giovedì 17 novembre 2016
L'ANPI VOTA NO AL REFERENDUM: "RIFORME SÌ, MA NON COSÌ"
Anche l'Associazione Nazionale Partigiani si schiera per il no al referendum costituzionale del 4 dicembre. Il comitato di Chioggia organizza banchetti informativi al mercato del giovedì, e si prepara a una iniziativa pubblica la sera del 24 novembre in sala San Filippo Neri: «Non diciamo no alle riforme ma a come è stata fatta questa, che è l'oggetto del quesito», dice il vicepresidente Enrico Veronese. «Nel merito, si poteva abrogare del tutto il Senato invece che garantire l'immunità parlamentare ad alcuni consiglieri comunali e sindaci metropolitani. Inoltre la riformulazione del titolo V toglie alle comunità locali la possibilità di promuovere efficacemente il turismo. Altri temi problematici, come il pareggio di bilancio, sono stati invece sottratti alla riforma e alla consultazione elettorale».
L'ANPI di Chioggia è impegnata anche nella questione della sala del commiato per i funerali laici e degli aderenti ad altri culti religioso: oggi ha riunito il proprio direttivo verso la riunione della III commissione consiliare, convocata per lunedì 21 novembre alle ore 16.
5 commenti:
Chioggia Azzurra suggerisce ai gentili lettori la registrazione di un proprio account Google -anche attraverso uno pseudonimo- con il quale commentare gli articoli, al fine di favorire una miglior comprensione dell'identità digitale tra utenti. Non è nostra intenzione schedare o rintracciare in qualche modo chi commenta anonimamente; anzi lasciamo in tal senso la massima libertà al lettore di non declinare le proprie generalità, restando però nell'ambito del buon gusto e della corretta educazione nel commentare senza offendere alcuno. Siamo certi di essere compresi in questa esigenza, e per questo Chioggia Azzurra ringrazia.
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E l’associazione “garibaldini per l’Italia” cosa vota ??
RispondiEliminaNon capisco le esternazioni del sig. Enrico Veronese, nel senso sta parlando a titolo personale? lui non è un partigiano avrà 40 anni e non può aver fatto la 2 guerra mondiale. Perché non parlano direttamente i partigiani di chioggia e si esprimono? i so che alcuni sono per il si
RispondiEliminaFaccio un'eccezione, dal momento che sono chiamato in causa, pur non amando certo rispondere a chi non ha il coraggio di dichiarare le proprie generalità ma scrive da anonimo.
RispondiEliminaHo parlato quale vicepresidente del comitato cittadino ANPI, perfettamente legittimato a farlo. L'ANPI esiste dal 1945 per preservare la memoria storica e i valori dell'antifascismo, e non si esaurisce con la vita -speriamo lunga- degli ultimi partigiani. In tutta Italia oggi l'ANPI raccoglie sia chi ha partecipato alla Resistenza contro il nazifascismo sia chi se ne sente ispirato ed erede, tra cui per fortuna tantissimi giovani (molto più giovani di me, che giovane non sono più). A Chioggia è rimasto in vita un solo combattente nella lotta di Liberazione, si chiama Zerlino Boscolo Marchi, ha 90 anni e vive nel centro di Sottomarina: è presidente ANPI della città. L'ANPI negli scorsi mesi ha preso una posizione ufficiale per il no, che sostiene in ogni situazione; alcuni iscritti all'ANPI, in Italia, voteranno comunque per il sì alla riforma.
L’associazione “garibaldini per l’Italia” VOTA SI’.
EliminaI partigiani, proprio loro agivano nell’assoluto anonimato, con nomi fasulli. Tantè che molti di loro, dopo la fine della guerra hanno continuato con azioni di sangue, soprattutto nel “triangolo rosso”. Poi tanti se la sono squagliata all’estero. Leggete i libri di Pansa, qualche volta sarebbe istruttivo.
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