martedì 26 novembre 2019
COMITATONE A PALAZZO CHIGI, IL SINDACO FERRO TORNA DA ROMA CON UN NUOVO TESORETTO PER CHIOGGIA: OLTRE 37 MILIONI IN 7 ANNI DALLA LEGGE SPECIALE
Oltre nove milioni subito, e 28 milioni nei prossimi cinque anni. È quanto porta a casa Chioggia dalla riunione odierna del Comitatone a palazzo Chigi: «Straordinario risultato, meglio di così non poteva andare», commenta il sindaco Alessandro Ferro sulla strada del ritorno da Roma, parlando del rifinanziamento decennale della Legge Speciale per Venezia e la laguna.
La seduta, la prima del genere dopo due anni, ha visto partecipare il premier Giuseppe Conte, i ministri Sergio Costa (Ambiente), Paola de Micheli (Infrastrutture), Dario Franceschini (Beni Culturali e Turismo), alcuni sottosegretari, il presidente della giunta regionale veneta Luca Zaia, il sindaco metropolitano Luigi Brugnaro, i primi cittadini di Chioggia, Mira, Cavallino-Treporti e Jesolo.
Per quanto riguarda Chioggia, ai 3 milioni incassati per gli anni 2016 e 2017 ora si uniscono altri 9 milioni e 250mila euro per il 2018 e il 2019 (a breve i decreti attuativi), più altri 5 milioni e 666mila euro all'anno dal 2020 al 2024: «C'è inoltre - cotinua Ferro - un impegno dei ministri ad incrementare il fondo totale dell'annualità 2020 da 40 a 100 milioni complessivi, che per Chioggia significherebbe passare da 5 milioni e 666mila euro a oltre 10 milioni nei prossimi 12 mesi».
Per quanto riguarda i rimborsi dopo l'alta marea, il sindaco Ferro attende il riconoscimento dello stato di crisi da parte della prossima seduta del Consiglio dei Ministri, circostanza che consentirebbe la distribuzione digitale e fisica dei moduli di risarcimento a favore di aziende e privati cittadini danneggiati lo scorso 12, 13, 15 e 17 novembre: «Mi aspetto ulteriori risorse - conclude il primo cittadino di Chioggia - e modalità gestionali particolari». Anche per la situazione di Isolaverde, Ferro ha ribadito al premier Conte «l'urgenza della questione, soprattutto con la necessità di un intervento tampone».
Molti i temi sul terreno nel pomeriggio romano: il Mose, il ritorno alla normalità dopo l'acqua alta eccezionali, la ripartizione dei fondi per i Comuni della gronda, le opere complementari per mettere in sicurezza Porto Marghera. Lo stanziamento complessivo di 5 miliardi e 493 milioni comprende anche i 320 milioni necessari a completare il Mose entro il 31 dicembre 2021: previsti tavoli di lavoro per decidere chi gestirà la struttura, oltre a un'altra riunione entro l'anno in Prefettura.
La seduta, la prima del genere dopo due anni, ha visto partecipare il premier Giuseppe Conte, i ministri Sergio Costa (Ambiente), Paola de Micheli (Infrastrutture), Dario Franceschini (Beni Culturali e Turismo), alcuni sottosegretari, il presidente della giunta regionale veneta Luca Zaia, il sindaco metropolitano Luigi Brugnaro, i primi cittadini di Chioggia, Mira, Cavallino-Treporti e Jesolo.
Per quanto riguarda Chioggia, ai 3 milioni incassati per gli anni 2016 e 2017 ora si uniscono altri 9 milioni e 250mila euro per il 2018 e il 2019 (a breve i decreti attuativi), più altri 5 milioni e 666mila euro all'anno dal 2020 al 2024: «C'è inoltre - cotinua Ferro - un impegno dei ministri ad incrementare il fondo totale dell'annualità 2020 da 40 a 100 milioni complessivi, che per Chioggia significherebbe passare da 5 milioni e 666mila euro a oltre 10 milioni nei prossimi 12 mesi».
Per quanto riguarda i rimborsi dopo l'alta marea, il sindaco Ferro attende il riconoscimento dello stato di crisi da parte della prossima seduta del Consiglio dei Ministri, circostanza che consentirebbe la distribuzione digitale e fisica dei moduli di risarcimento a favore di aziende e privati cittadini danneggiati lo scorso 12, 13, 15 e 17 novembre: «Mi aspetto ulteriori risorse - conclude il primo cittadino di Chioggia - e modalità gestionali particolari». Anche per la situazione di Isolaverde, Ferro ha ribadito al premier Conte «l'urgenza della questione, soprattutto con la necessità di un intervento tampone».
Molti i temi sul terreno nel pomeriggio romano: il Mose, il ritorno alla normalità dopo l'acqua alta eccezionali, la ripartizione dei fondi per i Comuni della gronda, le opere complementari per mettere in sicurezza Porto Marghera. Lo stanziamento complessivo di 5 miliardi e 493 milioni comprende anche i 320 milioni necessari a completare il Mose entro il 31 dicembre 2021: previsti tavoli di lavoro per decidere chi gestirà la struttura, oltre a un'altra riunione entro l'anno in Prefettura.
1 commento:
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Che fortuna!!!!
RispondiEliminaPerché esclusivamente di questa mi pare si tratti!!