Pagine

lunedì 10 agosto 2020

COMMISSIONE PER LA "BARCA", IL COMUNE: «NON È DETTO CHE PER IL 14 SETTEMBRE SIA PRONTA». E CHE NE SAREBBE DELLE ISCRIZIONI GIÀ AVVENUTE?

Interlocutoria seduta di commissione consiliare, oggi pomeriggio, in merito alla destinazione e all'assegnazione dell'immobile denominato "la Barca" e ubicato a Ridotto Madonna, a ridosso dell'ospedale. La convocazione era stata richiesta dalle opposizioni per far luce relativamente agli ultimi avvenimenti, comprensivi della delibera di giunta che destina l'immobile ad attività scolastiche e dell'istruttoria pubblica, in chiusura domani.

Il vicesindaco e assessore al Demanio, Marco Veronese, ha ricordato che fino a oggi solo l'ULSS aveva chiesto il comodato d'uso gratuito dell'edificio ad est (dopo due sopralluoghi lo si è scoperto difficile da adattare alle esigenze espresse) per spostare gli uffici della Villa Verde, mentre venerdì scorso i Vigili del Fuoco hanno scritto al Comune chiedendo l'utilizzo dell'immobile più piccolo, a ovest, quale nuova sede del comando.

Barbara Penzo (PD), tra le promotrici della sessione, parla di «procedimento non chiaro, in tempi non soliti», facendo presente che il 1° luglio scorso la cooperativa Approdo aveva richiesto l'utilizzo della ex sede della Croce Rossa in via del Boschetto, poi l'indomani ha virato sulla Barca. «Hanno agito nel territorio con la quasi certezza di avere lo stabile - dice, con riferimento alle iscrizioni già in atto per il servizio educativo - e senza alcuna trasparenza».

È stata la dirigente al settore Servizi alla Persona, Daniela Ballarin, a rispondere ai dubbi della consigliera democratica, tirando in ballo il collega Stefano Penzo, dirigente dei Lavori Pubblici: «La prima delibera di giunta - spiega Ballarin - non inquadrava la fattispecie da regolamentare, né aveva riferimenti all'istanza che avrebbe dovuto comportare l'apertura di un procedimento amministrativo. Così non aveva alcun senso, ma è stata adottata senza modifiche».

Dal 31 luglio il settore Servizi alla Persona ha preso in carico la Barca, dopo la delibera di giunta che autorizza il cambio d'uso, rilevandola dall'ufficio Patrimonio: «La Barca è in uno stato che supera il degrado - argomenta la dirigente - dal momento che sono stati staccati i fili di rame, le condotte, i pannelli elettrici, altre fonti di pericolosità. Così come avviene all'arena Duse, ci sarebbe necessità di lavoratori socialmente utili tutti i mesi, per la messa in sicurezza e il monitoraggio. Ma non utilizzare un bene pubblico porta al danno erariale».

Daniela Ballarin comunque ha suggerito una soluzione legislativa che avrebbe consentito al Comune di assegnare lo stabile attraverso una procedura semplificata: si tratta dell'articolo 71 della legge 117/2017, il quale dà agli enti pubblici la possibilità di assegnare alle associazioni del Terzo Settore immobili che siano in stato di degrado, purché si facciano carico della manutenzione: «Lancio anzi l'invito a chi vuole curarsi di un'immobile, chiedendone la concessione».

La replica di Barbara Penzo è incentrata sul "pezzo centrale" nella narrazione, che sarebbe carente e creerebbe un buco temporale: «La vicinanza tra Approdo e cooperativa Egolabor che si serve dei lavoratori socialmente utili - commenta l'esponente dell'opposizione - fa sì che questi ultimi siano piegati a un interesse privato, essendo stati attivati già il giorno dopo la richiesta dello spazio. Sarebbe opportuno anzi che vengano fatte crescere le associazioni e che a lavorare non siano sempre gli stessi. Articolo 71? Allora farò chiedere la Loggia dei Bandi!».

Dal canto suo, Beniamino Boscolo (Forza Italia) parla di «geometria variabile nell'efficienza degli uffici, dai quali spesso viene risposto che manca il personale. Non vorrei che si siano bruciati i tempi, a scapito di altri servizi. Se è così, invito l'amministrazione a seguire sempre questa prassi, allora! Assodato che non tutti i progetti sono uguali, serve equità». Gianluca Naccari, sempre della minoranza, chiede per quanto tempo sarà assegnata la concessione.

Chiamato in causa, il dirigente Stefano Penzo ha confermato che l'ufficio Patrimonio esegue sopralluoghi con tutti coloro che chiedono di vedere le strutture: «Non è detto tuttavia che entro il 14 settembre la struttura sarà pronta - avverte - nel caso chi sta già raccogliendo iscrizioni prima dell'assegnazione se ne assumerà l'onere». Anche l'assessora all'Istruzione, Isabella Penzo, conferma che non c'è alcun accordo tra il Comune e l'Approdo: «Se la coop si è esposta, lo fa a suo rischio e pericolo, dal momento che manca ancora l'accreditamento come scuola«.

Se Paolo Bonfà, capogruppo del M5S, parla di «polverone da parte di Barbara Penzo, che parla a casaccio perché nessuno ha preso impegni», il presidente della IV commissione Daniele Padoan rivela la sua «preoccupazione, da parte di tutti. Ma non dipende dall'amministrazione se c'è chi fa il passo più grande della gamba». Sta di fatto che, afferma Barbara Penzo, sarebbe occorso partire dall'analisi dei bisogni che ci sono, ed evitare che a 60 famiglie venga garantito che quella struttura educativa aprirà per tempo, il 14 settembre, se non sarà possibile.

Nessun commento:

Posta un commento

Chioggia Azzurra suggerisce ai gentili lettori la registrazione di un proprio account Google -anche attraverso uno pseudonimo- con il quale commentare gli articoli, al fine di favorire una miglior comprensione dell'identità digitale tra utenti. Non è nostra intenzione schedare o rintracciare in qualche modo chi commenta anonimamente; anzi lasciamo in tal senso la massima libertà al lettore di non declinare le proprie generalità, restando però nell'ambito del buon gusto e della corretta educazione nel commentare senza offendere alcuno. Siamo certi di essere compresi in questa esigenza, e per questo Chioggia Azzurra ringrazia.