sabato 3 ottobre 2020
PARCHEGGIO SCAMBIATORE ALL'ISOLA DELL'UNIONE, CHIOGGIAVIVA E CATEGORIE ECONOMICHE AL COMUNE: «BLOCCARE IL CANTIERE, RIVEDERE IL PROGETTO»
I lavori per la costruzione del capannone ad uso parcheggio scambiatore all’isola dell’Unione sono iniziati qualche settimana fa e non sono stati digeriti da ChioggiaViva. «Tutti, e dico tutti, non lo vogliono - notano i consiglieri Marcellina Segantin e Leonardo Ranieri - ed è sconcertante che l’amministrazione non riesca o non voglia bloccare lo scempio ambientale che trasformerà definitivamente ed irreversibilmente una parte così importante della città»
ChioggiaViva ha fatto sentire in più occasioni la propria contrarietà assieme alle categorie economiche del turismo, del commercio e dell’artigianato: «Pretendiamo che il sindaco e l‘intera giunta intervengano per bloccare il cantiere». L’appello viene dal presidente di GEBIS Gianni Boscolo Moretto, dal presidente di CISA Camping Luciano Serafini, dalla presidente del consorzio di promozione Con Chioggia SI Silvia Vianello, dal presidente di Chioggia Yacht Group Marco Boscolo Buleghin, dal presidente di AsCom Alessandro da Re, dal presidente di Confartigianato Michele Siviero e dal presidente della Pro Loco Marco Donadi.
«Sicuramente oggi, in un momento storico che antepone la preservazione del territorio e delle bellezze naturali a qualsiasi altra istanza - continuano i due consiglieri - un'enorme scatola di cemento prefabbricato alta 5 metri, incastrata tra il campo da calcio e la riva ovest del canale, a tutti parrebbe improponibile. Soprattutto perché i posti auto che si otterranno in aumento rispetto agli attuali saranno solo 40, posti che si potrebbero facilmente ottenere semplicemente ridisegnando gli stalli esistenti. E invece i lavori, per più di un milione, sono in corso».
Agli appelli lanciati, è stato risposto «bisogna farlo per non perdere i soldi»: Segantin allora suggerisce che gli uffici comunali preparino una variante in corso d’opera, e venga realizzata una struttura interrata che mantenga il piazzale soprastante a parcheggio. È l’unico spazio che può ospitare concerti e manifestazioni in una posizione strategica, perché centrale tra Chioggia e Sottomarina, tale da poter essere raggiunta a piedi da chiunque. Una struttura a impatto zero dal punto di vista ambientale, che non andrebbe ad influenzare gli impianti sportivi dell’isola, i quali anzi potrebbero essere sistemati».
In alternativa, ipotizza la capogruppo di ChioggiaViva, il finanziamento potrebbe essere dirottato per costruire la stessa struttura a Borgo San Giovanni, «dove sarebbe utile addirittura un multipiano, fondamentale per l’imminente attuazione della zona a traffico limitato. Pensiamo che sia inaccettabile procedere consci del danno irreversibile che si arrecando al territorio, e riteniamo giusto che tutti si mobilitino prima che sia troppo tardi».
ChioggiaViva ha fatto sentire in più occasioni la propria contrarietà assieme alle categorie economiche del turismo, del commercio e dell’artigianato: «Pretendiamo che il sindaco e l‘intera giunta intervengano per bloccare il cantiere». L’appello viene dal presidente di GEBIS Gianni Boscolo Moretto, dal presidente di CISA Camping Luciano Serafini, dalla presidente del consorzio di promozione Con Chioggia SI Silvia Vianello, dal presidente di Chioggia Yacht Group Marco Boscolo Buleghin, dal presidente di AsCom Alessandro da Re, dal presidente di Confartigianato Michele Siviero e dal presidente della Pro Loco Marco Donadi.
«Sicuramente oggi, in un momento storico che antepone la preservazione del territorio e delle bellezze naturali a qualsiasi altra istanza - continuano i due consiglieri - un'enorme scatola di cemento prefabbricato alta 5 metri, incastrata tra il campo da calcio e la riva ovest del canale, a tutti parrebbe improponibile. Soprattutto perché i posti auto che si otterranno in aumento rispetto agli attuali saranno solo 40, posti che si potrebbero facilmente ottenere semplicemente ridisegnando gli stalli esistenti. E invece i lavori, per più di un milione, sono in corso».
Agli appelli lanciati, è stato risposto «bisogna farlo per non perdere i soldi»: Segantin allora suggerisce che gli uffici comunali preparino una variante in corso d’opera, e venga realizzata una struttura interrata che mantenga il piazzale soprastante a parcheggio. È l’unico spazio che può ospitare concerti e manifestazioni in una posizione strategica, perché centrale tra Chioggia e Sottomarina, tale da poter essere raggiunta a piedi da chiunque. Una struttura a impatto zero dal punto di vista ambientale, che non andrebbe ad influenzare gli impianti sportivi dell’isola, i quali anzi potrebbero essere sistemati».
In alternativa, ipotizza la capogruppo di ChioggiaViva, il finanziamento potrebbe essere dirottato per costruire la stessa struttura a Borgo San Giovanni, «dove sarebbe utile addirittura un multipiano, fondamentale per l’imminente attuazione della zona a traffico limitato. Pensiamo che sia inaccettabile procedere consci del danno irreversibile che si arrecando al territorio, e riteniamo giusto che tutti si mobilitino prima che sia troppo tardi».
2 commenti:
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Questa Amministrazione pentastellata, dichiaratamente ispirata ad una svolta verde e “green”, che vorrebbe ridisegnare il nostro lungomare di Sottomarina piantando oltre 500 palme, recuperare l’area “ex reduci” tramite parcheggi interrati e sovrastanti strutture ricettive immerse nel verde, che ha adottato il piano particolareggiato “dei Ghezzi” sbandierando ai quattro venti la «realizzazione di 77.059,54 mq. di verde pubblico e 20.274,18 mq. a parcheggio», ORA ci propina la realizzazione di un parcheggio FUORI TERRA che è un pugno nell’occhio dal punto di vista ambientale. Nulla al confronto, solo dal punto di vista ambientale, con quei serbatoi tumulati in Val Da Rio dell’impianto GPL, tanto combattuto dai grillini.
RispondiEliminaBisogna onestamente dire che il progetto del “parcheggio scambiatore” all’Isola dell’Unione viene da molto lontano: stiamo parlando di un progetto che risale a più di dieci anni fa, finanziato dallo Stato con i “piani territoriali”. Bisogna sottolineare però che l’attuale Amministrazione si è insediata da otre 4 anni, quindi aveva tutto il tempo per modificare il progetto prima di appaltare i lavori. E’ evidente che, almeno su questo, hanno dormito.
Una parte importante però su questa faccenda l’ha avuta l’Ufficio Tecnico Comunale, l’organo preposto al controllo della progettazione. Possibile che nessuno si sia accorto che gli stalli che si andavano a ricavare in più agli esistenti erano di un numero irrisorio rispetto alla spesa complessiva di € 1.300.000 e allo sfregio urbanistico che si recava alla città?
Marco Boscolo Bielo (ex assessore all’urbanistica e ai lavori pubblici) il 22 aprile 2017 nel suo profilo facebook pubblicava:
RispondiElimina«..Fare un "parcheggio scambiatore" all'Isola dell'Unione, dove per raggiungerlo (evidentemente con le auto che devi parcheggiare) puoi passare solo per due punti:
1) per il Centro Storico di Chioggia (e nella fattispecie, Calle San Giacomo - e il toponimo dice "calle", non "auotostrada San Giacomo");
2) per il Centro Storico di Sottomarina (e nella fattispecie Via Roma, larga si è no 2,5 m, che per intasarla bastano 2 bici!);
Dico, e ripeto, fare un "parcheggio scambiatore" in un punto raggiungibile in questo modo: è una follia concettuale.
Stiamo parlando di svuotare le città dal traffico automobilistico e per farlo, col "parcheggio scambiatore", fai passare tutte le auto per il centro della città?
Raccontatelo ai vostri figli, lo capiranno al volo, perché ste cose le capiscono anche i bambini (piccoli)..»
Ecco, perché l’assessore Alessandra Penzo che lo ha sostituito non ha portato avanti le convinzioni di Marco Boscolo Bielo? Solo tre anni dopo si è accorta che quel parcheggio non andava fatto, ma oramai era troppo tardi, si erano già appaltati i lavori.