venerdì 26 marzo 2021
NUOVO LUNGOMARE DI SOTTOMARINA: LA SOPRINTENDENZA BOCCIA LA MESSA A DIMORA DI 513 PALME, E CHIEDE PERCORSI A MARE IN LEGNO
La Soprintendenza alle Belle Arti e al Paesaggio avrebbe espresso dubbi, se non apertamente bocciato, il progetto per il nuovo lungomare di Sottomarina, almeno nella parte che prevede la messa a dimora di 513 palme.
Lo comunica Giorgio Bellemo, presidente dei concessionari balneari riuniti in ASCOT, in dialogo davanti alle telecamere di Chioggia Azzurra: il Comune ha inviato, per regola, il progetto redatto dall'architetto Mauro Zamengo, e ha ottenuto quale risposta da Venezia una nota negativa relativamente ai percorsi a mare -che dovrebbero essere in legno- oltre appunto alle palme, considerate non autoctone.
«Rimango perplesso - esordisce Bellemo - in quanto lo stesso ente, nel piano di 15 anni fa, le aveva valutate positivamente, e peraltro le ha autorizzate lungo l'arenile di Jesolo. La perplessità aumenta quando vedo che sono stati autorizzati l'aumento di cubatura vicino alle spiagge, il parcheggio a un piano all'isola dell'Unione, la passerella in metallo che attraversa il canal Vena». A parte questo aspetto, che dovrebbe produrre nuovi sviluppi nelle prossime settimane, la stagione turistica intende partire con il piede giusto nonostante le difficoltà: gli stabilimenti sono già all'opera per montare le strutture.
«I sindaci del litorale veneto - spiega il presidente di ASCOT - stanno stendendo un protocollo operativo valido per tutti, che andrà poi declinato a livello locale. Ci dovranno essere anche regole relative al numero massimo di persone facenti capo a una singola capanna, con l'osservanza di sanzioni per chi trasgredisce. In Romagna, ad esempio, un'ordinanza regionale consente di pranzare sotto gli ombrelloni: qui ancora no».
Giorgio Bellemo giudica molto positivo l'andamento della stagione balneare 2020, nonostante le difficoltà: «Ci sono state molte informazioni e poche sanzioni, perché Sottomarina offre servizi che non si trovano altrove, specie dal punto di vista dell'inclusione e dei presìdi sanitari direttamente in spiaggia. Chiediamo anzi che venga modificato il piano dell'arenile per consentire l'impianto di servizi igienici anche nelle fasce B».
Lo comunica Giorgio Bellemo, presidente dei concessionari balneari riuniti in ASCOT, in dialogo davanti alle telecamere di Chioggia Azzurra: il Comune ha inviato, per regola, il progetto redatto dall'architetto Mauro Zamengo, e ha ottenuto quale risposta da Venezia una nota negativa relativamente ai percorsi a mare -che dovrebbero essere in legno- oltre appunto alle palme, considerate non autoctone.
«Rimango perplesso - esordisce Bellemo - in quanto lo stesso ente, nel piano di 15 anni fa, le aveva valutate positivamente, e peraltro le ha autorizzate lungo l'arenile di Jesolo. La perplessità aumenta quando vedo che sono stati autorizzati l'aumento di cubatura vicino alle spiagge, il parcheggio a un piano all'isola dell'Unione, la passerella in metallo che attraversa il canal Vena». A parte questo aspetto, che dovrebbe produrre nuovi sviluppi nelle prossime settimane, la stagione turistica intende partire con il piede giusto nonostante le difficoltà: gli stabilimenti sono già all'opera per montare le strutture.
«I sindaci del litorale veneto - spiega il presidente di ASCOT - stanno stendendo un protocollo operativo valido per tutti, che andrà poi declinato a livello locale. Ci dovranno essere anche regole relative al numero massimo di persone facenti capo a una singola capanna, con l'osservanza di sanzioni per chi trasgredisce. In Romagna, ad esempio, un'ordinanza regionale consente di pranzare sotto gli ombrelloni: qui ancora no».
Giorgio Bellemo giudica molto positivo l'andamento della stagione balneare 2020, nonostante le difficoltà: «Ci sono state molte informazioni e poche sanzioni, perché Sottomarina offre servizi che non si trovano altrove, specie dal punto di vista dell'inclusione e dei presìdi sanitari direttamente in spiaggia. Chiediamo anzi che venga modificato il piano dell'arenile per consentire l'impianto di servizi igienici anche nelle fasce B».
1 commento:
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Poche sanzioni nel 2020 perché pochi controlli
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