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sabato 2 febbraio 2019

DEPOSITO DI GPL, BOTTA E RISPOSTA TRA COMITATO E COSTA BIOENERGIE SUI VOLUMI MOVIMENTATI: "RIMANGONO INVARIATI", DICE L'AZIENDA

Ancora un fronte aperto nella vertenza del deposito di gpl in ultimazione a Val da Rio. Il comitato che si oppone alla sua costruzione ha nelle ultime ore avanzato perplessità riguardo presunte anomalie volumetriche dell'impianto, espresse in un esposto alla commissione tecnica regionale dei Vigili del Fuoco e alla commissione ambiente della Città Metropolitana: «Prima si parlava della movimentazione di 72mila tonnellate l'anno, con 10-20 autobotti al giorno, oggi sono diventate 80mila tonnellate annue e 20-30 autobotti quotidiane». Non tarda la replica di Costa Bioenergie, che accusa il comitato No Gpl di disinformare: «In occasione dell’incontro al Ministero abbiamo portato una presentazione previsionale che desse l’idea degli ordini di grandezza della questione. Anche arrotondando per eccesso alcuni numeri, i volumi dichiarati nel progetto autorizzato rimangono validi ed è a quelli che confermiamo di attenerci».
L'azienda di Fidenza conferma quindi che la movimentazione richiesta e autorizzata è di 72mila ton/anno e che non è sua intenzione superare questo limite. Il quale, diviso per le 250 giornate lavorative annuali previste e ridividendo per 23 (la portata di ogni singola autobotte, sempre misurata in ton), il risultato è di 12.5 autobotti al giorno: esattamente all’interno del range dichiarato nel progetto (10-20 autobotti al giorno). "Se anche volessimo partire da 80mila ton/anno - si legge in una nota - ovvero un volume che comunque non raggiungeremo, diviso le 250 giornate lavorative annue, poi diviso per 23 ton/cad, il risultato rimane sempre entro il range, essendo uguale a 13.9 autobotti al giorno".
Quanto agli altri rilievi, secondo Socogas un vagone carica 44 ton/cad e non le 60 asserite dal comitato: "Contrariamente a quanto dichiarato dal sig. Rossi, la valutazione di traffico è stata fatta ed è risultata irrilevante. Le autobotti di cui stiamo parlando sono già sulla strada, la differenza è la riduzione dei chilometri che andranno a percorrere. Costa Bioenergie, infatti, non va ad aumentare il mercato del gpl ma solo a modificare, migliorandolo, un sistema di rifornimento esistente". Conclude la società diretta dalla famiglia Zucchi: "Siamo convinti che perseverare in questo assurdo tentativo di mistificazione della realtà non sia davvero utile a nessuno: non ai cittadini, la cui opinione si cerca di manipolare, non all’amministrazione locale, con la quale più volte ci siamo resi disponibili a confrontarci, e neanche alla città di Chioggia nel suo complesso che rischia, con questo clima, di non attirare più alcun nuovo investimento".

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