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lunedì 19 marzo 2018

DEPOSITO DI GPL: IL COMUNE DI CHIOGGIA CHIEDERÀ AL PROSSIMO GOVERNO LA CONVOCAZIONE DI UNA CONFERENZA DEI SERVIZI

L’amministrazione comunale chiederà al Ministero dello Sviluppo la convocazione di una nuova Conferenza dei Servizi relativa alla questione del deposito di gpl a Chioggia. «All’indomani delle elezioni politiche del 4 marzo, in previsione della formazione del nuovo governo - afferma il sindaco Ferro – pare giunto il momento propizio per testare la reale volontà di proseguire nell’ultimazione del deposito di gpl. Il candidato premier Luigi Di Maio si era già impegnato per bloccare il deposito durante la campagna elettorale per le comunali, qualora ne avesse avuta la possibilità. In ogni caso, qualsiasi sarà il colore del nuovo governo e del nuovo ministro allo Sviluppo Economico, cercheremo di riunire tutti i soggetti competenti in una conferenza dei servizi per discutere la situazione attuale del progetto».
Fa eco il vicesindaco Veronese: «Ogni tentativo di provare a trovare una soluzione va fatto. Ci auguriamo che il nuovo ministro -sperando sia più vicino al colore politico dell’amministrazione comunale- abbia il buon senso di rivedere le posizioni espresse in merito al deposito di gpl di Chioggia. Va infatti ricordato che la valutazione "strategica" del sito di Chioggia è a nostro avviso molto dubbia, dati i vari fattori di incompatibilità che renderebbero certamente più adatti altri siti in altre località. In questo senso la procedura di Valutazione dell'Impatto Ambientale, che mai è stata fatta, è indispensabile per confermare quanto andiamo dicendo».

26 commenti:

  1. ANCHE I GRILLINI NOSTRANI HANNO LE LORO COLPE

    Giusto chiedere aiuto al nuovo futuro governo per mettere i bastoni fra le ruote e fermare il GPL, ma quando l’Amministrazione Ferro ha avuto l’occasione di fare ricorso contro la concessione Demaniale della strada di accesso all’impianto, se ne è lavata le mani.
    Ha incolpato poi ASPO e la nuova Autorità Portuale di sistema per come è andata a finire la faccenda della strada, ma ha evitato di fare “mea culpa” per i suoi errori (la richiesta all’Autorità di Sistema è stata rigettata per ignoranza) e le loro carenze dimostrate per l’occasione

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    1. Non era una competenza del comune, l'amministrazione Ferro, in questo caso, non avrebbe potuto fare un fico secco, avrebbe speso inutilmente dei soldi che possono essere utilizzati per scopi utili.

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    2. Possibile che tu debba sempre intervenire, e per dire delle stupidate poi.

      Chiunque può fare delle osservazioni alla pubblicazione di un provvedimento, in questo caso della Capitaneria di Porto che ha dato in concessione ad ASPO il sedime della strada di accesso all’impianto, al di fuori della cinta portuale.
      Le osservazioni le possono fare sia i singoli cittadini, sia le associazioni o gli Enti. Tanto più lo poteva fare il comune di Chioggia, visto le dichiarazioni che l’Amministrazione Ferro ha fatto in campagna elettorale prima e in sede istituzionale poi per fermare l’impianto della Socogas.

      In merito alla concessione della citata strada, c’è stato anche un intervento in Consiglio Comunale della consigliera Tiozzo Romina, come al solito disatteso dall’Amministrazione in carica.

      In quanto ai soldi che l’Amministrazione avrebbe speso, trattandosi di sole osservazioni, non sarebbe costato “UN FICO SECCO” perché sarebbe stata una qualsiasi pratica d’ufficio di competenza dell’avvocatura civica comunale diretta dal dott. Carmelo Papa.

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    3. Senti, a proposito di stupidi, mi dai una spiegazione logica per cui l'amministrazione grillina che avrebbe un ENORME vantaggio politico a fermare l'impianto non ha fatto questa semplicissima "osservazione" ? Un po' strano no?

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    4. La “spiegazione logica” la devi chiedere all’Amministrazione Ferro.

      Sicuramente di ILLOGICO in questa faccenda c’è che una concessione demaniale è stata rilasciata ad ASPO, al di fuori della cinta portuale, che l’ha poi girata non si sa ancora come alla Socogas per eseguire i lavori di realizzazione della strada di accesso all’impianto GPL. Strada che ASPO ha fatto passare per utilità pubblica per il porto, quando invece è di uso esclusivo della Socogas.
      Se l’Amministrazione avesse fatto delle osservazioni, obiettando sulla concessione demaniale di che trattasi, forse la Capitaneria di porto avrebbe messo dei paletti ad ASPO al fine di non concederla alla Socogas. Anche se le osservazioni non avessero scaturito quanto richiesto, perlomeno si avrebbe fatto un tentativo e comunque restava agli atti la documentazione per un eventuale ricorso sulla liceità dell’iter amministrativo.

      Ripeto, all’Amministrazione dal punto di vista economico non costava nulla. Anche sul rischio di eventuali danni che la Socogas potesse pretendere dal comune, trattandosi di semplice osservazione ad atti in pubblicazione, non si rischiava nulla.

      Quanto accaduto conferma che questa Amministrazione, forse per timore di sbagliare, non sa come muoversi.

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    5. La “spiegazione logica” la devi chiedere all’Amministrazione Ferro.

      Sicuramente di ILLOGICO in questa faccenda c’è che una concessione demaniale è stata rilasciata ad ASPO, al di fuori della cinta portuale, che l’ha poi girata non si sa ancora come alla Socogas per eseguire i lavori di realizzazione della strada di accesso all’impianto GPL. Strada che ASPO ha fatto passare per utilità pubblica per il porto, quando invece è di uso esclusivo della Socogas.
      Se l’Amministrazione avesse fatto delle osservazioni, obiettando sulla concessione demaniale di che trattasi, forse la Capitaneria di porto avrebbe messo dei paletti ad ASPO al fine di non concederla alla Socogas. Anche se le osservazioni non avessero scaturito quanto richiesto, perlomeno si avrebbe fatto un tentativo e comunque restava agli atti la documentazione per un eventuale ricorso sulla liceità dell’iter amministrativo.

      Ripeto, all’Amministrazione dal punto di vista economico non costava nulla. Anche sul rischio di eventuali danni che la Socogas potesse pretendere dal comune, trattandosi di semplice osservazione ad atti in pubblicazione, non si rischiava nulla.

      Quanto accaduto conferma che questa Amministrazione, forse per timore di sbagliare, non sa come muoversi.

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  2. L'amministrazione comunale ha inviato le osservazioni all'adsp rispondendo che i terreni sono ancora di competenza di aspo e non può rilasciare nessuna concessione demaniale .
    Alla consigliera Tiozzo Romina è stato spiegato il tutto in consiglio ma probabilmente le era più utile strumentalizzare la vicenda .
    Aggiungo che riguardo al varco il comune ha diffidato la ditta a realizzarlo.
    Come risposta la ditta ha fatto ricorso al TAR .

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    1. Egr. sig. Marco Veronese, non è come dice lei.
      Alla concessione demaniale rilasciata dalla Capitaneria di Porto relativa la strada, ha fatto seguito la pubblicazione dell’atto, e nei tempi dovuti gli interessati potevano fare le loro osservazioni. Come succede per gli atti del comune quando vengono pubblicati all’Albo Pretorio on line.

      E’ stato il Comune di Chioggia che ha sbagliato ad indirizzare le loro istanze all’Autorità di Sistema veneziano, da quest’ultimo rigettate perché non è di sua competenza in quanto ASPO non ha ancora passato loro le proprietà portuali di Chioggia e le relative concessioni.

      Comunque ripeto, siccome la concessione demaniale della strada di che trattasi l’ha rilasciata la Capitaneria di Porto e non l’Autorità di Sistema veneziano, per competenza le osservazioni dovevano essere indirizzate alla Capitaneria.

      La diffida del comune per il varco e il rispettivo ricorso al TAR da parte di Socogas è tutta un’altra questione, riguarda il titolo per eseguire i lavori.
      La Socogas dice che l’autorizzazione a realizzare la strada é parte integrante del Decreto Interministeriale, il comune invece lo contesta.

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    2. Sig. Marco Veronese, nonché vice Sindaco dell’Amministrazione Ferro,
      dobbiamo amaramente constatare che fa disinformazione.

      Relativamente alla risposta alla Tiozzo Romina sul perché il comune non sia intervenuto, l’articolo di Chioggia Azzurra del 20-12-2017, terminava in questo modo :
      - Il vicesindaco Veronese esclude la possibilità di addivenire a un ricorso: «Non possiamo farlo contro una manifestazione d'interesse. Quando si arriverà a un'istruttoria, o venisse rilasciata una concessione, potremo impugnarla»

      Siccome la concessione della strada è stata rilasciata ad ASPO da parte della Capitaneria di Porto di Chioggia, spieghi il sig. Veronese perché non ha dato seguito a quanto da Ella affermato.

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  3. il Marco Veronese latita. Buon sangue grillino non mente.

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    1. L'assessore ti ha già risposto direttamente sui commenti, anche TROPPO gentile considerando che si tratta di commenti anonimi. Non devo fare io il difensore dell'amministrazione ma i grillini hanno fatto tutto quello che potevano, ora hanno tirato in ballo DI MAIO, staremo a vedere, quello che vai ripetendo è una cosa di cui il comune non aveva la competenza.

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    2. La risposta d Veronese, come la tua del resto, conta come il due di picche.
      Il comune, la competenza ce l’aveva, eccome. Bastava far solo le dovute e oculate osservazioni entro i termini a quella concessione demaniale della strada, il cui risultato poi nessuno avrebbe potuto prevedere. Comunque bisognava almeno tentare.

      Adesso parliamo di DI MAIO. Prima di tirarlo in ballo, l’Amministrazione “grillina” dovrebbe fare un fondamentale passo.

      Cosa intendo per “fondamentale passo” ?? Intendo quello di procedere alla modifica di quell’atto tecnico, dichiarato un errore, rilasciato dall’arch. Mohammad Talieh Noori (allora Dirigente del comune di Chioggia) che si chiama “CONFORMITÀ URBANISTICA”.
      Se prima non verrà corretto quell’atto tecnico, servirà a nulla mettere in campo i politici perché dal Ministero, come già successo in più occasioni, ci rinfacceranno di avere dato l’OK urbanistico per realizzare l’impianto GPL. Quell’OK confermato per 3 volte dal Comune di Chioggia in sede di conferenza dei servizi a Roma.

      Perché quella conformità è errata ??
      - Lo ha detto lo stesso comune di Chioggia, quando per mezzo dell’avvocato Cacciavillani è stato presentato il ricorso al Presidente della Repubblica, non preso in considerazione perché si doveva fare ricorso al TAR;
      - Lo ha detto anche l’arch. Talieh Noori nella sua relazione inviata al sindaco Ferro che quella conformità è nata per adattarsi al volere di ASPO, malgrado il Piano del Porto non prevedesse l’impianto;
      - Lo ha detto anche il docente universitario urbanista arch. Carlo Giacomini che quella conformità e sbagliata. A tale proposito il comitato NO GPL ha riferito che la sua relazione è stata presentata in Procura.

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    3. La mia conta come il due di picche, anche meno, quella del vicesindaco invece ha un valore molto ben più pesante. La risposta del vicesindaco non è solo quella del signor Veronese ma quella dell'amministrazione che è composta oltre che dall'organo politico ma anche da quello tecnico: avvocati civici, dirigenti, funzionari. Se i 5 stelle avessero avuto la possibilità di fermare l'impianto lo avrebbero fatto, Giacomini , con tutto il rispetto, è stato smentito più volte in consiglio comunale da tecnici e dallos tesso ex sindaco Giuseppe Casson. A parlare, soprattutto in anonimato, è molto facile, prendere decisioni ed assumersene le responsabilità.... e assumersene le responsabilità, è cosa ben diversa.

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    4. Quanto detto dall’urbanista arch. Carlo Giacomini, trova riscontro sul ricorso presentato dal comune al Capo dello Stato il 15 gennaio 2016, di cui alle pagine 9-10-11 dello stesso.
      Le chiacchiere in consiglio comunale del solo tecnico ing. Penzo e dell’ex sindaco Giuseppe Casson di parere diverso da quello di Giacomini, sono appunto SOLO CHIACCHIERE.
      L’avv. Casson poi deve mettersi d’accordo con sè stesso, perché l’iniziativa del ricorso al Capo dello Stato è partita proprio da lui sotto la sua supervisione. Invito pertanto l’ing. Penzo, l’ex sindaco avv. Casson e Comparato a leggere attentamente dette pagine del ricorso.

      Riprendendo l’argomento delle osservazioni in merito al rilascio della concessione demaniale ad ASPO della strada di accesso all’impianto, è vero che il vice sindaco Veronese nelle sue risposte può avvalersi di avvocati civici, Dirigenti e funzionari comunali, è altrettanto vero però che gli stessi possono sbagliare. Infatti il comune spessissimo perde delle cause sia nel civile che nel penale anche se supportate dal personale sopraccitato.

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    5. Certo, in comune sono tutti scemi e Giacomini è il genio illuminato che nessuno capisce...

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    6. Mai detto che “in comune sono tutti scemi”, dico che sono persone e come tali possono sbagliare. Ciao.

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    7. Da come la metti , al contrario, sembra che 'sto Giacomini avrebbe risolto tutto e che in comune siano degli incapaci. Invece non è così, in comune, l'amministrazione comunale, non ha potuto far altro. C'è da sperare che la SOCOGAS non abbia cartucce in mano per chiedere i danni al comune per 1,6 milioni di euro di maggiori costi altro che Giacomino, Giacometti, Pierino , ect ect. E poi ripeto per i 5 stelle riuscire a fermare l'impianto vorrebbe dire fare bingo, sarebbe un successo politico enorme e seconde te ( commentatore anonimo) sono scemi...va bbé. saluti

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    8. L’arch. Giacomini si è limitato a leggere i piani urbanistici. Dalla lettura degli stessi ha affermato, mettendo nero su bianco in Procura, che l’impianto non è conforme al Piano Portuale vigente e che per autorizzarlo bisognava fare una variante.
      Tale tesi è sostenuta anche dalla Capitaneria di Porto di Chioggia con propria lettera del 12-11-2014 prot. 34005 indirizzata al ministero romano.

      In quanto alle minacce di Socogas, per adesso non ha in mano un tubo per chiedere i danni al comune per 1,6 milioni di euro. Invece la Socogas stia attenta che non sia l’intera città a chiedere i danni, includendo anche i Dirigenti ministeriali che hanno firmato un decreto pieno di incongruenze.

      Infine i cinquestelle non sono affatto scemi, hanno solo P A U R A, che è tutt’altra questione.

      N.B. Comparato, ti rimando per la terza volta il mio commento, vedremo se è la volta buona.

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    9. La socogas, ero presente alla conferenza stampa, non ha fatto nessuna minaccia... su provocazione di un imbecille, hanno detto che potrebbero chiedere i danni per qual maggior costo di 1,6 milioni a chi li diffamati con notizie false. La minaccia è la promessa di un male ingiusto: ti aspetti fuori, ti taglio le gomme della macchina.... non è una minaccia ipotizzare il ricorso al legale per difendersi dalla diffamazione. Quelli della socogas sono stati diffamati e continuano ad esserlo TUTTI i giorni, si vuole a tutti i costi adombrare che quelle autorizzazioni sono arrivate con mezzi non onesti, a me, considerato che sono IL PRIMO che ha scritto a riguardo, non sembra che sia così. Personalmente, è un pezzo, che non "minaccio" più denunce,,,LE FACCIO... francamente se fossi al posto di socogas, in alcuni casi, le avrei fatte. Questo va a prescindere dal fatto che l'impianto andava realizzato da un'altra parte. Con tutto il rispetto di Giacomini, mi sembra che non capisca una mazza, tanto è vero che l'impianto lo stanno velocemente ultimando.

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    10. Prima di dire che l’urbanista arch. Giacomini non capisce una mazza, ti è mai capitato di leggere la lettera che già ho citato della Cap. di Porto del 12-11-2014 prot. 34005 ?? Se l’hai letta (cosa che dubito perché forse non hai nemmeno il documento) capiresti che la tesi di Giacomini non è campata in aria perché dice le stesse cose, cioè che l’impianto non è conforme al Piano Portuale vigente.

      Visto che sei stato “IL PRIMO che ha scritto a riguardo” e quindi ti vanti di conoscere appieno l’argomento in fatto di denunce e querele che la Socogas potrebbe già fare per diffamazione, se sei tanto sicuro perché non ci fai un elenco di questi casi ??

      Poi, se tu eri presente alla conferenza stampa di Socogas di Marghera, io invece ho visionato più volte il filmato ed il tono del legale è stato proprio di minaccia di chiedere danni per € 1.600.000 nei confronti di chi, secondo Socogas, li abbia diffamati. Le minacce sono anche proseguite sui quotidiani nei mesi successivi.

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    11. Bene, mettiamola così allora, quello che non capisce una mazza sono io, sono i dirigenti del comune, gli avvocati civici , ovviamente perché escluderlo? Il sindaco, giunta e tutto il resto dell'amministrazione, compresa l'opposizione che ha praticamente riso delle proposte di Giocomino.

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    12. Sì, in questo caso quello che non capisce una mazza se tu.
      Per gli altri invece è diverso. I Dirigenti e gli avvocati civici del comune, compreso la giunta Ferro ed il resto dell’Amministrazione (l’opposizione salvo Casson non c’entra), non è che non capiscano, non vogliono capire perché hanno PAURA delle ritorsioni economiche che Socogas potrebbe intentare nei loro confronti. La paura è fondata, ma d’altra parte se si vuol fare venire a galla la verità la strada è quella del ritiro di quella conformità urbanistica “errata”.
      L’artefice principale dell’errore è il Dirigente all’Urbanistica di allora più volte menzionato Talieh Noori che pagherà di tasca propria attraverso la sua assicurazione e, se non bastasse, il comune di Chioggia e chi a tutti i costi l’ha voluto confermare a dirigere l’ufficio.

      E’ inutile nascondersi perché la magistratura entrerà nel merito sulla perizia presentata da Giacomini e allora ne vedremo delle belle.

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  4. Comparato, oltre ad essere portavoce della Socogas, sei diventato anche portavoce dei cinquestelle.
    Ti hanno passato anche l’articolo delle strade da asfaltare ??

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    1. Guarda che mettiamo i comunicati di tutti quelli che ce li mandano.

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    2. Ah sì, mettete tutti i comunicati ?? Andrea, ti ho rispedito per la terza volta il mio commento, vedremo come andrà a finire. Se ancora tiri fuori la scusa che c’è stato in errore del computer.

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    3. Questo è arrivato, e l'ho pubblicato, le volte precedenti non sono arrivati, almeno io non li ho visti

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