopo di formarsi per promuovere la città nei social network, anche verso l'estero. Il progetto del Fondo Speciale Europeo, approvato dalla Regione Veneto con un finanziamento di 242mila euro, grazie all'Ente Bilaterale Veneto-Friuli Venezia Giulia e a Cescot coinvolge ora anche la laguna sud, con il consorzio Lidi di Chioggia, il Comune, la ConfEsercenti, l'Associazione Albergatori ASA e l'ASCOT. Oltre alle visite "autoguidate", sono in programma corsi di formazione gratuiti per professionalizzare ulteriormente gli operatori quanto alle lingue inglese e tedesca, al marketing territoriale, all'utilizzo dei network, allo storytelling. Si sono già iscritte al progetto 44 imprese ricettive e balneari di Sottomarina. La scheda per le iscrizioni può essere scaricata da questo link.
RITARDI, ORARI NON ADEGUATI, BRACCIOLI ASSENTI: IL M5S STILA L'ELENCO DI CIÒ CHE NON VA NELLA LINEA 80 DI ARRIVA VENETO
Ancora disguidi nella linea 80 degli autobus tra Chioggia e Venezia, dallo scorso giugno gestita da Arriva Veneto. A segnalarli sono i consiglieri comunali del Movimento 5 Stelle Massimo Monaro e Paolo Bonfà, essi stessi utenti del servizio, i quali portano le istanze dei pendolari che quotidianamente si spostano verso il capoluogo usando la corriera. «Il trasporto extraurbano non ha mai versato in queste precarie condizioni», dice Monaro che elenca i disservizi: «Le corse subiscono continui ritardi già alla partenza, dovuti alla mancanza di un numero adeguato di mezzi e di sostituzioni.
Gli stessi orari non sono adeguati all'effettiva conclusione del turno di lavoro da parte di moltissimi operai. Inoltre, gli autobus ancorché di recente fabbricazione non hanno spesso a bordo alcuni elementi di sicurezza, come il bracciolo che evita la caduta del passeggero in caso di sbandamenti. Mancano anche le tendine parasole, già segnalate nei mesi più caldi, e il personale a volte non è formato, trovandosi impreparato anche a regolare il climatizzatore di bordo». La questione ora è stata riferita all'assessore Daniele Stecco in modo da essere recapitata all'azienda italo-tedesca che gestisce la linea 80.
Gli stessi orari non sono adeguati all'effettiva conclusione del turno di lavoro da parte di moltissimi operai. Inoltre, gli autobus ancorché di recente fabbricazione non hanno spesso a bordo alcuni elementi di sicurezza, come il bracciolo che evita la caduta del passeggero in caso di sbandamenti. Mancano anche le tendine parasole, già segnalate nei mesi più caldi, e il personale a volte non è formato, trovandosi impreparato anche a regolare il climatizzatore di bordo». La questione ora è stata riferita all'assessore Daniele Stecco in modo da essere recapitata all'azienda italo-tedesca che gestisce la linea 80.
lunedì 3 dicembre 2018
SERVIZI FORMATIVI E PROMOZIONE TERRITORIALE DEL COMUNE: IL DIRIGENTE PAOLO ARDIZZON VA IN PENSIONE, GLI SUBENTRA DANIELA BALLARIN
Cambio della guardia al vertice del settore Servizi Formativi e Promozione del Territorio, in seno al Comune di Chioggia. Il dirigente di prima fascia Paolo Ardizzon, che ha condotto le redini dei settori negli ultimi anni, è giunto al termine di una onorata carriera lavorativa e lascia spazio a Daniela Ballarin, la quale già ricopriva le deleghe alla Pubblica Istruzione e allo Sport fin dallo scorso marzo. La nuova dirigente, laureatasi in Giurisprudenza con il massimo dei voti, ha prevalso su altri otto candidati nelle selezioni avvenute a settembre, previo colloquio con il sindaco Ferro.
Il primo cittadino, sulla scorta delle valutazioni della commissione tecnica quanto alla capacità direzionale, alle esperienze maturate e alle competenze professionali possedute, ha individuato nella dottoressa Ballarin la candidata più idonea al profilo e quindi a coprire la posizione dirigenziale vacante, legando la promozione alla durata del suo stesso mandato. Daniela Ballarin ha servito prima l’amministrazione comunale di Cavarzere per poi entrare in organico in quella della sua città, dove è universalmente stimata.
Il primo cittadino, sulla scorta delle valutazioni della commissione tecnica quanto alla capacità direzionale, alle esperienze maturate e alle competenze professionali possedute, ha individuato nella dottoressa Ballarin la candidata più idonea al profilo e quindi a coprire la posizione dirigenziale vacante, legando la promozione alla durata del suo stesso mandato. Daniela Ballarin ha servito prima l’amministrazione comunale di Cavarzere per poi entrare in organico in quella della sua città, dove è universalmente stimata.
venerdì 30 novembre 2018
FERROVIA VERSO PIOVE E NUOVO TRACCIATO DELLA ROMEA, PASSI AVANTI NELL'INCONTRO DI IERI TRA IL COMITATO E L'ASSESSORA REGIONALE
Incontro positivo ieri a Mestre, nella sede di Veneto Strade, fra il Comitato che chiede una legge regionale speciale per Chioggia, l'assessora veneta alle infrastrutture Elisa de Berti e i tecnici dell'ANAS. Due i temi del dialogo, le modifiche al tracciato della strada 309 Romea e l'ipotesi di una ferrovia che colleghi Chioggia a Piove di Sacco, e di qui a Padova e a Venezia. All'iniziativa hanno partecipato per l'amministrazione comunale l'assessora ai Lavori Pubblici Elga Messina e il presidente del consiglio Endri Bullo. «Significative novità« vengono rilevate da parte del Comitato quanto alla disponibilità del governo regionale per un confronto che parta dall'aggiornamento dello studio di fattibilità della ferrovia in questione, da concordare con la Rete Ferroviaria Italiana, come previsto dal parere del Parlamento favorevole a un nuovo contratto di servizio tra Ministero e RFI.
Quanto alla Romea, l'assessora de Berti si è riservata di valutare la convocazione di una conferenza di servizi istruttoria tra i soggetti interessati, anche questa prodromica a uno studio di fattibilità sul piano costi/benefici di ogni ipotesi progettuale sul campo. Ai prossimi incontri potrebbe verificarsi la presenza anche delle parlamentari del Movimento 5 Stelle elette nel territorio, Orietta Vanin e Arianna Spessotto, ieri impossibilitate a partecipare.
Quanto alla Romea, l'assessora de Berti si è riservata di valutare la convocazione di una conferenza di servizi istruttoria tra i soggetti interessati, anche questa prodromica a uno studio di fattibilità sul piano costi/benefici di ogni ipotesi progettuale sul campo. Ai prossimi incontri potrebbe verificarsi la presenza anche delle parlamentari del Movimento 5 Stelle elette nel territorio, Orietta Vanin e Arianna Spessotto, ieri impossibilitate a partecipare.
giovedì 29 novembre 2018
BOCCATO ESCE DAL M5S. LA MAGGIORANZA: "DIMETTITI DA CONSIGLIERA", LEI: "NO, FACCIO IL GRUPPO MISTO"
Tanto tuonò che piovve. Ce lo si aspettava da tempo, l'addio di Maria Chiara Boccato al Movimento 5 Stelle e al suo gruppo consiliare di maggioranza a Chioggia, ma è arrivato "solo" ieri dopo mesi, forse anni di distanze dal gruppo di vertice. Eppure, nel breve periodo, la nomina a presidente della VI commissione aveva fatto pensare a un riavvicinamento: invece ieri le scarne righe protocollate, nelle quali Boccato motiva la decisione con il non aver condiviso alcune scelte politiche, con il disaccordo rispetto all'atteggiamento tenuto in consiglio dai colleghi, con «la diffidenza di questi ultimi verso i dipendenti comunali» e infine con la delusione quanto all'indifferenza dei ministri del M5S verso la realtà clodiense. Solo gocce che hanno fatto traboccare un vaso ben colmo da tempo, e che si era riempito ogni qual volta la 31enne dipendente di Veritas veniva estromessa dalle comunicazioni interne, denunciando una sorta di "mobbing" fino al giallo della sua sospensione per un anno, sancita nell'estate 2017 dai probiviri.
Dalla prossima seduta, quindi, la consigliera dissidente si costituirà in gruppo misto: una... Boccato d'ossigeno nei numeri per le opposizioni, dopo che altre volte durante la consiliatura Chiara aveva presentato mozioni assieme a Barbara Penzo del PD o a Beniamino Boscolo di Forza Italia. Di certo la fuoriuscita non pensa lontanamente a dimettersi dal ruolo, come chiede il suo ex capogruppo Paolo Bonfà: «Se è realmente fedele agli ideali e alle linee politiche con cui si è presentata ai cittadini e si è fatta eleggere - si legge in una nota del capogruppo M5S - Boccato dovrebbe dimettersi, uscire dal consiglio comunale e farsi rieleggere alle prossime amministrative senza il simbolo del Movimento. Nessuno di noi sarebbe stato eletto senza il simbolo del movimento, è una questione di onestà intellettuale. Per noi tuttavia non è una perdita drammatica, in quanto la consigliera Boccato non ha mai collaborato con il resto del gruppo sin da quando è stata eletta, ma piuttosto era un problema da gestire vista la sua vicinanza con il gruppo di minoranza».
In questo braccio di ferro per il seggio in consiglio non va dimenticato il dato politico: Maria Chiara Boccato è stata una "grillina" della prima ora, pasionaria e aderente ai meet-up già prima degli anni Dieci, unica superstite -con la consigliera regionale Erika Baldin- del gruppo che allestì nel 2011 la lista del M5S a sostegno della candidatura a sindaco di Gilberto Boscolo (7.35% alla lista). Non una defezione qualsiasi, quindi, assieme ad altri che da tempo hanno lasciato il Movimento quasi a certificarne una svolta antropologica rispetto ai presupposti di partenza. A Chioggia Azzurra, Boccato spara a zero: «Bonfà si sarebbe già dovuto dimettere da capogruppo, visto che per le regole del Movimento la carica è a rotazione. Invece di sei mesi è là da oltre due anni. Gli ricordo anche che il M5S è andato al ballottaggio per 368 voti, e che io ho preso 149 voti di preferenza personale, le persone sono più importanti del simbolo che rappresentano».
L'ormai ex esponente del Movimento 5 Stelle ne ha anche per chi è arrivato dopo: «Dov'era la maggior parte dei consiglieri eletti, prima dell'aprile 2016, sindaco compreso? Se credevano tanto nel Movimento, dov'erano Bonfà, Padoan, Ferro quando si trattava di fare campagna per gli altri dal 2008 ad oggi?». La defezione di Maria Chiara Boccato segue di pochi giorni quella della consigliera regionale polesana Patrizia Bartelle, che aveva partecipato anche a qualche iniziativa organizzata da coloro che sempre meno sopportano l'abbraccio con la Lega: alla fine di ottobre era stata la stessa Boccato a contestare pubblicamente Davide Casaleggio a Ravenna, in specie per la dismissione del principio uno-vale-uno. E ora il suo futuro politico è tutto da costruire.
Comunque la si veda, la vicenda rappresenta una gatta da pelare per il gruppo di maggioranza in consiglio, che si mostra tutt'altro che granitico: con motivazioni diverse, nei mesi hanno lasciato prima Luciano Passarella poi Nicola Salvagno, per non parlare di mezza giunta rimpiazzata (prima Marco Bielo, poi Patrizia Trapella e Angela d'Este). C'è chi è pronto a giurare che la fronda interna potrebbe vedere ulteriori abbandoni: i primi scricchiolii si sono potuti intravedere mercoledì in consiglio, quando in tre dai banchi della maggioranza si sono astenuti al momento del voto sull'ordine del giorno relativo alla TARI. E la lista da cui attingere in caso di nuovi forfait è drammaticamente sottile, contando su soli due altri candidati non eletti nel 2016.
Dalla prossima seduta, quindi, la consigliera dissidente si costituirà in gruppo misto: una... Boccato d'ossigeno nei numeri per le opposizioni, dopo che altre volte durante la consiliatura Chiara aveva presentato mozioni assieme a Barbara Penzo del PD o a Beniamino Boscolo di Forza Italia. Di certo la fuoriuscita non pensa lontanamente a dimettersi dal ruolo, come chiede il suo ex capogruppo Paolo Bonfà: «Se è realmente fedele agli ideali e alle linee politiche con cui si è presentata ai cittadini e si è fatta eleggere - si legge in una nota del capogruppo M5S - Boccato dovrebbe dimettersi, uscire dal consiglio comunale e farsi rieleggere alle prossime amministrative senza il simbolo del Movimento. Nessuno di noi sarebbe stato eletto senza il simbolo del movimento, è una questione di onestà intellettuale. Per noi tuttavia non è una perdita drammatica, in quanto la consigliera Boccato non ha mai collaborato con il resto del gruppo sin da quando è stata eletta, ma piuttosto era un problema da gestire vista la sua vicinanza con il gruppo di minoranza».
In questo braccio di ferro per il seggio in consiglio non va dimenticato il dato politico: Maria Chiara Boccato è stata una "grillina" della prima ora, pasionaria e aderente ai meet-up già prima degli anni Dieci, unica superstite -con la consigliera regionale Erika Baldin- del gruppo che allestì nel 2011 la lista del M5S a sostegno della candidatura a sindaco di Gilberto Boscolo (7.35% alla lista). Non una defezione qualsiasi, quindi, assieme ad altri che da tempo hanno lasciato il Movimento quasi a certificarne una svolta antropologica rispetto ai presupposti di partenza. A Chioggia Azzurra, Boccato spara a zero: «Bonfà si sarebbe già dovuto dimettere da capogruppo, visto che per le regole del Movimento la carica è a rotazione. Invece di sei mesi è là da oltre due anni. Gli ricordo anche che il M5S è andato al ballottaggio per 368 voti, e che io ho preso 149 voti di preferenza personale, le persone sono più importanti del simbolo che rappresentano».
L'ormai ex esponente del Movimento 5 Stelle ne ha anche per chi è arrivato dopo: «Dov'era la maggior parte dei consiglieri eletti, prima dell'aprile 2016, sindaco compreso? Se credevano tanto nel Movimento, dov'erano Bonfà, Padoan, Ferro quando si trattava di fare campagna per gli altri dal 2008 ad oggi?». La defezione di Maria Chiara Boccato segue di pochi giorni quella della consigliera regionale polesana Patrizia Bartelle, che aveva partecipato anche a qualche iniziativa organizzata da coloro che sempre meno sopportano l'abbraccio con la Lega: alla fine di ottobre era stata la stessa Boccato a contestare pubblicamente Davide Casaleggio a Ravenna, in specie per la dismissione del principio uno-vale-uno. E ora il suo futuro politico è tutto da costruire.
Comunque la si veda, la vicenda rappresenta una gatta da pelare per il gruppo di maggioranza in consiglio, che si mostra tutt'altro che granitico: con motivazioni diverse, nei mesi hanno lasciato prima Luciano Passarella poi Nicola Salvagno, per non parlare di mezza giunta rimpiazzata (prima Marco Bielo, poi Patrizia Trapella e Angela d'Este). C'è chi è pronto a giurare che la fronda interna potrebbe vedere ulteriori abbandoni: i primi scricchiolii si sono potuti intravedere mercoledì in consiglio, quando in tre dai banchi della maggioranza si sono astenuti al momento del voto sull'ordine del giorno relativo alla TARI. E la lista da cui attingere in caso di nuovi forfait è drammaticamente sottile, contando su soli due altri candidati non eletti nel 2016.
STRADA ROMEA: VENERDÌ MATTINA INCONTRO TRA IL COMITATO, L'ANAS E L'ASSESSORA REGIONALE DE BERTI
Si attendono novità dall'incontro che domani mattina, venerdì 30 novembre dalle ore 9, il comitato per una legge regionale speciale per Chioggia avrà nella sede di Veneto Strade in via Baseggio a Mestre con l'assessora regionale alle infrastrutture Elisa de Berti e con l'ANAS. Al meeting è stata invitata anche l'amministrazione comunale di Chioggia: in discussione i nuovi possibili tracciati della strada 309 Romea e lo sviluppo di una possibile ferrovia verso Piove di Sacco. Nella delegazione del comitato saranno presenti il referente Giuseppe Boscolo Gioachina, Mariella Grasso, Silvia Vianello del consorzio di promozione turistica Con Chioggia Sì e Giuliano Boscolo del consorzio Lidi di Chioggia.
GIORGIO BELLEMO (ASCOT): "I 5 STELLE ALL'OPPOSIZIONE SI OPPONEVANO AGLI AUMENTI DELLA TARI, COSA È CAMBIATO ORA CHE IN GIUNTA AUMENTANO?"
Il presidente di Ascot, l'associazione dei concessionari balneari di Sottomarina, attacca l'amministrazione comunale quanto alla gestione della vertenza TARI fra Veritas e gli utenti morosi. «Ormai lo dico tanto che mi faccio nausea», esordisce Giorgio Bellemo. «Nel 2003 gli stabilimenti sulle aree in regime di concessione demaniale marittima soggette a TIA, pari a circa 800mila mq, pagavano un importo di circa 1.5 euro al metro quadro. Nel 2018 le aree soggette a TARI, ovvero circa 1.2 milioni di mq, pagano un costo di circa 3 euro al metro quadro. Spiegatemi». Incalza Bellemo: «Se tanti soggetti non aderiscono al servizio cui obbliga l'amministrazione comunale, seppur costretti, è necessario porsi qualche domanda. E per favore, la si smetta di puntare l'indice solo ed esclusivamente sulle spiagge, perché è fuorviante e scorretto». Il presidente di Ascot stigmatizza i «troppi incontri dove le logiche delle parti non hanno trovato un punto di convergenza. Ma sta alla politica, e solo ad essa, trovarli!». Bellemo analizza i provvedimenti della giunta Casson che riguardavano TIA, TARES e TARI, o comunque Veritas: «L'allora unico esponente del Movimento 5 Stelle, Gilberto Boscolo, si è sempre astenuto o ha espresso un voto contrario. Cosa è cambiato da allora?».
lunedì 26 novembre 2018
CONTROLLO DEL VICINATO ANCHE A CHIOGGIA: GIOVEDÌ SERA RIUNIONE CON IL COMUNE ALLA SALA CONFERENZE DEL MUSEO CIVICO
È direttamente il Comune di Chioggia a curare, per la serata di giovedì 29 a partire dalle ore 20.30, un incontro pubblico relativo al controllo di vicinato, nella sala conferenze del Museo civico in campo Marconi. La riunione sarà presieduta dal vicesindaco Marco Veronese e avrà lo scopo di sensibilizzare la popolazione attorno alle precauzioni di garanzia verso l'incolumità. All'iniziativa parteciperà la vicecomandante della Polizia Locale Francesca Telloli e alcuni referenti dell'associazione nazionale Controllo del Vicinato. «Nel Comune – spiega Veronese – sono presenti da oltre un anno quattro gruppi ufficialmente registrati, nelle frazioni di Sant'Anna e di Ca' Lino, per un totale di 102 famiglie. In Italia ad oggi sono quasi 60mila le famiglie che hanno aderito al progetto, formando gruppi locali normalmente organizzati per via o per quartiere. Negli altri Comuni dove il controllo di vicinato è attivo si è riscontrata una forte diminuzione degli eventi criminosi, perché le zone coinvolte diventano meno “appetibili” da parte di potenziali malintenzionati». L’adesione ai gruppi di controllo è gratuita e non prevede alcun impegno obbligatorio per i partecipanti. Agli abitanti è unicamente richiesto di alzare il livello di attenzione attraverso pochi, semplici passaggi: tra questi, il “far sapere” che gli abitanti della zona sono attenti e consapevoli di ciò che accade intorno a loro, ad esempio alle situazioni anomale che possono saltare all’occhio o generare apprensione ed allarme.
MERCOLEDÌ MATTINA IL CONSIGLIO COMUNALE: TRA GLI ARGOMENTI ANCHE LA TARI (CON VERITAS FINO AL 2038) E UNA COMUNITÀ ALLOGGIO PER MINORI
Una seduta del consiglio comunale di Chioggia è stata convocata per domani, mercoledì 28 novembre, dalle ore 9 del mattino. All'ordine del giorno dodici argomenti, tra cui l'adozione di una variante al piano regolatore per la riclassificazione di aree edificabili, la realizzazione di una comunità-alloggio per minori, la gestione post-operativa della discarica di Ca' Rossa, il contratto con Veritas per la riscossione della TARI fino al 2038 e le mozioni dei consiglieri. Tra queste, Montanariello si interessa del piano particolareggiato per i centri storici e della protezione al tubo dell'acqua di Veritas; riguardo la TARI non mancheranno i rilievi dei consiglieri Montanariello, Dolfin e Beniamino Boscolo.
INTERROGAZIONE DEL SEN.FERRAZZI (PD) PER LE CASE DEMANIALI SUL LUSENZO: UNA LEGGE PER TRASFERIRE LA PROPRIETÀ A CHI LE ABITA
Una interrogazione parlamentare per risolvere il nodo relativo alle abitazioni costruite già a fine Ottocento nella zona nord del Lusenzo di Sottomarina, dove vivono ad esempio molte persone anziane. L’ha presentata il senatore del PD Andrea Ferrazzi, e illustrata a mezzogiorno di oggi nella sede di calle Padovani: si tratta di 132 unità abitative in area demaniale, per la quale la proprietà è rimasta in capo allo Stato, così da rendere difficile l’alienazione o ulteriori sviluppi. L’ipotesi su cui lavora Ferrazzi va verso una legge che trasferisca la proprietà superficiale dal Demanio al Comune, il quale a sua volta la gira a chi vi abita, come sarebbe dovuto accadere per le concessioni in zona Reduci; il gruppo senatoriale del Partito Democratico punta anzi a una norma che preveda il passaggio diretto in capo agli attuali intestatari.
L’interrogazione, depositata al Ministero delle Finanze e a quello delle Infrastrutture, è stata sollecitata dal territorio attraverso l’ex consigliere regionale Lucio Tiozzo: «Sono edifici costruiti sulla base di permessi concessi in forza alle leggi del tempo - nota Ferrazzi – quindi conformi alla programmazione urbanistica comunale, per i quali erano state versate le imposte dovute. Quindi non sarebbe una sanatoria né tantomeno un condono. Il Demanio stesso non ha interesse a quelle aree, come hanno testimoniato i vertici nazionali e regionali». Secondo il PD, trovare la soluzione è un atto di giustizia sociale: «Basta la volontà politica, la mia interrogazione può essere fatta propria dalle forze politiche di maggioranza. Noi siamo disponibili: non ci interessa mettere cappello, ma trovare una soluzione veloce a uno stato di cose chiaro e cristallino». I contatti con la maggioranza che regge il governo sono già stati avviati a livello locale e non dovrebbero esserci forze contrarie in Parlamento.
L’interrogazione, depositata al Ministero delle Finanze e a quello delle Infrastrutture, è stata sollecitata dal territorio attraverso l’ex consigliere regionale Lucio Tiozzo: «Sono edifici costruiti sulla base di permessi concessi in forza alle leggi del tempo - nota Ferrazzi – quindi conformi alla programmazione urbanistica comunale, per i quali erano state versate le imposte dovute. Quindi non sarebbe una sanatoria né tantomeno un condono. Il Demanio stesso non ha interesse a quelle aree, come hanno testimoniato i vertici nazionali e regionali». Secondo il PD, trovare la soluzione è un atto di giustizia sociale: «Basta la volontà politica, la mia interrogazione può essere fatta propria dalle forze politiche di maggioranza. Noi siamo disponibili: non ci interessa mettere cappello, ma trovare una soluzione veloce a uno stato di cose chiaro e cristallino». I contatti con la maggioranza che regge il governo sono già stati avviati a livello locale e non dovrebbero esserci forze contrarie in Parlamento.
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