Il consiglio comunale ha approvato ieri, coi voti favorevoli della maggioranza stellata e il dissenso delle opposizioni, la variazione al bilancio di previsione finanziaria 2019-2021, già discussa la scorsa settimana in V commissione. Non è stato un passaggio liscio: le minoranze accusano l'amministrazione di aver procurato «tagli» alla spesa per 440mila euro, anche in settori sensibili. I capitoli infatti sono stati ridotti a tutti gli assessorati, ma spiccano -rispetto sempre alle cifre previste nei mesi precedenti- i 60mila euro in meno per la sicurezza stradale a tutela delle fasce deboli, 99mila euro in meno alla programmazione urbanistica, 17mila euro in meno agli inserimenti degli anziani in attività socialmente utili, 6mila euro in meno alla pulizia dei locali. Per motivi simbolici oltre che pratici i consiglieri di opposizione hanno criticato la razionalizzazione in atto verso la protezione civile (meno 10mila euro), il centro antiviolenza (800 euro) e le pari opportunità.
Era stato l'assessore Daniele Stecco a spiegare i criteri praticati per la variazione di bilancio, ovvero rimettere equilibrio come alla fine di ogni anno per adeguare i capitoli rispetto alle esigenze (alcune aumentate, altre diminuite), citando il caso dei ridotti proventi cimiteriali rispetto alle previsioni, e alla dotazione di un nuovo ecocompattatore a Borgo San Giovanni, oltre alla spesa maggiore per rivedere l'illuminazione pubblica e il calore. Non è sfuggito che è anche accresciuto il fabbisogno per le indennità di carica dei consiglieri (da 291mila a 321mila euro, allo scopo di pagare i gettoni di presenza alle sedute di consiglio e commissione) e un accantonamento per le spese di lite in previsione del pensionamento dell'avvocato civico, dottor Carmelo Papa (e quindi l'esigenza temporanea di avvalersi di professionisti esterni.
Gli strali delle minoranze investono tutti i capitoli apparentemente ridimensionati: dalla programmazione urbanistica -preoccupata Marcellina Segantin in considerazione dell'avvicinamento al PAT e al piano per i centri storici- ai 15mila euro tolti agli incarichi professionali a privati, dalla mancata effettuazione delle iniziative di Ottobre Rosa ai mezzi in dotazione alla Protezione Civile (tra cui un'utilitaria risalente a vent'anni fa). «Non sono assestamenti di bilancio, sono tagli!», tuona il capogruppo del Partito Democratico Jonatan Montanariello: «In commissione il M5S ha detto che i fondi saranno ripianati, ma intanto li toglie. E non sta spendendo il tesoretto per le opere pubbliche». Fa eco la segretaria del PD Barbara Penzo: «È boomerang - afferma rivolta alla maggioranza - dire "togliamo i soldi da dove non vengono usati". Magari non saranno tagli, ma indica che prima non c'era un pensiero, e se c'è un avanzo è perché alcune attività e iniziative non sono partite».
Dai banchi della maggioranza, Elisa Busetto sostiene che quello di Montanariello sia «sciacallaggio da campagna elettorale», Paolo Bonfà ipotizza che ci sia chi non comprende la differenza tra spesa corrente e spesa per investimenti, assicurando che i fondi in avanzo spostati dalla protezione civile verranno trasferiti ad altro comparto di spesa sempre afferente alla stessa. «I finanziamenti alla protezione civile - chiosa l'assessore Stecco - andavano spesi entro l’8 dicembre, nel risistemare abbiamo scelto un capitolo che va in avanzo automatico, e ora si sta lavorando assieme ai volontari per spendere gli altri capitoli che erano stati impegnati. Lo stesso dicasi per la sicurezza stradale, il denaro razionalizzato è stato tolto a un capitolo che non era stato impegnato, oltre ad aver cercato di evitare qualsiasi riduzione all'urbanistica».
Previsioni sbagliate o meno, dopo il voto l'attenzione e la bagarre si spostano su due misure che en passant sono state citate durante la discussione: un possibile incremento delle addizionali Irpef («stiamo ragionando», ammette l'assessore Stecco), e un contributo che verrebbe richiesto a chi richiederà il permesso di accesso alla zona a traffico limitato nel centro storico di Chioggia: le variazioni di bilancio, come gli esami, non finiscono mai.
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