Nel consiglio comunale in programma domani pomeriggio, senza seduta fisica ma tramite collegamenti a distanza, il capogruppo della Lega Marco Dolfin presenterà una mozione atta a individuare le zone territoriali omogenee nel territorio clodiense per l'applicazione del cosiddetto bonus facciate, previsto dalla legge 160 del 27 dicembre scorso.
«L'amministrazione prenda in seria considerazione questa opportunità messa a disposizione dal governo a fine anno - chiede Dolfin - dal momento che la detrazione spetta a condizione che gli edifici oggetto degli interventi siano ubicati in zona A o B, o in zone a queste assimilabili in base alla norma regionale e ai regolamenti edilizi comunali. In particolare, l’assimilazione dovrà risultare dalle certificazioni urbanistiche rilasciate dagli enti competenti».
Dunque, al fine di fornire indicazioni chiare al cittadino per la presentazione delle relative istanze, il Comune deve produrre un atto idoneo all'individuazione delle zone omogenee, come chiede anche l'Agenzia delle Entrate. Il provvedimento dev'essere destinato a garantire il più possibile l'omogeneità nell'ambito degli stessi contesti urbani.
Alla questione sono interessati anche gli alberghi di Sottomarina: «È infatti presente nel piano regolatore attuale - continua il consigliere - una zona territoriale D3.4 nel centro del litorale. Sussiste l'esigenza di riqualificare il patrimonio alberghiero esistente, costruito per gran parte negli anni Sessanta e Settanta in un tessuto urbano ormai consolidato.
In base al vigente strumento generale di pianificazione, sono già presenti zone territoriali omogenee di tipo A e B, oltre alla zona omogenea D3.4 assimilabile». Pertanto la Lega chiede al consiglio comunale di considerare assai funzionale l'applicazione del bonus facciate a queste categorie di edifici: «Anche l'Associazione Albergatori di Sottomarina - conclude Marco Dolfin - aveva presentato istanza di chiarimenti, ma a oggi nessuna risposta è arrivata dall'amministrazione riguardo un'opportunità che non deve andare perduta».
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