Sabato mattina la grande soddisfazione per il MOSE che funziona ha scongiurato il rischio di una nuova acqua alta a Venezia, Pellestrina e Chioggia. Ma sono ancora nella memoria le immagini del novembre 2019, quando questi centri abitati sono andati sotto come quasi mai prima: un intervento del consigliere comunale Beniamino Boscolo riporta in auge la questione relativa ai rimborsi per le attività e le residenze danneggiate. «A che punto siamo?», si chiede l'esponente di Forza Italia. «Questa domanda la ricevo da più di un cittadino, tra le 542 istanze apparentemente ancora inevase».
Spiega Boscolo: «A quanto mi risulta, il Comune di Venezia ha già provveduto ad agosto alla decima liquidazione delle domande di risarcimento, avendo raggiunto 2578 soggetti tra persone fisiche e imprese, per il totale di 14 milioni erogati. A Chioggia invece stiamo a zero. C'è da chiedersi quanto tempo devono ancora aspettare cittadini e imprenditori che hanno presentato domanda di risarcimento a inizio anno, e se sono state informate che l'amministrazione comunale -dopo un mio interessamento- si era affrettata entro luglio a raccogliere tutta la documentazione necessaria».
In questi giorni il capogruppo ha nuovamente parlato con l’assessora alla Protezione Civile, Genny Cavazzana, che si occupa della pratica: «Mi ha assicurato - conclude Beniamino Boscolo - un sollecito da parte dell’amministrazione agli enti di competenza per avere una risposta celere. Tra danni subiti e spese sostenute, complessivamente stiamo parlando per i privati di quasi 5 milioni. Rimango fiducioso, prima di preparare un'interrogazione e contattare la Direzione eventi calamitosi della Regione».
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