Animata assemblea dei dipendenti comunali oggi dalle 12.30 in sala consiliare, alla presenza del sindaco Ferro, del presidente del consiglio Endri Bullo e del consigliere di opposizione Jonatan Montanariello. All'ordine del giorno sempre la vicenda del fondo incentivi: i lavoratori temono una decurtazione triennale delle proprie spettanze, dal momento che l'amministrazione ha scelto di privilegiare la riduzione della spesa alla continuazione dei “progetti”. La situazione è di stallo e niente lascia intendere che il sindaco recederà dalle sue posizioni: «Alcuni progetti fatti con le precedenti amministrazioni non rispettano le caratteristiche che devono avere, ad esempio offrire un miglior servizio alla cittadinanza, o qualcosa che prima non veniva dato. Non è vero che la quota del fondo verrà diminuita, anzi sarà integrata dai 78mila euro attuali a 81mila. I lavoratori -continua Ferro- non ci rimettono niente, è inconcepibile il loro stato di agitazione, la preoccupazione è infondata, perché dalla porta o dalla finestra, in un “cassetto” o nell'altro quei soldi arrivano, garantiti per tre anni assieme alla razionalizzazione delle spese».
Se il primo cittadino tiene il punto, anche i sindacati dei dipendenti continuano le rivendicazioni, sospettando che dietro la decisione non vi sia una volontà politica bensì dirigenziale: «La massima disponibilità del sindaco -dice Nerio Veronese, delegato UIL- si scontra col fatto che anche se i soldi vengono messi nel “cassetto” giusto, la stessa giunta temerebbe che non vi siano progetti sufficienti a garantire la copertura della cifra messa a disposizione, penalizzando così i lavoratori e la cittadinanza». Se gli impiegati e i funzionari accettano l'indirizzo dell'amministrazione, continua Veronese, «lo devono fare anche i dirigenti. La cosa si risolve se tutti remano nella stessa direzione». I sindacati chiedono che nella delegazione trattante con le RSU vi sia il sindaco o almeno l'assessore al personale, e che la riunione sia a porte aperte per tutti i dipendenti: «Secondo l'articolo 15 comma 5, la progettualità è la base per garantire la tranquillità dei dipendenti nel ciclo triennale. Da due anni non viene conferito denaro in essa, anche se i soldi ci sono. Siccome i progetti vanno nella direzione dei cittadini, saranno penalizzati anche loro. Così per il piano di razionalizzazione: se il Comune riesce a risparmiare, una parte di questa somma vada ai dipendenti per costruire ulteriori progetti. Se questo non succede, la responsabilità non è solo del sindaco ma anche di chi impone una linea contro i dipendenti», chiude Veronese.
Durante l'assemblea non sono mancati i momenti d'ilarità («Volete il sangue? Sono già donatore Avis», ha detto un impiegato fra le risate) e anche la trattazione delle carenze in pianta organica: circa cento ruoli mancano all'appello. «Nonostante questo cerchiamo di non far mancare niente all'utenza -dice un dipendente- e sarebbe giusto ci venisse riconosciuto di più, gratificandoci coi progetti». Ferro riconosce che il grosso della carenza sta in capo alla polizia locale: «Si vede che alcuni servizi meglio sarebbero coperti con dieci o venti vigili in più», riconosce il sindaco, mentre nel sito del Comune è apparso a tal proposito un bando per la ricerca di mobilità da altri enti verso la polizia locale di Chioggia. Ferro intanto annuncia che nel 2018 terminerà il blocco del turnover, quindi ogni pensionamento sarà rimpiazzato da nuovi assunti: saranno dodici le figure professionali che andranno in pensione il prossimo anno, quindi scatteranno altrettanti ingressi in pianta organica. «Se potessi assumere, lo farei domani stesso», risponde il sindaco a un impiegato del settore urbanistica il cui ufficio è stato ridotto da dieci a due lavoratori.
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