Il consiglio direttivo veneziano dell'associazione Italia Nostra mette in guardia dalla possibile edificazione del parcheggio del porto turistico San Felice. «Il compendio con l'oasi naturalistica e il monumentale Forte, di cui è in corso l'importante recupero per una destinazione ad uso pubblico dopo il recente passaggio dal Demanio militare a quello marittimo - si legge in una nota - rappresenta un importante bene non solo per Chioggia ma per tutto il territorio. Purtroppo la società Porto Turistico San Felice sta realizzando proprio a ridosso dell'oasi, nell'area demaniale avuta in concessione, un impattante parcheggio multipiano, autorizzato dalla commissione per la Salvaguardia di Venezia nonostante la zona sia al di fuori della conterminazione lagunare. L'autorizzazione è invece di spettanza della
Soprintendenza ai Beni Archeologici, Belle Arti e Paesaggio per il Comune di Venezia e la laguna, che -a quanto si apprende dalla stampa- non si è ancora espressa. L'intervento è stato sospeso da un ordinanza del dirigente del settore Urbanistica del Comune di Chioggia in data 31 gennaio 2019, in quanto le opere "risultano in totale difformità dal permesso di costruire n. 64/2018 e dall'autorizzazione paesaggistica n. 36/2018, e, per la parte che fuoriesce dalla concessione demaniale, non autorizzate dal Servizio Forestale della Regione Veneto". Uno stop quindi ai lavori a causa, sostanzialmente, della discordanza di quanto finora costruito (che "risulta traslato verso nord di 2.20 metri circa, fuoriuscendo dall'area in concessione ed occupando una parte dell'area a bosco") ma non nel merito della costruzione stessa e della sua autorizzazione.
Abbiamo appreso invece con soddisfazione della rinuncia della società proponente e della conseguente revoca dell'autorizzazione data alla sostanziale privatizzazione del marciapiede (suolo pubblico, censito nel Catasto austriaco) adiacente il Murazzo Nord di Sottomarina antistante il nuovo edificio di proprietà di tale società in via San Felice, marciapiede che si voleva chiudere con cancelli per motivi di sicurezza, obbligando alla realizzazione -in sostituzione- di una strada alternativa sopra il Murazzo stesso, di cui sottolineiamo il grande valore storico e paesaggistico. Veniva così interrotta (impedendo la pubblica fruizione di quel tratto) la passeggiata panoramica lungo la laguna che va fino
al Forte di San Felice, data anche la costruzione del parcheggio multipiano, considerato che la diga foranea di collegamento non è da tempo praticabile per il perdurare del cantiere legato alla realizzazione del Mose. Chiediamo pertanto alle istituzioni competenti -riservandoci tutte le azioni che riterremo opportune- di intervenire con urgenza per la tutela dell'interesse pubblico e dell'importante compendio, con la revoca dell'autorizzazione concessa per la costruzione del parcheggio, in attesa del pronunciamento della competente Soprintendenza».
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