«Se è vero che, come hanno comunicato rappresentanti dei sindacati di categoria, mentre i dipendenti delle Ferrovie dello Stato in cassa integrazione percepiscono lo stipendio intero, i loro colleghi di Busitalia si vedono tagliare il 20% della busta paga, allora non ci stiamo». Lo dice in una nota Erika Baldin, consigliera regionale del Movimento 5 Stelle, quanto alla sforbiciata dell'integrazione alla CIG per i conducenti delle linee extraurbane di Padova e Rovigo.
«Quindi – prosegue la consigliera - ho chiesto, con un'interrogazione a risposta immediata, all'assessora regionale ai trasporti Elisa De Berti che faccia chiarezza sulla vicenda, metta in atto un'adeguata
moral suasion nei confronti dei vertici di Busitalia e tutti i passaggi nella sua disponibilità per costringere l'azienda di trasporto pubblico su gomma a fare marcia indietro, e parificare gli stipendi dei lavoratori che l'emergenza Coronavirus ha costretto a mettere in cassa integrazione con quelli della casa madre FS.
Non può passare il messaggio che nello stesso comparto, e per lavoratori appartenenti allo stesso gruppo (Busitalia è interamente partecipata dalla holding di Ferrovie dello Stato) ci siano cassintegrati di serie A e di serie B. Busitalia è uno dei vettori di trasporto pubblico locale più importanti del Veneto, e la tutela dei lavoratori va portata avanti assieme con quella della salute, in questo difficile momento».
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