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sabato 16 dicembre 2017

GIUDICE DI PACE, FUMATA NERA. CAVARZERE NON PAGA LA QUOTA. SI VA VERSO LA PERDITA DEL SERVIZIO?

Fumata nera per l'ufficio del giudice di pace. Questa mattina si sono incontrati a una trasmissione radiofonica il sindaco di Chioggia Alessandro Ferro e la presidente della Camera Avvocati Anna Berto, con l'intervento a distanza dei primi cittadini di Cona Alberto Panfilio e di Cavarzere Henri Tommasi. Ai microfoni di Chioggia Azzurra, l'avvocato Berto parla dei problemi sul tavolo -che rischiano di far chiudere a breve il servizio ospitato nell'ex cittadella della giustizia ai piedi del ponte Cavanis- ovvero la mancanza di personale e la difficoltà di trovare una quadratura del cerchio per quanto riguarda i contributi alle spese che i Comuni di Cona e Cavarzere devono versare, in quanto beneficiari del servizio. Il primo ha già stanziato 2mila euro, mentre Cavarzere -che dovrebbe darne 30mila- intende farlo solo nella misura stabilita per Cona. Morale: mancano circa 20mila euro, e con questi l'area sud della provincia rischia di perdere un servizio di importanza fondamentale per il cittadino. Sottolinea Anna Berto: «Chioggia si fregia di essere la sesta città del Veneto ma ha già perso la Conservatoria dei registri immobiliari e la sezione del Tribunale. Se succederà anche per il giudice di pace, per le piccole cause penali, per dirimere gli incidenti, per le asseverazioni di perizie tecniche gli abitanti dovranno sobbarcarsi la Romea e poi andare a piedi in riva de Biasio a Venezia, dove l'ufficio è in situazione disperata e per avere risposte ci vogliono anni. I sindaci si facciano un esame di coscienza, in settimana la Camera Avvocati di Chioggia solleciterà una nuova riunione per risolvere il problema entro fine anno».

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