venerdì 2 ottobre 2020
ITALIA VIVA RITIRA L'EMENDAMENTO PRO-DEPOSITO DI GPL: LUNEDÌ IL DECRETO AGOSTO PASSERÀ AL SENATO SENZA SORPRESE PER CHIOGGIA
L'emendamento dei senatori Conzatti e Comincini di Italia Viva al decreto "agosto", teso a tutelare l'investimento di Costa Bioenergie per quanto riguarda il deposito di gpl bloccato dallo stesso decreto, è decaduto. Lo ha annunciato il senatore del PD Andrea Ferrazzi, specificando che il governo è unanime con la sua maggioranza nel convertire in legge la norma così com'è, lunedì prossimo al Senato: quindi con l'articolo 95 e i commi 24, 25 e 26 che interessano il deposito di gpl e la futura Autorità per la Laguna.
Anche il Comune di Chioggia interviene sulla vertenza: «Siamo alle fasi finali di una vicenda che ci impegna in prima linea come amministrazione da molti anni», commenta il sindaco Alessandro Ferro. «Grazie alla tenacia e fiducia di lavorare per il bene della città, e all'appoggio dei cittadini stessi (che non si sono mai rassegnati a decisioni così impattanti calate dall'alto) siamo arrivati fino a qui. Abbiamo seguito assieme ai nostri contatti a Roma gli sviluppi degli ultimi giorni, certi che gli emendamenti presentati dai due senatori di Italia Viva non potessero avere futuro. Ora l'appuntamento è a lunedì: seguiremo con attenzione la votazione in Senato del decreto di agosto».
Aggiunge il vicesindaco Marco Veronese, che si è occupato in prima persona del caso: «Sosteniamo ciò che ha sempre detto il ministro D'Incà, che è venuto in più occasioni qui a Chioggia. I ministri interessati sono compatti nella contrarietà alla messa in funzione dell'impianto all'interno della laguna sud, che è sito Unesco e porto, la cui vocazione deve rimanere commerciale, verso il futuro spostamento del mercato ittico all'ingrosso. La città è chiara nel non volere il deposito e sta raggiungendo l'obiettivo. Appena il decreto passerà anche alla Camera, e con la successiva pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale, potremo finalmente festeggiare assieme a tutta la città».
Anche il Comune di Chioggia interviene sulla vertenza: «Siamo alle fasi finali di una vicenda che ci impegna in prima linea come amministrazione da molti anni», commenta il sindaco Alessandro Ferro. «Grazie alla tenacia e fiducia di lavorare per il bene della città, e all'appoggio dei cittadini stessi (che non si sono mai rassegnati a decisioni così impattanti calate dall'alto) siamo arrivati fino a qui. Abbiamo seguito assieme ai nostri contatti a Roma gli sviluppi degli ultimi giorni, certi che gli emendamenti presentati dai due senatori di Italia Viva non potessero avere futuro. Ora l'appuntamento è a lunedì: seguiremo con attenzione la votazione in Senato del decreto di agosto».
Aggiunge il vicesindaco Marco Veronese, che si è occupato in prima persona del caso: «Sosteniamo ciò che ha sempre detto il ministro D'Incà, che è venuto in più occasioni qui a Chioggia. I ministri interessati sono compatti nella contrarietà alla messa in funzione dell'impianto all'interno della laguna sud, che è sito Unesco e porto, la cui vocazione deve rimanere commerciale, verso il futuro spostamento del mercato ittico all'ingrosso. La città è chiara nel non volere il deposito e sta raggiungendo l'obiettivo. Appena il decreto passerà anche alla Camera, e con la successiva pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale, potremo finalmente festeggiare assieme a tutta la città».
1 commento:
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tho, chi l’avrebbe mai detto: Italia Viva ritira l'emendamento pro-deposito di GPL.
RispondiEliminaQualcuno per questo rode.