Il gruppo comunale di Forza Italia interviene in merito agli ultimi sviluppi mediatici relativi al deposito di gpl. «Appare del tutto evidente - si legge in una nota - che la ditta Socogas (per convenienza diretta) comunichi quello che è meglio per gli interessi della propria azienda e non faccia mai menzione del D.P.R. 380/01 e della legge 171/73, le quali stabiliscono una serie di precise condizioni e prescrizioni a cui sottostare per la realizzazione di qualsiasi opera e in particolar modo di quelle in ambito lagunare, vincolate appunto ai fini della Legge Speciale per Venezia appunto». Risulta ancora più «grottesco» - ad avviso di Forza Italia - il fatto che la stessa invochi la legge 239/04, quando questa all'art. 1 cita espressamente l'art.117 della Costituzione, che pone come condizione centrale l'incolumità, la sicurezza, la tutela ambientale, il rispetto delle autonomie locali e regionali.
Continua il comunicato: «La situazione si dimostra ancora più grave in quanto il vicesindaco, stando alle dichiarazioni rese alla stampa, pare fosse a conoscenza delle consistenti deformità delle tre "bombe" in fase di ultimazione per le quali non si sono presi provvedimenti, perché la Socogas (parte che ha interesse diretto) si autoderoga. A nostro avviso, questa gestione appare oltremodo bizzarra: si stanno invertendo le elementari regole di convivenza e programmazione secondo le quali il controllo del territorio è prerogativa del Comune al quale questa amministrazione è delegata». Il capogruppo consiliare, Beniamino Boscolo, cercherà di far convocare a breve una seduta del consiglio comunale aperta alla presenza anche dei dirigenti del settore Lavori Pubblici e Urbanistica e dell'assessora Elga Messina («se ancora in carica», ironizza Forza Italia), durante il quale si renda noto alla cittadinanza quali siano i fatti e come procedono i ricorsi, come si intenda procedere alla luce di queste difformità emerse e anche per audire notizie dai gruppi di cittadini -in primis il comitato No Gpl- che ne avessero interesse.
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