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mercoledì 27 gennaio 2021

FUSIONE TRA CONSORZI TURISTICI, CONCHIOGGIASI FRENA. L'ASSESSORA ISABELLA PENZO: «LA RITROVATA UNITÀ È ANCHE MERITO DEL LAVORO FATTO NELL'OGD»

L'ipotesi di una fusione tra i due consorzi di promozione turistica Lidi di Chioggia e ConChioggiaSI, avanzata ieri mattina dal referente di CISA Camping Luciano Serafini, durante la conferenza congiunta delle categorie economiche in tema di centro congressi Kursaal, a distanza di 24 ore incontra una maggior freddezza quanto alla sua praticabilità.

Se già ieri la presidente dei Lidi di Chioggia, Elena Boscolo Nata, si era affrettata a dire che la cosa non è all'ordine del giorno, in serata anche l'omologa all'interno del consorzio ConChioggiaSI, Silvia Vianello, si è espressa nello stesso avviso: «Non si è mai parlato di fusioni o di nuovi consorzi», afferma Vianello. «ConChioggia SI ha avuto e continua ad avere un ruolo fondamentale nella promozione - prosegue l'ex assessora - essendo partner in Venice Sands, l’associazione che promuove la costa veneta, e molto attivo nello sviluppo di progetti attraverso i bandi regionali ed europei.
Questo non toglie collaborazioni con altri enti anche del territorio nell’intento di superare futili campanilismi, soprattutto in un momento delicato come questo. L’intento deve essere lo sviluppo di progetti di promozione che portino Chioggia, Sottomarina e Isolaverde a riprendere il ruolo di località turistiche accoglienti e uniche, pronte per far riprendere il settore economico più coinvolgente di tutti i settori produttivi della città».
Questa mattina, a margine della cerimonia per la Giornata della Memoria, si è espressa anche l'assessora al Turismo Isabella Penzo: «Aperture come quella di Serafini fanno solo piacere, anche se una fusione oggi forse è ancora prematura. Indipendentemente dal fatto di essere pronti o meno a fondere i consorzi, un momento unitario come quello di ieri era impensabile anche solo tre anni fa, e se è accaduto è stato anche grazie al gran percorso e al lavoro effettuato all'interno di una OGD profondamente rinnovata.
All'epoca c'erano due ipotesi di gestione alternative: se oggi si parla di gestione unitaria significa che qualcosa di buono è stato fatto. Occorre ragionare per obiettivi e traguardi, da raggiungere già prima della stagione balneare: no a interessi dei singoli e ai personalismi passati - ribadisce Isabella Penzo - e anche in questo senso alcuni passi avanti sono stati fatti. Ora bisognerà dare una struttura organizzativa all'ogd, che parli anche della governance del Kursaal, se tutto andrà come deve andare per l'acquisto». Lo strumento giuridico più opportuno per l'OGD è ancora in divenire, non viene esclusa la fondazione.

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