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domenica 7 marzo 2021

FERROVIA CHIOGGIA-ROVIGO, DOLFIN RESPINGE LE CRITICHE ALLA REGIONE: «CHI ORA PROTESTA NON HA MAI FATTO LA PROPRIA PARTE»

Il consigliere regionale Marco Dolfin interviene in merito alle polemiche relative alla linea ferroviaria Chioggia-Rovigo. «Mi fa piacere sentire e vedere ora - esordisce l'esponente della Lega - tanti attori, protagonisti e non protagonisti, tutti a stracciarsi le vesti, tutti schierati per la linea in questione... Mi chiedo però dove sono stati, in questi ultimi anni, tutti questi amanti della mobilità ferrata, dal momento che sia la politica in generale, sia la società civile, non hanno mai dimostrato fino in fondo, con convinzione, di voler difendere questo tema nelle sedi dovute».
Prosegue Dolfin: «Solo quando vi sono disservizi, anche di piccolo cabotaggio, allora si sentono parlare. Chi oggi richiama la Regione o il sottoscritto, perché siede nei banchi della maggioranza consiliare, probabilmente non ha capito bene alcune cose, o non è tanto accorto. Tanto per cominciare, non è certo la Regione Veneto che deciderà le sorti definitive del servizio, bensì l'Autorità di Regolamentazione dei Trasporti normata dal Ministero omonimo, la quale definirà i parametri per il bando di gara europeo, finalizzato all'assegnazione della tratta».
La linea Chioggia-Rovigo non è mai stata utilizzata dai grandi numeri, rileva Dolfin, quindi è diventata meno appetibile per la sua gestione. Così come poco utilizzato è il raccordo ferroviario verso il porto commerciale di Val da Rio. «Non solo - continua il consigliere regionae - l'attuale direttrice verso sud è funzionale sono in alcune fasce orarie, tant'è che nelle ore di "morbida" viaggiano appena una o due persone, che costano 8.50 euro al chilometro, il doppio ripetto alla gomma. Come può durare un servizio in questo modo?
È un servizio sociale utile alla collettività, ma dev'essere anche minimamente sostenibile. Qualità che oggi manca quasi del tutto. Anche per questo fa specie sentir dire che nemmeno quando c'è stata l'occasione di avanzare osservazioni alla procdura impartita sul piano, lo scorso settembre, nessuno dell'amministrazione comunale di Chioggia ha comunicato niente in contrario. Pertanto ancora una volta c'è chi cavalca la protesta ma non è presente né in forma, né in sostanza».
Conclude Marco Dolfin: «Sono figlio di un ex capostazione, e vedere la ferrovia com'è ridotta mi dà un grosso dispiacere. Spero che non vi sia solo la considerazione del rapporto tra spese e benefici: lancio l'appello affinché questa realtà rimanga ancora il più possibile nel territorio. E se vogliamo mantenerla, utilizziamo il Recovery Fund per collegare Chioggia su rotaia verso nord e gli interporti, attraverso una bretella di soli 25 km che permetterebbe alla città di intercettare la linea a Correzzola. Sarebbe importante anche per il turismo intermodale e ciclabile».

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