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giovedì 2 aprile 2020

LA REGIONE ACCOGLIE L'APPELLO DELL'ASCOT: I CONCESSIONARI SI POSSONO RECARE NEGLI STABILIMENTI BALNEARI PER SISTEMARE DOPO LA BORA

Si apre uno spiraglio per quei concessionari balneari che, a seguito della bora e delle mareggiate della scorsa settimana, si siano trovati in difficoltà logistiche nei propri stabilimenti, data l'erosione del litorale e gli spostamenti di intere masse di sabbia. In concomitanza con le misure restrittive per l'emergenza da Coronavirus, infatti, un gestore che si stava precipitando a verificare la situazione era stato fermato dalle forze dell'ordine e non aveva potuto accedere allo spazio concesso.
L'associazione di categoria ASCOT aveva allora rivolto un appello al Comune e alla Regione affinché agli operatori turistici fosse consentito di transitare indenni per dirigersi alle spiagge che avessero bisogno di sistemazione, verso l'auspicato ritorno alla normalità e con esso l'avvio della stagione balneare.
In tal senso, l'assessore regionale all'Ambiente e alla Protezione Civile, Gianpaolo Bottacin, si è rivolto ai Prefetti, ottenendo la garanzia di poter operare in forza di un'interpretazione estensiva del decreto Cura Italia, dove viene fatto riferimento alle attività funzionali ad assicurare la continuità delle filiere, facendovi rientrare quelle di risanamento e altri servizi di gestione dei rifiuti.
La notizia è stata filtrata ad ASCOT dall'assessore regionale al Turismo, Federico Caner: nel caso a qualcuno tra i concessionari balneari diretti ai propri stabilimenti venisse contestato dalle forze dell'ordine il passaggio indebito, sarà cura dell'associazione avvisare l'assessore Bottacin per attivarsi tramite i Prefetti all'applicazione estensiva del decreto Conte.

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