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venerdì 25 novembre 2016

IL COMITATO "NOI DICIAMO SÌ!" DOMENICA A BORGO SAN GIOVANNI


Fasi conclusive di campagna per il comitato "Noi diciamo Sì! Chioggia", organizzazione civica a sostegno del Sì al referendum del 4 dicembre. In occasione dell'ultima settimana di mobilitazione referendaria il comitato sarà impegnato nella mattinata di domenica 27 novembre in un volantinaggio informativo a Borgo San Giovanni.
«Siamo arrivati ormai al rush finale -sostengono i promotori- gli elettori hanno nelle loro mani la possibilità di scegliere: lasciare tutto così come è, con una politica costosa e una burocrazia inefficiente, oppure cambiare radicalmente l'Italia votando Sì, superando così il bicameralismo paritario, riducendo il numero dei parlamentari, contenendo i costi del funzionamento delle istituzioni, abolendo il CNEL e rivedendo il titolo V della Seconda parte della Costituzione così come scritto nella scheda elettorale che ci verrà data il 4 dicembre».
«Questa riforma istituzionale è attesa da 30 anni -prosegue il gruppo referendario- e questa volta la parola spetta ai cittadini: sono loro a decidere il futuro dell'Italia».
«Abbiamo la possibilità concreta di far ripartire il nostro paese -concludono i fautori del Sì- con un parlamento più snello e tempi certi di approvazione delle leggi: il 4 dicembre con l'affermazione del Sì vi sarà un nuovo inizio per l'Italia».

20 commenti:

  1. QUELLO CHE IL COMITATO DEL SÌ NON DICE
    Sentiamo cosa accade nel Salento. È previsto che il gasdotto di 3.500 chilometri, che servirà per trasportare gas dall’Azerbaijan, approdi in Italia nella spiaggia di San Basilio in prossimità di San Foca (Lecce), nota località turistica della Puglia. Ciò al fine di diversificare le fonti e i canali energetici.
    L'approvazione al progetto però subì lo stop della Corte costituzionale. Se vincesse il Sì, lo Stato se ne occuperebbe in via esclusiva, rendendo nullo ogni attuale tentativo di opposizione all'approvazione di un'opera dall'iter legislativo quantomeno dubbio e togliendo ai Ministeri l'imbarazzo di rendere conto alla popolazione del comune di Melendugno che ha trovato nel comitato No gasdottoTAP una barriera per fermare il piano.

    La questione è simile a quanto è accaduto e accade a Chioggia con il GPL. Purtroppo non abbiamo avuto da subito un comitato che si opponesse all’impianto, ma quantomeno con la legislazione attuale qualche possibilità per difenderci ancora l’abbiamo. Se passa il Sì al referendum costituzionale, non avremo nemmeno questa misera possibilità perché verrebbe tutto accentrato e deciso nei Ministeri romani.
    El Vigariolo

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  2. È già stato tutto deciso a Roma anche in occasione del gpl chioggiotto, come ormai è stato dimostrato ampiamente. Non per niente si insiste col dire che bisogna lottare a Roma. Ora bisogna ostacolare in tutti i modi che fatti come questo si moltiplichino. E votare sì significa lasciare mani libere a Roma anche in altre materie. È proprio per questo che mi pare una grande contraddizione quella di chi vota sì ma si dichiara acerrimo nemico del gpl.

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    1. E’ vero, sono d’accordo che c’è una contraddizione di chi vota Sì ma che contemporaneamente è contro il GPL.
      Non sono invece d’accordo su chi insiste “che bisogna lottare a Roma” per fermare il GPL.

      Prima di andare a Roma bisogna mettere le carte a posto a Chioggia. E per “carte a posto” intendo che l’Amministrazione in carica revochi quella “conformità Urbanistica” FALSA che ha rilasciato l’arch. Taliech Noori per conto del Comune. Gli errori, dobbiamo avere il coraggio di correggerli prima a casa nostra, per poi pretendere la correzione di quelli commessi da altri (leggi Ministeri romani).
      El Vigariolo

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    2. il vigariolo (un pescatore divenuto avvistatore marittimo) riconosceva a distanza i vari paroni dei bragozzi dal colore e soprattutto dalle raffigurazioni dipinte sulle vele.
      Mi sembra che ti sei dato un nick totalmente fuori luogo, a parte il fatto che l'amministrazione , qualsiasi amministrazione, cerca di fare le cose secondo le regole, e quindi non può annullare un atto dove non ci sono i presupposti né di irregolarità né di illeggittimità. Ma a parte questo, se il comune avesse veramente ( cosa esclusa dai fatti ) la possibilità di fermare l'impianto chi potrebbe essere il folle da imbarcare la città in un contenzioso di decine e decine di milioni di euro??? se fosse possibile fermare l'impianto non è il comune ma il soggetto che ha rilasciato i titoli, che è il ministero. vigariolo, vigariolo.....

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    3. Andrea, perché dici che “non ci sono i presupposti né di irregolarità né di illegittimità” ?
      Quell’atto dell’arch. Taliech Noori è ILLEGITTIMO. Non serve nascondersi dietro un dito. La relazione firmata dell’Urbanista Giacomini è chiara in questo senso. Lo dice anche l’avv. Casson nella nota trasmessa al Ministro Delrio. Lo dice pure lo Studio Cacciavillani nel ricorso al Capo dello Stato. Sono tutti matti ??
      Il Ministero, mettendo le mani avanti, dice che la questione della conformità Urbanistica è ininfluente ai fini del Decreto già emesso. Ma il Ministero in questo caso è parte in causa e quindi il suo giudizio conta poco. Ci sono però altre sedi per una sentenza equa, penso a quella europea. Bisogna anzitutto che l’Amministrazione abbia il coraggio di portare avanti la causa, mettendo prima ordine in casa propria (leggi comune di Chioggia).
      El Vigariolo

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    4. L'amministrazione comunale, il sindaco, il consiglio comunale non è formata da idioti incapaci, sarebbe un successo politico per la nuova amministrazione poter bloccare la realizzazione dell'impianto. E' evidente che non lo possono fare perché il provvedimento non è né illegittimo né irregolare, non vanno a prendersi, e fanno benissimo, una responsabilità del genere. E' facile per chi scrive in anonimato o al Giacomini di turno ( tanto mica si prende lui la responsabilità ) dire cose a vanvera come stai scrivendo tu.

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    5. L’Amministrazione vuole che la città metropolitana fermi la costruzione dell’impianto perché a loro dire il VIA non è stato rispettato.
      L’Amministrazione vuole che la Capitaneria di Porto fermi i lavori perché non c’è il piano di sicurezza.
      L’Amministrazione vuole che il Ministero ritiri il suo Decreto perché l’iter autorizzativo è carente ed ha molte lacune.
      Tutta le colpe sono degli altri, mentre in verità la colpa maggiore ce l’ha il comune di Chioggia con quella famigerata conformità urbanistica.

      Tu dici che “l'amministrazione comunale, …. non è formata da idioti incapaci”. Un modo elegante di dare indirettamente degli “idioti incapaci” a tutti coloro che sono convinti della bontà dell’azione di annullare l’atto in autotutela.
      Quegli “idioti incapaci” però hanno indicato l’unica via che può portare a qualche cosa di concreto.
      El Vigariolo

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    6. ancora? quell'atto non è annullabile, e anche se lo fosse, non inciderebbe un piffero. Ma cmq sarebbe da pazzi esporre il comune ad una causa sicura da 30 milioni di euro e rotti

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    7. Scusate se mi intrometto, ma mi sa tanto che il Vigariolo è parente stretto del Boscolo...
      Hanno la stessa identica sordità...

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    8. Andrea, capisco che porti avanti la tua tesi che i bomboloni li hai sempre voluti. Non capisco gli altri che dei bomboloni non ne vogliono sapere, ma che a te danno retta. Significa che sono contenti e accettano le 3 super supposte da 9.000 mc.
      El Vigariolo

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    9. Dunque, visto che non tolgo nulla di quello che ho postato, basta tranquillamente andarsi a vedere il primo video che ho postato quasi due anni fa ( tralasciamo su chi dice che non sapeva nulla e che invece sapeva) basta andare a guardarselo, non ho difficoltà a riconoscere che , in prima battuta, avevo salutato come positivo quell'investimento. Non ero a conoscenza però delle conseguenze relative al traffico marittimo e alle implicazioni dirette su altri investimenti. Quindi ora sono dell'idea che era meglio che venisse fatto da un'altra parte. Però se questi hanno tutte le autorizzazioni, rilasciate dal ministero ( non dal comune di chioggia) se c'è una strada da seguire per provare a fermare la realizzazione dell'impianto non è certo quella di blaterale sul provvedimento dell'ex dirigente all'urbanistica. I primi ad annullarlo sarebbero gli stessi 5 stelle.

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    10. Andrea, hai sbagliato allora e continui a sbagliare adesso !
      Che la Socogas abbia le carte in regola per attuare i lavori dell’impianto, è vero. Ma il Decreto Interministeriale che ha dato il via libera è viziato alla fonte.
      Infatti cita per ben due volte il parere positivo sulla conformità urbanistica del sito rilasciata dal Comune di Chioggia (22.08.2014 e 03.03.2015), conformità che carte alla mano non poteva essere rilasciata.
      Chi è sordo perché non vuol sentire e cieco perché non vuol vedere, può solo compiangere se stesso.
      El Vigariolo

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  3. Sono convinto che la storia delle carte chioggiotte da sistemare sia solo uno specchietto per illudere le allodole chioggiotte, che di fronte al pericolo gpl adesso vogliono di certo fare qualcosa. Che specchietto sia lo lascia capire che la questione gpl è stata usata in modo divisivo prima in campagna elettorale, e poi adesso, nella disperata necessità di trovare un colpevole, invece di unire tutte, ma proprio tutte le forze. Anche in questi giorni in consiglio comunale, in strada o nelle scuole il comitato no gpl ha un impellente bisogno di attaccare dei colpevoli. Intendiamoci, qualcosa deve essere stato sbagliato. Solo alcuni però l'hanno riconosciuto. Altri hanno finto di essere puri quando avevano ugualmente sbagliato. E sono proprio quelli che soffiano sul fuoco. A che serve correggere carte senza che queste abbiano un peso vero, solo per appagare la sete di rivalsa di qualcuno? Non interessano assolutamente a nessuno, non certo a chi ha già attuato per legge col gpl quello che vuole estendere adesso a molto altro con la riforma della costituzione. Correggere col rischio di un salasso per la Città? No grazie. Avanti 5 stelle!

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    1. Le menzogne vanno sempre corrette, altrimenti in eterno resteranno menzogne.
      E chi dice poi che queste correzioni non destino interesse a nessuno e non avranno un peso ?? Una volta corretto l’atto FALSO si potrà verificare se questi produrrà o no una marcia indietro dei Ministeri. E’ logico che questi ultimi, in mancanza di atti che modificherebbero le fondamenta del loro Decreto, portino avanti le loro tesi.

      Un quanto al salasso della città per un’eventuale causa risarcitoria di Socogas, bisogna mettere sulla bilancia anche le negatività che l’impianto arrecherebbe negli anni a venire al territorio e alle attività :
      - riduzione di tutte le attività legate al turismo; ostacolo al traffico navale per le limitazioni conseguenti alle navi gasiere; svalutazione della crocieristica ; pericolo per la salute e la sicurezza dei cittadini; rischi per l’ecosistema lagunare; interferenze con le attività ittiche e di pesca; preclusione a spostare il mercato ittico all’ingrosso in Val Da Rio.

      I cinque stelle da adesso posso chiamarsi “il movimento degli struzzi” perché ficcano la testa sotto terra per non vedere.
      El Vigariolo

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  4. A me pare che insistere sul l'annullamento di quell'atto, sia insistere sul nulla: ho ascoltato grazie a Comparato gli interventi di Stefano Penzo e mi sembrano ineccepibili. Le legge che riguarda questa vicenda vuole togliere ogni potere agli enti locali in materie di rilevanza strategica nazionale. Quindi tutta questo ostinarsi anche da parte del comitato su quell'atto io proprio non lo capisco, su quell'atto che è ininfluente.

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    1. Quell’atto è ininfluente qualora non fosse fatto. Il Penzo porta avanti la sua tesi per non decidere e non firmare niente.
      El Vigariolo

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  5. Ma il Vigariolo garantisce che in caso di contenzioso con la Socogas il comitato metterà di tasca sua quello che serve? Ci vuole coraggio a impegnare economicamente gli altri per correggere "menzogne" come le chiama lui. Perché menzogne, poi, e non errori? Questa parola tradisce la sua lettura di parte della faccenda. Spero che l'amministrazione abbia a cuore le tasche dei cittadini.
    Quelo del Domo.

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    1. Non ci sono alternative.
      Se non si ha il coraggio di decidere per l’unica strada percorribile che porti a qualche cosa di concreto, allora tenetevi l’impianto sotto casa !!
      El Vigariolo

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  6. Una ampia maggioranza di voci è convinta che quella che ipotizza lei sia una strada sbagliata. Anche io lo penso. Fortuna che abbiamo una amministrazione che ha imboccato tutt'altra strada perché altrimenti le speranze di stoppare il gpl sarebbero state inferiori allo zero.

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  7. Sono sicuro che quell'atto non conta proprio niente e che insistere su quello comporta solo perdere tempo. Quindi bene cinque stelle e andate avanti così.Non credo però al fatto del risarcimento. Comunque l'importante è andare avanti per questa strada

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