Due manifestazioni politiche di opposto colore e con finalità del tutto differenti avranno luogo durante la giornata di domani, sabato 14 novembre, nel territorio comunale di Chioggia. Alle ore 10.30 tornano in piazza a Cavanella d'Adige gli attivisti di Rifondazione Comunista e del Partito Democratico per chiedere la riapertura dell'ufficio postale nella frazione, chiuso dal dicembre 2019.
Dopo il presidio dello scorso 19 luglio, i segretari Francesco Zennaro e Barbara Penzo con la consigliera del gruppo misto Maria Chiara Boccato avanzano ancora le istanze del comitato civico di Cavanella agli enti competenti, allo scopo di risolvere una situazione insostenibile, che va a detrimento anche di coloro che abitano a Rosolina e che pure si servivano dell'ufficio. Tra le ipotesi per l'ubicazione delle nuove poste, corte Salasco e le ex scuole elementari, il cui cortile -rivendicano i promotori- potrebbe essere messo a disposizione quale parco per la cittadinanza.
Alle ore 16.30 invece, in piazza Vigo a Chioggia, Fratelli d'Italia lancia un flash mob per chiedere la liberazione dei 18 pescatori siciliani sequestrati dalle autorità libiche con l'accusa di aver sforato le acque internazionali. Ormai sono quasi tre mesi che gli uomini di mare, in forza ai pescherecci Antartide e Medinea di Mazara del Vallo, sono detenuti nelle carceri di Bengasi.
Accanto alla marineria di Chioggia, a chiedere la loro liberazione anche il mercato ittico all'ingrosso, durante la cerimonia per la celebrazione dei propri sessant'anni di attività. A scendere in piazza a Vigo con Fratelli d'Italia saranno l'ex ministro Adolfo Urso, il senatore Luca de Carlo, il consigliere regionale Raffaele Speranzon e Lucas Pavanetto, segretario provinciale del partito, oltre naturalmente al circolo clodiense.
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