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mercoledì 25 settembre 2019

IL COMUNE DI CHIOGGIA DESTINA UN MILIONE E MEZZO DELLA LEGGE SPECIALE: PRIORITÀ A STRADE, PONTI E SCUOLE

Il consiglio comunale tenutosi ieri, 24 settembre, ha approvato la deliberazione avente ad oggetto l'utilizzo dei finanziamenti di competenza del Comune di Chioggia per l'anno 2019, di cui alla legge 208/2015 per il proseguimento degli interventi relativi alla Salvaguardia di Venezia e della sua laguna, ovvero la Legge Speciale per Venezia e Chioggia. «Per il 2019 il finanziamento utilizzato della Legge Speciale sarà di un milione e mezzo di euro – spiega il sindaco Alessandro Ferro – e andranno spesi per i progetti che abbiamo pronti». Questo il programma: 180mila euro andranno alla bonifica dall'amianto del palazzo municipale; 100mila per interventi straordinari sugli edifici pubblici in centro storico; 90mila per la messa in sicurezza di edifici pubblici fuori dal centro storico; 150mila per realizzare la passerella pedonale in campo Marconi; 320mila per l'adeguamento degli impianti a palazzo Granaio e alla pescheria al minuto, compreso il ripristino della cappella al piano terra di palazzo Granaio, richiesto della Sovrintendenza.
Inoltre, 100mila euro per realizzare nuovi loculi nel cimitero di Borgo San Giovanni, 115mila per interventi straordinari agli impianti di illuminazione pubblica delle strade e 445mila per il secondo lotto di interventi straordinari lungo le strade: nello specifico, entro l'anno è prevista l'asfaltatura di via Padre Emilio Venturini a Brondolo e di strada Madonna Marina a Sottomarina. Conclude il sindaco, che ha la delega per la Legge Speciale: «Strade, ponti e scuole sono la nostra priorità. Sappiamo che il lavoro da fare è ancora lungo e che i risultati non sono tangibili dall'oggi al domani, ma, anche grazie a questi fondi e ai prossimi che potremo impiegare, abbiamo dato il via al cambiamento: da qui ai prossimi due anni la città sarà migliore».

1 commento:

  1. Il sindaco ferro dice : ….. «grazie a questi fondi e ai prossimi che potremo impiegare, abbiamo dato il via al cambiamento: da qui ai prossimi due anni la città sarà migliore»

    Ecco, “grazie a questi fondi” il sindaco può accendere un cero in chiesa.
    C’entra nulla lo slogan del “cambiamento” sbandierato dal sindaco. Anche il precedente sindaco Casson se avesse avuto a disposizione tali fondi (peraltro da lui sempre auspicati ma mai concessi dallo Stato) avrebbe fatto bella figura.

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