Il Comune di Chioggia non applicherà l'addizionale IRPEF che era stata annunciata lo scorso 4 marzo. Lo ha comunicato stamane l'assessore al Bilancio e ai Tributi, Daniele Stecco, durante la conferenza stampa di presentazione delle misure in atto e in fieri a sostegno delle imprese locali, nel perdurare dell'emergenza da Covid-19.
A seguito della revisione del bilancio di previsione 2020-2022, infatti, l'ente ha potuto individuare alcuni capitoli di spesa sopra i quali intervenire, come ad esempio le procedure di assunzione del personale (rinviate al 2021) o la parte stradale del fondo crediti di dubbia esigibilità, stanti gli accantonamenti ridotti. Pertanto il previsto aumento dell'addizionale non entrerà più in vigore: circostanza che ha incontrato il vivo apprezzamento del sindaco Alessandro Ferro.
Il quale è ancora alle prese con le sue vesti di responsabile sanitario del territorio: «Posso annunciare che non ci sono più chioggiotti in isolamento domiciliare per essere entrati in contatto con pazienti positivi - ha detto il primo cittadino - e il numero di questi ultimi è stazionario da tempo, nessun nuovo caso di Coronavirus in città».
L'assessora alle attività produttive, Genny Cavazzana, ha riferito di circa trenta domande arrivate agli uffici comunali per l'allargamento dei plateatici, previsto dalla delibera n.77 del 15 aprile, e ha confermato da giovedì 18 il ritorno in forze del mercato settimanale in corso del Popolo, senza che vi sia il rischio di spezzettamenti o traslochi.
«È stata trovata la quadratura con tutte le categorie - ha dichiarato l'assessora - e stiamo anzi allestendo il calendario dei recuperi per le sessioni di mercato che non si sono potute tenere. L'idea dell’amministrazione è far convivere i plateatici dei bar con il mercato, concedendo ulteriori spazi agli operatori del commercio fisso durante le giornate mercatali, affinché il "Zioba" sia sempre più accogliente».
Come il decreto Cura Italia, l'assessore Stecco parla di «provvedimenti Cura Chioggia», come l'aver consentito il pagamento al 30 settembre della COSAP per le rate inferiori a 516 euro, e dilazione in quattro rate per gli importi superiori, da estinguere entro la fine del corrente anno.
«Quanto alla TARI - spiega Stecco - all'attenzione del consiglio comunale sarà portata la delibera per far slittare a fine anno l'emissione di una bolletta unica destinata alle utenze non domestiche in difficoltà. Se anzi il governo invierà nuovi finanziamenti, si cercherà di abbassare il tributo di concerto con Veritas. Per il momento, nel bilancio del prossimo luglio verranno confermate le tariffe del 2019 senza aumenti».
Resta comunque garantito che la parte variabile non sarà richiesta alle imprese per i mesi in cui queste hanno dovuto giocoforza chiudere in seguito al contagio. Il nuovo termine per il pagamento dell'IMU è invece fissato, per tutti, al 16 luglio senza sanzioni né interessi: il Comune allo stato attuale non ha ancora approvato la delibera relativa alle aliquote 2020, ma dovrà farlo per legge entro il 31 luglio.
Infine l'imposta di soggiorno, per la quale era stato previsto un gettito di 500mila euro: «Stiamo predisponendo una modifica del regolamento comunale - conclude l'assessore Stecco - per differirne il versamento rispetto a quanto riscosso dalle strutture ricettive. La cadenza sarà spostata da mensile a dopo la stagione turistica. Per colmare l'importo a bilancio, sarà creato un capitolo riempito con fondi statali».
Lunedì 15 alle ore 9.30, intanto, è in programma l'ultima seduta del consiglio comunale in videoconferenza: dalla successiva, presumibilmente a fine giugno, sarà ampliato l'emiciclo per allargare le distanze fisiche tra i consiglieri, anche se non sarà possibile al pubblico accedere in sala (ma tornerà disponibile la diretta streaming nel sito dell'ente).
La sessione di lunedì esaurirà gli ordini del giorno giacenti, tra i quali il riconoscimento dei comitati di frazione nello Statuto comunale; più avanti sarà invece discusso il bilancio. In apertura di conferenza, il sindaco Ferro ha annunciato la volontà di sottoporre al consiglio un ordine del giorno contrario alla riattivazione dell'inceneritore da parte di Veritas a Fusina.
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