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martedì 29 marzo 2016

CRESCONO I DUBBI IN FORZA ITALIA, IL DOGE IN APPRENSIONE...

Il Doge Brugnaro e ChioggiaViva sempre più in apprensione,infatti anche se ufficialmente Forza Italia ha dichiarato che seguirà l’architetto Marcellina Segantin alle prossime elezioni comunali in realtà i giochi non si sono ancora chiusi, infatti è in vista un incontro dei vertici regionali per valutare attentamente l’opportunità di concedere il marchio sia per l’incongruenza di abbandonare l’alleato Leghista ( Non si sa mai che Zaia se la leghi ad un dito ) sia per i forti dubbi che con fucsia e chioggiaviva ci sia qualche probabilità di vincere le elezioni ( fratelli d’italia e fare alle precedenti regionali avevano raccolto solo qualche centinaio di voti). In realtà non ci sono solo i dubbi dei vertici regionali c’è già una bella fronda da parte di più di qualche forzista, primo tra tutti Brunetto Mantovan che ha già espresso il suo rifiuto di entrare in lista in queste condizioni: “ Mi dispiace ma il mio elettorato non ci seguirebbe “. Anche l’incontro con la Segantin avrebbe deluso più di qualcuno: “ Ci ha detto che è a disposizione - riferisce un forzista doc - ma non ci ha fatto una minima proposta sulle sue idee riguardo il futuro della città, il mercato ittico il porto, insomma un po’ pochino per chi si candida a guidare la città “. Nel frattempo Brugnaro e company, anche se in privato ammettono che Casson è in indubbio vantaggio sono entrati non nella competizione elettorale a gamba tesa, acquistando tutti gli spazi elettorali e partendo con i sondaggi , intanto la “ parte migliore della città “ ( autodefinizione di Marino Masiero) sta preparando la lista di chioggiaviva, speriamo che almeno lui, una volta tanto, ci metta la faccia. Roberto Pellegrini, ex sindaco di Chioggia, sornione dice di aver sognato che Forza Italia andrà in soccorso di Casson….

sabato 26 marzo 2016

ROBERTO PELLEGRINI: HO SOGNATO CHE FORZA ITALIA ANDRA' CON CASSON

“ Ho fatto un sogno, proprio questa notte, ho sognato che forza italia la prossima settimana andrà dalla Lega, a livello regionale, per ritornare con Casson “. Così in un modo un po’ sornione Pellegrini sembra lanciare una nuova premonizione, sei mesi fa aveva indovinato che si sarebbe andati su Casson : “ Una persona onesta “ così oggi malgrado la decisione di forza italia locale ( anche se molti nel coordinamento non erano d’accordo ) di andare con il “ doge “ Brugnaro la lista fucsia e chioggia viva per Pellegrini, in versione profeta , è una partita ancora aperta. Per Pellegrini - in versione di ex sindaco - “ si può essere a favore di Casson oppure contro ma per un chioggiotto vero, al di là del colore politico, è che non possiamo accettare che venga il sindaco di Venezia Brugnaro a parlare male del nostro sindaco. è una fomra di maleducazione che il chioggiotto non può accettare “

giovedì 24 marzo 2016

FARE! PER CHIOGGIA CON SEGANTIN

FARE! PER CHIOGGIA CON SEGANTIN Il FARE! PER CHIOGGIA sosterrà la candidatura di Marcellina Segantin, espressione di una società civile che vuole cambiare Chioggia ripartendo dai cittadini. Da mesi dialoghiamo con ChioggiaViva e tutte le realtà che si riconoscono in un progetto civico, moderato, di cambiamento reale. Il rilancio della nostra città deve essere uno dei punti qualificati perché da troppo tempo Chioggia è ferma e isolata.Come FARE!, abbiamo deciso di collaborare con chi ha fatto, fa e farà per la nostra città: il mondo economico, quello delle associazioni sociali, sportive. Con chiunque abbia a cuore Chioggia. Di fronte ad un quadro desolante, di immobilismo amministrativo e politico nei rapporti tra le persone diventa un richiamo per tutti il darsi da FARE! Punti fermi del nostro programma sono: SVILUPPO ECONOMICO: per creare lavoro, sviluppare sostenere le imprese di qualunque genere.Ben vengano tanti imprenditori a investire a Chioggia, dobbiamo creare lavoro e aprire la città all’esterno; SOCIALE: settore importantissimo per la città soprattutto in questo periodo critico e drammatico in cui versa la nostra città, settore che dovrà essere riorganizzato in sintonia e sinergia tra l’amministrazione il mondo che rappresenta queste istanze; SICUREZZA: dobbiamo combattere contro il degrado in cui versa tutto il nostro comune, nulla è stato fatto in questi ultimi anni, facendo un piano per la sicurezza delle frazioni, per Sottomarina e per il centro storico . Abbiamo il dovere di rendere la nostra città ancora più bella e accogliente Il coordinatore FARE!PERCHIOGGIA SANDRO MARANGON

martedì 22 marzo 2016

REGOLAMENTO DI CONTI IN FORZA ITALIA: ESPULSI I CONSIGLIERI MATTEO PENZO e DANIELE TIOZZO

Il coordinamento comunale, all'unanimità dei presenti, ha deciso di proporre al coordinamento provinciale di Venezia e regionale del Veneto l' espulsione di Matteo Penzo e Daniele Tiozzo Brasiola dal partito di Forza Italia, motivandola con una lunga lettera corroborata da numerosi allegati, per comprovare la necessità della decisione. In sintesi: i due soggetti con il loro comportamento hanno confuso l'elettorato sostituendosi impropriamente al ruolo del coordinamento locale, eletto democraticamente il 16/01/2016 con il congresso. L’atteggiamento tenuto dai due, con grave imbarazzo del simbolo di Forza Italia e l’atteggiamento assunto dall'insediamento del coordinamento di Chioggia, vengono ritenuti non compatibili con il clima di collaborazione, stima e rispetto democratico instaurato all’interno del Partito stesso. Forza Italia è sempre stata all'opposizione in questi 5 anni e la linea politica per la prossima scelta del candidato sindaco sarà ufficializzata domani mattina con un comunicato stampa completo del percorso affrontato dal coordinamento locale di Chioggia, con la responsabilità e la consapevolezza che la decisione è stata presa dal coordinamento locale senza interferenze di sorta. Ringraziamo il coordinamento provinciale, nella persona di Michele Celeghin, per la fiducia e per il riconoscimento del positivo lavoro svolto. A nome di tutto il Coordinamento di Forza Italia – Chioggia Vincenzo Boscolo Bachetto

CASSON SEMPRE PIU' FORTE - ANCHE L'UDC RITORNA ALL'OVILE

Anche l’ UDC appoggia il sindaco Casson, malgrado le dichiarazioni del segretario Aldo Piovesan , martedì pomeriggio il direttivo dei centristi ha deciso di schierarsi in favore del sindaco Casson. “ Abbiamo fatto una votazione - riferisce il vice presidente del consiglio Dario Fornaro - a grande maggioranza abbiamo deciso di appoggiare il sindaco Casson alle prossime elezioni comunali, con un solo astenuto e un voto contrario “. Quindi oltre all’appoggio della Lega ora Casson può contare anche sui centristi, mancherebbe ancora Forza Italia che precisamente mentre scriviamo queste righe sta discutendo con chi schierarsi.

DOPO SILVIA VIANELLO, ANCHE ROMINA TIOZZO LASCIA IL PD



Continua la diaspora individuale da calle Padovani. Alle rumorose dimissioni dell'ex assessora Silvia Vianello, oggi fanno eco quelle di un'altra protagonista della politica al femminile nella Chioggia degli ultimi anni: anche Romina Tiozzo lascia il Partito Democratico, in aperta polemica col gruppo dirigente di cui ha comunque fatto parte. Motivo scatenante, la mancata volontà di effettuare le primarie per la candidatura a sindaco, decisa così "a tavolino", nelle parole della consigliera comunale che riportiamo.
"Nonostante il PD sbandieri con fierezza che a decidere sono i cittadini attraverso lo strumento delle primarie, ancora una volta il PD di Chioggia ha dimostrato di chiudersi in Calle Padovani invece di aprirsi alla città, facendo una scelta netta e senza discussioni. Questa è l’ennesima dimostrazione di un partito che dimostra di avere paura del rinnovamento e del confronto e partecipazione attiva dei cittadini. Decidere di organizzare primarie aperte a Chioggia sarebbe stato un momento molto importante per misurarsi democraticamente non solo con i nostri migliori dirigenti di partito ma anche per tentare di stringere un’alleanza con la cosiddetta società civile, attiva e presente in campo sociale, culturale e politico. La recente candidatura a sindaco del PD, frutto di un’operazione fatta tutta a tavolino, evidenzia la debolezza del Partito Democratico di Chioggia, che purtroppo in questi anni ha perso il senso della realtà e terreno su tutti i fronti. Il Partito Democratico di Chioggia purtroppo soffre di una patologia molto grave e le sue conseguenze porteranno nei mesi che verranno ad un’inevitabile perdita di consenso elettorale per queste ragioni: - In questi anni il partito non è riuscito a costruire nessuna alleanza ed in questa imminente campagna elettorale amministrativa si presenta completamente isolata sotto il profilo politico; - Non proporre propri candidati che fino a ieri erano disponibili a mettersi in gioco e che hanno ricoperto ruoli importanti nella giunta Casson, danno l’immagine di un partito che politicamente ha fallito, facendo perdere l’entusiasmo anche agli stessi militanti. - Non è poi proprio per puro caso che in questi ultimi anni molte persone si siano via via allontanate ed altre sono pronte per raggiungerle. - E non per ultimo è stato un grave errore politico affidare le decisioni importanti 'a tavolino' ai soliti noti, per poi far passare l’idea di rinnovamento; questo a mio avviso è un finto rinnovamento. Detto questo oggi vorrei chiarire la mia posizione personale e politica. Nonostante i vari comunicati della direzione del PD locale che dichiaravano che la scrivente era fuori dal partito, e che dopo aver superato mesi fa positivamente l’esame della commissione di garanzia provinciale di Venezia, comunico con la presente che a partire dalla data odierna è proprio la sottoscritta a decidere di non sentirsi più parte di questo partito. Cinque anni fa avevo iniziato questa esperienza politica all’interno del PD con grande entusiasmo e spirito di servizio della città e dei miei cittadini. Purtroppo oggi chiudo questa mia esperienza con una molta delusione ed profonda amarezza. Il vero rinnovamento sociale e politico parte dai circoli democratici presenti nei territori, con metodi ed modalità diverse. Probabilmente a Chioggia questo non è possibile. Tra i tanti consigli che mi sono stati dati in questo periodo, accetto il consiglio di andare dove mi porta il cuore, il mio cuore sta’ nella mia città e tra i miei cittadini e non di certo nella casa dell’ex PCI di calle Padovani".

lunedì 21 marzo 2016

PD SOTTOMARINA CON I CONSIGLIERI REGIONALI: VOTEREMO SÌ AL REFERENDUM CONTRO LE TRIVELLAZIONI



(foto Ansa)

Contrariamente alle indicazioni astensioniste giunte dal governo e dal PD nazionale riguardo il referendum in programma il prossimo 17 aprile, avente a tema la proroga delle concessioni alle aziende petrolifere per trivellare gas nel mare Adriatico, il circolo PD di Sottomarina sposa la posizione di molti consiglieri regionali PD del Veneto -tra cui i veneziani Zottis e Pigozzo, mentre spicca l'assenza della capogruppo Alessandra Moretti- che invitano a votare sì al quesito.
Questo il testo sottoscritto da Graziano Azzalin, Stefano Fracasso, Piero Ruzzante, Cristina Guarda, Claudio Sinigaglia, Andrea Zanoni nonché dai citati Bruno Pigozzo e Francesca Zottis, ai quali si unisce il circolo PD di Sottomarina: "I consiglieri regionali del Partito Democratico e delle liste civiche, con coerenza e convinzione, ribadiscono l'appello al voto al referendum del 17 aprile! I consiglieri regionali PD del Veneto rivendicano il proprio ruolo nel corso degli anni: già nella scorsa legislatura siamo stati protagonisti di iniziative legislative chiare in questo senso, prima su tutte la proposta di legge statale sulla subsidenza che prevedeva lo stop alle trivellazioni nelle province di Rovigo, Venezia e Padova che è stata approvata a larghissima maggioranza dal consiglio regionale. Su questa linea abbiamo sempre continuato a muoverci in accordo anche con le altre forze politiche, facendo sì che il Veneto avesse un ruolo di primo piano perché attraverso la richiesta di referendum si modificasse la legge sulle trivellazioni. Ed i risultati sono arrivati, con le modifiche introdotte, proprio grazie al ruolo del nostro partito, con la legge di Stabilità 2016, con il recepimento di cinque dei sei quesiti che erano stati formulati, Evidenziamo poi il perché della scelta a favore del sì: innanzitutto perché il significato va ben oltre il singolo quesito sulla durata delle concessioni già rilasciate! Un Paese lungimirante investe sulle rinnovabili, così fa per esempio la Germania, e non va a raschiare il fondo del barile su risorse comunque ridotte e che appartengono al passato. Risorse che non possono certo intaccare la dipendenza dalle importazioni e che producono un vantaggio economico a dir poco risibile, vista l'inconsistenza delle royalties, a tutto vantaggio delle compagnie private proprietarie dei titoli minerari e degli idrocarburi che verranno estratti. Che non sono certo 'dello Stato'. Un settore con un tasso di occupazione bassissimo e che, invece, rischia di intaccare attività radicate, dal turismo alla pesca. Dalle fonti rinnovabili il nostro paese ottiene già più del 40% del proprio fabbisogno energetico ed è su quelle che bisogna puntare con decisione, consapevoli delle enormi potenzialità che offrono per nuove filiere occupazionali alternative a quelle da dismettere. Sul nostro territorio, in particolare nel Delta del Po, portiamo ancora le cicatrici e sopportiamo i costi derivanti dalle estrazioni di metano andate avanti fino agli anni '60. A chi dice che le trivellazioni non comportano alcun rischio consigliamo di farsi un giro in quei meravigliosi ambienti, facendosi spiegare come a causa della subsidenza, lo sprofondamento del terreno accelerato dalle estrazioni, ogni anno venga speso un milione e mezzo di euro per tenere in funzione le idrovore, che si aggiungono ai 700 milioni di euro per la ricostruzione e l’adeguamento delle opere di bonifica ed ai 3.300 milioni di euro per l’adeguamento degli argini. Proprio per questo motivo, per la salvaguardia di Venezia, dal 1991 è stato stabilito il divieto di prospezione, ricerca e coltivazione di idrocarburi, esteso nel 2002 a tutto il tratto di mare compreso tra il parallelo passante per la foce del fiume Tagliamento e il parallelo passante per la foce del ramo di Goro del fiume Po”.