domenica 3 gennaio 2021
VIA DEL BOSCHETTO, IL M5S RISPONDE A DOLFIN E MONTANARIELLO: «SCIACALLAGGIO POLITICO, LAVORI PUBBLICI E URBANISTICA SANNO BENE COSA FANNO»
Parlano di «sciacallaggio politico» i consiglieri comunali del Movimento 5 Stelle, in riferimento alle critiche dei consiglieri regionali Dolfin e Montanariello alla gestione dei lavori in corso in via del Boschetto a Sottomarina. «Hanno il solo scopo di screditare l'assessora Alessandra Penzo - commenta Daniele Padoan, presidente della commissione Lavori Pubblici e Urbanistica - e nessuna base di fondamento».
I settori in questione, aggiunge Padoan, «conoscono benissimo le intenzioni dell’amministrazione relative all’ambito 3, e proprio per questo stanno realizzando la messa in sicurezza di via del Boschetto, con la pulizia e l’abbattimento di alcune strutture dell’ex Cichito. I "pluriconsiglieri" sanno benissimo che, anche se in futuro verrà realizzata una nuova viabilità primaria di collegamento tra la zona e il Lungomare, con diramazioni verso viale Tirreno e viale Bergamo / viale Trento, via del Boschetto rimarrà comunque come viabilità secondaria, e solo in quel momento potrà venire completamente accolta la richiesta dell’IPAB di riservare ad uso esclusivo il tratto meridionale della stessa».
In secondo luogo - prosegue l'esponente del M5S - «la nuova strada necessita di tempi lunghi per la realizzazione, in quanto deve prima essere conseguita la progettazione dell’intero ambito 3, poi bisognerà ottenere tutte le relative autorizzazioni da parte dei vari enti, e solo successivamente la strada potrà essere progettata ed infine realizzata. Presumibilmente trascorreranno almeno 2-3 anni».
Nel frattempo «è doveroso, vista la possibilità - spiega Padoan - mettere in sicurezza questa strada, che pur rappresentando oggi l’unica alternativa al Lungomare per l’uscita dalla zona centrale di Sottomarina, risulta priva di marciapiede, così come provvedere a ripulire dai rifiuti e dalle strutture esistenti l’area ex Cichito». Quest'ultima è stata acquisita dal Demanio, quindi il Comune deve valorizzarla per evitarne la restituzione.
«Niente di più falso, quindi - conclude il consigliere stellato - sostenere che manchi una visione generale sulla zona. È solo un maldestro tentativo dei due consiglieri di screditare un assessorato che ha ottenuto grandi risultati in quattro anni e mezzo di amministrazione. Speriamo solamente che in Regione i due consiglieri lavorino in maniera più proficua per la città, anziché sprecare le proprie energie in sterili polemiche, visto che finora non hanno ancora prodotto alcun risultato utile».
Fa eco il presidente del consiglio comunale, Endri Bullo: «Questa amministrazione, giunta ormai a fine mandato, attende ancora risposte per le opere che necessitano assolutamente del coinvolgimento della Regione Veneto. Ed è proprio a proposito di questi temi, quali la variante alla strada Romea e il collegamento ferroviario verso Piove di Sacco e Venezia, che vorremmo l'interessamento dei consiglieri regionali chioggiotti, i quali ben sanno come l’amministrazione attenda da anni un tavolo di confronto con la Regione».
I settori in questione, aggiunge Padoan, «conoscono benissimo le intenzioni dell’amministrazione relative all’ambito 3, e proprio per questo stanno realizzando la messa in sicurezza di via del Boschetto, con la pulizia e l’abbattimento di alcune strutture dell’ex Cichito. I "pluriconsiglieri" sanno benissimo che, anche se in futuro verrà realizzata una nuova viabilità primaria di collegamento tra la zona e il Lungomare, con diramazioni verso viale Tirreno e viale Bergamo / viale Trento, via del Boschetto rimarrà comunque come viabilità secondaria, e solo in quel momento potrà venire completamente accolta la richiesta dell’IPAB di riservare ad uso esclusivo il tratto meridionale della stessa».
In secondo luogo - prosegue l'esponente del M5S - «la nuova strada necessita di tempi lunghi per la realizzazione, in quanto deve prima essere conseguita la progettazione dell’intero ambito 3, poi bisognerà ottenere tutte le relative autorizzazioni da parte dei vari enti, e solo successivamente la strada potrà essere progettata ed infine realizzata. Presumibilmente trascorreranno almeno 2-3 anni».
Nel frattempo «è doveroso, vista la possibilità - spiega Padoan - mettere in sicurezza questa strada, che pur rappresentando oggi l’unica alternativa al Lungomare per l’uscita dalla zona centrale di Sottomarina, risulta priva di marciapiede, così come provvedere a ripulire dai rifiuti e dalle strutture esistenti l’area ex Cichito». Quest'ultima è stata acquisita dal Demanio, quindi il Comune deve valorizzarla per evitarne la restituzione.
«Niente di più falso, quindi - conclude il consigliere stellato - sostenere che manchi una visione generale sulla zona. È solo un maldestro tentativo dei due consiglieri di screditare un assessorato che ha ottenuto grandi risultati in quattro anni e mezzo di amministrazione. Speriamo solamente che in Regione i due consiglieri lavorino in maniera più proficua per la città, anziché sprecare le proprie energie in sterili polemiche, visto che finora non hanno ancora prodotto alcun risultato utile».
Fa eco il presidente del consiglio comunale, Endri Bullo: «Questa amministrazione, giunta ormai a fine mandato, attende ancora risposte per le opere che necessitano assolutamente del coinvolgimento della Regione Veneto. Ed è proprio a proposito di questi temi, quali la variante alla strada Romea e il collegamento ferroviario verso Piove di Sacco e Venezia, che vorremmo l'interessamento dei consiglieri regionali chioggiotti, i quali ben sanno come l’amministrazione attenda da anni un tavolo di confronto con la Regione».
2 commenti:
Chioggia Azzurra suggerisce ai gentili lettori la registrazione di un proprio account Google -anche attraverso uno pseudonimo- con il quale commentare gli articoli, al fine di favorire una miglior comprensione dell'identità digitale tra utenti. Non è nostra intenzione schedare o rintracciare in qualche modo chi commenta anonimamente; anzi lasciamo in tal senso la massima libertà al lettore di non declinare le proprie generalità, restando però nell'ambito del buon gusto e della corretta educazione nel commentare senza offendere alcuno. Siamo certi di essere compresi in questa esigenza, e per questo Chioggia Azzurra ringrazia.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Partiamo dall’ultima dichiarazione di Endri Bullo, sulla questione Romea. Egli si scaglia contro la Regione Veneto per la mancata variante della Romea. Eppure il Bullo dovrebbe ricordare tutta la diatriba con ANAS sollevata dal Sindaco Ferro, corroborato dalla sua Giunta, circa il tracciato della variante Cavanella/S. Margherita. Tutte chiacchiere che non hanno portato ad un nulla di fatto, solo perdita di tempo.
RispondiEliminaSul collegamento ferroviario, dobbiamo ringraziare il comitato guidato dall’avv. Giachina che ha tenuto a galla l’argomento, quando invece il sindaco Ferro e la consigliera Baldin (sempre dei cinquestelle) dormivano.
Veniamo adesso alla via del Boschetto. C’è poco da screditare l’assessore Alessandra Penzo, la stessa si scredita da sola con le sue azioni e le sue dichiarazioni (Ponte Fossetta docet).
Padoan dice che i lavori che hanno interessato l’ex Cichito, (pulizia e l’abbattimento di alcune strutture) sono serviti per valorizzare l’area acquisita al comune dal Demanio per evitarne la restituzione.
Ma per carità, dalle foto abbiamo visto che non si tratta affatto di opere atte a valorizzare l’area, ma solo il minimo per la realizzazione del marciapiede. Se queste opere per Padoan significano una VALORIZZAZIONE di un’area è meglio che si informi meglio.
Nel merito delle opere che si stanno realizzando in via Boschetto:
- c’è stato uno studio ed un progetto per le fognature e lo smaltimento delle acque meteoriche?
- che sicurezza c’è per i pedoni? Non sarà certo la creazione di un tratto di marciapiede della larghezza di 1 metro e mezzo a metterli in sicurezza.
- la pista ciclabile realizzata sul lato opposte del marciapiede, transennata da archetti è a doppio senso? E se sì, c’è una larghezza sufficiente secondo le norme del codice stradale?
- le strisce pedonali sono previste con dossi e adeguata segnaletica orizzontale e verticale per la messa in sicurezza degli operatori sanitari che lavorano nel centro per anziani fra la zona “ex croce Rossa” e la zona “Girasole”?
- trattandosi di senso unico, si è tenuto conto nell’immissione in sicurezza dei mezzi in via Tirreno?
- il parcheggio in via Tirreno, adiacente al “Girasole”, perché non è destinato ai soli ai visitatori della Casa di riposo (con disco orario) e non ad una sosta selvaggia?
Attendiamo risposte ai succitati quesiti da parte dell’Amministrazione clodiense.
Nel profilo facebook dell’assessore arch. Alessandra Penzo, in merito alle osservazioni di Dolfin e Montanariello così si esprime: « E' sicuramente difficile parlare di pianificazione per chi non sa minimamente cosa sia, ma riuscire a scrivere così tante castronerie in poche righe è sicuramente meritevole di lode »
RispondiEliminaEcco, un consiglio per l’assessore: quando parla di “castronerie”, dovrebbe rivedere il video sulle sue dichiarazioni riguardo il Ponte della Fossetta. E mi fermo qua.
In merito poi all’esplicita affermazione di “ignoranza” in fatto di pianificazione urbanistica affibbiata ai consiglieri regionali Dolfin e Montanariello, io ci andrei piano, soprattutto quando tale considerazione viene da chi nel suo curriculum professionale ha avuto scarse esperienze in fatto di progettazioni urbanistiche.