La segretaria del Partito Democratico di Chioggia, Barbara Penzo, accende i riflettori sull'accentuato rischio di un aumento della violenza di genere tra le mura domestiche, nelle settimane dell'emergenza da Coronavirus che obbliga alla compresenza domestica anche in situazioni di crisi. «Anche oggi La terribile conta delle donne morte anche in questo periodo di domiciliazione forzata, infatti, non conosce sosta», esordisce Penzo. «E il timore più diffuso è che la maggior parte di violenze, abusi e maltrattamenti stiano avvenendo nel silenzio, senza essere denunciate».
L'esponente del PD ricorda che «la commissione parlamentare di inchiesta sul femminicidio ha approvato all’unanimità, il 26 marzo scorso, un documento recante misure per i centri antiviolenza, le case-rifugio e gli sportelli antitratta nella situazione di emergenza epidemiologica da Covid-19. Ieri la commissione Bilancio del Senato ha approvato il pacchetto degli emendamenti suggeriti dalla presidente della commissione Femminicidio, la senatrice democratica Valeria Valente: le modifiche riguardano una dotazione aggiuntiva di 3 milioni (oltre ai 30 milioni previsti) per i centri antiviolenza e le case rifugio, e la normale prosecuzione delle udienze di convalida dell'allontanamento dell'uomo maltrattante dalla casa familiare».
Assodato che in Italia il 90% degli episodi di violenza contro le donne avvengono tra le mura domestiche, in questi giorni le chiamate al numero antiviolenza 1522 sono dimezzate, e gli accessi ai centri sono diminuiti dell'85%: a Chioggia lo sportello Civico Donna conferma il dato nazionale. «Questo è un segnale di grande preoccupazione - considera Penzo - per la doppia consapevolezza che le mura domestiche non rappresentano per tutti un luogo sicuro, e che le donne spesso sono in difficoltà nel chiedere aiuto proprio per la presenza costante del compagno maltrattante».
Ma uscire dalla violenza è possibile sempre: oggi può essere segnalata attraverso l'applicazione YouPol della Polizia di Stato, il numero nazionale 1522 e il servizio Civico Donna di Chioggia, che risponde dal lunedì al venerdì, dalle ore 9 alle 17 al numero verde 800 195 359.
«Infine un appello alla Regione - conclude Barbara Penzo - affinché si attivi, in maniera celere ed efficiente, per trasferire le risorse nazionali ai centri in questione, evitando meccanismi burocratici di erogazione e distribuzione dei fondi, e rendendoli più snelli e puntuali per non creare disfunzioni all’attività».
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