Il consorzio di promozione turistica Con Chioggia Sì e il Gruppo Turismo intervengono a commentare le recenti parole del sindaco in materia di OGD, l'Organizzazione per la Gestione della Destinazione che detiene la governance del turismo locale. «Non possiamo che concordare con le parole del sindaco Ferro sulla difficoltà di gestione dell'OGD e sull'inutilità di un organo che funziona in questa maniera», esordisce il Consorzio. «Del resto noi lo sosteniamo già tempo e proprio per questo abbiamo ritenuto di non far parte, fin dalla sua nascita, alla cabina di regia ritenendo di lasciare spazio senza tensioni a chi si era assunto l’impegno a gestire le attività del turismo”. Ascom, Gebis, Cisa Camping e Chioggia Yacht Group si esprimono dopo la minaccia dell'amministrazione comunale di abbandonare l'OGD e l'astensione dell'assessora al Turismo, Isabella Penzo, sul voto di rinnovo all’attuale braccio operativo dell'organizzazione.
«La collaborazione tra categorie per l'interesse della città deve essere un punto fermo e invece l'errore principale commesso è stato quello di portare all'interno dell'OGD i concetti della politica, con una maggioranza e un'opposizione, sistema purtroppo avallato anche dallo stesso sindaco», sono le parole del Consorzio. La sua presidente, Silvia Vianello, continua: «Nell'ultima riunione dell'Organizzazione noi abbiamo proposto la fusione dei due consorzi, Con Chioggia Sì e Lidi di Chioggia, ipotesi caldeggiata anche dalla stessa assessora Penzo, e invece il presidente dell'ASA Giuliano Boscolo ha liquidato l'idea come “chiacchiere da bar”, stoppando di fatto ogni possibile fusione e collaborazione. Concordiamo anche sulle difficoltà di realizzare un programma di manifestazioni: Con Chioggia Sì e Gruppo Turismo a gennaio avevano presentato idee per iniziative e una serie di offerte concrete di promo-commercializzazione della località, ma il braccio operativo dell'OGD non si è neppure pronunciato, e il Comune –solo grazie alla collaborazione dell'Ascom- è riuscito a imbastire un programma a luglio, a stagione da tempo iniziata!».
Con Chioggia Sì e Gruppo Turismo non abbiamo mai condiviso («e mai lo faremo») il fatto che i 60mila euro di soldi pubblici stanziati dal Comune al braccio operativo Lidi di Chioggia vengano spesi quasi esclusivamente per il pagamento del personale, come dimostrano le rendicontazioni: «La nostra idea di promozione turistica non è questa». Il sindaco Alessandro Ferro ha dichiarato anche di essere pronto ad abbandonare l'OGD in mancanza di accordi tra le categorie: «Ricordiamo al sindaco - conclude la nota del Consorzio - che se abbandona il progetto è un fallimento anche per lui, perché ne è il presidente. Il cambiamento, per un governo che si professa di esserne artefice, è riuscire ad avere una programmazione per 365 giorni all'anno e gestire gli eventi in perfetta sincronia con le categorie. Ricordiamo infine che il Comune con la tassa di soggiorno incassa 1.2 milioni di euro all'anno, e questi soldi vanno reinvestiti in progetti di vera promozione della città. Anche noi vogliamo il cambiamento, ma solo a queste condizioni».
A stretto giro di posta, arriva la risposta di Giuliano Boscolo (consorzio di promozione turistica Lidi di Chioggia e Associazione Albergatori di Sottomarina) al consorzio Con Chioggia Sì e al Gruppo Turismo, che lo accusano di essersi opposto alla fusione tra le due realtà. «Il buongiorno si vede dal mattino - afferma Boscolo - ovvero se dopo un anno di appartenenza a un organismo pubblico non hai ancora versato la quota associativa e fai continuamente mancare il numero legale, è chiaro che dietro queste azioni c'è l'intento di affossare ciò che di buono finora è stato fatto. I verbali dell'OGD parlano chiaro, il resto confermo sono chiacchiere da bar».
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