La telenovela infinita del deposito di gpl in Val da Rio si arricchisce di un nuovo episodio. Un accesso agli atti compiuto dal comitato No Gpl fra i progetti archiviati in Comune ha evidenziato come il contenitore dei tre serbatoi di gas si è venuto sviluppando più grande rispetto al progetto: 34x76 metri a fronte delle misure iniziali di 29x54. Questo significherebbe che la portata dei “bomboloni” -aumentati da 56 metri di lunghezza a 62- passerebbe da 9mila metri cubi a quasi 10mila, ovvero un buon 10% in più. Il tutto indebitamente, secondo il portavoce del comitato Roberto Rossi, che chiede l'immediata sospensione dei lavori in corso per le violazioni rilevate. Socogas smentisce seccamente: «Abbiamo implementato la sicurezza senza modificare il deposito – dice il direttore generale Giampaolo Zucchi – e soprattutto i tre serbatoi sono rimasti invariati. Non potremmo fare diversamente». L'azienda fidentina parla apertamente di «gran bufala» e ricorda che l'ufficio tecnico del Comune di Chioggia ha già eseguito controlli dopo i primi sospetti, confrontandosi coi tecnici di Costa Bioenergie sui disegni: era emerso che veniva usata una tavola non aggiornata. «Il Comune avrebbe agito d'ufficio – nota Zucchi – se avesse trovato delle irregolarità. Così non è stato. Anche perché Google Earth non è lo strumento ideale per misurare». Nei calcoli dell'impresa, il deposito di gpl sarà completato entro la fine dell'anno.
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