mercoledì 21 febbraio 2018
IL RAMMARICO DI BELLEMO (ASCOT): I PARTITI MAGGIORI HANNO SNOBBATO CHIOGGIA NELLE CANDIDATURE
A undici giorni dalle elezioni, il presidente di una categoria importante come i concessionari balneari di Sottomarina esprime tutto il suo grande rammarico per la mancanza di una candidatura forte, espressione della città, in grado di arrivare al Parlamento. «Moriremo aspettando Godot», esordisce Giorgio Bellemo di Ascot. Che prosegue: «La politica tuttavia si è dimenticata spesso delle spiagge, vedi Bolkenstein. Le categorie devono avere un sussulto di dignità, perché anche stavolta la città non sarà considerata. E la colpa è nostra». Bellemo sostiene che «la città è stata mortificata dalle scelte dei partiti maggiori»: a ben vedere, il centrodestra candida nel collegio clodiense una esponente di Portogruaro, lo stesso fa il Movimento 5 Stelle mentre l'alleanza imperniata sul PD ha accolto l'ex forzista Mario Dalla Tor.
«Ci poteva essere Lucio Tiozzo – considera Bellemo – poi altri che anche se hanno lavorato bene con noi, come Pier Paolo Baretta, non sono di Chioggia». Lo stesso per le altre forze: «Causin in “missione arcobaleno” - sorride Bellemo – ora ha trovato un'altra casa, la stessa Lega farà sicuramente un bel risultato ma senza avvalersi di politici locali». Nè i Cinque Stelle, che amministrano la città, hanno candidato i chioggiotti: «Metà giunta non è locale – aggiunge il presidente di Ascot – e così i rappresentanti nelle società partecipate, ovvio che se non avanzano loro per primi una classe dirigente cittadina non vengono scelti dall'alto». Restano, tra gli altri, Fortunato Guarnieri per Liberi e Uguali all'uninominale, Barbara Penzo quarta nel listino proporzionale del PD, lo stesso Massimo Mancini che apre la lista Civica Popolare e Sandro Marangon al secondo posto in Noi con l'Italia: «Pensiamo a una realtà come Rosolina, che potrebbe tornare in Parlamento grazie al bravo Diego Crivellari», conclude Giorgio Bellemo. Ma è chiaro a tutti che non si arriva a un mese dalle elezioni con candidature dell'ultim'ora, che invece vanno costruite sul territorio e in tutto il collegio, con un lavoro di almeno due anni.
«Ci poteva essere Lucio Tiozzo – considera Bellemo – poi altri che anche se hanno lavorato bene con noi, come Pier Paolo Baretta, non sono di Chioggia». Lo stesso per le altre forze: «Causin in “missione arcobaleno” - sorride Bellemo – ora ha trovato un'altra casa, la stessa Lega farà sicuramente un bel risultato ma senza avvalersi di politici locali». Nè i Cinque Stelle, che amministrano la città, hanno candidato i chioggiotti: «Metà giunta non è locale – aggiunge il presidente di Ascot – e così i rappresentanti nelle società partecipate, ovvio che se non avanzano loro per primi una classe dirigente cittadina non vengono scelti dall'alto». Restano, tra gli altri, Fortunato Guarnieri per Liberi e Uguali all'uninominale, Barbara Penzo quarta nel listino proporzionale del PD, lo stesso Massimo Mancini che apre la lista Civica Popolare e Sandro Marangon al secondo posto in Noi con l'Italia: «Pensiamo a una realtà come Rosolina, che potrebbe tornare in Parlamento grazie al bravo Diego Crivellari», conclude Giorgio Bellemo. Ma è chiaro a tutti che non si arriva a un mese dalle elezioni con candidature dell'ultim'ora, che invece vanno costruite sul territorio e in tutto il collegio, con un lavoro di almeno due anni.
3 commenti:
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Ha perfettamente ragione: una vergogna!
RispondiEliminaMa non credo che anche se ci fosse stato Lucio Tiozzo le cose sarebbero cambiate. Non credo proprio sia uno in grado di attirare oggi come oggi sufficiente consenso.. Quindi nulla è cambiato con la sua mancata candidatura secondo me.
Lucio Tiozzo, se fosse stato nel maggioritario sarebbe stato in partita, ha sempre preso tanti voti a chioggia e fuori, e' apprezzato, avrebbe "pescato" in quella parte di elettorato che non guarda al colore politico ma al fatto che avrebbe preferito votare un chioggiotto inoltre piu' di qualcuno , che normalmente vota par altri partiti, all'ultimo , a mio avviso lo avrebbe votato. Non dico che aveva la vittoria in tasca ma aveva delle possibilita'. Ovviamente e' una mia opinione che lascia il tempo che trova.
EliminaUno spot elettorale, insomma.
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