Si è tenuta martedì 17 aprile la seduta della 3^ commissione consiliare del Comune di Chioggia, richiesta dai consiglieri di minoranza Montanariello, Dolfin e Boscolo Capon, per discutere dell’operato svolto dalla task force relativa all'edilizia popolare e per fare il punto della situazione sulle case di proprietà del Comune di Chioggia e dell’ATER di Venezia. «Ringrazio i consiglieri per la richiesta di approfondimento su questi temi importanti», ha esordito l’assessora Trapella.
«Dall’istituzione della task force sono stati controllati circa il 50% degli alloggi di proprietà del Comune. La sinergia tra ufficio tecnico, polizia locale e ufficio Casa ha consentito di controllare i reali stati di famiglia; sono state scritte relazioni quanto alle condizioni degli immobili e accertate le regolarità delle concessioni rilasciate. È stato svolto un lavoro importantissimo dall’unità di controllo. Per operare soluzioni si deve conoscere la realtà, bisogna avere un quadro oggettivo del patrimonio immobiliare comunale».
Verificati gli alloggi e constatata la presenza di alcuni irregolari, la task force ha già provveduto alla segnalazione alla Procura della Repubblica attraverso gli uffici competenti. Si sta altresì operando, per le competenze amministrative, con le procedure per il rilascio degli immobili occupati “sine titulo”. «Un’azione, quest’ultima - continua Trapella - in merito alla quale ho dovuto riflettere molto, tenuto conto anche della presenza di nuclei familiari fragili con presenza di minori ed anziani. Deve passare l’idea che le regole vanno rispettate, e non possiamo permetterci di continuare a tenere politiche clientelari che hanno prodotto solo danni per la città, vedasi in via Alga».
Si tratta di una scelta necessaria, in applicazione di quanto prevede la legge e nel rispetto dei cittadini che da anni attendono un alloggio pubblico. Inoltre, alla commissione di martedì erano presenti il commissario straordinario dell’ATER Luciano Aldino Padoan e la direttrice avvocato Roberta Carrer, i quali -oltre ad avere fornito dettagliatamente i dati degli appartamenti presenti nel territorio clodiense e il loro stato- hanno affrontato con l’assessora uno dei temi che stanno più a cuore a quest’ultima, ossia l’emergenza abitativa: un dialogo che ha concretamente posto le basi per soluzioni strategiche ed innovative per il Comune.
Da ultimo, l’assessora Trapella ha illustrato l’avvio di una nuova progettualità che sarà sviluppata nel secondo semestre 2018, e che avrà ad oggetto il co-housing, ossia la condivisione di spazi abitativi da parte di singoli e nuclei familiari che si trovano in uno stato temporaneo di difficoltà: «Dopo un anno di presa visione di tutta la situazione dei servizi sociali, finalmente siamo passati ai fatti e a dare risposte concrete e puntuali ai cittadini», conclude l'assessora Trapella.
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