mercoledì 4 marzo 2020
AUMENTA L'ADDIZIONALE IRPEF, IL COMUNE GIUSTIFICA L'ADEGUAMENTO ALLO 0.80% CON I MANCATI INTROITI DELLA TARI
La giunta di Chioggia, con la delibera adottata oggi, chiede al consiglio comunale di rivedere le aliquote dell'addizionale comunale Irpef, in vista della prossima approvazione del bilancio di previsione. Questo a causa del mancato introito dei tributi dell'ente, in particolar modo la TARI, che va ad aumentare in modo consistente il fondo destinato ai crediti di dubbia esigibilità. La novità consisterebbe in un'aliquota unica, pari allo 0,80%, per redditi superiori a 15mila euro. Confermato invece l'esonero per i redditi fino a 15 mila euro.
«Nonostante la ferma volontà dell’amministrazione di non gravare sulla tassazione a carico dei contribuenti – spiega il sindaco Alessandro Ferro – ci siamo trovati di fronte a un bivio: o procedere al taglio di servizi nelle scuole e nelle politiche sociali di assistenza, o chiedere ai cittadini uno sforzo, che contiamo di ridurre il prima possibile. Abbiamo scelto la seconda strada, già percorsa da molti altri comuni della Città Metropolitana, che hanno da tempo applicato l'aliquota dello 0,80%.
Il paradosso del Comune di Chioggia è che dispone di molte risorse per investimenti (come ad esempio la progettazione di infrastrutture) mentre per le attività ordinarie si trova in difficoltà nel mantenimento degli equilibri finanziari, a causa della riduzione sistematica degli stanziamenti statali, oltre a complessi procedimenti per la riscossione dei tributi comunali. Le entrate a titolo II, come i fondi della Legge Speciale, non possono essere impiegate per attività di ordinaria amministrazione».
Aggiunge l'assessore ai tributi, Daniele Stecco: «L'allineamento dell'addizionale comunale non fa di certo piacere, ma a seguito dell'entrata in vigore del nuovo metodo tariffario per la raccolta e smaltimento dei rifiuti imposto dall'Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente, che sancisce una forte revisione del piano finanziario della TARI, il Comune è obbligato ad assorbire all'interno del proprio bilancio il 20% dell'accantonamento dei crediti di dubbia esigibilità. Per tale motivo ci troviamo costretti a individuare nuove risorse per la relativa copertura. L'accordo in vista con le categorie degli stabilimenti balneari e dei campeggi andrà a sanare questa situazione anomala, e si potrà quindi prevedere un ritorno alle aliquote precedenti».
«Nonostante la ferma volontà dell’amministrazione di non gravare sulla tassazione a carico dei contribuenti – spiega il sindaco Alessandro Ferro – ci siamo trovati di fronte a un bivio: o procedere al taglio di servizi nelle scuole e nelle politiche sociali di assistenza, o chiedere ai cittadini uno sforzo, che contiamo di ridurre il prima possibile. Abbiamo scelto la seconda strada, già percorsa da molti altri comuni della Città Metropolitana, che hanno da tempo applicato l'aliquota dello 0,80%.
Il paradosso del Comune di Chioggia è che dispone di molte risorse per investimenti (come ad esempio la progettazione di infrastrutture) mentre per le attività ordinarie si trova in difficoltà nel mantenimento degli equilibri finanziari, a causa della riduzione sistematica degli stanziamenti statali, oltre a complessi procedimenti per la riscossione dei tributi comunali. Le entrate a titolo II, come i fondi della Legge Speciale, non possono essere impiegate per attività di ordinaria amministrazione».
Aggiunge l'assessore ai tributi, Daniele Stecco: «L'allineamento dell'addizionale comunale non fa di certo piacere, ma a seguito dell'entrata in vigore del nuovo metodo tariffario per la raccolta e smaltimento dei rifiuti imposto dall'Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente, che sancisce una forte revisione del piano finanziario della TARI, il Comune è obbligato ad assorbire all'interno del proprio bilancio il 20% dell'accantonamento dei crediti di dubbia esigibilità. Per tale motivo ci troviamo costretti a individuare nuove risorse per la relativa copertura. L'accordo in vista con le categorie degli stabilimenti balneari e dei campeggi andrà a sanare questa situazione anomala, e si potrà quindi prevedere un ritorno alle aliquote precedenti».
1 commento:
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Me ne frega nulla dei motivi burocratici che hanno portato all’aumento dell’addizionale IRPEF. Contrariamente da quanto sbraitato dai grillini in campagna elettorale promettendo una riduzione delle tasse, il risultato è che le hanno aumentate. La colpa come al solito è di altri, del governo, della regione, dei crediti inesigibili, di Caio e Sempronio, ma il risultato è che questi grillini che dovevano disfare il mondo si sono rivelati dei BALLISTI di prim’ordine.
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