La consigliera regionale del Movimento 5 Stelle, Erika Baldin, suggerisce alla Caritas diocesana e al centro di solidarietà Anna Dupuis della Compagnia delle Opere, ovvero le due organizzazioni di volontariato che hanno in carico la distribuzione dei buoni spesa comunali agli indigenti, di rivolgersi per gli acquisti dei beni ai negozi di vicinato e ai piccoli produttori locali, non solo alla grande distribuzione».
L'esponente stellata nota che «visto lo stop agli spostamenti e le innumerevoli limitazioni della quarantena, con la chiusura dei ristoranti, ci sono numerose piccole e piccolissime aziende locali che non hanno più nessuno che acquista i loro prodotti, spesso di alta qualità. È quindi auspicabile trasformare il meccanismo dei buoni spesa anche in un circolo virtuoso che venga incontro ai produttori alimentari locali, che stanno soffrendo oltremodo per le chiusure da contagio.
Pensiamo alla riduzione dei mercati settimanali, che ha messo k.o. tante realtà del territorio e ii rivenditori locali di frutta, verdura, latticini. In questo modo potremmo rimettere in circolo i loro prodotti, a beneficio della filiera veneta a km zero».
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