Sabato mattina dalle ore 10.30 i militanti del locale circolo di Rifondazione Comunista saranno in corso del Popolo, davanti al municipio, per chiedere alla Regione di non depotenziare la linea ferroviaria Chioggia-Rovigo e anzi di rilanciarla, evitando il trasferimento su gomma del 20% delle corse. Gli attivisti avevano già manifestato lo scorso ottobre proprio davanti la stazione, ma gli stessi nodi sono ancora al pettine.
«Sappiamo che la volontà della Regione - spiega il segretario, Francesco Zennaro - è di tagliare i "rami secchi", premiando le linee più frequentate. A nostro avviso la linea è poco frequentata perché abbandonata, e sosteniamo che il “ramo secco” della linea Rovigo-Chioggia è generato proprio dalle potenzialità non sfruttate: treni obsoleti (strutturalmente inadeguati per il trasporto delle persone disabili e per le biciclette), orari inadeguati alle esigenze dell’utenza, autosostituzioni già presenti anche nelle corse più frequentate, come la prima del mattino.
Inoltre l'abbandono di belle iniziative come il “treno del mare”, non più presentate da anni; concorrenza anziché integrazione con il servizio autobus, stazione ferroviaria capolinea con sala d’attesa chiusa, un mese all’anno di chiusura della linea per manutenzione e di auto sostituzione totale. Tutto questo mentre l’utenza per motivi di lavoro, studio o svago c’è, e potrebbe aumentare con un servizio decente. Come il turismo ciclistico, anche internazionale, che vorrebbe raggiungere il Delta del Po o la Laguna di Venezia se avesse un servizio degno del 2021».
Rifondazione critica il sindaco Alessandro Ferro: «Ci stupisce la sua scarsa combattività, pur adoperando egli stesso il treno per recarsi nel centro storico di Chioggia. Quando Chioggia Azzurra gli ha chiesto se la linea fosse mal gestita perché poco frequentata, o non piuttosto poco frequentata perché mal gestita, il primo cittadino ha risposto che può essere utilizzata "per fare commissioni" e non per recarsi al lavoro".
Gli facciamo presente - prosegue il partito - che mentre da noi col treno si vanno a fare le commissioni, altrove in Veneto (dove si inizia ad annusare il business delle Olimpiadi) si è proceduto ad elettrificazioni e si investe nell’acquisto di mezzi nuovi. Per questo abbiamo anche lanciato una petizione online su change.org, che invitiamo la cittadinanza a sostenere. Così come in piazza, sabato, sono invitate tutte le associazioni e i partiti che hanno a cuore il futuro della linea ferroviaria Rovigo-Chioggia e la sua prosecuzione verso Piove di Sacco, Padova e Mestre».
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