Un nuovo appello per ridiscutere gli strumenti urbanistici attivi nel lungomare di Sottomarina arriva da Giorgio Bellemo, presidente di ASCOT che raggruppa i concessionari balneari. Dopo il caso del supermercato ALDI in via di costruzione nella zona dei bagni Clodia, e le polemiche che ne sono seguite, il gruppo consiliare del M5S ha votato un ordine del giorno per fermare il cemento in spiaggia, attribuendone la responsabilità ai "piani casa" nazionale e regionale, con la legge urbanistica Veneto 2050: «Non è proprio così - afferma Bellemo - dal momento che è in vigore dal 2010 il piano attrezzato per il lungomare, il quale prevede nella zona proprio quel tipo di interventi.
Il piano casa li può solo, e legittimamente, ampliare l'esistente. Dal 2016 abbiamo presentato una serie di osservazioni per disciplinare nuovamente l'area, rivedendo gli strumenti di settore, che sono comunali». Il presidente di ASCOT chiede all'amministrazione cosa intende fare di quella parte di territorio, tenendo conto - conclude Giorgio Bellemo - che «altre iniziative a ridosso della spiaggia erano stati bloccate».
Nessun commento:
Posta un commento
Chioggia Azzurra suggerisce ai gentili lettori la registrazione di un proprio account Google -anche attraverso uno pseudonimo- con il quale commentare gli articoli, al fine di favorire una miglior comprensione dell'identità digitale tra utenti. Non è nostra intenzione schedare o rintracciare in qualche modo chi commenta anonimamente; anzi lasciamo in tal senso la massima libertà al lettore di non declinare le proprie generalità, restando però nell'ambito del buon gusto e della corretta educazione nel commentare senza offendere alcuno. Siamo certi di essere compresi in questa esigenza, e per questo Chioggia Azzurra ringrazia.