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venerdì 11 novembre 2016

DEPOSITO GPL, IL MOVIMENTO 5 STELLE: "IL PD NON HA LA VERITÀ IN TASCA". E ATTACCA ANCHE IL COMITATO


Nella infinita querelle riguardo il deposito di gpl in costruzione a Punta Colombi, il MoVimento 5 Stelle ribatte alle accuse del PD attraverso un comunicato. "Da quanto fatto dal PD negli ultimi tempi sulla questione del GPL -si legge nella nota stellata- appare chiaro e lampante che sta lavorando in un’unica direzione: mettere la popolazione, anche per mezzo del Comitato NO GPL, contro l’amministrazione comunale, addossandole la responsabilità di non riuscire a bloccare l’impianto. Infatti il PD, e i suoi principali esponenti, stanno continuando a sostenere che il blocco del deposito è possibile solo annullando il parere di conformità urbanistica rilasciato a suo tempo dall’ex dirigente all’urbanistica Talieh Noori e stanno chiaramente sfruttando sia il Comitato No GPL che l’immagine del ministro Delrio per fare passare questo messaggio, tanto che hanno messo sulla bocca di entrambi la loro poco probabile tesi". Prosegue il comunicato grillino: "Come ha già ben spiegato il vicesindaco Veronese, la rettifica di quel parere -ammesso e non concesso che porti a qualcosa- al massimo comporterebbe una sospensione dei lavori, con l’inevitabile conseguenza di provocare una richiesta plurimilionaria di risarcimento dei danni da parte della Socogas, e col risultato finale del dissesto finanziario del Comune, indebitandolo -e con esso i cittadini chioggiotti- per moltissimi anni a venire. E questo il PD non può non saperlo". Il M5S si chiede allora se "il PD sia disposto ad far subire ai cittadini chioggiotti questo pesante fardello, in cambio di un semplice ritardo sulla realizzazione del deposito, solamente per far cadere l'amministrazione". Il MoVimento non ha dubbi sulla risposta dei cittadini. E incalza ancora: "Adesso il PD ritiene che il parere sia completamente errato, ma cosa ha fatto dopo la commissione consiliare del 30 settembre 2014, nel corso della quale l’ex dirigente ha dichiarato pubblicamente che l’impianto non aveva elementi di contrasto sotto il punto di vista urbanistico, l’ex consigliere delegato di ASPO ha riferito che «l’unico sistema per poter quantomeno monitorare l’iter è quello di partecipare alle conferenze dei servizi» e addirittura esponenti dello stesso PD hanno dichiarato che il Comune non ha margini di manovra per opporsi alla cosa?". A quel tempo, sostiene la maggioranza, "cioè nel mezzo delle due conferenze dei servizi, c’era tutto il tempo per intervenire, facendo la voce grossa nei confronti degli enti coinvolti, dalla Provincia di Venezia alla Regione, dal comitato tecnico regionale alla Commissione di Salvaguardia, per finire con i Ministeri competenti. Invece niente di questo è stato fatto". Aggiunge il consigliere comunale Daniele Padoan: «Questo atteggiamento del PD è veramente incomprensibile ed imprudente. In qualità di cittadino io non mi potrei mai sentire rappresentato da un partito disposto a condannare la propria città ad un debito confrontabile con l’intero bilancio comunale solo per screditare la nuova amministrazione comunale. Faccio appello ai vertici del PD e al loro senso di responsabilità, che in passato li ha contraddistinti in molte situazioni, affinchè ravvedano il loro atteggiamento e collaborino con l’amministrazione per fermare questo scempio. Come? Facendo la massima pressione verso i loro ministri, che proprio in questi giorni dovranno decidere in merito alla diffida per l'annullamento dell'autorizzazione presentata dall'amministrazione a Cinque Stelle, che ha tutte le carte in regola per essere accolta».

28 commenti:

  1. Brutta mossa questa del PD locale,facendo cosi avrà sempre meno consensi,la gente non è stupida ha capito che dietro ai comitati nogpl e romea-ferrovia cè lo zampino dei democratici per screditare i pentastellati di fronte all opinione pubblica. Lo sanno benissimo anche loro che l iter non si può interrompere cosi facilmente,eppure li attaccano da tutti i fronti. Boscolo2.

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  2. Mi pare che la rottura dell'amministrazione con il comitato Gpl sia ormai chiara. D'altra parte già nell'ultimo incontro in comune il vicesindaco aveva fatto capire che l'atteggiamento del comitato non andava bene. Mi pare invece che in via generale ora l'amministrazione stia seguendo la linea tracciata da Casson.
    Stiamo a vedere.

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  3. Evidentemente la pattuglia “grillina” quando faceva campagna elettorale per il sindaco Ferro non ha letto tutta la documentazione.
    Se l’avesse fatto, oggi sarebbe più preparata e avrebbe le idee più chiare di come muoversi, senza dare retta ai consigli di Casson per ora sempre cassati.

    Ciò detto, bisogna fare un passo in avanti e non rinvangare gli errori o le colpe del passato. Bisogna ragionare su cosa fare per il futuro nell’intento di fermare l’impianto.

    Le strade indicate da Casson sono acqua fresca, ma se i “grillini” le ritengono percorribili, procedano pure.
    Resta anche l’altra strada, quella indicata dal comitato NO GPL, dell’annullamento in autotutela dell’atto dell’arch. Taliech Noori (che non dimentichiamo è fasullo). Perché non percorrere anche questa strada ??
    I danni eventuali li pagheranno chi ha firmato l’atto non idoneo attraverso la sua assicurazione, obbligatoria per i Dirigenti. Anche il comune dovrebbe avere una sua assicurazione per casi simili.
    Non capisco perché, per paura di un’eventuale causa Giudiziale, si voglia tacere negando la verità storica degli atti e rimediare in questo modo anche ad un errore.

    Infine, strano il comportamento di questi “grillini” che quando sono all’opposizione sbraitano, criticano, strepitano, ululano come lupi, ma quando governano sono agnelli. (boscolo)

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  4. Ma cosa vuoi fare “la massima pressione verso i loro ministri [.] per l'annullamento dell'autorizzazione, se i “grillini” nemmeno sono in grado di citare tutti gli atti depositati.

    I “grillini” fanno riferimento alla determina n. 333 del 2 febbraio 2015 della Provincia, dimenticandosi di citare quella successiva.
    Si legge infatti nel Decreto Interministeriale autorizzativo:
    « con Determinazione n. 668/2015 la Provincia di Venezia, nel confermare la validità della precedente determina n. 333 del 2 febbraio 2015 di non assoggettamento di Impatto Ambientale, ha rettificato il punto VIII della seconda pagina della Determina stessa relativamente alla preliminare condivisione del documento integrativo presentato dalla Società Costa Bioenergie, con i relatori del C.T.R., dei Vigili del Fuoco e dell’ARPAV »

    In parole povere, modificando la precedente Determina, anche la Provincia prende atto e condivide il “documento integrativo presentato dalla Società Costa Bioenergie”. (boscolo)
    http://www.chioggia.org/calendar_comunicato/uploads/DIFFIDA%20GPL.pdf

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    1. non possiamo pensare che un'amministrazione appena insediata possa essere già pronta, si è voluto cambiare registro si deve avere anche la pazienza di aspettare.

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    2. Andrea, guarda qui non si tratta di aver pazienza ed aspettare. Si tratta semplicemente di saper leggere l'italiano. La determina 668 va ad eliminare un passaggio della 333 che faceva sembrare che una relazione integrativa sulla sicurezza della Costa Bioenergie fosse stata condivisa con i relatori del CTR e con Arpav mentre non lo era. Questo non significa affatto che la provincia prende atto e condivide il documento integrativo e non cambia nulla rispetto alla condizione contenuta nella determina 333. Mi fa pensare che se qualcuno non ha letto gli atti questo sia proprio (boscolo). Daniele Padoan

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    3. Egr. sig. Daniele Padoan (Anonimo 11 novembre 2016 14:34)
      Sono andato a rileggermi il punto VIII della seconda pagina della Determina della Provincia 333 del 2 febbraio 2015 e, anche se non ho potuto recuperare il testo della n. 668/2015, prendo atto che quanto da lei affermato dovrebbe essere l’esatta interpretazione.

      Ciò non toglie che al punto 2 della stessa Determina 333 restano solo due le prescrizioni provinciali da ottemperare, vincolanti ma superabili :

      « 2. L’esclusioni alla procedura VIA è subordinata all’adempimento da parte della ditta delle prescrizioni di seguito riportate :
      • a. Siano inviate alla Provincia di Venezia le eventuali varianti alla struttura organizzativa e gestionale del Porto di Chioggia conseguenti all’introduzione delle navi gasiere;
      • b. Con riferimento al rumore, sia in fase di cantierizzazione che in fase di esercizio siano condotte delle campagne di misure atte a consolidare e confermare il previsionale acustico ed il contenimento dei livelli rumorosi entro i limiti di legge. In caso di superamento siano adottate tutte le misure necessarie alla loro mitigazione »

      Al punto 2. -a. non si parla di Varianti al Piano regolatore del Porto, ma di “varianti alla struttura organizzativa e gestionale”, superabili con un adeguamento del regolamento sulla navigazione da parte della Capitaneria di Porto.
      Al punto 2. –b. si fa riferimento al rumore, superabile con il monitoraggio da parte di ARPAV nelle fasi di cantierizzazione e di esercizio dell’impianto.

      A nulla sortirà quindi la strada intrapresa dall’Amministrazione comunale, diffusa tramite comunicato stampa del 04-11-2016, di diffidare il Ministero dello Sviluppo Economico su delle questioni più che superabili.
      Farà la stessa fine della lettera dell’avv. Casson, quando indossava le vesti di Sindaco, inviata il 02-11-2015 ai Ministri Graziano Delrio e Federica Guidi.
      Fra gli altri argomenti, a pag. 4 poneva le stesse osservazioni con cui adesso l’Amministrazione intende diffidare il Ministero, quello del non assoggettamento a VIA condizionato all’approvazioni di varianti alla struttura organizzativa del porto. (boscolo)

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    4. Ma sto qua crede che sia la Socogas a disegnare le varianti alla struttura del porto? Stemo freschi!
      Se la lettera di Casson non è stata letta non è colpa sua.Dovrebbe domandare a Delrio. Meglio, al pd di Chioggia.
      Il comportamento di quel partito lascia interdetti. Invece di attaccarsi al telefono e rompere le scatole ai suoi uomini a Roma per il bene di tutti ha usato la cosa per guadagnare voti che non ha preso.

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    5. per Anonimo - 12 novembre 2016 03:55
      Legga, e se non capisce si faccia aiutare da altri.

      Sta scritto nella Determina 333/2015 della Provincia “..È SUBORDINATA ALL’ADEMPIMENTO DA PARTE DELLA DITTA DELLE PRESCRIZIONI..”
      Non c’é scritto da nessuna parte, come lei asserisce, “che sia la Socogas a disegnare le varianti”. (boscolo)

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    6. Egr. Sig. Boscolo
      Sono d’accordo che le 2 prescrizioni non contano niente, quello che conta è la condizione contenuta nella determina. La città metropolitana ha già detto sia a voce che per iscritto che fino a che la condizione non sarà stata realizzata la determina non produce i suoi effetti. È cioè carta straccia. In pratica abbiamo un impianto in costruzione senza VIA e per questo, ai sensi degli art. 26 e 29 del dlgs 152/2006 i lavori non dovevano iniziare/devono essere fermati. Questo ha chiesto l’amministrazione alla città metropolitana, oltre all’annullamento dell’autorizzazione ai ministeri.
      La invito a leggere molto attentamente i c. 2 e 3-ter dell’art. 57 del DL 5/2012, nonché l’art. 52quinquies del dpr 327/2001 c. 2, che la aiuteranno a capire che gli aspetti urbanistici sono superabili/ superati dall’autorizzazione ministeriale e che l’unica normativa che l’autorizzazione non può saltare è proprio quella ambientale.

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    7. Per Anonimo - 12 novembre 2016 06:28
      L’inghippo sta proprio nella documentazione che è stata presentata dal comune di Chioggia.

      Dice infatti l’art. 52 quinquies, comma 2. del dpr 327/2001 :
      «…l'autorizzazione alla costruzione ed all'esercizio delle stesse, rilasciata dalla stessa amministrazione, comprende [.] l'apposizione del vincolo [.] e la variazione degli strumenti urbanistici e dei piani di gestione e tutela del territorio…»
      «…Per il rilascio dell'autorizzazione, ai fini della verifica della conformità urbanistica dell'opera, è fatto obbligo di richiedere il parere motivato degli enti locali nel cui territorio ricadano le opere da realizzare…»

      Essendo stata presentata da parte del comune di Chioggia la conformità urbanistica, il Ministero ha citato solo quest’ultima nell’emissione del Decreto autorizzativo, omettendo di dichiarare esplicitamente il riferimento al succitato comma 2. che fa “variazione degli strumenti urbanistici”.

      Ecco che se il comune di Chioggia annulla in autotutela quella conformità urbanistica mendace, il Ministero dovrà rettificare il suo Decreto e fare riferimento esplicito che l’approvazione del progetto comporta la “variazione degli strumenti urbanistici”. E’ in quel momento, assieme all’ingarbugliato discorso VIA (anche se non mi convince quanto da lei affermato), che si può fare forza comune per cercare di annullare il Decreto stesso. (boscolo)

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  5. Boscolo ha intenzione di proseguire per altri 84 post, evidentemente. Che sono stati interrotti solo per farlo smettere, visto che l'ultima parola deve sempre averla lui...
    Vuole la bicicletta? Pedali dunque.

    Acqua fresca la via indicata da Casson?
    Lo ha stabilito lui, nella sua competenza sconfinata!

    Figurarsi. Impantanato come si trova sulle responsabilità dei suoi amici, non può far altro che fare... il boscolo. Quello che conosciamo. Tutto Casson e bombolone.

    L'acqua fresca a ben vedere è quella di chi gli sta tanto simpatico, perché collaterale ai suoi amici.
    Se ne sono accorti perfino i grillini, che lui ha votato per cacciare Casson, anche se li riteneva scaricabili in breve tempo. Adesso gli si trasformano e seguono le indicazioni dell'unico che concretamente ha fatto qualcosa per fermare il gpl. Povero boscolo...

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    1. Per Anonimo 11 novembre 2016 11:21
      Povera Chioggia !! (boscolo)

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    2. Per Anonimo 11 novembre 2016 11:21
      Come vede boscolo è a corto di argomenti.
      E pensare che per accontentarlo avevo chiesto al mio insegnante di sostegno di aiutarmi a leggere la Determinazione 333/2015 della Provincia.

      Il prof mi ha confortato, dicendomi che forse anche boscolo è portatore di grave handicap alla vista, dato che in quel documento legge solo la frase “è subordinata all’adempimento da parte della ditta delle prescrizioni...” (comma 2) e non vede quello che sta scritto IN GRASSETTO nel comma 1:
      “CONDIZIONATO ALL’APPROVAZIONE DA PARTE DELL’AUTORITA’ COMPETENTE DELLE NECESSARIE VARIANTI CONSEGUENTI ALL’INTRODUZIONE DEL TRAFFICO DI NAVI GASIERE ALLA STRUTTURA ORGANIZZATIVA E GESTIONALE DEL PORTO, EMERGENTI DAL PIANO DI SICUREZZA, per le motivazioni espresse nel parere della Commissione VIA… che fa parte integrante della presente determinazione”.

      Ho spiegato al mio insegnante di sostegno che forse boscolo non è cieco per natura, è solo la sua volontà che lo rende tale. Dovrebbe domandarsi quale sia l’autorità competente che deve approvare le varianti. E dovrebbe ammettere che la cosa è più complessa di quanto la faccia lui nella sua fretta di travolgere il nemico Casson.

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    3. Per Anonimo - 13 novembre 2016 08:57
      Non ci vuole un prof. di lettere per spiegare il punto 1. della Deteremina 333/2015 della Provincia, è sufficiente avere una cultura di terza media.

      Leggiamolo quindi integralmente detto punto 1. :
      « Di non assoggettare a procedimento VIA di cui al titolo III della parte II del D. Lgs n. 152/2006 e ss.mm.ii il progetto, così come rappresentato e descritto nella documentazione allegata all’istanza di verifica prot. n. 49336 del 16.06.2014 e relativo ampliamento del costruendo deposito di oli minerali mediante realizzazione di uno stoccaggio di gpl di mc. 9.000, condizionato all’approvazione da parte dell’autorità competente delle necessarie varianti conseguenti all'introduzione del traffico di navi gasiere alla struttura organizzativa e gestionale del porto, emergenti dal piano di sicurezza, per le motivazioni espresse nel parere della Commissione VIA protocollo n. 8754 del 30.01.2015 che fa parte integrante della presente determinazione »

      Allora, l’Autorità competente è la Capitaneria di Porto.
      Si parla poi di varianti, ma alla struttura organizzativa e gestionale del porto. Non di varianti al Piano Regolatore del Porto.
      Si dice che dette varianti devono emergere dal piano di sicurezza. E chi lo fa questo piano ?? Sempre la Capitaneria di Porto, perbacco !!

      Un consiglio : cambi professore, ne scelga uno più preparato. (boscolo)

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  6. Mi sembra che il PD locale stia perdendo le staffe vedendosi in minoranza e in un futuro molto grigio e quindi alimenta il malumore tra la gente denigrando i 5stelle e incolpandoli di tutto.

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  7. Il nostro vescovo mi appare sempre di più saggio e illuminato. Nonostante lo abbiano tirato per la giacca in tutti i modi non ha voluto schierarsi a sostegno del comitato e non ha preso posizione. Anche dopo le ultime esternazioni che stiamo leggendo sui social vien da dire che ha agito in modo molto saggio!!!!

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  8. Come al solito, il buon Boscolo, troppo preso dall'ansia ossessivo-compulsiva nei confronti di Casson, "dimentica" di leggere l'art. 52 quinquies citato da anonimo 12 novembre 6:28 fino in fondo. Omette, in particolare, di riportare il seguente passaggio: "Il rilascio del parere (del comune) non può incidere sul rispetto del termine entro il quale è prevista la conclusione del procedimento". Vale a dire che il parere cui Boscolo vorrebbe dare tanta importanza, per Roma non conta un bel niente: che lo faccia pervenire nei termini o meno, si va avanti lo stesso!!! Che abbia un contenuto x, y o z, per i ministeri non conta nulla!! Una cosa è l'obbligo per la procedura di richiedere all'ente locale l'espressione del parere, altra cosa è l'efficacia che quello stesso parere ha nell'ambito di un procedimento con il quale vengono autorizzati impianti di rilevanza strategica nazionale!! Accedere alle bislacche tesi del PD, del Comitato, di Giacomini e di Boscolo equivarrebbe a sostenere che in vicende strategiche di rilevanza nazionale, come sono quelle energetiche, il parere di un comunello qualsiasi possa essere in grado di condizionare e potenzialmente compromettere l'approvvigionamento di energia di un intero Paese!! Solo gli allocchi possono crederlo!! E il faticosissimo tentativo di Boscolo di creare confusione citando norme ed atti a vanvera, sta clamorosamente fallendo: la verità sta emergendo e sta facendo crollare il sistema di falsi teoremi costruiti ad arte da Boscolo e dai suoi amici...

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    1. Per Anonimo - 13 novembre 2016 09:57
      Porca miseria !!
      Come non capire che se il parere di conformità urbanistica non perviene nei termini, oppure ha esito negativo, il Decreto Ministeriale deve prenderne atto e citare nell’emanazione dello stesso che il comune non ha risposto oppure che ha risposto negativamente e quindi dovrà procedere con l’esplicito richiamo al comma 2. dell’art. 52 quinquies del dpr 327/2001 che fa “variazione degli strumenti urbanistici”.

      Nel nostro caso invece è avvenuta la presentazione della conformità urbanistica con esito positivo (falso) ed è stato riportato il tutto nel Decreto Ministeriale, ritenendo superfluo richiamare il succitato comma 2.

      Riesce a capisce la differenza ??

      Mettiamo che il nostro comune avesse risposto negativamente alla conformità urbanistica, il Ministero pur citando nel decreto il comma 2. dell’art. 52 quinquies del dpr 327/2001 che fa “variazione degli strumenti urbanistici”, deve anche giustificare il perché della decisione di ubicare un impianto in difformità ai Piani Urbanistici. Capirà bene che c’e una notevole differenza di difesa contro il Decreto, che nel nostro caso non può esserci se prima non buttiamo a mare la falsa conformità dell’arch. Taliech Noori.

      Infine, non è vero che gli impianti di rilevanza strategica nazionale si possano fare dappertutto. Tantè che sono indette le conferenze dei servizi per appunto verificare se l’ubicazione degli impianti in progetto è idonea o meno. Se non fosse così, il Ministero potrebbe piazzarli anche in Piazzetta Vigo. (boscolo)

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  9. PORCA MISERIA, Boscolo, ma allora è d’accordo con Casson che sostiene da sempre che ciò che manca è la variante al piano regolatore del porto come preteso anche dalla Capitaneria di Porto!! Se la variante allo strumento urbanistico locale deve essere espressa, lo deve essere, a maggior ragione, la variante al piano regolatore del porto. E Casson dice da un’infinità di tempo che una tra le più gravi illegittimità della procedura romana sta proprio nella mancanza di variante al Piano portuale: è per questo motivo, come lei stesso sostiene, che Casson ha scritto a Delrio, alla Guidi e al Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici. Lei, però, caro Boscolo, continuando ad insistere sulla rilevanza del parere comunale, insiste su una… caccoletta: Anonimo 13 novembre 09:57 ha ben spiegato, norme alla mano, che il parere del comune di Chioggia non ha importanza per i ministeri e che serve solo per dire che la decisione romana va sopra le volontà locali e fa variante; è certamente vero che nel provvedimento interministeriale manca, a causa di un errato parere di conformità locale, la dicitura “fa variante”, ma è evidente al mondo (e solo Boscolo, PORCA MISERIA, non vuole vedere) che ci metterebbero due secondi, a Roma, per aggiungere le due paroline. Proprio perché la cosa riguarda solamente il livello locale e si riferisce soltanto agli adempimenti che, appunto, a livello locale, devono essere svolti per adeguare la pianificazione comunale alle nuove decisioni governative. Trattandosi, però, di situazioni che incidono solo in un ambito territoriale ristrettissimo, nessuna conseguenza la cosa può avere sull’intera procedura, che non verrà minimamente intaccata da una tale… caccoletta!! Una cosa, per la legge, è la variante urbanistica locale, altra la modifica della natura di un intero porto, che deve essere espressa e che ha una disciplina articolatissima e complessa, che nel nostro caso, come ha sostenuto sempre Casson, non è stata rispettata. PORCA MISERIA!!

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    1. Per Anonimo - 14 novembre 2016 05:15
      Quelle due paroline non sono proprio una “caccoletta” ed i funzionari del Ministero credo proprio che prima di aggiungere quelle due paroline non “ci metterebbero due secondi”.
      Perché quelle due paroline da aggiungere a modifica del Decreto hanno un peso rilevante che sbarra per sempre il futuro sviluppo del Porto Commerciale, nonché danneggia le attività esistenti.

      C’è poi una confusione nel suo ragionamento. Qualora il Ministero riscrivesse il Decreto richiamando il comma 2. dell’art. 52 quinquies del dpr 327/2001 che fa “variazione degli strumenti urbanistici”, tale variante non varrebbe tanto per il nostro Piano Regolatore Generale (che genericamente già destina l’area a zona per attività portuale di nuova formazione), ma cambierebbe automaticamente lo strumento attuativo che è il Piano Regolatore Portuale che non è di competenza comunale.
      Perché l’arch. Taliech Noori ha preso un granchio quando ha rilasciato la conformità urbanistica ?? Perché si è fermato al Piano Regolatore Generale del comune e non ha consultato (come avrebbe dovuto) il Piano Regolatore del Porto, agli atti del comune, che è lo strumento attuativo (piano particolareggiato).
      Se è “variazione degli strumenti urbanistici” è variazione di TUTTI gli strumenti : comunali, regionali, portuali, provinciali ecc. (boscolo)

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  10. Per boscolo.
    Già, la Capitaneria di Porto. La stessa che ha fatto pervenire parere sulle “criticità in merito alla realizzazione dell'intervento, ed in particolare per quanto concerne gli aspetti legati alla mancata previsione nel vigente PIANO REGOLATORE PORTUALE della specifica attività" (pag 2, punto ii della Determinazione 333).

    Secondo lei smentirà se stessa e i rilievi già fatti? A me risulta che abbia detto più volte che NON RILASCERA' CONCESSIONE DEMANIALE PER LA BANCHINA in assenza di una variante al piano regolatore del porto !

    Forse devo cambiare il mio prof di sostegno… Forse. Ma se basta la licenza media per leggere questa determinazione, una cosa è certa: lei la licenza media l’ha comprata.

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    1. per Anonimo - 14 novembre 2016 07:27
      A pag pag 2, punto ii della Determinazione della Provincia 333/2015, dove sta scritto che la Capitaneria di Porto “non rilascerà concessione demaniale per la banchina in assenza di una variante al piano regolatore del porto” ??
      Sta invece scritto nel Decreto Interministeriale che « la concessione demaniale per la banchina [.] l’opera se pur realizzata, è ancora in fase di collaudo da parte del Genio Civile Opere Marittime e di conseguenza non è al momento entrata nelle disponibilità del Demanio…»

      In riferimento alla criticità espressa dalla Cap. di Porto di cui lei fa menzione (prot. 69141 del 14.07.2014), la stessa si dovrà adeguare al Decreto Interministeriale 17407/2015 che ha autorizzato l’impianto. A meno che non venga ritirato o modificato.

      Confermo, se questi sono i risultati, cambi professore. (boscolo)

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    2. per Anonimo - 14 novembre 2016 07:27
      Dove sta scritto che la Capitaneria di Porto “non rilascerà concessione demaniale per la banchina in assenza di una variante al piano regolatore del porto” ??
      Sta invece scritto nel Decreto Interministeriale che « la concessione demaniale per la banchina [.] l’opera se pur realizzata, è ancora in fase di collaudo da parte del Genio Civile Opere Marittime e di conseguenza non è al momento entrata nelle disponibilità del Demanio…»

      In riferimento alla criticità espressa dalla Cap. di Porto di cui lei fa menzione (prot. 69141 del 14.07.2014), citata nella pag. 2 della Determina della Provincia 333/2015, la stessa Capitaneria si dovrà adeguare al Decreto Interministeriale 17407/2015 che ha autorizzato l’impianto (salvo modifiche o ritiro). (boscolo)

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  11. Giunge notizia che la Socogas intenda intitolare un bombolone a (Boscolo), anzi tutti e tre i serbatoi, per il preziosissimo contributo alla causa: senza (Boscolo) e i suoi amici la realizzazione dell'impianto sarebbe stata molto ma molto più difficile...

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    1. neanche uno alla Barbara Penzo che era assessore all'ambiente?

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    2. Anonimo15 novembre 2016 08:10
      Ad ognuno i suoi meriti.

      • Per avere concesso l’area che da bunkeraggio di nafta si è poi trasformata in deposito costiero di GPL : un mezzo busto per ognuno dei componenti il Consiglio di Amministrazione di ASPO, da ubicarsi nei loro uffici in Chioggia.
      • Per avere rilasciato la conformità urbanistica : un monumento in bronzo alto 5 metri all’arch: Taliech Noori e all’avv. Casson, da ubicarsi in piazzetta Vigo.
      • Per essere stati presi per i fondelli : un mini tapiro per ognuno dei Consiglieri e assessori PD da nascondere a casa loro.
      (boscolo)

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  12. La consegna dei riconoscimenti sarà effettuata congiuntamente, in una pubblica occasione di festa, da (Boscolo) e dall'Ing. Zucchi di Socogas: sarà l'occasione di celebrare un risultato così importante e desiderato da entrambi (per motivi diversi...), la tanto agognata realizzazione dell'impianto di gpl. A (Boscolo) e all'Ing. Zucchi vada la riconoscenza dell'intera città...

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