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venerdì 18 marzo 2016

PD: È BARBARA PENZO LA CANDIDATA A SINDACO?



Ore decisive per la candidatura a sindaco in casa PD. Dopo il consolidamento di Giuseppe Casson nel centrodestra (anche se manca ancora il ricongiungimento con Forza Italia), l'inizio della popolarità per Letizia Campanaro -l'avvocato che corre per la sinistra- e l'annuncio di Alessandro Ferro, architetto e “fantino” dei Cinque Stelle, in calle Padovani serrano i tempi per non restare ulteriormente col cerino in mano. Finito il flirt con ChioggiaViva, mai ammesso dalle parti (anche se in politica non si può mai dire l'ultima parola), molti indizi lasciano intendere che la portabandiera dei democratici sarà Barbara Penzo, 46 anni, educatrice professionale, già assessora all'ambiente e alle pari opportunità dall'agosto 2014 fino alla cacciata del PD dalla giunta Casson. La nomination della Penzo emerge dopo un periodo di grosse difficoltà per il partito di Renzi, che a Chioggia non è addivenuto alle ormai (altrove) tradizionali primarie, cercando magari di coprire una candidatura esterna, e per questo si era pensato alla liaison con ChioggiaViva. Da mesi la Penzo era tra i papabili, anche se alla corsa verso il massimo soglio cittadino ambivano in molti: da Maurizio Salvagno a Daniel Tiozzo, fino a Silvia Vianello.
Curiosa la nemesi che riguarda quest'ultima: sostituita proprio da Barbara Penzo nelle deleghe di giunta, con il suo partito decisamente tiepido (eufemismo) nel sostenerne le ragioni avanti al sindaco in quella calda estate, si trova ora scavalcata dalla stessa persona anche nella prospettiva futura -ma quantomai difficile- di raggiungere il ballottaggio. La Vianello tra l'altro appariva in lizza anche per una candidatura alle scorse regionali, in grado di sparigliare la situazione, ma fu contrastata a livello locale e stranamente prescelta da vari circoli dem diffusi in tutta la provincia. A registratori spenti, è facile oggi imbattersi in esponenti del PD che ammettono: «Se avessimo difeso la posizione di Silvia allora, a costo di rompere con la giunta Casson, le condizioni ora sarebbero ben diverse». E magari il PD avrebbe goduto della spinta del 40% delle elezioni europee, tenutesi da pochi mesi, per tornare al voto a Chioggia. Oggi i maggiorenti del partito sono perfettamente consapevoli della grande difficoltà nell'arrivare al ballottaggio, e la linea intrapresa -pur con un ulteriore bel segnale dal punto di vista della politica al femminile- sembra quella di conservare in consiglio comunale qualche elemento nello stretto giro dei vertici. Per competere contro le destre, le liste civiche imprenditoriali (di nuovo in alto mare, e preda delle mire coloniali di Brugnaro) e il M5S sarebbe stata forse necessaria anche una ricomposizione tra la sinistra di Guarnieri e il centrosinistra di Lucio Tiozzo: se il PD per esempio convergesse su Letizia Campanaro potrebbe rientrare in gioco. Fantascienza, dati i rapporti politici -e non solo- guastatisi nel tempo tra i due gruppi.

6 commenti:

  1. Con questa candidatura è chiaro che il PD ha deciso si lasciare la staffetta ad altri, forse pensando di limitare la perdita di gran parte dei consiglieri. Ma basterá fare qualche piccola domanda sui Rom e sui migranti, per far perdere anche quei 2 consiglieri che avrebbero potuto fare. Spero qualcuno gliele faccia ...

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    1. Io la faccio di sicuro, penso sia importante che i chioggiotti sappiamo le intenzioni di chi si candida a guidare la città, ci sono prima i chioggiotti sotto la soglie della povertà o ci sono prima i profughi? Quella famosa interpellanza in cui il nipotino di lucio tiozzo si scagliava contro l'amministrazione chiedendo più fondi ALLE FAMIGLIE di immigranti era farina del suo sacco? stai certo che la faremo quella domanda...,

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  2. PD e SEL in comune sarebbe un sogno. Dimentichiamo gli asti personali e pensiamo al popolo e agli operai

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    1. Se facessero l'accordo tornerebbero in partita, divisi , come sta avvenendo in tutta Italia rischiano di diventare irrilevanti

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    2. Sì.. sì.. come no! Il PD che pensa agli operai??? Hahahahahahahaha Ma dove l'hai sentita a Zelig? Il PD pensa SOLO agli STATALIIIIIIIIIII !!!!!!!!!!

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  3. Il pd che è di sinistra e pensa agli operai è davvero una barzeletta. Guarnieri lo ha distrutto e ha fatto bene. Mi dispiace per la Silvia Vianelo e Maurizio Salvagno che sono stati silurati per una che non è di sinistra e è stata assessora con Casson.

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