Centinaia di posti di lavoro in meno, innalzamento dell'età media dei lavoratori e riduzione delle retribuzioni. I dati relativi alla sanità veneziana che vengono forniti dalla CGIL compongono un quadro preoccupante della situazione: a dirlo è la consigliera regionale del Movimento 5 Stelle Erika Baldin, che sottolinea come sia indispensabile costruire un progetto sociosanitario in grado di dare risposte ai cittadini e agli operatori del settore. «Occorre investire sul servizio – ribadisce la consigliera regionale – sui lavoratori e sulle professionalità della sanità perché la qualità del servizio ha ripercussioni fortissime sulla qualità della vita dei cittadini».
I dati forniti dalla CGIL confermano che sono stati persi moltissimi posti di lavoro fra gli infermieri, e che solo gli operatori sociosanitari sono cresciuti di un centinaio di unità nel veneziano: questa situazione determina un passaggio di competenze dagli infermieri agli oss, ma secondo le sigle sindacali il trend affonda sulla logica di risparmio nel costo del lavoro. Anche gli impiegati amministrativi sono diminuiti, a fronte di un'esternalizzazione di servizi importanti come i cup, mentre si è alzata l'età anagrafica media del personale. «Sono a stretto contatto con gli operatori della sanità clodiense, molto preoccupati per quello che sarà il futuro dell'ospedale di Chioggia - spiega inoltre Baldin - visto il recente trasferimento all'Angelo di Mestre di servizi importanti come l'anatomia patologica, indispensabile per la diagnosi del cancro. Ma forti sono anche le aspettative sull'attivazione dell'hospice, promesso ancora nel 2015. Serve dare urgenti risposte al territorio e al personale: a tal proposito farò tutto ciò che il mio ruolo mi consente per andare a fondo delle questioni».
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